Il Re alla Fiera di Milano

Il Re alla Fiera di Milano Il Re alla Fiera di Milano sanziona le nuove conquiste autarchiche // Sovrano acclamato in piazza del Duomo da 250 mila persone ] ■ ■ Milano, 26 aprile, La città dell'intervento e della»randiosa mani-^"^"™5 ul »«'^gio di PalazzoReale, il cuore del popolo si è pa-esat0' com0 sempre, in tutta lasua vibrante dedizione. All'alba lacittà sgargiava tutta di bandieredi orifiamme, di gigantesche strisce tricolori e a sera un tripudiodi luci ha rivestito monumenti e„ Rivoluzione si e stretta oggi ìntorno al Sovrano, con lo slancio travolgente della sua indefettibile devozione alla Monarchia, con e"tus,a,smo mai sopito della sua Ke,de J-eIle f°rtune d?Patr,iaA!la Fiera,,dovunque il Re Vittorloso ha "servato lambita Sua?^?„,^„'er,,"„„„r iestazione di omagg palazzi di iridescenze festose. Alla città dei traffici La visita del Re Vittorioso alla città dei traffici, al grandioso emporio di merci, macchine e mar.u fatti che ha per monito la parola autarchia, è stata minuziosa: una completa rassegna delle forze operanti del Paese, Accompagnato da S. E. il Ministro Alfieri e dal Podestà, il Re giunto alla Fiera alle 9,50, entrando in automobile dall'ingresso dpiazzale Giulio Cesai e. Quivi erano convenuti ad attendere il Sovrano il senatore Puricelli, il Fefrale,11 Prefetto e molte altrautorità e personalità milanesi. IRe Imperatore, accompagnato daMinistro Alfieri e dal senatore Puricelli, ha visitato dapprima il padiglione degli orfani di guerra; poè stata la volta della « Cemsa »dove il Sovrano si è intrattenuta lungo per prendere visione dellrealizzazioni autarchiche attuatnel campo dell'elettro-meccanicaIl sopraluogo è proseguito nel padiglione dei Fasci femminili, doverano schierate rappresentanze dPiccole Italiane, Giovani Italiane Donne Fasciste. La successiva visita è stata compiuta nel padiglione delle materiplastiche e poi all'Alfa Romeo, dove sono state illustrate al regalVisitatore le caratteristiche di umotore costruito in lega leggeraUna lunga sosta ha compiuto poil Sovrano alla Mostra della Fiadove il comm. Davide Pozzo hfatto gli onori di casa, e a quelldella Montecatini, dove l'augustOspite ha ammirato le realizzazio'jù autarchiche compiute ne campo dei minerali, dei metalldei marmi, dei coloranti, delle materie plastiche, dei fertilizzanti. Il Sovrano sosta poi nel padglione . dei vini e dei liquori, allmostra dell'Ansaldo, alla mostrdelle carni allestita nel padiglion« Arnaldo Mussolini ». Successivmete sono quindi il padiglione dela Soterna, che espone le ultimrealizzazioni in fatto di impiantgasogeni, di bruciatori, di motorelettrogeni con gasogeni a legne carbone. La rassegna si rro'.unga al padiglione della meccanicaalla zona dell'edilizia, alla mostrautarchica della chimica farmaceutica, al padiglione della SniViscosa. L'ultima visita è riservata aadiglione della Romania, ove lovrano viene ricevuto dal delegato del Governo romeno alla F:cra, il quale espone le caratteristche storiche, organizzative, sociali, politiche ed economiche dellterra e del popolo romeno, i cudati sono raccolti nella caratterstica mostra. La folla che non si è stancatdi applaudire e acclamare il RVittorioso, si rinserra attorno arnntnmnhiip reo-Bit-- himnrìn viitrrioUEmanuIlerll1a1cTania Keradopo avere espresso al senatorPuricelli il Suo alto compiacimento per recarsi a Palazzo RealFra scolare e mutilati Alle 15, S. Emìn. il CardinalSchuster, accompagnato dal sefretarlo particolare, si è recato alazzo Reale a rendere omaggia S. M. il Re Imperatore. Il Presule è stato ricevuto con gli onomilitari dalla compagnia d'onordi servizio a palazzo. Il Re Imperatore ha trattenuto presso di s11 Porporato per circa venti mnuti. Vittorio Emanuele ha lasciatPalazzo Reale verso le 16, e, ac compagnato dal suo aiutante dcampo, da S. E. Alfieri e da altrautorità, è stato fatto segno dparte della folla che attendevsulla piazzetta Reale a una calorosa ovazione. Il corteo delle macchine si è dretto a Porta Venezia per raggiunf;ere la Scuola di avviamento proessionale Santa Caterina da Siena, in via Cesare Melloni, davanal cui ingresso una grande folldi popolo ha accolto l'arrivo dRe con prolungate ovazioni. Accompagnato dalla direttricil Sovrano na iniziato la Sua vsita al caratteristico edificio, nquale 1600 alunne frequentano trcorsi di avviamento al lavoro altri tre corsi professionali. Unstuolo di allieve ha intonato l'Inno Reale e « Giovinezza ». Il Sovrano si è soffermato a lungo nela « Casa del bambino », dove | acolare apprendono a divenire bra i ve massaie e mammine solert Dopo la rassegna dei principa reparti, la direttrice ha offerto a Re un magnifico vaso decorat I dalle allieve e Gli ha fatto omag gio pure di un ricamo lavoratjda alcune scolarette, Successiva mèta di Vittor ] Emanuele ni è stato l'Istitut mutilati del viso, dove ad atten ldere il Sovrano erano il direttor prof. Sanvenero-Rosselli, il comnv avv. Carlo Valvassori-Peroni, direttore degli istituti clinici di perfezionamento, e il prof. Ronzani, direttore dell'Ospedale Maggiore. Il direttore, dopo aver porto il saluto al Re, Gli ha illustrato le origini e gli sviluppi del padiglione mutilati del viso, unico in tutta , l'Europa. L'Istituto milanese de dicato agli antichi feriti di guerra resta pure aperto a quanti delle classi civili possano abbisognare \ delle cure, che vi si praticano con amore e umanità. | Sua Maestà, dopo essersi viva1 mente compiaciuto col direttore, I per la sua paziente e intelligente | opera, ha iniziato la visita al padiglione, intrattenendosi dapprima affabilmente con i tenenti aviatori Cicero e Montefusco che nel cielo dUSpagna riportarono gravissime ustioni al viso e agli arti. Il Sovrano ha pure espresso parole di conforto e di elogio al capitano dell'esercito nazionale spagnuolo Pelagio, che si trova in cura per postumi gravissimi di mutilazioni al viso. L'immensa moltitudine esultante Proseguendo nella visita, il Re Imperatore si è intrattenuto cordialmente al capezzale di altri infermi militari e graduati delle varie armi. Camicie nere, reduci dall'Africa e dalla Spagna, e con due grandi invalidi del lavoro. Il So vrano prima di lasciare l'Istituto si è fermato a lungo nella sala di ricevimento, dove ha apposto la firma sull'albo- dei visitatori e ha attentamente esaminato i progetti e i piani del nuovo grandioso padiglione dei mutilati del viso, che sorgerà fra poco in un'altra zona cittadina. Quindi il Re fa ritorno a Palazzo Reale. Ma il gran cuore di Milano appare una volta ancora nella grande, travolgente manifesta- zione di piazza del Duomo. Alle iiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiii il mulini 17,30 la piazza, dai portici al sagrato, è già al gran completo: folla enorme — certamente 250 mila persone — che acclama e inneggia, punteggiata da miriadi di vessilli e gagliardetti. Alle 18 il gigantesco arengo è un solo fremito di entusiasmo, poiché la folla intuisce che il Re non tarderà ad apparire al balcone centrale di Palazzo Reale. La serata alla Scala Poco dopo, infatti, il tappeto cremisi viene steso dai valletti sulla balaustra. Vittorio Emanuele si presenta al popolo, che prorompe in frenetiche ovazioni e alza al vento impetuoso tutte le sue fiamme e i suoi gagliardetti, e avviva il nereggiare della sua massa imponente con un agitare frenetico di migliaia di fazzoletti e di cappelli. Cinque volte il So.vrano si presenta al popolo, con ai lati il Federale e il Podestà; e altrettante volte riceve l'indefettibile grido di devozione di Milano fedelissima. Il Sovrano è giunto alla Scala alle 20.45 precise, poco prima che si alzasse il velario sul primo atto della Fedora di Giordano, per assistere alla serata di gala in suo onore. La sala del Piermarini, ornata fastosamente di fiori lungo il semicerchio dei palchi e delle balconate, presentava il superbo aspetto delle tradiz'onali serate di gran gala scaligere. Come Vittorio Emanuele III è apparso nel Palco Reale, con ai lati il Duca di Bergamo e S. E. Alfieri, il pubblico ha lungamente applaudito e acclamato, rinnovando la manifestazione fervidissima quando l'orchestra ha eseguito gli inni nazionali. Il Sovrano ha assistito al primo e al secondo atto del melodramma di Giordano, lasciando poi il teatro, fra nuove calorose acclamazioni. Il Re è partito da Milano verso mezzanotte. iiiiiiiiiimiiniiiiimmiiiii imi inumi