Fanterie all'attacco

Fanterie all'attacco Fanterie all'attacco e e o i a a i i i n o o e a i a i. o e o ee ro Roma, 8 maggio. soIl Comandante in capo dcil'Eser-t cito germanico, von Brauchitsch e la missione militare che lo accompagna, hanno assistito stamattina, nella zona tra i laghi di Bracciano e Cesano di Roina, ad una trentina di chilometri dall'Urbe, ad una interessante esercitazione a proietto delle nostre Fanterìe, presenziata dal Re Imperatore e dui Duce. Si trattava — e questo dava alla manovra un vivo senso di attualità, — di sperimentare i nuovi procedimenti tattici della Fanteria italiana, vedendola in azione nella fase conclusiva dell'attacco, cioè nel momento in cui l'artiglieria deve allungare i suoi tiri per ragioni di sicurezza e le colonne attaccanti debbono procedere con le proprie armi. Sono la situazione ed il momento tipici per saggiare la forza di urto e di penetrazione della nuova] Divisione binaria, a cui la grande potenza di fuoco conferisce appunto il carattere di rapido e formidabile strumento di guerra offensiva. Dagli osservatori Nella località, che stamane era illuminata da ;<n limpido sole primaverile, che dava ima vivida lucentezza al verde dei campi di fresco lavati dalla pioggia, si sono adunate per tempo folte masse di rurali delle zone vicine, reparti di truppa in servizio d'onore, ufficiali superiori delle varie armi. Sulle alture di Monte Pineto, a circa trecento metri di quota, in una posizione dominante sul teatro della battaglia, erano stati improvvisati degli osservatori delimitati da staccionate. Di fronte, separate da una vallata cespugliosa, si ergevano le colline di Monte Sant'Andrea e di Monte Sant'Angelo, sulle quali si supponeva che il partito « rosso » avesse stabilito la sua posizione di resistenza e che erano quindi gli obiettivi dell'attacco del partito « azzurro » A sinistra nel cratere, disseminato delle bianche greggi degli abitati, ochieggìava la lamina az zurra del lago di Bracciano. Il Duce è giunto all'osservatorio sul sommo della collina alle ore gpncdDrvgcuscscdtlidammgmtlngtnzlbcsddiccds10.20, accompagnato dal MinistrolSegretario del Partito e da} Sot- tosegrctario alla Guerra, Generale Paviani. Sul luogo l'avevano già preceduto il generale Von Brauchitsch con gli ufficiali del seguito, la Missione Militare spagnola capeggiata dal generale Francisco Garcia Escamez, la Missione albanese col Ministro delle Finanze, i Marescialli Graziani e De Bono, gli Addetti militari delle potenze estere, i Ministri delle Corporazioni e delle Finanze, i Sottosegretari Teruzzx e Ricci ed altri. Pili in basso, in un recinto, erano stati adunati gli allievi della Scuola Militare, reparti di Giovani Fascisti e 1500 insegnanti di discipline militari delle Scuole. All'imbocco della strada, presso una spalliera di gonfaloni tricolori e dì bandiere germaniche, albanesi e spagnuole, mosse dal vento, prestava servizio d'onore uno squadrone di cavallerìa. Alle 10,30, mentre il Duce, a fianco del generale Brauchitsch, gli illustrava il terreno della manovra ed il supposto dell'azione, gli squilli di attenti e le note del-la fanfara reale annunciano il Re Imperatore, che è giunto accompagnato dall'Aiutante di Campo generale e dal Comandante Corpo d'Armata di Roma. Il Sovrano, a cui si è fatto incontro il Duce, ha raggiunto la del eIsommità dell'osservatorio, dovehae\ncem,to l'omaggio delle aKtoriràò aete nn Un nostro ufficiale di StatoMaggiore ha illustrato in tedescoalla Missione germanica i caratte-ri ed ì presupposti dell'azione, do-po di che i clamori delle trombe\ echeggiarti di vallata in vallatarej'.«"- **» « segnale dell'inizio.di j L'azione to] Assistiamo anzitutto ad un »iar-rio (efiawento infernale della linea dilo j resistenza avversaria, su cui siù concentrano i colpi dei «149» di-[Corpo d'Armata, delle arUglierieta ^tì&^Aued djcj delle yco\me sono Sconvol-o, j (e dayU scoppit co,onne di terra le e jjj fumo le aureolano fra baglio a, 7-j di fiamma, mentre l'atmosferi di znne ra- è squassala da cupi boati, Ed ecco, mentre infuria questa tempesta violenta di fuoco, le fanterie scattare all'attacco. Dafosso che divide le due colline dalle quali i due partiti, preso iercontatto nella zona di sicurezza, sfronteggiavano stamane, la dwi ia ì sione Torino in prima schiera bai sa ia a, er eza te izutti ta il iò, arali ae za in aranti con t due battagliondel primo scaglione (l.o e Z.o battaglione dell'Si" fanteria). L'avanzata dei fanti si svolge rapida e sei-rata, col fuoco dei fucili mitragliatori e dei mortai da « J/5 » a mano a mano che le artiglierie spostano il tiro, battendo obiettivsempre più lontani. Perfetto è il movimento coquale i singoli plotoni alternano il balzo delle due squadre, articolandosi in larghezza e in profondita. Giunte a distanza di assaltodalla linea di resistenza nemicapiombano sugli avversari con lancio fulmineo di bombe a mano. Le trincee sono travolte e conquistate; il combattimento si sminuzza e frantuma in innumeri episodima la battaglia non diminuisce perolo\qttesto di intensità, alimentata da sopraggiungere ] di e e e i o e sempre maggiori rincalzi, che consentono di proseguire in forze la penetrazione nel dispositivo avversario. E' soprattutto in questa fase che si dispiega tutta la imponenza di mezzi di cui dispone la nuova Divisioìie. A destra, dove si sono riscontrate delle resistenze improvvise, avanzano, col drammatico getto di liquido incandescente, una compagnia di carri lanciafiamme e una compagnia di bersaglieri; a sinistra intervengono le batterie di cannoni da 47, col loro tiro tesissimo, che batte posizioni ravvicinatisshne alle linee raggiunte dalle fanterie attaccanti. I proiettili traccianti, con le loro codette luminose, consentono di farsi una idea assai chiara della intensità e della precisione di questa mirabile arma che, oltre ad esseie efficacemente impiegata contro i carri armati, fornisce un potente appoggio all'avanzata delle fanterie nei momenti critici e decisivi dell'attacco. Dopo ventidue minuti dall'inizio la travolgente manovra ha termine; i fanti del primo scaglione raggiungono la cresta del colle, mentre la colonna del secondo scaglione inizia il movimento dalle posizioni dì partenzu per proseguire l'attacco verso i più lontani obbiettivi. L'episodio di guerra si è svolto con mirabile sincronismo, in una serrata e drammatica successione di episodi, sotto il fuoco intenso di tutte le armi: solo un Esercito il quale abbia una eccezionale sicurezza di sè, solo un Esercito in cui il coordinamento dell'azione delle varie armi e dei vari reparti sia assoluto, può manovrare in tal modo sotto il fuoco; e queste esercitazioni a proietto sono infatti oggi vanto esclusivo del nostro Esercito, dove sì svolgono regolarmente, senza il minimo incidente; gli altri eserciti le hanno invece abbandonato da tempo, perchè funestate da luttuosi incidenti. Il generale von Brauchitsch esprime al Sovrano e al Duce tutta la sua ammirazione; quindi il Re Imperatore, il Duce e gli ospiti lasciano l'osservatorio, salutati con gli onori militari e acclamati dal- GdggsrcsdtmdIvdMdrnmstrndcrnslipdnnpdlllmcnolla folla radunata nelle adiacenze - e lungo il percorso, e à a o , , e a di o ono a h, ae, l-!ve Re mpo nla La parata in via deirimpe.ro II Re Imperatore consegnerà leitedici medaglie d'oro alle famiglie dei Legionari caduti in Spagna Roma, 8 maggio. .^npPt»Tn4tLerMta^0n^<> «Giornata dell Esercito», che avraluogo domani in tutta l'Italia, acquisterà a Roma un alto signi-ficato di potenza militare nellagrandiosa parata di via dell'Impe-ro. Nella magnifica arteria apertatra le vestigia della Roma dei Cesari, sfileranno dinanzi alla Maestà del Re d'Italia e d'Albania, Imperatore d'Etiopia e del Duce, Fondatore dell'Impero, ventimila uomini inquadrati da 1200 ufficiali. Tutta la ininterrotta schiera di eroi, che va dal Fante del Carso al Legionario d'Africa e di Spagna, sarà rappresentata. Il Sovrano giungerà alle ore noprecise in via dell'Impero e prenderà posto nella tribuna Rea-le, posta tra la Cuna e la Basilicadi Massenzio. Le truppe sarannoel già ammassate tra il Colosseo edil Circo Massimo, lungo il primotratto della via Imperiale e il vialeAfrica. Prima dello sfilamento, siha svolgerà dinanzi alla Tribuna rea rà|le un'altra cerimonia non gna alleto famiglie, da parte dello stesso So-co vrano, delle sedici medaglie d'oroe- al valor militare concesse alla meo- moria dei Caduti in Spagna. Quinbe idi verrà fatto l'appello delle 120 ta i medaglie d'argento al valor milio. fc^Wutflnfe^ SVn Ipriva di un profondo e commoven-r- te significato è la precedenza sul-dilla rassegna delle nuove forze del- si l'Italia, pronte e armate per com-di (battere, della commemorazione derie\glprìotì.iCaduti fulgidi esempi.diuìlS^&^&t' *"* ol-\ Si inizierà quindi lo sfilamento'in parata delle truppe al comandodel generale comandante del Cor-po d'Armata di Roma. Serrerannodietro di lui, le ventisette bandiere delle Forze Armate, che sono decorate con Medaglia d'oro; verrà quindi il compatto reparto degli ufficiali reduci dalla SpagnaA questo punto incomincerà la sfilata delle truppe: dinanzi a tutte, il reparto della Reale Guardia albanese, nel caratteristico e pitra o ri ta nal aleri si wi ai oni atn e mi a rie ivi col no conto, ca, nLe taza di, er dal toresco costume nazionale; quindle rappresentanze di tutte le Forzedel Presidio e i numerosi repartdella Gioventù Italiana del Littorio. Le forze complessive, comabbiamo detto, saranno costtiuitda 1200 ufficiali, 20.000 sottufficiale truppa, 300 pezzi di artiglieria300 carri armati, 700 mitragliatrici, 2300 quadrupedi, mille automezzi e motomezzi. Compiuto lo sfilamento, le bandiere ascenderanno all'Altare della Patria, fino alla tomba del Milite Ignoto, dove si inchinerannin segno di omaggio dinanzi aSoldato assurto a simbolo dell'olocausto della Patria; e mentre iPiazza Venezia le altre truppe defluiranno verso i rispettivi accantonamenti, sosteranno e si schiereranno il reparto della Real Guardia albanese e i Battaglioni di bersaglieri. Sull'Altare della Patria avranno già preso posto gli ufficiali in congedo convenuti a Roma per la fausta occasione. Dall'alto del Vittoriano essi assisteranno alla intera cerimonia. Si tratterà di una massa di 30.000 ufficiali di ogni grado, Arma e età, provenienti da tutte le provinole d'Italia, saldamente inquadrati, alle dipendenze dirette del Segretario del Partito. I trentamila ufficiali in congedo visiteranno anche nella giornata di domani la Mostra autarchica del Minerale italiano e nel pomeriggio del 10 maggio, alle ore 18, assisteranno ad una manifestazione ginnico-militare allo Stadio dei Marmi del Foro Mussolini. Particolare significato assumerà, come si intende, tale saggio ginnico militare e corale che la Gioventù Italiana del Littorio offre ai veterani delle Armi italiane, dimostrando e confermando l'intima fusione spirituale tra le vecchie e nuove generazioni guerriere dell'Italia fascista. Gli ufficiali in congedo di tutte le armi si sono raccolti stamane in piazza Santi Apostoli dove, dopo essersi inquadrati, e preceduti dalla Banda della Legione Carabinieri* hanno raggiunto piazza Venezia. Ascesi sulla scalea, una rappresentanza dell'Associazione ha deposto una grande corona di alloro sull'Altare della Patria presso la tomba del Milite Ignoto. La colonna degli ufficiali si è quindi rimessa in marcia, recandosi al Sacrario dei Caduti per la Rivoluzione a Palazzo Littorio ove è stata deposta un'altra corona, cinta dai nastri tricolori, commosso omaggio dell'Esercito agli eroi squadristi. Da Palazzo Littorio gli ufficiali si sono portati al Pantheon ove hanno tributato un reverente omaggio alle tombe del primi Reali d'Italia e di là si sono recati al Comando generale della Milizia, in viale Romania, per sostare in fiero, commosso raccoglimento dinanzi al Sacrario dei Caduti.