Due splendide vittorie in volata di Servatisi e di Bartali

Due splendide vittorie in volata di Servatisi e di Bartali Le tappe di Forlì e di Firenze nel clima arroventato del Giro Due splendide vittorie in volata di Servatisi e di Bartali Valetti Cinelli Vicini Leoni Canavesi e Boriali ai primi posti della classifica nello spazio di V 50 99 (Dal nostro inviato) Firenze, 8 maggio. Ti k Giro » è un « crescendo » di sorprese e di emozioni, una giostra rìic turbina in un roteare di situazioni impreviste, un panorama che muta ad oijni svolta e sempre ci offre visioni nuove srotolanti da colpi di scena. Ieri abitiamo fatto dite brevi tappo e abbiamo visto due maglie rosa e una terza la vedremo' domattina come verte delle precedenti. Non mi ricordo che sia mai successo un putiferio simile in altro Giro d'Italia. E lutto ciò non in seguito alla lolla che si poteva prevedere, non per l'urto che i passisti o /ili arrampicatori hanno voluto provocare, ma, in origine, per l'intervento di quella sorte che alia vigilia avevo calcolato come il massimo fattore di movimento, di alternative, d'incertezza neiil giro [ino alle tappe alpine. Anche ieri infilili Ciucili non ha perso la maglia rosa per colpa sua, ma per kn incidente di corsa, e Magni l'aveva appena indossata che l'ha perduta per una bucatura. Scherzi malvagi, fatalità, ingiustizia, chiamateli come volete, che farebbero imprecare al destino te le vittime certo l'Inni fatto) se non avessero il grande merito di tenere alta la 'temperatura del Giro, acceso il suo interesse, pulsante la sua vita. Drair.-urt-a giallo in due atti E vediamo senz'altro come si sono svolli questi due atti del quarto dramma giallo del Giro. La Senigallia-Forlì, che pensavamo sarebbe stata lutto un mitragliare di scatti e di fughe dal principio alla fine puntato verso quei cinque biglietti da mille che costituivano l'eccezionale premio di tanna, non fu che un tranquillo andare iter, i primi ottanta chilometri, cioè fin quando non si verificò l'incidente che doveva inaspettatamente togliere la maglia rosa a Cinelli. Poche gocce in partenza, poi il tempo rimase imbronciato facendoci vedere da Senigallia a Rimini un mare cupo al largo e smnnoso alla riva, ma senza più disturbarci come ormai è quotidianamente abituato con i suoi noiosi rovesci. Un po' di movimento nel gruppo frazionato prima di Fano in due settori, due vane tirate di Montini poco dopo, calma assoluta sulla breve e facile salita della Siligata, vittoria di Santambrogio su Bìsio al traguardo di Rimini, ed eccoci al punto cruciale della corsa. S'era prima di Sant'Arcanr/elo: Chwlli si teneva quasi in fondo alla fila a ruota di Laudi; un ondeggiamento dellu catena, uno sbandamento di Laudi e Cinelli si sentì agganciato con la ruota anteriore a quella posteriore del «bianco verde ». «duellino» s'abbattè sulla sinistra, rimanendo impigliato ai pedali con le cinghiette. Un milite motociclista che Io genitiva a due passi (maledetto difetto che non ha niente a che fare con l'ottimo servizio d'ordine e di disciplina che fa la Milizia), non fece in tempo a scansarlo e passò sulla sua bicicletta sfasciando la ruota, piegando le due forcelle posteriori e urtando contro il polpaccio sinistro di Cinelli; la bicicletta era diventata inservibile. Il camion de'la Casa era uno degli ultimi in ciuel momento: quando giunse all'altezza di Cinelli, Granlia, resosi conto della gravità dell'incide.n. te, scaricò la bicicletta di ricambio, ma. ricordandosi della punizione infinta a Vicini nella Grosseto-Roma, volle fare le cose per. fattamente in regola e montò sulla, nuova macchina la ruota rimasta intatta. Quando Cinelli. stordito e dolorante alla gamba, iniziò l'inseguimento con Bizzi. Tommasoni, Venturi e Vaccini, gli altri si erano già allontanati da quasi due minuti. La scomparsa della maglia rosa intanto era stata segnalala e potete immaginare chi fu a sfruttarla con prontezza e decisione. Si videro dopo Sant'Arcangelo Vicini e Mài/ni portarsi in testa, chiamando a raccolta i proprii compagni e mettersi a tirare come dannali. Era l'attacco sfrenato alla ma. qiia rosa! Contro il quale Cinelli e (ili altri « grigio rossi » meno, s'intende, Valetti, che pensava ai casi suoi, si disponeva a lottare con estrema energia. Ma si vide subito che non ce la facevano: infalli a Savignano il distacco era salito a 2'10" e ciò nonostante Bizzi, sia pure con breve tratti di Uro, ma violentissimi, facesse sfoggio delle sue qualità di passista. E anche Tommasoni si prodigava a suo turno con buon rendimento. Meno efficace era Cinelli, che sì trovava a disagio sulla nuova bicicletta che era sulta misura di Valetti, il quale è un po' più alto di lui ma ha le gambe più, corte. Meno ancora rendeva Doccini, che ad un certo punto, preso da crampi allo stomaco, rimase staccato dai suoi al pari di Venturi. Contro Cinelli! Ridotti così in tre, gli inseguitori dovettero capitolare di fronte alta infuriata coalizione degli avversari, e il distacco riprese a crescere. La muta dei fuggitivi, in testa alla quale si alternavano « verdi », « rossi », « bianco ■verdi» e «bianco celesti», marciava così forte che parecchi, come vi dice l'ordine di arrivo, non furono capaci di stare a ruota. A pochi chilometri da Forlì Di Paco forò e si vide, proprio sulla soglia della sperata, vittoria, tolto dalla volata. La quale fu iniziata in quest'ordine: Bergamaschi, Leoni, Servadei, Moro, Rimoldi. Fa valli e Burlati. Ma entrando in curva si fece avanti Favalli portando Battali, e i due erano in testa sul rettilineo opposto con Servadei alle calcagna. Qui Favalli cedette a Bartali che fu costretto ad accelerare per non perdere il comando. Servadei si limitò a seguirlo finché non imboccò il rettilineo finale dove, do- po aver lottato per trenta metri gomito a gomito con Bartali, sopravanzò nettamente e vinse di oltre una macchina. Moro, per quanto con una gomma mezzo sgonfia, si buttò a corpo perduto in curva e conquistò alla fine il terzo posto assoluto e primo dei « gruppi*. La « maglia rosa » entrò in pista 3'40" dopo. Ciucili aveva perso non solo il primo ma anche il secondo posto in classifica. Povero ragazzo! Non aveva la pretesa di portare fino a Milano quella cara maglia; si sarebbe accontentato di portarla fino a Firenze, e farla vedere alla sua fidanzata che l'avrebbe atteso con tanto orgoi/lio. Il suo soano cullato per una settimana svanì all'ultimo momento. Mors tua vita mea. Al dolore muto e rassegnato di Cinelli faceva riscontro alla partenza da Forlì la gioia contenuta ma evidente di Marini. — Erano tanti giorni che me la vedevo lì davanti, cosi vicina, e non ini riusciva mai di prenderla! Finalmente eccola in mie mani! Magni «maglia rosa»... In quel momento Magni non immaginava che la sua conquista sarebbe durata non più di poche ore. La Forlì-Firenze fu frenata in principio dal vento contrario e dal proposito di tenersi pronti per la salita del Mnraglione. Così si andò tutti insieme tra una folla cosi fitta ed entusiasta che non s'era mai vista fino a Portico, do. ve l'ascesa si faceva più ripida. Gli nomini di Legnano, sia per proleggere Magni die per fare la corsa più dura a vantaggio ai Battali, tennero per sei chilometri un comando abbastanza energico finché scattò Mollo, che Magni e Vignali andarono subito a prendere. Dietro, gli « assi » tergiversarono. Vicini provò ad andare a raggiungere i tre da solo, ma non ijlielo permisero ne Bartali nè Valetti né Bizzl. Tentò anche Canavesi, ma ottenne lo stesso risultato. Sembrava che i tre favoriti temessero di attaccarsi ai fuggenti e pensassero più che altro a vigilarsi; dei fuggitivi non si preoccupavano affatto. Nè reagirono quando Cottili- partì di scatto e andò a far parte della pattuglia di punta. Dopo esservi rimasto per un chilometro scattò nuovamente e lasciò i tre. Dopo che Ricci ebbe fallito un tentativo di partirsene dalla fila degli inseguitori, forzò decisamente Bartali: prontissimo a mettersi alla sua ruota fu Valetti, ma gli altri rimasero a 150 mefri con Bizzi, Vicini e Canavesi in testa. Si era agli ultimi chilometri della sulita su per le scale che sboccano in basso del Mnraglione; Cottur aumentava il suo vantaggio su Mollo, Magni e Vignali; poi quest'ultimo perse contatto e lo riprese. Ballali e Valetti non ressero all'incalzare di Vicini; Baiente si allontanò dalla fila e andò sul tre che lo precedevano. In cima Cottur precedeva Mollo, Maiini, Baiente e Vii/noli di l'IO"; Valetti, BartaVicini e un'altra decina di l'20". In discesa Cottur resistette agli inseguitori che si andarono raggruppando, tanto che a S. Barello erano diventati una ventina, a Dicomano una trentina. Ma, oltre che il numero, valse a frustrare lo sforzo del « bianco verde * l'intenzione dei ritardatari di non lasciarlo fuggire da solo. In piano Cottur cominciò a perdere terreno e poco dopo Rufino, la sua magnifica fuga affogava nel ricongiungimento generale. Sembrava che la corsa non potesse offrirci altre emozioni che la volata finale. Invece ci fu ben altro. Verso Pontassieve Magni forò; { n ; gli diede la ruota Succi, ma intanto i «grigio rossi» si erano accorti clic qualcosa doveva essere successo alla « maglia rosa » c cominciarono a fare il passo a spron battalo. Magni era rimasto solo, che gli altri verde rossi erano tenuti a difesa di Bartali. Fu errore di tattica.' Forse. Cerio le {conseguenze furono disastrose pala «maglia rosa» fresca fresca; che negli ultimi 20 chilometri con vento contro, solo e risentendo dello sforzo fallo sulla salita, Magni perse ben sei minuti e la maglia rosa e anche parecchi posti in classifica. Se i colori della Fre•jus quindi hanno avuto un brutto e ingiusto colpo di rovescio nella mattinata, la loro barca si è raddrizzata nel pomeriggio. Interessantissima fu la volala allo Stadio Bcrtu_. Imboccato in fila l'ingresso, gli uomini di punta andarono ammassandosi davanti alle tribune; ma al termine del rettilineo Bizzi scattò ed entrò in curva per primo, sorprendendo Bartali, che teneva la ruota di Cazzulani e la abbandonò subito per inseguire B'zzi clic aveva preso 10 mefri di vantaa(jio. Ma Bartali inseguì sul rctti)ineo opposto, raggiunse Bizzi e gli si accodò per tutta l'ultima curva aspettando molto giudiziosamente ad attaccarlo sulla dirittura finale. Confronto rinviato Bizzi, alla corda, e Bartali, al largo, lottarono con la rabbiosa smania di vincere davanti alla loro folla che riempiva gli spalti e urlava i loro nomi. Fu un duello entusiasmante che però si decise presto a favore di Bartali, la cui tattica lo poneva in condizioni di superiorità. Bizzi cedette nettamente negli ultimi trenta metri e fu relativamente facile a Battali e anche a Cinelli rimontarlo. Non mi ero sbagliato sabato azzardando il pronostico a suo favore. Però debbo dirlo subito che quello che doveva essere un gran, de urto fra i tre favoriti è completamente mancato. E' vero che il qesto di Cottur, il protagonista del passo del Mnraglione,'può avere disturbato i loro piani, ma mi è parso che tanto Battali quanto Valetti abbiano voluto evitare di impegnarsi a fondo e sì siano guardati in cagnesco ma non affrontati apertamente. In quanto n Vicini non nascondo che egli mi dà l'impressione di non essere l'uomo del Giro di Toscana. La sua azione non rende e non tiene al richiamo della volontà, sempre generosa e coraggiosa. Dobbiamo, dunque, rinviare ad altra data lo stupendo spettacolo che ci daranno questi tre colossi il giorno che si butteranno l'un contro l'altro con lutea del «la va o la spacca ». Per ora essi sono nello spazio di l'50", dopo aver perso l'uno 7 mimiti per una foratura, l'altro 5 per la «cotta» e l'altro 3 per una punizione. Si può dite che ancora tutto sia da fare. Con questa giornata, che ha visto la stupenda volata di Servadei a Forlì, quella non meno bella di Bartali a Firenze, la sfortuna di Cinelli e di Magni, il dùplice trapasso della magia rosa, la coraggiosa impresa di Cottur, il « Giro » più vivo che mai, incerto come all'inizio ha terminato la seconda serie di tappe consecutive. Giuseppe Ambrosini La Giuria respinge il reclamo per Cinelli « Esaminato il reclamo presentato dal direttore sportivo della Caia. € Frejus » Grag.Ua Giusep- ipe riguardante l'incidente avve-' .mito al corridore Cinelli Ginn jneiie vicinanze di Sant'Arcangelo: premesso: ! 1) che al momento dell'incidente contrariamente a quanto asserito in detto reclamo troiavasi presente il giurato Pierangeli Dario; 2) che la vettura di servizio della casa interessata seguiva come tutti gli altri il gruppo compatto dei corridori; considerato che l'art. 35 del regolamento del 27.0 Giro d'Italia non contempia alcuna reintegrazione di tempi, ma solo autorizza la Giuria o un ufficiale di gara a prendere eccezionali provvedimenti quando non sia possibile la tempestiva sostituzione della bicicletta avariata: si respìnge il reclamo stesso. L'ordine d'arrivo della X tappa l.SERVAOEI, alle oro li.30'05", impiegando oro 3.o'5" a oercorrorp In tappa Sonipnlin-Forli, di Km. 116.500. alla lucilia di Km. 38,815; 2. Bartali, 3. Moro, 4 Rojrora, 5. ti J molili, 6. Leoni, 7. Cliieyt», 8. a nnri merito, per unii un alfabt'tii'o: A Ih ani A ma'lori, Amisano, Borgamawbi, Heneiito, Bisio; Cazzulnnl. Cottur, Chiappini, Ci p ri li ni, Canavcst, Crippa, ]lrl ('ancia. l>e Benedetti, Favalli, fìenorflU, Gentile, Gualberto, «iodio. 1 utro7.?.Ì, Landi, Ln/.zarini, Mucni Moalli, Mantini, Mena pare. Mala-vasi, Ma Irli ni, Mura Iteli i. Mollo, Magnimi ni. Mara, Mancini, Marini, Palla*, Paso.nini, l'acini, Romnnatti, Succi, Si moni ni. Saponotti, Silvestri, Sabatini, Santambrogio, Sartori, Tosi, Valpttti, Vati Theernschen. Van Oline n, Van Untino, Vicini e V'Ir noli. Classifica generale dopo la decima tappa l.MACNI ^..^•Sii"; 2. Valletti «3. 40*36" (tll»t..2'l")i 3. rinfili 40.40'47" (ilist. 2'12")< 4. Vicini 4S.41'7" <lli*t. 2'32"); fi. Leoni 43.42'2" UUfit. 3'27"l: 6. CamiVPHi 43.42'1S" ((list. 5'40"1; 7. Bartali 43.42'26" ((list. S'51"); B. Grippa 43.42'51"; "3. Del Cnniia 4X.46'o"; IO. Cottur 43.48*56"; 11. Simonlril L'ordine d'arrivo della XI tappa 1. BARTALI CINO, alle ore 17,45'-|>" impiegando ore 3,5'3o" a percorrere la tappa Forlì-Firenze, ili km. 106,600, alla inedia dd km. 34.479; 2. Cinelli, in ore 3,6'30"; 3. Hi/zi; 4. Moro (l.o-dei irruppi); 5. Servadei; 6. (iodio (2.o dei irruppi); 7. Marabelli; 8. Del Capei a; 9.. Grippa; 10, Leoni: 11. Sinmuini (3.o dei gruppi); 12. Menapace; 13. Sabatini; 14. Mollo; 15. Kotrora; 16. Vlgnoli; 17. Valetti; 18. Cottur; 19. Cazzulani; 20. Vicini; 21. Kirci; 22. Udiente; 23. Ini rozzi; 24. Canavesi; 25. Landi, in ore 3,10'45"j 26. Menili; 27. a pari melilo, col tempo di Sill'BO", DcHinedt. MoiiMni. Ma. lavasi, dentile, Koinaiialti. Mairanstani. Magni, l'anauini. Silvestri. Mantini. Succi, Ceselli, Bergnimisclli, tienerati, Classifica generale dopo la XI tappa 1. VALETTI, ore 46,46'6" ; 2. Cinelli ore 46.4V17" (dist. 11"); 3. Vicini, 146.46'37" (dl«t. 31"): 4. Leoni, ore idist. l'26") (dist. l'39"); Idist. l'50"); (dist. 2'1S"); (dist, 4'19"); (dist. 6'13") (dist. 6'20"1; 5. Canavesi, . Bartali, ore 7. Crippa, ore 8. Magni, ore 9. Del Cancia, ; 10. Cottur, 11. Simnnini ! 46.47'32 46,47*46' 46.47'56' ■46.48'21' |46,50'25' 46.52'19' 46.54'26" (l.o dei gruppi), 46.54'27" (dist. 8' 21"); 12. Kogora. 46,54'56"; 13. Servadei, 46,54'58"; 14. Cazzulani 46.57' e 54"; 15. Hizzi. 46.58*32"; 16. Suinitini, 47,3'42"; 17. Mollo, 47.5*47"; 18. Succi, 47.6'56": 19. Benente, 47.7'; 20. Menapace (2.o del gruppi) 46,7' e 30"; 21. "Menili (3.0 dei gruppi), ora 47,8'49"; 22. Marabelli, 47,9'B"; 23. Generati, 47.9'4S"; 24. Landi 47.10' 25"; 28. PacinI 47.10'46"; 26. Berga maeohl 47.11*56",. 27. Oiprianl- Vittoria di Manfredi nel Gran Premio U.C.A.T. I.n i-orsa dell'* ti. C. A. T. » i> riti* rffUa ieri oltre modo movi montata ed in te renna nte. Sotta ntusci l'oiit.'orreiiti vi b.'inuo partecipato e già a ("a rma snoia si è registrata una fuga di l'orando ripreso a Sommar iva. Subito ilop'i un crniii pet io l'ormato da Manfredi, Centì«, Anto!ini, Barella., Isolati». Do Stol'anls, clic ò stato primo a La Mona, e Ramhcrti ha avvantaggiato sul folto degli avversari. I primi Ire, a Suntvna, hanno però decisa mento stuccato i compugni di ftrira e sono prosp-ruiti indisturbati l/urrivo: 1. Manfredi Ci. 'La Piemonte), Uni. Lfi9 in 4,24', media km. 35,640; 2. Aiitnliiii E. (Venuria) a. 2 imicctiliie; 5. Ceutìs A. (Paraochi); 4. l'ovulo A. i Ma,.;giani) • 5. Campi 0. i Alessandria); 6. Massa I». iS. Giorgio): 7. Ho vero (Ausonia) : 8. Dì Gennaro; 9. Kaniberfi ; 10. Barella ; 11. Isolato; 12. Ivalili ; 13. Giuliano; • 14, Modena 15. Arata. Gare del Dopolavoro Marrone campione di corsa ciclo-cam pesine Rapallo, 8 maggio. Si è svolto quest'oggi, favorito da una mattina splendida, il primo Campionato nazionale di corsa ciclo-campestre per dopolavoristi. Buco la l'IapftUica: 1. Marrone (iaetano, del l>.»p. Urbe, <-he ha percorro km. 20 in 46'27"4 fi. media, km. 26,230-, 2. Solari. Uop. ('enova, 46'54"4/f>-, '3. Di forato. Pop. Urbe, 48'47"l,S; 4. lori, Pop. Roeelo Umilia, 49'13"2 fi: 5. Cavalli, Dbp. 'l'orino, 49'13"3 5: 6. l'anattoui. Uop. Livorno, 49'13"3/5; 7. Serra. Dup. Alti, 49'13"4/S; 8. Urlano, Uop. Savona. 49*55"; 9. l'ertoli, pop. (lonóva, 4<"*'S5" i 10. l'ava, Pop. Milano, 49' 55". l'aititi 113. arrlvntj 94. Il Trofeo O.N.D. è stato assegnato al Dopolavoro Urbe. La Torino-Sanremo Vittorie di Doma, Sargiotto Sambuelli e Vinciguerra Sanremo, 8 maggio. Prima classe fino a 750 eme: 1. Mario Sambuelli su Fiat 500; 2. Alol; 3. Alfonso Viviano; 4. Edoardo Piero; 5. a pari merito Elio Morbidelli e Guglielmo Garavini; 13. Rosetta Pesatori (.tutti su Fiat 500). Classe seconda fino a 1100 eme: 1. Giuseppe Sargiotto su Fiat 508; 2. Curio Massaia su Fiat 1100; 3. Demetrio Mannueci su Fiat 508; 4. Giuseppe Rossi su Fiat 1100; 5. Giovanni Pessimi su Fiat 1100; 7. sig.ra Afra Costa De Pietri su Fiat 1100. Classe terza fino a 1500 cine: 1. Felice Doma su Lancia Aprllia; 2. Tina De Gaspeti su Fiat 1500; 3. Luigi Rossi fu Fiat 1500; 4. Filippo Pesatori, su LanviaAptilia; 5. Cesare Robotti su Lancia Aprilia. Classe quatta oltre 1500 cine: 1. Mario Vinciguerra su Fiat Ardita; 2. Leonildo Cattabiani su Alfa Romeo 2300; 3. Luigi Bergere su Auburn 5000. I concorrenti della Torino-San Remo hanno partecipato ieri mattina alla quarta eliminatoria della corsa San Remo - Poggio dei Fiori (.Km. 3,900). Ecco i risultati : Gruppi Fiat 1500: 1. Garavim 4*37" media Km. 50,685; 2. Caterina Lana 4'38"4 5; 3. Avalle 4'39*'4;5. Gruppo Fiat 1100: 1. Burlando 3*43*3 5 (Km. 62,7901; 2. Cattaneo 3'51"1,5; 3. Rossi 3' e 53". Gruppo Fiat 1500: 1. Quadri 3*42"4/5 (Km. 63.016); 2. Debernardl 3'44"8'5; 3. Piovano 4'10"3/5. Gruppo Lancia Aprilia: 1. Robotti 3'29" (Km. 67,177); 2. Lingua 3'31"; 3, Sertorio a Una stupenda visione della carovana del Giro sulle rampe del Muragliene iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiniitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiii iiiiiiiiiniiitiitiiiiitiiiiiiiniiiiiiiiiiiiHiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii