Non bere più caffè !

Non bere più caffè ! li «Foglio di disposizioni» Non bere più caffè ! Roma, 10 maggio. il n Foglio di disposizioni» n. l.'Kl del Segretario del P.N.F. in data odierna reca: « I Fascisti e coloro che militano nelle organizzazioni del Regime, VALIDI, non bevano caffè o ne riducano al minimo il consumo. In questo modo fregheremo i Paesi che, per vendercelo, anziché prendere in cambio le nostre merci vorrebbero il nostro oro ». te rende più di ogni altro adatto ad inquadrare il fasto di un corteo reale. Lungo il semicerchio dei i portici è una spalliera bianca e nera, una siepe viva di giovinette che cantano gli Inni della Patria. Sugli alti pennoni si tendono e vibrano alla brezza i gonfaloni dei rioni di Roma, pittorescamente istoriati. I Lanceri del Genova sono schierati, baldi e immoti in arcione, da un lato della curva. Sul lato opposto gruppi di batterie fanno un blocco di ferro contro il grigio del selciato; presso la Fontana monumentale è fermo uno squadrone di metropolitani in alta uniforme. Ma il gruppo più pittoresco, sotto il sole che splende vivido nella contava volta celeste, è il gruppo dei « fedeli » di Vitorchiano, nei costumi armoniosi e squillanti che Michelangelo disegnò. Recano le trombe adorne dalle chiare drappelle e le bandiere storiche dei quartieri dell'Urbe. Stanno addossati contro un bianco podi sormontato da aquile romane con una grande riproduzione in bronzo della lupa capitolina ed un arazzo, in cui si raffigurano le antiche origini di Roma. Sui gradini del podio è il vice-governature dell'Urbe, senatore Dentice principe di Accadia, a cui fa corona il gruppo dei consultori. Il podio sta a simboleggiare la « porta urbis »; oggi a Roma non si arriva più attraverso le porte, ma dalle stazioni ferroviarie. Sulla soglia della aittà le rappresentanze del po polo romano daranno all'Ospite il benvenuto. I clamori della folla, che giun gono dalla stazione, annunziano che gli Ospiti sono arrivati. L'at tesa si fa intensa; ancora qualche minuto ed ecco, nel rutilante quadrato dei Corazzieri, il corteo: preceduto dal battistrada della vettura di servizio, esso dispiega sotto il sole, nel grande quadro smagliante, tutto il fasto della pompa regale. L'applauso scroscia altissimo, vibrante di una nota di fresca giovinezza, le truppe presentano le armi, le fanfare into nano l'Inno nazionale jugoslavo e la Marcia Reale. Quando la vettura del Re Imperatore è giunta dinanzi al podio del Governatorato di Roma, il cor-

Persone citate: Dentice

Luoghi citati: Accadia, Roma, Urbe, Vitorchiano