Il Torino insiste all'attacco e si aggiudica, con la vittoria sul Bari (2-1), il 2° posto nella classifica del torneo di Luigi Cavallero

Il Torino insiste all'attacco e si aggiudica, con la vittoria sul Bari (2-1), il 2° posto nella classifica del torneo Il Torino insiste all'attacco e si aggiudica, con la vittoria sul Bari (2-1), il 2° posto nella classifica del torneo TORINO: Maino; Brunella. Ferrini: Galea. A Ilario, Neri; Bo, Baldi, D'Odorico, Petron, Ferrerò, BARI: Ricciardi; Del Bianco, Di Gennaro; Andri ghetto, Mancini» Bonino: Ottavi. Cappellini, Uligini, Capoeasale. Due. Arbitro: DeMarole. Il Torino ha chiuso bene il campionato, giacché la vittoria sul Bari, pienamente meritata, gli ha dato il secondo posto assoluto in classifica. Posizione d'onore che premia giustamente il lavoro dei dirigenti e degli atleti. La gara, senza essere tecnicamente impeccabile ed agonisticamente entusiasmante, ha avuto momenti apprezzabili ed il giuoco svolto avrebbe anche potuto fruttare ai « granata » un punteggio più netto. Effettivamente il Torino ha dominato in tutti due i tempi, manovrando insistentemente all'attacco. Vinta l'iniziale resistenza del Èari, che s'era messo a giuocare in tono deciso sfoggiando una insospettata potenza in difesa ed una certa aggressività dovuta all'intraprendenza ed alla velocità delle due estreme ed all'azione senza fronzoli degli attaccanti centrali; il Torino prese il sopravvento, piazzandosi pressoché ininterrottamente nella metà campo avversaria. La successione delle offensive « granata * avrebbe sortito in più di una occasione esito positivo se Ricciardi non avesse sventato con molta abilità e con un po' di buona sorte pericoli eccezionalmente gravi per la sua rete e se D'Odorico avesse trovato, a costante contatto con i due terzini baresi, lo scatto e la decisione per RETI: Bo (T.) al 42' del primo tempo; Im□ugini (B.) al 13' e Petron (T.) al'g,,„,.„ ìs3 ' ' " " 'stalamgvpdetacncrcssngumasf«irspncdegduccptm mettere a segno i palloni offertigli dai compagni di linea. Al 25', su tiro forte di Petron la sfera sfuggì al portiere ma il centro at¬ tacco torinese, dopo aver raccolto la corta respinta, non seppe far meglio che calciare diritto sul guardiano che logicamente poteva ritenersi battuto. Per passare il Torino dovette, proprio sul finire del tempo, inondare D'Odorico all'estrema destra e chiamare Bo al ruolo di condottiero. Lo spostamento era appena avvenuto che D'Odorico riuscì a centrare in modo utile. Intervenne Petron a servire Bo ed il piccolo improvvisato centrattacco riprese al volo, spiazzando Ricciardi con un tiro indirizzato basso sulla destra del portiere. Questo al 42', proprio in tempo per non chiudere la prima parte della gara sullo « zero a zero ». Al riprendere del giuoco s'ebbe un altro tentativo nello schieramento d'attacco del Torino: Baldi al centro e D'Odorico interno destro. Per un po' l'azione parve fluire più facile dal lavoro della « rimpastata » prima linea, ma, in pratica, la difesa del Bari ne resse la pressione. Al 3' Maina salvò in « angolo » su tiro di Cappellini e, sbrogliata la mischia che ne seguì avanti porta, Baldi lanciò Ferrerò il quale, sorprendendo la coppia dei terzini avversari, ebbe modo di puntare diritto sul goal e di presentarsi tutto solo di fronte a Ricciardi. Ancora una volta il punto parve immancabile, ma l'attaccante nrlla precipitazione mirò nuovamente sul portiere, permettendogli di neutralizzare. Sull'anno a zeroii il Torino sembrava sicuro del successo e Petron palleggiava mirabilmente a metà campò per sgranare poi tiri su tiri che avevano il solo difetto di mancare di potenza. Bo all'll' si vedeva deviare un saettante pallone diretto raso terra in rete. In questa occasione Ricciardi compiila la più spettacolosa parata dell'incontro arrivando a deviare di pugno proprio mentre la sfera stava per oltrepassare la linea. Si era a questo punto fl3' di giuoco) quando il Bari, che non mancava di contrattaccare con decisione, riusciva a pareggiare per merito di Dugini, sbucato libero avanti a Maina. Deciso a ritornare in vantaggio, il Torino richiamava allora Èo al centro e mandava ancora D'Odorico all'estrema. Nuova serie di attacchi, con tiri non sempre ben diretti, e, finalmente al 34' D'Odorico resisteva alla carica di Di Gennaro e centrava. Petron piombava sulla palla, la colpiva giusta e la piazzava nel rettangolo. Ricciardi, di pugno, non poteva che deviare in un angolo della rete. Sul « due a uno » si visse sino alla fine, senza altre emozioni. Il risultato apparve a tutti giusto e fu salutato dagli applausi dei presenti che non eran molti ma che il « tifo » avevano domito fare sino all'ultimo minuto. S'è detto che le due squadre si tennero su di una buona linea di giuoco, pur senza eccellere. Ottimo il primo tempo di Allasio. Attento il lavoro della difesa. Gallea nella mediana e Petron all'attacco affermarono le loro doti di classe. Il Bari si difese gagliardamente, ma alla distanza calò di tono. Notevoli alcune galoppate di Due, la tenacia dei mediani e la potenza dei terzini. Magnifico Ricciardi. Il caldo provò non poco gli uomini. L'estate volle dare, dopo tanta viaggia il segnale di chiwsuro. Ci rivedremo a settembre... Luigi Cavallero

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