Il doppio italiano si disunisce e cede ai più affiatati avversari

Il doppio italiano si disunisce e cede ai più affiatati avversari Italia-Jugoslavia di " Coppa Davis „ Il doppio italiano si disunisce e cede ai più affiatati avversari Milano, 27 maggio. In meno di tre quarti d'ora Puncec e Mitic si sono sbarazzati oggi di Taroni e Cuccili con punteggi severissimi: 6-2, 6-2. 6-0. La facilità con cui la coppia jugoslava si è imposta ha tolto all'incontro di doppio ogni motivo d'inte- ri_-i.i li kvu— „ cscmqcresse, cosicché il pubblico scelto, t inche affollava il campo « Porro sLambertenghi » del Tennis Mila-!sno, dopo aver rincuorato senza po-; esa i rappresentanti dell'Italia du-'rrante il gioco, non ha nascosto il, suo malumore alla fine dell in-|gcontro. jCTaroni e Cucelli, dopo un inizio 4promettente, sono andati alla de- riva, con un gioco disordinato e, falloso che li ha messi in balìa de-! gli avversari. L'affiatamento e la ; fiducia reciproca sono mancate in1 pieno. Specie Cucelli si è spiazzato ; irrimediabilmente, per colpire in; condizioni di inferiorità palle, che ' sarebbero state di comoda conqui-, sta per Taroni. Da ciò un imprcs-i stonante decrescendo di tono e di' rendimento, dovuto al nervosismo, I all'orgasmo e alla sovrapposizione | dei compiti e delle idee. Che Taro- gni e Cuccili abbiano giocato oggi i oal disotto del loro valore normale, aè fuori di dubbio; però il pubblico snon è riuscito a comprendere co-, « me l'Italia abbia potuto presenta- i cre nel secondo turno della « Coppa j gDavis » una coppia così poco arfia- i ptata, dal gioco ottuso e monotono, psenza reazioni e senza bagliori. | La resa a discrezione di Taronii ne di Cucelli ha ridotto ai minimi btermini lo sforzo di Puncec e di cAsMitic, i quali non hanno avuto bisogno di impegnarsi per assicurare il punto alla loro rappresentativa ed hanno concluso vittoriosamente l'incontro in eccellenti condizioni di morale e di freschezza. Non c'è nemmeno da sperare, dunque, che nei due incontri di sln- prsitalenso. tagolarc i tennisti jugoslavi risenta-idno della partita odierna, parago-, nabile quasi ad una esibizione, se. tinon ad un allenamento. _ j mL'inizio, sotto il sole estivo, è, Hstato di buon auspicio per i colo- nri italiani, grazie ad un servizio tiincontrollabile di Cucelli. Ma sol- stanto fino al terzo gioco gli ita-|ialiani sono rimasti in vantaggio, I ppoi i rappresentanti jugoslavi han-ì no pareggiato e sono passati de- 1cisamente al comando della gara, rimanendovi con piglio sicuro finoj all'ultimo, senza scosse, nè indugi. Qualche raro sprazzo dovuto la speranza, ma la scarsissima lu- dce si è spenta presto determìnan-1 sdo il buio fitto e sconfortante del-1 Bl'ultima partita, dominata dai gio- j tpiù ad errori degli avversari, che non a virtuosismi degli italiani ha talvolta riacceso la fiammella del catori jugoslavi con facilità irrisoria. Un doppio cosi debole e mal combinato, forse, l'Italia non l'hai Coppa Davis » 1 mai schierato in Eppure quanto entusiasmo e quanta passione negli animi dei cinquemila spettatori, vanamente in attesa del brivido e della riscos sa azzurra I Troppo forte la delusione oggi. Nella tribuna d'onore erano presenti il generale Vaccaro ed altre personalità, Ecco ]a brcvc successione dei giochi; Puncec-Mitic b. TaroniCucelli 0-1, 1-1, 1-2, 2-2, 6-2; 4-0, 4-1, 4-2, 6-2, 6-0. _—

Persone citate: Cucelli, Mitic, Taroni, Vaccaro

Luoghi citati: Italia, Jugoslavia, Milano