Suggello a tre anni di amicizia

Suggello a tre anni di amicizia Suggello a tre anni di amicizia (DAL NOSTRO INVIATO) Berlino, 22 maggio. L'accoglienza trionfale che eQsGudzntberlinesi hanno tributato a Galeazzo Ciano al suo arrivo nella Capitale del Reich, ha felicemente concluso la lunga serie di festose manifestazioni che, dal Brennero a Monaco, la Gioventù „ Hitleriana, le rappresentanze del fPartito nazista, quelle dell'Esercito e del Fronte del lavoro, migliaia e migliaia di operai e di cittadini, gli hanno fatto in tutte, . ... .. . , le stazioni e lungo n percorso aei ctreno speciale. Fiaccolate interrai- dnabli, musiche e canti, acclama- zioni all'Italia e al Duce, hanno1 sottolineato il passaggio per il suo eI nimiincauu u [loasosgiu ^c. »• ouu- , plo germanico del rappresentante.5dell'Italia fascista che fu il nego- ! bziatore dello strumento politico e!pdiplomatico che, dal '36 ad oggi,!?lega i due Popoli. ì fe,,tL'atmosfera del settembre '37 L'entusiastico saluto del popolo germanico a Galeazzo Ciano, ricorda le travolgenti dimostrazioni di popolo fatte nel settembre del 1937 al Duce durante la smtictSua visita in Germania. La stessa (fatmosfera di immensa gioia, Io;dstesso spirito di profonda amici- itzia hanno caratterizzato ieri mat-j stina le manifestazioni del popolo j ddi Berlino che già vedemmo rac- j mcolto nell'oceanica adunata al bCampo di Maggio per ascoltare la Cparola del Duce. fIn quel 28 settembre, Italia e npcalPArtgisdnpzppI lGermania, nella parola dei due Condottieri, riaffermavano di fronte al mondo, solennemente, la loro amicizia come una solidarietà attiva e vivente, come una necessità di vij;a per i due Popoli fusi nel trionfo di due Rivoluzioni, come il naturale sbocco agli interessi' comuni. Fin dal Suo memorabile di. scorso al mezzo milione di berlinesi adunati nell'immenso Stadio di Berlino, Mussolini affermò che le due Nazioni domandavano « il rispetto e la comprensione dei lo. ro bisogni, delle loro necessità, delle loro legittime esigenze ». A questo invito, a questa parola sincera di collaborazione, ripetuta in altre occasioni, alcune molto recenti, dal Duce e dal Fuhrer, il mondo democratico non ha mai ri. sposto, non vi ha mai creduto, ri. volgendo invece i suoi sforzi, le sue speranze e tutta la sua azione a vani tentativi di indebolimento dell'Asse e ad una politica di isolamento contro gli Stati totalitari. Lo scetticismo, la spe. , emulazione sistematica, l'ostilità con cui Francia, Inghilterra e America hanno creduto opportuno di dover sempre accompagnare gli atti e le parole dei Paesi dell'Asse, non hanno servito che a stringare ancora più questa ami. cizia italo-germanica che trova, nel Patto di Milano, la sua più alta e significativa manifestazione. , L'alleanza militare tra Italia e Germania, se suggella nella forma più concreta e precisa uno stato di coopeiazione in atto fra i due Paesi in tutti i campi, da quello politico a quelli sociale e culturale, vuole anche dire l'unione delle Forze armate delle due Nazioni, {use insieme in difesa dei diritti isitquctbnpQGsnas e degli interessi dei due Popoli. Questa comunione, raggiunta nel settore militare dall'Italia e dalla Germania, rappresenta in Europa un fatto di eccezionale fierezza e di portata decisiva. Ogni speculazione è stroncata, ogni incertezza non ha più luogo di esistere, ogni tentativo di indebolimento dell'As- a l ù „ l f,;^0^°^amente imP°sslbile i e, , La politica di accerchiamento, i che ha preso le sue mosse più in- dlvWuJ M messa io di£oose. - R fl giungerfad una cate. o1 e impraticabile. La migliore premessa I na di alleanze che da Londra e - , p . . ___[„. „d Ankara rnn Pei- Ie.5, »f?„ Annara, con io ,- ! bÌettl1v0 non ancora .ragg,"nto'f,e ! e!per '.l m«fnento, ai Problemati- , ,!?0' dl sp,"^f!1 f'no f *h*c*• 31' ì ™a °SS di f^onte al bIocco ita" feP^S in/,!' ,SUifElan° F1"- ,,tare, non è che la legittima nspo-|7 , a sta alla bellicità delle grandi democrazie. A Londra, dove in questi ultimi tempi non si sono risparmiati gli inviti a tutti i Paesi per la crociata antitotalitaria, l'avvenimento di oggi proverà quali siano i a (fermi propositi dell'Asse in vista o;di raggiungere una situazione di - itranquillità internazionale, basata'-j sulla giustizia. La firma del Patto |o j di Milano, che sarà apposta sta-1 - j mani dai Ministri Ciano e Rib-1 l bentrop nel nuovo Palazzo della j a Cancelleria, è l'atto con cui, di fronte al mondo, Italia e Germa-:e nia si impegnano reciprocamente'per la soluzione di quei problemi che si riconnettono direttamente alla vita dei loro Popoli. jNell'assoluta, eterna intangibi-'lità delle frontiere comuni, i due:Paesi sì trovano così uniti in un ] Accordo che, nella sua semplicità, resulta grandioso, leale, forte e totalitario Del resto due Paesi giovani, retti da due Uomini come il Duce e il Fuhrer, e protesi ver-1 so l'avvenire con il movimento delle loro Rivoluzioni, non potevano immiserire un atto che da essi promana, perdendosi in una bizantina casistica di forma e di procedura. La larghezza con cui per quasi tre anni si è sviluppata I l'amicizia e la collaborazione tra e i a i i . o e l . à, A nn eil . . e oiiae. à Ao e la i. a, ù a e raue lo ae ni, ti i due Popoli, è la migliore premes- jsa per dar vita a questa nuova intesa che spazi per entrambi in tutta la sua portata effettiva. A questo siamo giunti attraverso una collaborazione intima e nella iconstatazione reciproca di identi-.tà perfetta di vedute. rTra Italia e Germania, si tengaben presente a Londra e a Parigi, non esiste divergenza alcuna nè per frontiere nè per aspirazioni. Quindi, nel Patto di Milano, i due Governi, a riconoscimento di questo felice stato di fatto, non potranno che sancire in forma solenne e inequivocabile la loro presente intesa costruttiva che potrà agire dalla adesione nelle trattative, all'aperto appoggio nelle questioni politiche, fino a giungere alla comunanza di azione militare quando tutti i mezzi pacifici si considerino esauriti. tolineare che Italia e Germaniainsieme, rappresentano una massaImponente di centocinquanta mi-Formidabile blocco militare In quest'ultimo caso si può sot- lionl di uomini, in continuo aumen to, perfettamente inquadrata e distribuita nelle organizzazioni fasciste e nazionalsocialiste. Alle 63 Divisioni italiane in tempo di pace, a cui possiamo aggiungere le altre 12 formate dalla guardia alla frontiera e da truppe suppletive, si sommino quelle imponenti dell'Esercito germanico e si avrà il complesso militare più potente del mondo che viene realizzato con il Patto di Milano. Le riserve che i due Paesi possono mettere sul piede di guerra, sono ancora più imponenti. Per quanto riguarda i materiali, dopo aver ricordato l'aumento non indifferente segnato dall'Esercito te- " ' desco con quelli appartenenti al- l'ex-Repubblica cekoslovacca, ba stera considerare ia potenza industriale della Germania che, som mata a quella nostra, rappresenta oggi il complesso industriale che ha ,a maggior capacita di produ. zione in Europa. Questo breve accenno alla situazione militare dei due Paesi dà, nella sua scheletrica semplicità, una idea esatta della concreta e insuperabile portata dell'alleanza fra l'Italia e la Germania. L'Accordo, nella sua immediata esecu- torietà' Prende vita in un momento in cui l'orizzonte politico eu ropeo presenta problemi per i quali una soluzione non è tanto necessaria quanto urgente. Da Roma e da Berlino sono state pronunciate parole che anco- ra oggi lasciano libero il campo per una possibile intesa. Ma è le cito domandarsi se le grandi demdcrazie non siano già votate al- ia guerra. Lo stato d'animo di profondo malessere che regna a Londra e a Parigi, è un sintomo d; quella psicologia bellica mon tata con tanta cura dai due Go verni democratici. La guerra eco. nomlca contro gU stat^ totalitari, 1 già in atto ad opera delle grandi democrazie, non è che la prima fase del loro piano contro cui già Italia e Germania, reagiscono vittoriosamente, Da oggi il blocco militare itaio-germanico sarà una realtà ope rante: nessuna sopraffazione sarà j possibile. L'Europa dovrà riflet tèrè su questa potente certezza, La via della pace e della giustizia è ancora aperta. In caso contrario, qualora si tentasse di strin- igere l'assedio contro di noi, si .sappia fin d'ora che Italia e Ger rmania sono decise a spezzarlo e la realizzare quei diritti vitali necessari alla vita dei due Popoli. Guido Baroni La radiocronaca della firma del Patto ritrasmessa alle 18,30 Roma, 22 maggio. Oggi, lunedì, alle ore 18,30, le stazioni dell'E.I.A.R. ritrasmetteranno in registrazione la radiocronaca della cerimonia della firma del Patto di alleanza italo!tedesrn e le ^rhiarazioni relative i^' Ministri Conte Ciano e Von \Ribbentrop. i