Il Duce nei cantieri della " E. 42,,

Il Duce nei cantieri della " E. 42,, Il Duce nei cantieri della " E. 42,, [/no minuta visita alle varie zone tra le incessanti e vibranti manifestazioni dei lavoratori - Uelogio agli organizzatori - Una giornata di doppia paga agli operai Roma, 18 notte. Stamane il .Dm ce ha visitato la zona della Esposizione Universale di Roma. Egli è stato ricevuto dal commissario generale, dai commissari aggiunti, dal segretario generale, dai sopraintendenti e dai direttori dei servizi dell'Ente. Erano presenti il Segretario del P.N.F., i Afinisfri dei Lavori Pubblici, della Cultura Popolare, delle Comunicazioni, i Sottosegretari agli Interni ed alle Corporazioni, il Governatore di Roma ed il Prefetto. Nel padiglione dei progetti La visita del Duce ha avuto inizio dal padiglione dove sono raccolti i progetti ed i plastici degli edifici di carattere permanente e delle maggiori opere dell'Esposi zione. Nel centro del padiglione è il grande plastico del piano generale dell'E. 42, che è stato munito di un apparato fonoelettrico per cui, mentre una riproduzione fonografica ne illustra le parti più salienti, apposite luci sincronizzate illuminano i più caratteristici particolari. Un altro modello a pieno rilievo rappresenta il suggestivo complesso architettonico della grande cascata e del lago. Il Duce si è egualmente soffermato dinanzi ai plastici degli altri Palazzi ed ha esaminato i grafici a colori dei diversi servizi della Esposizione, che dònno un'idea della grandiosa manifestazione del Ventennale dell'Era Fascista. Per l'esecuzione nella zona dei- l'Einachti deprUnsaraFoseBaginichnonevanaziil dalestselazistindegldevimle. i àmV* E. 1,2 »d> tutto il complesse.dei ,Ulavori, sono state prescelte ditte ivie imprese di varii centri industriali, d'iiaha: undici di Milano, dieci di \ Roma, due di Tonno due di Bo-L lagna, e una rispettivamente^ di\lePadova, Capranica, Bergamo, Concorrezzo e Cascina. Nel corso della visita, che è stata molto minuziosa, si è data visione di un filme documentario Luce, a corto metraggio, che illustra i lavori nel loro progressivo sviluppo e che dà la sensazione delle difficoltà superate. Uscito dal padiglione dei plastici, il Duce si è recato a visitare il cantiere delia Chiesa dei Santi Pietro e Paolo e la zona ove sorgerà la Mostra della Abitazione. Lungo il percorso seguito dal corteo delle automobili, gli operai intenti ai lavori, hanno levato le pale ed i picconi, improvvisando una entusiastica dimostrazione al Fondatore dell'Impero che rispondeva, sorridente, col saluto romano. Grandi cartelloni porgevano al Duce il saluto dei tecnici e delle maestranze. Nel cantiere della Chiesa, il Duce, come lo farà in tutti gli altri, ha esaminato attentamente i grafici che indicavano il ritmo dei lavori, i piani e le fotografie. Su una scarpata spiccava una grande scritta bianca, che esprimeva la fede degli operai: « Viva il Duce! ». Da un altro lato del cantiere un enorme cartellone portava il comandamento dell'Italia fascista: « Credere - Obbedire Combattere! ». Il Duce risaliva in automobile, quindi si avviava al cantiere del palazzo della Civiltà italiana. Questo importante edificio, di cui si sono gettate le fondamenta nel luglio 1938-XVTI, è ormai giunto al terzo piano, e sulle sue poderose fiancate sono già xn'sibiii i primi archi rivestiti di marmo. Il Duce sale rapidamente al primo piano dell'edificio da dorè osserva con evidente interesse il panorama dei lavori. Tutto intorne è fervore d'opera, stridore di mac chine che scavano la terra, di cp parecchi mastodontici che elevano lastre e blocchi di marmo. Gli ope rai interrompono la loro fatica e inneggiano al Duce, poi riprendono le anni del loro lavoro con rinnovato vigore. Di nuovo il corteo riprende l'itinerario lungo il quale sono scaglionati muratori e terrazzieri, e si avvia, tra le continue acclamazioni, verso la Piazza Imperiale, che appare già nella vastità del suo grandioso complesso architettonico. In uno degli angoli della piazza è stato eseguito un modello a grandezza naturale dei palazzi che ospiteranno le Mostre dell'arte antica, dell'arte moderna, della scienza e dell'etnografia. La Via Imperiale Il Duce ha qui esaminato la planimetria generale della Via Imperiale e i grafici ed i progetti delle soluzioni indicate, per il tratto della via tra la Città e l'ingresso dell'E 42, da un gruppo di dieci giovani laureati della Scuola superiore di architettura: Orestuno, Marabotto, Tomassini. Emi, Tassotti,| Matelli, Barletti, Vagnetti. Bacini; e Candelloiti, i quali hanno por-i tato a termine il loro lavoro in tempo di primato. Particolare interesse ha destato] il tratto sperimentale della Via Imperiale che dà la dimostrazione] dell'aspetto che assumerà la gran-, de arteria nell'interno dell'Esposieione: larga centoquattro metri, sarà suddivisa in uno spuzioso settore centrale, fiancheggiato ai due, lati da settori pedonali, lievemente rialzati, in mezzo ai quali curro-] no in larghe fascie gruppi di pini, già in parie posti a dimora, e spazi verdi di prati. Prima di proseguire, il Duce assiste alla messa a dimora di un pino ad alto fusto, e si sofferma nel cantiere dove sorgerà il monumento a Marconi, che segnerà il centro della Piazza Imperiale. Nella zona dove sorgerà il palazzo della Mostra della Romanità, il Duce si sofferma per esaminare il plastico di questa costrue'one, che sarà una delle più suggestive. togivireciufgrscnedutedstradi NrdnvrnnrszfLaDcsnintmlarfbdagdsd«c Uscito, quindi, dal recinto de?-inl'Esposizione, il Duce si reca adì dinaugurare il «Villaggio operaio» mche sorge sull'ameno poggio fra zti sesto ed il settimo chilometro mdella Via Laurentina, in località aprossima ai cantieri di lavoro.igUna folla di bimbi saluta il passaggio del Duce con alte grida. All'entrata del « Villaggio operaio », il Federale accoglieva il Fondatore dell'Impero. Prestava servizio d'onore una centuria di Balilla Moschettieri della 56» Legione « Filippo Corridoni », alunni dell'Istituto romano di S. Michele. All'interno del villaggio sono schierate Camicie Nere e Donne fasciste, Figli della Lupa, Giovani e Piccole Italiane. La musica della M.V.S.N. intona le prime battute degli inni nazionali, mentre la folla scandisce il gridio di « Duce! Duce! ». Dopo la benedizione impartita dal Padre Abate dell'Abazia delle Tre Fontane, il Duce ha assistito alla distribuzione delle divise a 500 Balilla, figli di operai che lavorano nella zona dell'Esposi zione, offerte dall'Unione Indù striali di Roma. Terminata la cerimonia, il Duce inizia la visita degli alloggi, rendendosi conto minuziosamente degli impianti dell'organizzazione e del funzionamento dei vari servizi. Il « Villaggio » si presenta armonico e gaio, con due file parallele di fabbricati separate da un i àmpio viale centrale a giardino. ,Unyvaat0 piazzale ne costituisce ivinoresso % m di esso si innaUa , ,om, qwkirata, j padiglioni \ suddivisi, ciascuno. L *g cameraie capaci ai sedici \lem cm ,„ spoom. lspvlndelcleci, a l e a n l a e o e , l i l o i è o e iasi mztoi, Zauabi, docce e camere di soggiorno. Un reparto è destinato ai servizi generali e ospita un ampio refettorio, una cucina, uno spaccio viveri, il pronto soccorso, gli uffici del Commissariato dell'emigrazione interna, dell'Unione fascista degli industriali e dell'Untone fascista dei lavoratori dell'industria, nonché l'ufficio postale e telegrafico. Il Duce risponde sempre sorridendo alla entusiastica mani/estazione improvvisata dagli operai, fra cui riconosce alcuni squadristi del Fascio Primogenito, con i quali si intrattiene brevemente. Nello spaccio dei viveri, si interessa dell'organizzazione di vendita e dei prezzi praticati; esamina il vasto refettorio dotato di tavole ricoperte di marmo. Sui muri spiccano le parole mussoliniane in onore del pane; nella cucina i cuochi sono intenti a preparare una sana mensa. AI palazzo dell'Ortogenesi Prima di uscire dal villaggio, sempre fra le incessanti dimostrazioni di fede, riceve l'omaggio floreale di due Piccole Italiane. La musica della Milizia suona ancora gli inni nazionali ed il Dude risale in automobile per recarsi ad inaugurare i lavori di costruzione del Palazzo dell'Ortogenesi. Quivi il senatore Pende espone in brevi parole le finalità dell'Istituto, che può dirsi giustamente mussoliniano, per la ortogenesi e vedrsPgeRMla bonifica umana, istituto che sa-. , , ... », , _■• ra il faro di luce italica per la di- fesa della gente nostra. Il Duce ascolta attentamente la breve allocuzione del senatore Pen- de e dono avere esaminato il oro-ae e, aopo avere esaminato u prò- getto dell'edificio, inizia i lavori dando i primi colpi di piccone. Al limitare del terreno è dispo- sta una squadra di terrazzieri che, dopo avere lanciato il grido di • ir ' «•«» «Duce, a noi!-», tracciano il solco che limita il perimetro del palazzo. La visita prosegue con VisVezio- ne della zona dove si sta compien do una vasta opera di rimboschi mento da parte della Milizia Na zionale Forestale. Ricevuto dal Co mandante generale, dopo avere ammirato i piantamenti già esegniti, il Duce ha contribuito, con le prime palate di terra, alla imes sa a dimora dell'ultimo piano del\primo settore. Da ultimo il Duce si reca sul vasto piazzale dove sorgerà il palazzo della Luce e da cui si domina la sona del lago e tutto il grandioso panorama dell'Esposizione. Nell'accomiatarsi il Duce ha espresso al commissario generale ed ai suoi collaboratori il Suo compiacimento per il ritmo veloce, con cui procedono i lavori ed ha disposto perchè venga concessa, per la giornata odierna, la doppia paga agli operai dei diversi cantieri. llgIUsato dalla zona dell'«E. -}«» il Duce ha sostato brevemente al-\MI ) 11M MIMi I ■ !,! MMIMI ! 11 ! 1111J1 1 )! 11 ! 11]11] 111! 11111F Ildopolavoristica. l'Abbazia delle Tre Fontane. All'ingresso della corte, odorante di glicini, è stato ricevuto dal Padre Abate, che Lo ha accompagnato nella visita, mentre centinaia di ragazzi Lo acclamavano ed accom-\ pagnavano con la voce l'inno «Gio-! vineszat, eseguito da una banda dSj d

Luoghi citati: Bergamo, Italia, Milano, Roma