La Previdenza sociale per gli impiegati e gli operai

La Previdenza sociale per gli impiegati e gli operai II Reejime pei* il popolo La Previdenza sociale per gli impiegati e gli operai L'alto tenore delle pensioni e i grandi benefici della nuova riforma Della fondamentale riforma del-1 lla Previdenza sociale abbiamo già : rdiffusamente detto altre volte ri-idlevando quanti e come importanti I siano stati i vantaggi realizzati |odagli operai e dagli assicurati a;4cui sono richiesti bensì contributi Inmaggiori, ma ai quali pure sono|sassicurati tanti benefici da com-[ lpensare in una misura cosi larga, | nper cui ^addirittura difficile fis- ■" sare u.ia proporzione, il maggior sforzo richiesto. Ma siccome questo è argomento di vita e di attualità per centinaia di migliaia di lavoratori ed impiegati è utile oggi, a poche settimane dall'inizio dell'importante riforma, riepilogare questa grande opera per la realiz zazione della maggior giustizia so soaqbmRticiale. opera che ha avuto la sua cprima origine, la sua purissima | afonte e la determinante dalla ve-idIonia stessa del Duce. cPassato il primo istante in cui ngli operai e gli impiegati hanno1 mcompiuto i necessari calcoli per drendersi conto, con Mnòppugnabt- ele logica delle operazioni aritmeti-1 cche dei benefici ottenuti, tutti I iHanno potuto comprendere che ve- ramente quanto è stato fatto vie-ifne incontro ad effettive necessità I dei lavoratori, risolve problèmi [lprofondamente sentiti nelle masse operaie ed impiegatizie e,imposta IjSs'i nuove basi e con un più spirito di solidarietà nazionale tut ta la vita del nostro popolo lavoratore. Geme è noto la riforma della Previdenza sociale si sintetizza in j un miglioramento di tutte le pre-1 mstazioni a favore degli assicurati c delle loro famiglie e in un adegua- nrgr| cmento dei contributi assicurativi agli attuali salari reali. Vediamo pertanto quali erano e quali sono i contributi e le prestazioni secondo il vecchio ed il nuovo ordinamento riguardante gli impiegati e gii operai, esclusion fatta per le categorie agricole, tenendo presente che il contributo è sempre per metà a carico del prestatore d'opera e per metà a carico del autore di lavoro. VECCHIO ORDINAMENTO. — I contributi per gli impiegati vallavano da un minimo di L. 2, per uno stipendio mensile fino a L. 48, ad un massimo di L. 12 per coloro che avevano uno stipendio superiore a L. 240, mentre erano esenti gli impiegati con stipendio superiore a L. 800. Per gli operai i contributi variavano da un minimo di L. 0,50 per un salario settimanale fino a L. 12, ad un massimo di L. 3 per un salario superiore a 60 lire. I vantaggi erano i seguenti: pensione di vecchiaia a 65 anni di età anticipabile a 60 anni con il 37^ di riduzione; pensione di invalidità; maggiore dì un 10° della pensione per ogni figlio di età non superiore ai 15 anni; assegno di L. 300 ai superstiti in caso di morte dell'assicurato, mentre invece nulla era dato in caso di morte del pensionato, come nulla era dato alla vedova ed agli orfani in nessun caso. L'importo massimo della pensione annua, non compreso il contributo dello Stato, per coloro che avessero versato il maggior contributo poteva essere a 65 anni di età di 2280 lire, mentre se veniva anticipata a 60 anni era di 1814 lire. NUOVO ORDINAMENTO. — I contributi degli impiegati variano da un minimo di L. 11,30 per coloro che percepiscono lo stipendio mensile fino a L. 150 ad un massimo di L. 120 per coloro che percepiscono uno stipendio superiore alle 1400 lire, mentre l'obbligo di assicurazione rimane fissato nel limite di 1500 lire e permane anche quando il limite sia superato depo che l'assicurazione abbia avuto inizio. Per gli operai i contributi variano da un minimo di Li. 0,90 per coloro che percepiscono un salario settimanale di L. 12 ad un massimo di L. 13,60 per coloro che percepiscono un salario superiore alle L. 156 settimanali. Il contributo riguarda le assicurazioni invalidità, vecchiaia e superstiti. I vantaggi che si ottengono dall'aumentato contributo sono i seguenti: pensione di vecchiaia portato a 60 per gli uomini e a 55 per le donne nel termine di 5 anni. Pensione in caso di invalidità. La misura della pensione per gli operai è rappresentata rispettivamente per gli uomini e per le donne dal 54'.; e dal 43'/; per le prime 700 lire di contributi versati: dal 39% e dal 31'i per le successive 700 lire; dal 24% e dal 19% del rimanente importo. Per gli impiegati dal 54'; e dal 43'/, delle prime 1500 lire di contributi: dal 39% e dal 31',; delle successive 1500 lire di contributi; dal 24'; e dal 19 UiflicnsplPopJcpdsslzepRddel rimanente importo. ! ia pensione e cioè: ad ogni lira di ! Speciali disposizioni stabiliranno i criteri di valutazione dei contributi versa.i anteriormente al 1! maggio agli effetti del calcolo del- contributo versata anteriormente I al 1° maggio sarà attribuito il va- lore di L. 1,80 nella formazione'dell'importo dei contributi per la liquidazione della pensione. Fermo\restando il diri'.to della liquidazio- ;ne della pensione a 60 anni per gli ' uomini ed a 55 per le donne, la pensione aumentata, dell'8% per ogni anno di eventuale volontario differimento della liquidazione. E' stabilita poi la pensione per la vedova e per gli orfani a cominciare dal 1° gennaio 1945: 50'/, per la vedova: 1/10 in più per ciascun figlio di età non superiore ai 18 anni se figli di impiegati o non superiore ai 1 j anni se figli di operai. Sei periodo intercorrente fino al 1945 in caso di morte verrà pagato un assegno per un imporlo variabile da L. 300 a L. 1000. L'importo massimo della pensiona non compreso il contributo dello Stato è ora il seguente: gli impiegati che percepiscono uno stipendio tra le 400-600 lire mensili e che versano un contributo di 45,20, a 60 anni percepiscono una pensiona di L. 6661 che se fosse differita ai 65 anni è aumentata a L. 9325 annue. Per gli impiegati che pagano un contributo di 75 lire mensili che corrisponde ad uno stipendio tra le 800 e le 1000 lire la pensione a 60 anni è di L. 10.637 ed a 65 anni di L. 14.892. Per gli impiegati che pagano un contributo mensile di L. 120, cioè percepiscono una retribuzione pari a 1400 lire o oltre, la pensione è di li re 16.599 a 60 anni ed a 65 anni di L. 22.238. Ecco i vantaggi per le pensioni operaie. Salario compreso fra lire 48-66 (contributo Li. 4,90) pensione a 60 anni L». 3128. a 65 L. 4379; salario compreso fra le L. 108 e le L. 132 (contributo L. 10) pensio-ì60 anni L. 6055, a 65 L. 8478; j ne a " salario compreso fra le L. 156 ed oltre pensione a 60 anni L. 8122, a 65 anni L. 11.371. Anche le assicurazioni inerenti a quel terribile flagello ciré è la tubercolosi che in Italia si sta domando mercè le assidue cure del Regime, nella riforma hanno avuto dei notevoli miglioramenti (che illustreremo in altra occasione) che permettono all'impiegato od all'operaio colpito dalla malattia di pensare serenamente alla cura con sicurezza di ottenere quanto è necessario per sè e per la. sua. fa miglia. Ed in questa tranquillità d'animo si può certo trovare un elemento curativo di natura non clinica, ma certo di fondamentale importanza spirituale. Anche così Regime dimostra tutta la cura f* >!, vl?''e aff?"° con, cm. seeU(? * vita i bisogni, le aspirazioni dei lavoratori italiani.

Persone citate: Duce

Luoghi citati: Italia