Chamberlain agita la spada tra dichiarazioni di pace

Chamberlain agita la spada tra dichiarazioni di pace Chamberlain agita la spada tra dichiarazioni di pace Inghilterra e Francia manterrebbero gli impegni ad ogni costo Qualsiasi tentativo di forza contro Danzica provocherebbe l'intervento inglese e lo scoppio di una conflagrazione generale Londra, 11 maggio, itaDue fatti precisi e positivi atti- l'rano l'attenzione dei circoli londi- qnesi: si tratta della visita delcPrincipe Paolo di Jugoslavia a mRoma e della visita del Duce a To- zrino. La prima concentra su di se ql'attenzione degli osservatori lon-isdinesi perchè il Reggente oltre ad avere avuto co'loqui diretti col Duce e il conte Ciano è accompa dtusgnato dal Ministro degli Esteri e|ada un numeroso gruppo di alti 'dfunzionari del governo di Belgra-|ledo; il secondo perchè si ritiene e|tluu, il dci.ui;uu pei i^iic ai imene ci si aspetta che Mussolini prènderà ql'occasione durante la sua visita; l'autorità del Duce e|ca Torino per tenere un discorso il !aquale, per l'autorità del Duce e, per la fluidità della situazione ge-l"nerale, è considerato di speciale importanza. otispnaVoci e manovre A fianco di questi due fatti oscillano le variazioni degli umori e oscillano gli atteggiamenti di quei ngoverni che sono alla ricerca di; zuna intesa tra loro, intesa alla; squale si frappongono conflitti di i cinteressi finanziari imperialistici! economici iripnwipì r-in rmoci-n Leconomici ideologici. E in questa,sconfusione trovano buon terreno|Ule voci messe in giro ad arte e le rsmentite messe in circolazione con tidentico fine. Tipica fra queste voci smanovrate è quella secondo la aquale il Vaticano avrebbe convo- scato o tentato di convocare una conferenza delle cinque Potenze, tLa notizia è di due o tre giorni qaddietro. Oggi, figliastra di tale1 vvoce, è stata messa in circolazio-l mne una informazione secondo cui I nle Potenze dell'Asse avrebbero de-, dclinato l'invito della Santa Sede. ' qEcco dunque come questa ultima i ifase della manovra spiega Tinsi-lestenza con la quale da due giorni j sa questa parte si è parlato della! nconvocazione della conferenza a' cinque da tenersi in Vaticano solo per dire in fondo che sono state le Potenze dell'asse a respingere tale ipotetica proposta. Non molto diversa è la manovra che vanno svolgendo alcuni giornali a proposito della visita del Principe Paolo a Roma. Non potendo sminuire in alcun altro modo la portata dell'avvenimento, si cerca di costruire intorno ad dmcvdddesso una impalcatura di fantastici Idobbiettivi attribuiti all'Italia. Hi hb<: Daily Telegraph », per esempio, continua a dire che il Governo di Roma spera che i colloqui con il Reggente e il Ministro degli Esteri jugoslavo portino alla adesione completa e formale del Governo di Belgrado all'Asse e al Patto anticomintern solo per poter alla fine della visita stampare che il Governo di Belgrado non camnnj lj uh^aaerito'nV'airlss;^^ Pattò ! kanticomintern. Il giornale citato 15ha molto bisogno di dare questa Sdimostrazione (falsa perchè ba-! 3sata su un presupposto arbitra-1 rio) per neutralizzare il fiasco del- rla politica 01 accerchiamento la- nquaie, non ostante le pressioni di ; gogni genere, non ha fatto assolu-1 btemente presa sul Governo di Bel- ! lgrado. Le pressioni ci sono state ganche di recente. Si -dice «turar* Eanche di recente. Si -dice stassera ra Londra che domani Chamberlain bpotrebbe annunziare in Parlamen- ! rto la conclusione di un patto di,drmitnr. aintr, fra 1= p_. b«j. |amutuo aiuto fra la Gian Breta-^gna e la Turchia. Senonchè si am- ! nmette a Londra che una improv- ; Svisa difficoltà è sorta oggi a cau sa dell'atteggiamento della Jugo pq".Si» ».S„ 6 ^embf°-, -r ~« . | ?"a J„u„!°;s avla n°n aoWamo po- luto accertare. Pare però abba- stanza lecito pensare che siano «.tati ^r,ri^ i ™n™„i aì d„„ „ j?™. °__iì:V.™ "°™a, Iv] a \ 1110110 mandare a fondo una qualche spe ranza sulla quale poggiava una nuova pressione britannica. Le notizie presentate in >■ sensazionale durante la giornata ! d'otrsri non sono mancate- nltra a: 1 Asse, il Mail di stamane e uscito con un titolo a piena pagina sotto;il quale era detto che la visita fat-'ta ieri dall'ambasciatore Francois Poncet al conte Ciano era da ri-1 tenere come l'inizio di aperti ne- Mgoziati fra l'Italia e la Frane a ;dativamente ai problemi del Me- diterraneo e del Mar Rosso. L in- ;formazione che nel primo pome- riggio era stata ripresa e ancora più sensazionalizzata da un gior-1naie meridiano viene questa sera smentlta con grande entusiasmo(ed entusiasmo non solo profes- sionale), dal corrispondente del Duily Telegraph il quale afferma che la visita al ministro Ciano nonaveva altro scopo che la tratta-zione di affari di ordinaria am- ministrazione; patti commerciali, espulsione dal "regno di un citta-Le dichiarazioni fatte ieri daChamberlain ai Comuni per le ta. Russia hannodino francese... La Russia non molla trattative con . avuto grandissimo successo a Lon- dra. C'era quasi dell'entusiasmo 6ulle colonne dei giornali che esal- itavano le assicurazioni date dal-' jU l'Inghilterra alla Russia perchè ft questa si decida a garantire secondo la formula britannica più o| meno modificata e riveduta le Na- ! zioni garantite dall'Inghilterra. Su : questo entusiasmo è arrivata ver- sliso mezzogiorno la doccia fredda | vdella reazione moscovita. La let-' qtura sommaria di quanto hanno pscritto i giornali russi dà un'idea u|aDDastanza esatta della diffidenza n 'dell'ironia e della freddezza con ! la|le quali della Russia con-jC|tln^n°. Ta mostrare le spalle ais. mi quelli di Londra, ; Chamberlain pero si e attenute |condo .cui c.hi non "esce una pri-lv !a 9uel famoso insegnamento se- j n, deve tentare tentare" e : vl"la vv"-a> lentare ™wie c|,_oggi tentare ancora. J11 ^irremofea^dene d'onne iscritt^ precisamente voluto dimostrare gnon tanto alle ascolta nei quanto £alle Cancellerie, che l'Inghilterra ll non può più recedere dalle garan- ; zie date e deve tenersi pronta a L; subire tutto, fin le più estreme t i conseguenze. " i ! Chamberlain ha cominciato jj d L„„ m .A; ,1„^„ ^ìi P,suo discorso dicendo che l'inizia- |Uva britannica è stata ispirata da g ragioni non egoistiche e che men- ? tre l'Inghilterra è sempre dispo-■ sta ad ascoltare le richieste degli j altri, è decisa a non subire impo- L sizioni. P II Premier ha continuato in un « tono famigliare dicendo che in f questi giorni sentiva di essere di- ,1 ventato bersaglio di uova fradice,l™l ma di non dolersi per ciò: di rite I nersi sicuro dell'appoggio delle , donne britanniche, alle quali ha ' quindi detto che esse hanno visto i il vecchio ombrello andare in giro le che esse hanno approvato gli j sforzi fatti per cercare di mante! nere la pace in Europa, ' Polemica con Hitler Chamberlain quindi ha parlato degli ultimi avvenimenti in Boemia e in Moravia, dicendo che essi come naturale risultato hanno provocato dei sospetti nelle Nazioni cmttlr'ddavmgpzdicendo-" EUr°Pa 6 ^ Prose^ito I sdicendo c.fS^^fi-^fe^-^L^PMPdel nazionalsocialismo non inten-;b IdicWàr^e' che 1 a6 German\'aP°noSn ini ha nulla da temere dalla politica sbritannica». IvChamberlain ha proseguito li-1riha proseguito li- rcendo che l'Inghilterra non ha mai I pavuto intenzione di isolare la Ger-jumania e di tagliare la strada alla:cnaturale espansione commerciale Jnnell'Europa centrale o meridiona-, dj le e meno che mai di costituire! sj una coalizione contro di essa. zD'altra parte - ha soggiun-n ! k^'T^? eTP ffe* H 15f"e *"g» 5?! "°" Sa vedere che rindinendenz^ 1v! 35 Fatai sia distrutta»? !p1 Dopo avere ricordato come nel recente discorso Hitler abbia ae-IS- nunziato il trattato navale fra In-: " ; ghilterra e Germania perchè era ^1 basato sulla condizione* della vo-, ^ ! lontà e della convinzione che la ! e guerra fra i due Paesi non sa- 2 E.,.,. - u-,, . "SI ™ ta rebbe stata più possibile. Cham n berlain ha detto che, per quanto m- ! riguardava l'Inghilterra, la base ti,dei trattato nnalp p statn riporrittn |ae. iraiiaio quale e stalo aescritto m-^a Hitler sussiste tuttora. Accen- ! nando poi a quella parte del di- ; SCOrSo del FUhrer, sempre a pro- posito del trattato navale, nella I quale disse che era possibile an- °cora sperare di evitare una corsa | n-niA \. 4u inalila, \jjiaiiiiJL'il(llil - ha notato che tale dichiarazione i- del FUhrer sarà o „ sima considerazione dal Governo' Ibritannico allorché sarà inviata la v] risposta al Governo di Berlino [a Più oltre venendo a parlare' dei ! \ punti di maggiore tensione euro-1 0 naa il -pvirv,^. l\ji;„;„t-— V,., a a ! pea'aU Pr'mo Ministro ha detto a: 'Secondo 1 opinione di molti il o plici e chiare. Noi saremmo cono;tenti di veder sistemate le diver- -'genze fra Germania e Polonia in s modo amichevole attraverso com-! -1 Pozioni e riteniamo che esse e- M^'iSSaSTfcY£ ft£ com* a ;„,',"„' , ,',■ ■«»»■« come- g** ZzX^zL^XoZ n- ; tale da minacciare l'indipendenza e- politica, ciò provocherebbe inevi-ja labilmente una conflagrazione ge-!r-1 nerale nella quale l'Inghilterra sa-Ua 'ebbe certamente coinvolta,. lo1 Subito dopo il Primo Ministros- ha detto di essersi incontrato ieri el con il signor Blum il quale gli dis-j! :a ] se che secondo lui e secondo i suoi on,amici socialisti, con cui aveva avu- a-!to occasione di parlare, c'era un m- solo pericolo di guerra in Europa: li, f Esso consiste — ha detto Cham-a-1 berlain — nell'impressione diffusa all'estero che la Francia e la Gran Bretagna non siano sincere e nonsi possa far conto su di esse circagli impegni da loro assunti. Nondasi potrebbe commettere un errore le |più grave nè più fatale. Sarebbe no!una cosa spaventosa se l'Europan- fosse gettata in una guerra nata mo j da tale errore ». al- Leo Rea Una fase della grande manovra navale nelle acque di Napoli. (Telefoto). IIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIlllinilllllHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIllll IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMII.IIIIIIIMIIIIIIIIMIIIMMIIIIIIMIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIII