Fasi reti ed emozioni del classico duello

Fasi reti ed emozioni del classico duello , 1 jI ta palla è in rete calciata da Biavati che ha pareggiato il primo goal inglese, Woodley, a terra, esprime la delusione del portiere battuto, Sessantamila spettatori ed un milione duecentomila d'incasso Fasi reti ed emozioni del classico duello INOHILTUKRA: Wooiliey; .Milli'. Hapgooei; Williugnam, Culli», Mereer; Matthew», Unii, I.uwton, (ìoulilen, Broome. ITALIA: Olivieri; Foni, Bava; Depetrini, Andreolo, Locatelli; Biavati, Serantoni, Piota, M eazza, Colati .«si. ÀRBITRO: Hauwens (Germania). In tribuna : S. A. K. il Duca ili Bergamo, S. E. Buffarini lìuiili. Sottosegretario all'Interno, l'Ambusciutore d'Inghilterra a Koma Perry Loraine, uceoni pugnato ila limine addetti dell'AmbusiMuta, S. E. llarineseu -Ministro di Romania, il Console d'Inghilterra a Milano, S. E. .Marinelli, Segretario amministrativo del Partito, il generale Tarablni, tutte le autorità, provinciali, federali e civiche di Milano e le autorità sportive, il gen. Vaccaio, il gen. Canili, l'avvocato Mauro e l'ing. Barassi, Sono anche presenti Bruno Mussolini con hi consorte e Vito Mussolini, (DAL NOSTRO INVIATO) Milano, 13 maggio. Stamane, alle 8,30, la gran folla decisa a sfidar la pioggia ha cominciato ad affluire a San Siro e pian piano, durante ore ed ore, ha gremito gli spalti, si che, alle 14, l'immenso stadio, magnifica costruzione perfetta per spettacoli calcistici già appariva imbottito di spettatori. L'attesa è stata lunga, ma l'enorme massa di sportivi l'ha ingannata... pazientemente. Invano l'acqua s'è accanita: nessuno ha lasciato il posto suo ed anzi sempre nuovo afflusso di gente si è avuto in tutti 1 settori. Partiti ! E finalmente l'ora dell'inizio è giunta. Mancano pochi minuti alle 16, quando i giocatori delle due squadre, accompagnati dai dirigenti', sbucano insieme sul terreno reso pesante e viscido dalla pioggia, ma perfettamente praticabile. Lavorano i fotografi e la banda suona gli inni delle due Nazioni. Saluto romano, convenevoli fra i capitani. Soliti preliminari, sbrigati alla svelta. Meazza lancia la moneta, gli inglesi vincono il campo e gli italiani hanno la palla per il « via ». Bianchi ed azzurri sono di fronte. Olivieri in nero e Wodley in arancione, si piazzano a difesa delle opposte reti. Le sedici: partiti! Meazza smista a Serantoni, che calcia lungo, oltre la linea di fondo. Rimessa e primi tentativi di manovra. Giuoco di metà campo, che le difese stanno attente ed intervengono decise. La macchina inglese si mette in movimento, qualche azione si sviluppa, bella, sicura, precisa, denotando negli uomini un esatto senso del giuoco. Tuttavia s'è ancora nel periodo dei tentativi cauti, quasi si volessero saggiare le forze degli avversari. Qualche pallone passa a lato della nostra porta, qualche incursione degli « azzurri » è fermata per « fuori gioco ». La calma e la sicurezza dei bianchi contrasta con l'azione nervosa, scattante, tutta dinamismo e intraprendenza dei nostri ragazzi. Battiamo un calcio d'angolo al 12', poi ripieghiamo ed Olivieri ha difficoltà a fermare un tiro da lontano. Il nostro portiere non si regge sul fango, scivola, non può scattare, è costretto a far molta attenzione per non essere tradito dal terreno. Passerà spaventi per I tutto il primo tempo, ogni volta ii4ititiiti)]isiiii<tEiiEiiisiiiti«itiifgiirtiìiti»e«tttiiiiiiiattii che verrà chiamato al lavoro. |Woodley, invece, blocca agevol- mente uno spiovente di Biavati ed (evita la carica di Piola e Colaussi, schizzati in area per ostacolarlo. S'attende, di minuto in minuto, che l'Italia prenda l'iniziativa del giuoco. La folla chiama la sua Angolo e rete S'è al 19' allorché Matthews ser¬ squadra con grida possenti che so- no un'Invocazione. Invece.,. ve Hall che ha modo di centrare.Sbuca Foni a fronteggiare Lawton e colpisce male la palla che fini- sce a lato della rete di Olivieri, [Calcio d'angolo : batte Matthews eLawton, piazzato nell'area delportiere, tocca di testa ed indiriz-1za in rete. La palla, che ha « ef- f etto » pur non essendo violenta, ;sorprende Olivieri, coperto da An- dreolo, e si insacca sulla destra del guardiano azzurro. Il goal non è un capolavoro, ma serve ottima- mente per il punteggio e gli in- glesi abbracciano di tutto cuore il loro «miracolo diciottenne», il ra- gazzo che ha sempre segnato in ogni gara internazionale disputa- ta e che anche oggi ha saputo a- prire la marcatura. Accenno di riscossa azzurra, che i fiuta un «angolo », ma poi si ài--'cusa la botta. Cedono gli «azzur- ri » e vengono sotto i « bianchi j con tono da dominatori, La nostra:squadra tentenna, ripiega, si di- | fende come può, non fa più giuoco, La maestria degli avversari la sòg- gioga. Che momenti di ansia! Ep- pure, mentre si soffre per il pale- se sconcerto che blocca i campio-'ni del mondo, mentre si teme ohe essi possano cedere di schianto, | c'è da gustare lo spettacolo magnifico, incomparabile dell'unità inglese in piena azione. La squadra d'oltre Manica si muove in campo con un ritmo superbo. Tutti i suoi uomini coni-or rono al perfetto svolgimento della | iiiiiiimiiiiiiiiiimmimimiimi iimiiimii COMMENTI LONDINESI | manovra. Sicurezza, rapidità, for za, abilità, tutto questo s'ammira (negli ospiti. Non passano, non se gnano perchè l'intero manipolo az zitrro s'è serrato in area a presi- enare le retrovie, perchè Meazza e Serantoni sì prodigano in difesa, perchè ogni nostro uomo sii getta disperatamente a frantuma-1 Ire le trame del giuoco avversario; ma la minaccia non si dilegua. Al 22 Lawton tira e la palla, dopo aver picchiato contro la base del1[montante destro, è deviata in an gelo da Olivieri. Poi Hall piazza un tiro che supera la traversa. Si [fa barriera per bloccare quel rul, lo compressore che è l'attacco in- ,gisse, ma ogni fatica pare vana.l1 Otteniamo a nostra volta uni calcio d'angolo al 27'; Depetrini ; impegna Woodley con un tiro di punizione, Colaussi manda la sfe- ra a spiovere fra i pali e chiama i il portiere a respingere di pugno. ; Tutta roba che serve a dar respi-l io alla nostra difesa, ma che non ci libera dalla superiorità -dei « bianchi ». Tanto che un paio di parate difettose (a causa del fan go idi Olivieri ci mettono ancora in apprensione. Al 38' Boome cal eia, il nostro difensore si oppone i come può e la palla, sfuggitagli, 'si ferma ad una spanna dalla li nea... j Un tuffo ancora di Olivieri, un :colpo ili testa di Piola, un tiro di | Hall, una scappata di Colaussi, un nuovo assedio alla nostra porta e, finalmente, il riposo, Commenti? La squadra inglese ha impressionato enormemente. Se 'gli «azzurri» non si riprende ranno, nel secondo tempo i « mae stri » detteranno lezione. Ma i ; campioni » non sapranno proprio ritrovar il loro ardore, la loro bravura, la bella fede che cento volte li ha sostenuti? Si. S'è iniziato appena ed ecco la folla balzare in piedi, urlare con | quanto fiato ha in gola. Biava^ iiimmmiiiiiiimiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiimimmiiiiiiiiii ti, servito da Depetrini poco oltre metà campo, lotta fianco a fianco con Hapgood, « Gibilterra del calcio », il terzino più astuto e più forte d'Inghilterra. i Lotta, non cede, lo supera, lo 1 lascia alle spalle, stringe verso il goal, avanza tutto solo Sono at- timi' indimenticabili. Finalmente l'azzurro è solo, con la palla fra 1 „. lìngièsfappìaudonorAnto^ i ora tutto va. La squadra viene a galla, prende quota, s'er ge all'altezza degli avversari, li sovrasta anche. Olivieri, cambiata ip0rta, torna ad essere lui. Para a ; terra un pallone che Broome ha lsaettato da due metri. Alla riscossa i piedi, a non più di cinque metri da Woodley. Tira a colpo sicuro. Segna. Ed è il finimondo. I compagni lo soffocano di abbracci, l'enorme folla delira. Anche gli spettatori Ma ora attacchiamo. Biavati entusiasma, tanto è abile nello scappar via al suo terzino. Un'uscita a vuoto di Woodley per poco non ci dà il secondo punto. Biavati, Biavati, ancora Biavati Centra e Piola gira a lato di testa. Anche Colaussi impegna un duellò con il portiere e manca poco che la spunti. S'attacca noi, e con che ritmo! La bella lezione di tecnica del primo tempo è offuscata da questo spumeggiante ed entusiasmante tambureggiare degli azzurri ». Eccoli i « campioni del mondo », Eccoli i nostri « fuori classe ». Foni offre le gemme del suo repertorio stilisticamente perfetto. Rava sfoggia alcuni rimandi potenti, Andreolo riscatta in pieno l'incerto primo tempo, Depetrini e Locatelli lottano come mastini. E l'attacco sfreccia che è un piacere. Al 20' Piola s'addossa a Male per rovesciare un centro di Colaussi. Il nostro centro avanti si sbilancia nel cadere, tenta toccare di testa e sfiora invece la- palla con un pugno. Woodley è battuto. Invano gli inglesi protestano con l'arbitro. Anche il segnalinee, interpellato, afferma la validità del punto. Non c'è che da riprendere il giuoco. Gli inglesi ora gettano nella lotta tutte le loro energie per non perdere. E l'occasione favorevole s'offre loro al 33', nel corso di una lunga mischia accesasi nella nostra area. Un primo tiro è parato da Olivieri, un secondo è arrestato col petto da Andreolo, infine Hall indovina il corridoio giusto. Restano dodici minuti. Si può vincere o perdere ancora, ma si resta, invece, sul pari e patta, co me. in fondo, è giusto. La folla si gode le ultime bat tute dello splendido duello e, alla fine, accomuna le due squadre, e Pozzo, ed i dirigenti che sono in campo con gli atleti in un applauso che pare non debba finire. Tutto bene. Bel giuoco. Gara corretta. L'addio alla pioggia nel secondo tempo. Un'organizzazione esemplare. Gli * azzurri » e la F.I.G.C. hanno davvero vinto una gran bella battaglia. Luigi Cavallero >tiiaiaiiaii>iti>iatBi>iiiitgiiiiisoiiiiiit«iiitiiiititiiiiìiiisti»iJ "Un ritmo da cento all'ora,, Londra, 13 maggio. La partita di Milano fra le rappresentative dell'Italia e dell'Inghilterra è stata seguita con grande entusiasmo dalla folla degli sportivi inglesi. I primi commenti sul risultato citano l'evidente stato del terreno, per cui gli inglesi si sono trovati nell'ambiente di casa, sia come atmosfera, sia come stato del fon do del campo di gioco. Grande rilievo viene dato alla velocità dimostrata dagli italiani durame tutta la partita: una delle frasi correnti stasera a Londra è questa: « Gl'italiani hanno imposto alla gara un ritmo da cento all'ora»; altri giornali insistono nel dire che quanto a resistenza fisi- ca gl'italiani si sono dimostrati [nettamente superiori. Il risultato di parità è considerato giusto dai tecnici inglesi ed onesto: leggiamo quello che scrive da Milano l'in-iiJifiiiiiiiaitittif!isii)itin*rist »i!iitìtitiiiiiiiiiii viato speciale del Snnday Times: «Jn complesso il risultato pari va coìisìderato come onesto ed equo, per quanto le prime battute del primo tempo avessero fatto pensare che l'Inghilterra avrebbe potuto imporsi». « Subito dopo il successo di Biavati, i giocatori italiani si sono sentiti galvanizzati e spinti ad una diversi brutti momenti. Gl'italiani [facevano viaggiare la palla da ala ad ala ed in molti casi i nostri ter pini si sono considerati contenti di essere.riusciti u salvare ricor 1 rendo al corner ». attività e bellezza di gioco ancor più intensa. Anche perchè avevano riguadagnato una fiducia in se stessi, che, nel primo tempo, era loro mancata. « Essi hanno giocato con più sicurezza ed i loro attacchi erano chiari, lineari, ed i loro passaggi decisi, e l'Inghilterra ha passato iiitt:ttiitiiittiii>i>tii!>s)iiii«iiitiiitiitiitiiiiii<iti>iiigiiiii La lunga mischia accesasi nell'area italiana ha dato il pareggio agli inglesi al 33.o minuto della ripresa: è il punto di Hall,