Grandi combinazioni e piccoli Stati di Leo Rea

Grandi combinazioni e piccoli Stati Grandi combinazioni e piccoli Stati A Londra e a Parigi sono in fregola per le ottimistiche previsioni sur una prossima conclusione di un patto coi Soviet, \ohe viene senz'altro definito conie un'adeguata risposta al Patto d'alleanza italo-germanico. La collaborazione coi bolscevichi., è un fattore positivo o negativo per le 'grandi democrazie À7 Pesando il prò e il contro co|la\ massima obiettività non si può non propendere per la seconda ipotesi; e la migliore dimostrazione si ha nelle incertezze, ne1 i indugi e nelle difficoltà che hanno accompagnato e accompagnano i negoziati. "La fusione trot. elementi così eterogenei è assurda; si tratta di accostarri'Aiti che quando cercheranno ili combinarsi strettamente provocheranno reazioni e forse esplosioni. * * Un effett.» certo della solidarietà di Londra con Mosca si avrà in Estrelitno Oriente dove il Giappone non mancherà di trarre le conseguenze dall'avvenimento. A proposito della politica di Tokio erano state sviluppate delle artificiose speculazioni per un preteso atteggiamento di freddezza verso l'alleanza tra Roma e Berlino. La risposta la stanno fornendo quotidianamente i fatti: il conflitto per il regime delle Concessioni, vere fucine di complotti antinipponici, si è andato aggravando. * * Una nota ufficiosa tedesca commenta con simpatia il viaggio della Regina Guglielmina d'Olanda nella capitale belga, ribadendo il più assoluto rispetto per l'indipendenza dei piccoli Stati. Naturalmente è opportuno, è anzi necessario che I dirigenti di tali Paesi non si prestino affatto ai sistemi di accerchiamento e di soffocamento. Noi riteniamo che proprio in simili periodi di aspra tensione la funzione degli Stati che occupano posizioni delicatissime possa risultare importantissima per impedire che l'urto fra i blocchi contrastanti precipiti rapidamente. La condizione preliminare è nell'osservanza più scrupolosa del principio di neutralità non solo nella lettera ma anche nello spirito. Purtroppo ad oriente l'atteggiamento della Polonia e della Turchia ha compromesso queste possibilità; ma nel gruppo baltico-scandinavo, in gran parte della penisola balcanica e nella zona occidentale non è avvenuto nulla di irreparabile. Occorre molto sangue freddo nelle capitali di questi Stati; occorre lasciar da parte i pregiudizi ideologici e preoccuparsi soprattutto della pace. tler. oggi a Ginevra, hanno paura di mostrare troppa simpatia verso nazioni tradizionalmente neutrali e tradizionalmente amiche come la Svezia e la Finlandia perrhè la Pravda le attacca e perchè si preparano a fortificare le isoie Aaland senza aver chiesto prima un permesso speciale ai bolscevichi! Come don Abbondio quando accompagnava l'Innomi nato, che ad un certo punto ebbe perfino paura di continuare a pensare. Per domani, intanto, Chamberlain, il più bersagliato di tutti in queslo frangente, dagli uni perchè ritenuto colpevole della lentezza delle trattative, dagli altri perchè ha ceduto di fronte ai seguaci dell'Anti-Cristo, se ne starà in Scozia: è partito quatto quatto stamattina senza voler nessuno a salutarlo, facendo perfino preno tare lo scompartimento sotto il nome del capo stazione di King's Cross, il signor Ireland. In com penso ha avuto molti applausi al suo arrivo stasera a Edinburgo, dove si tratterrà fino a domani nel pomeriggio per presenziare la assemblea generale della Chiesa di Scozia. Egli tornerà alla sera a Londra e trascorrerà le vacanze ili Pentecoste nelle vicinanze delkt capitale. Leo Rea

Persone citate: Chamberlain, Cross, Ireland, Regina Guglielmina