A Parigi si crede in una tensione attenuata

A Parigi si crede in una tensione attenuata A Parigi si crede in una tensione attenuata L'incontro di Villa d'Este atteso quale un contributo alla pacificazione ma con firmano gli ignobili attacchi all'Italia Parigi, 3 maggio. A poche ore dall'annunziato discorso di Beck e malgrado le previsioni pessimistiche che hanno generalmente corso qui circa i propositi intransigenti della Polonia, la stampa d'opposizione tdcCcLtsempre più incontentabile trova j nmodo di formulare dubbi e so-1 Vspetti sull'azione diplomatica svol- ! sta da Chamberlain e da Bonnet. | aI «ìDAttacchi o manovre? Pigliando l'imbeccata dai loro colleghi libero-laburisti londinesi, i redattori politici parigini attaccano fra l'altro i ministri Simon e Hoare imputando alla loro sorda resistenza in seno al Gabinetto inglese gli scarsi progressi del negoziato anglo-russo. La visita dell'Ambasciatore Henderson a Ribbentrop prima della costui partenza per l'Italia, la lettera di Lord Rushcliffe al Times, servono agli ambienti estremisti e guerrafondai per sostenere che pCansmsnFdse pl'Inghilterra sta ricominciando1 vsotto mano la manovra Runci-! laman. D'altra parte il secondo ar-jcticolo del colonnello Fabry sul sMqiin intorno alle gravi insum-lilcienze dell'organizzazione milita- itrre sovietica e la.stessa visita fatta aieri l'altro a Varsavia dall'Amba- ! tosciatore di Francia Noel, amico di Flandin, al colonnello Beck, permettono agli stessi critici di attribuire a Bonnet l'opinione che le ultime proposte di Hitler su Danzica non siano interamente da respingere e possano venire prese come utile base di discussione. E' difficile dire sino a qual punto questi attacchi siano giustificati, ossia rispondano a ragguagli autentici sull'azione diplomatica anglo-francese del momento, e dove cominci, viceversa, mercè loro una eventuale manovra degli stessi Gabinetti di Londra e di dpfdtrrNTrsgtnrrleParigi, per apparire desiderosi di sco'nciliazione mentre in realtà entrambi spingerebbero la Polonia all'intransigenza e alla guerra. Sembra però che la tensione internazionale tenda a diminuire anziché a crescere. Lo stesso viaggio di Von Ribbentrop in Lombardia, che giorni fa sarebbe stato pretesto per una nuova campagna allarmistica e denigratoria nei confronti dell'Asse in generale e dell'Italia in particolare, viene interpretato oggi come un sintomo dei buoni uffici che il Governo di Roma metterebbe in opera nella sua doppia qualità di amico della Germania e della Polonia per impedire al problema di Danzica di sboccare in un conflitto armato. L'Intransigeant, insolitamente equanime, crede di poter parlare di « schiarita » in Mediterraneo. Il Temps ed altri giornali, accen- lemildmqqttctstsmvtpcomlanando alle recenti dichiarazioni : ladel Residente generale Labonne j malla Camera di Agricoltura di;sTunisi, afferrano al volo un com- èmento favorevole da esse ispira- '[ rte ad un corrispondente marsi-ltgliese del Giornale d'Italia per j tassicurare che l'episodio è il sintomo di una evoluzione interessante dello stato d'animo in questo settore. Si tratta, come vede te, di indizi vaghi e d'importanza discutibile: ma traspare da essi se non altro un intenso quanto | inconfessato desiderio di vedere l'Italia mettere a contributo la propria influenza a Berlino per scongiurare una nuova crisi internazionale di carattere catastrofico. -|LpgdAffrettiamoci ad aggiungere a'P. ° ° Tscanso di equivoci, che queste ra-'zre oaeliuzze d'orò si nresentar7oiyre pagliuzze a oro si presentano ufin qui confuse in un informe con-|zglomerato di scorie della peggio- j Dre specie. LInculi-; n . . ... Icinfuni e volgarità IaNon si è ancora rinunziato a jd«convertire l'Italia» con argomen-1nti e manovre all'agro e spesso al-:Pv-jj. „„,„,„„ n1 acido prussico. Gli insulti segui-jrtano a piovere. Un ebdomadario dche ebbe grande popolarità nella gpenisola e che non ci sa perdonare!dii grosso vuoto di cassa sofferto rdal giorno che glie ne fu vietato l'accesso, osa scrivere stamane ! che gli italiani ^«^^grazie alla « colonizzazione tede- sca», gli «albanesi della Germa- j nia », e che la Germania « inqua-idia l'Esercito italiano come l'Ita- lia inquadra o piuttosto inquadre-i rà i suoi contingenti aerei della ìSomalia*! Lo stesso periodico, • _, . _„_ fif„,„ ii ,;,„, j. 'che ha per titolo il titolo di un ce- UIebre romanzo dj Voltaire, ha sco-^perto che gli albanesi mandati a; Roma dalla Costituzione di Tira-1 na per offrire la Corona di Scan-i derbeg a Vittorio Emanuele III ' _ " _■„_»-_„„ „.__i_. erano n entemeno che , spazzini municipali della capitale di Zog j ! E dove mettere i titoli e le notizie .sensazionali dell'Oeuvre sullo sta- to d'assedio che sarebbe stato prò- !clamato in certi settori dell'Italia ;settentrionale «per proteggere ijmovimenti delle truppe tedesche, !Ma non si tratta soltanto d'in dei quali potremmo suiti dei quali potremmo anche sorridere visto che non saprebbe- ro raggiungerci. L'occupazione dell'Albania ha offerto il destro perfino ad una ripresa di propa- gaganda antltaliana in Siria dove anche 1 sassi sanno con quale cuore sia sopportata l'occupazione francese. Per tentare di ravvivare la languente popolarità della Po- tenza mandataria si è trovato mo do di inscenare a Beyruth con la complicità di un ex-Presidente del Consiglio indigeno per l'amabile coopcrazione del presidente della Lega antifascista locale, del segre tario del Partito comunista liba j nese, del Direttore del giornale La 1 Voix du peupìe e di un dirigente ! sindacalista, una dimostrazione | antltaliana commentata da una I « protesta solenne dell'Islam ». ìDopo la quale dimostrazione il ca po del Gabinetto politico dell'Alto Commissario Puaux per attestare ai dimostranti l'alta soddisfazione della Francia ha amnistiato il segretario generale del partito comunista siriano Bakdasch riconoscendo con lui che « i comunisti sono in Siria i migliori amici della Francia » promettendogli di prendere al più presto energiche misure contro la propaganda italiana e tedesca nel Paese Nè questo è tutto. Apriamo il popolarissimo Paris Midi e vi tro- 1 viamo un articolo del generale del ! la riserva Niessel dove si prevede jche una guerra franco-italiana as sumerebbe da parte della Francia lil carattere di una offensiva conitro la Libia, «.diretta a impedire agli italiani di minacciare l'Egit! to », programma che è lecito tra¬ durre in lingua povera nel principio che la guerra dovrebbe essere fatta in economia dai senegalesi e dalle altre truppe di colore, mentre sulle Alpi i francesi starebbero comodamente sulla difensiva. Nè basta. Proprio oggi l'ufficioso Temps sente il bisogno di dedicare il proprio articolo di fondo alla situazione mediterranea per insorgere contro la tesi della « schiarita * che abbiamo vista messa innanzi dairjnrransi.r/eanf e sostenere che Roma ambisce a intervenire nel controllo militare del canale di Suez e che di fronte a « que sto vero pericolo dissimulato dal- le rivendicazioni apparentemente moderate dell'Italia fascista circa il canale di Suez » non c'è nulla da fare. Le scorie, dunque, come dicevamo, sono sempre molte e della qualità peggiore. Ma in mezzo a questa farraginosa eruzione a getto continuo di ostilità contraddittoria, volgare e inconseguente, di cui non sappiamo fino a qual punto l'ispirazione autentica possa essere cercata nelle sfere immediatamente vicine al ministro responsabile, qualche spunto migliore non manca; e in assenza di altre prove ci indurrebbe a pensarlo l'irritazione non sopita di cui danno prova gli ambienti bellicisti della capitale francese e i commenti cui offre pretesto a Parigi l'atteggiamento italiano nella questione polacca. In questi ambienti la notizia del- : la sostituzione di Litvinof al com j missariato degli esteri è scoppiata ;stasera come una bomba, ma non è possibile sino a questo momento '[ raccogliere impressioni interessanlti sulle conseguenze che se ne at j tendono. Concetto Pettinato | |Le «obbiezioni di coscienza» per sottrarsi al_servizio militare Il primo caso: uno studente Londra, 3 maggio. LV Express » di stamane segnala il primo caso di « obiezione di coscienza » cosi come è stato 'P.revlsto dalla- leF&"e sulla coscri Tirino- di troHn r«1/-vA rìi un nìnirnH, 'zlonfe: 31 tratta cioè di un giovane iyentenne cne rltiene il servizio mi utare contrario alle sue convin- |zioni. Questo giovane è un certo j Davies, studente all'università di Londra: allo stesso modo dei suoi Icolleghi di Oxford, i quali alcuni Ianni or sono votarono un ordine jdel giorno in cui dichiaravano che 1non avrebbero mai « combattuto :Pern re e Per'a Patria», il venten ne Davies ha detto che quando sa- jra chiarnato alle arrrJ % rifiuterà o di compiere i sei mesi di servizio a giustificando il suo atteggiamento e!davanti al tribunale: « Sono pero rettamente sano e ben portante o tsh ha dicn>arato; ma non come ! batterò mai per nessuno; mi po^^^^^^taj* - cuzione, ma io non combatterò, m - j rifiuto di prendere le armi in di -ifesa della patria o di prestare ser - vizio ausiliario. Tra ì miei colle -i Shi vi sono molti della mia età, a ì9ua'' si. metteranno il fucile in , • JSE?:.£?~nJr?i "Tgn,°ÌT 'voler andare con ess . Questo di- - Ularerò al tribunale quando do-^vrò comparire dinanzi ad esso», a; Interrogato sulle ragioni di co -1 scienza che lo fanno un nemico del -i servizio militare, il Davies ha detI ' t°. che « non lo considera un con- . tributo alla felicita degli uomini». i ^ è noto ,a , *, , 8ervi. ! 7À0 obbligatorio prevede norme e ..speciali che conferiscono a un tri- bunale di speciale istituzione di ò- ! decidere prò o contro i casi di coa ; scienza di questo genere. Non si ijaspettava tuttavia, che si desse , ! tanta pubblicità a questa prima di n mndsnuSmntsbdpvDduaalidpfpapltschgddsrDadsltmszsmvplnDlttiìChjarazione. e | - e- La vedova di Re Manuel ne | , ro j sposa UJ1 Conte svedese a- Stoccolma, 3 maggio, ve | Sono state celebrate le nozze tra la principessa Augusta Vittoria, appartenente all'unico ramo catto- one re o- lieo degli Hohenzollern, vedova dei- l'ex-re Manuel del Portogallo, e il Gonte svedese Robert Daacmeaa.