Le centrali elettriche fra un secolo

Le centrali elettriche fra un secolo Le centrali elettriche fra un secolo Speranze di fisici e di ingegneri - La più sbrigliata fantasia sarà battuta in breccia dalla realtà La ricerca di nuove sorgenti di energia è un problema di primissimo piano nello sviluppo scientifico attuale: la macchina più perfetta è inutilizzabile senza l'enorgia che la faccia funzionare e poiché la civiltà moderna è eminentemente meccanizzata e tutto la gdfibmnsibscia supporre che la tendenza al lamuover tutto coi carburanti o coi chilowatt elettrici diverrà col tempo sempre più compenetrata con a nostra vita, si vede l'importanza che presenta lo studio delle sorgenti di energia messe a nostra disposizione dalla Natura. Le riserve naturali di verranno mai meno' scpctaspnilenergia noni inLa risposta tiè praticamente negativa; molte rmigliaia di secoli dovranno tra scorrere prima che le attuali fonti di potenza si siano degradate al Punt0 c,i non essere Piu utilizza bili; per ora, il consumo di ener-1 fgià di una civiltà elettromeccanica ilacome la nostra, e anche mollo più, oe assolutamente trascurabile ri-.gspetto alla somma di forze cosmi- dche che continuamente giungono Ilamqgpi lasul nostro Pianeta; basti pensare i qall'energia solare: la parte di es-lesa che raggiunge la Terra in un|asolo minuto sarebbe sufficiente ajssopperire per un anno ai bisogni'tdi energia e di calore di tutto ilIsmondo, purché la si potesse im-lpmagazzinare. d Ecco a questo punto sorgere il;sproblema più grave: le -orgenti di : senergia sono sfruttabili soltanto : pin pochissimi casi direttamente: jttipici gli esempi dei combustibilijso della forza del vento usata per azionare mulini o pompe; ma per la massima parte, le forme di e- nergia delle quali oggi si occupa I t ia scienza sono meno palesi. jd Nel campo dell'elettricità, appa-1lsip re promettente lo studio dell'cf-jnfetto termoelettrico, cioè quello l pcr ji quaie se si scalda la salda-, i tura tra due fili di diverso metal- f\0 n Si accostano le estremità' si accostano le fredde, si ottiene una debole cor rcnte: si è fabbricata una cosi detta coppia termoelettrica che si presta ad essere messa in serie con altre « coppie » simili, dando luogo a corrènti apprezzabili. Que gt0 è un ottimo sistema di trasfprmare direttamente il calore in energia tanto che si pensò se non fosse possibile adoperare, per il riaca'damento delle saldature, la irradiazione tsmpabri speranza di poterla meglio sfrut-j'coTo^T nìTÓ" voVróhhpascosT'ùi parte méssa a profitto Fi!i^nora a^peranza di una utuiz»- zione in grande stile appare lon-l tana: è g"à molto se si riesce con!'infinite precauzioni ad ottenere, nel modo sopra descritto, tanta ! corrente quanto basti ad aziona- Iclt^^a^ bene tuttavia tener presente an-iche questa possibilità di utilizza- zione dell'energia solare, nellajtare, quando la chimica fisica ci j avrà illuminato su quanto real-|mente avviene nei due metalli a contatto per dar luogo alla ten-jsione elettrica. m una condizione slmile g coppie ? suddette si trovano leiu ceIlule fotoelettriche: anche que-jfLa potenza di una mosca In una condizione simile alle sste danno luogo ad una traafor-lp mazione di energia raggiante, che t Po rebbe essere la luce solare, in|m particolari, selu.. i0ro ossidi, che colpite dai raggi I luminosi emettono elettroni in mi- t . , H , , a . lu°S° a" una cor-|s ^.^0\^° ^TifizzaLiò s un circuito. Ma se le utinzzazio-(1 ni pratiche delle cellule fotoelet-1 c triche sono numerose e assai im-|stratta di sostanzej gielenio o potassio, o i ; b portanti, (basti pensare al cinema son0ro) ciò è dovuto soltanto , f tt che lc „ , sono sensi. ■ »„ . basirne e si prestano a tante ap pucazioni interessanti, ma non significa che siano di per sè delle »'6"""-" —»<- — sorgenti di energia copiosa nella misura che ci interessa: in realta, )c correnti che si ottengono dalle fcqvtu",;","^^ ! i iLT,nl n™ 1 t Perceuioiu e per essere usate P'a-, d ticamente richiedono una ampli- f ncazione notevole; la più potente|U delle cellule fotoelettriche, uscita r recentemente dai laboratori della t^^ JKS^rre tre iuo„o ao una potenza cu qudii.ru "^milionesimi di cavallo vapore. | C10e su Per giù ia potenza ai unsi mosca. Come si vede siamo anco- : ra ben lontani dallo sfruttamento! diretto dell'energia solare in mi sura apprezzabile! Fortunatamente, quello che non ianl0 far noi lo 3a attuare la »,„,.,_„. j„ „.;,,„„, j; 0„„i „=co Natura: da milioni di anni essa I] provvede a trasformare, mediante; la mirabile funzione clorofilliana l'energia solare in energia chimi ca; e il risultato di quel millena ri0 iaVorìo noi lo godiamo oggi sfruttando i giacimenti carbonife ri, giganteschi accumulatori di e- I 'nergia che rappresentano tuttora la massima sorgente alla quale at- tinge lumanità. Il sogno dei chi-1 ..umici è oggi quello di sti appare ! ni a Vnfiira nnrnp rillpsto spe-rpto. alla Natura anche questo segreto, di fabbricare cioè sinteticamente la clorofilla, mettendosi cosi in grado di riprodurre artificialmen-1 te, nelle dimensioni che si deside rano e possibilmente con grande rapidltà quei processi che la Xz tu?a. la quale "non conosce fretta, compie durante cicli che si misu rano in migliaia di anni. Oggi la Chimica con gran strepito, tempe rature e pressioni alte, sa invece soltanto trasformare l'energia ca Iorlficaod elettrica ma con gran .. _.rii:rp perone, Wontrnni all'onora noUUUIII ali U(JCId Nuove sorgenti di chilowatt che fj t f / " „ '„„' nePPure , sospettate sono state messe in luce dalla Fisica moder na: e sono riserve tali che di fron- vEgE te ad esse diventano trascurabili quelle che noi siamo abituati a considerare già immense: si trattai ,,,,: °lt ,, t i . e"er«la acJu"?ulala neSu al° ml- che °SéT» U Fisico tenta di li|Dcrare- Frantumare l'atomo è og- |gi la parola d'ordine di laboratori grandiosi; spaccare l'atomo vuol dire scomporre quello che per definizione si riteneva indecomponibile, penetrare nell'intimo della materia fino al punto in cui essa non esiste più con gli attributi che siamo soliti assegnarle. I » bombardamenti /• di cui si parla nei laboratori di fisica hanno questo scopo: colpire gli atomi con corpuscoli da essi stessi tratti — e cioè con neutroni e protoni — dotati di energia sufficiente per spezzarne la solidissima compagine. Un modernissimo apparecchio, il * ciclotrone ;> è l'arma che si usa i in questi bombardamenti effettua ti con particelle che corrono in ragione di centomila chilometri al 1 filo elastico che oscilli con rego ilarità da una parte e dall'altra: ogni volta che la palla ha rag.giunto il massimo di escursione, diamole un colpo con un martello; Ila sua forza viva aumenterà inminuto secondo. Il principio sul quale si basa l'apparecchio è il se- guente: supponiamo di avere una palla legata alla estremità di un i la. sua lurza. viva aumeuteia l41 i questo modo ad ogni oscillazionele verrà il momento in cui la palla|aarà dotata ili tale efficacia dajstrappare il filo elastico che la'trattiene. Qualche cosa di simileIsì verifica nel ciclotrone: unlproiettile originariamente dotato di limitata energia viene fatto o-;scillare in un campo magnetico e : sottoposto a tensioni periodiche : paragonabili a quei colpi di mar- jtello assestati alla palla: in que-js;j , I tegrante .Abbiamo detto che dalla jdisgregazione di un atomo si svi1luppa. una quantità di energia e-modo il proiettile aumenta lasua efficacia e viene il momento in cui è in grado di compiere sopra un atomo la sua azione disin-jnorme rispetto alla piccolezza del le masse jn gioco e none dunque , ingiustificata la speranza che in futuro si riesca a sfruttare Una' i n n l a tale energia per le nostre r.oces-sita. p..t..i: ..«.i,, j: lentr/all magiCne tll pOtenZa Ma è un futuro forse ancoramolto lontano: eppure ma buonapercentuale di -t premi Nobel » siaccanisce in queste operazioni dbombardamento e prepara appa-rati colossali che manovrano glimpercettibili atomi. Alcuni si mo-at-js'ca 1 ammissione non é ingiustipastrano molto scettici davanti a!i^g^ di chi prevede già la possi- «"^ *e un transatlantico vada-l dall'Europa ali America adopen!™"?. 1 enerS'a tgl *toml T'tenuti in un bicchier d acqua. Lastanel fatto che per ora l'energia estratta da un atomo bombardatè assai minore di quella che si dee, a ! ragione del loro p - n-i™ spendere per la disintegraziona- di <luestl forzieri. Ma ammettiaajm0' f, a,1° .stato attuale della Fici j ficata, che si giunga un giorno a-|ottenere dal bombardamento dea ff'i atomi una energia maggiore d-jquej'a spesa e aiutiamoci: conjaeiuranio- l'impianto -jfatto in modo e fantasia ad immaginare quale potrebbe essere una futura centrale » per la produzione di chilowattGli atomi da mandare a pezzsaranno probabilmente quelli dtutto particolare-lpoiché pare certo che nessuno po-e trebbe avvicinarsi ai macc n|mentre sono in funzione s i Ia industriale darebbe luogo a gra-- vi problemi di ingegneria per i w V ,. » n a„,ilZ LtJ„™ i„-|soio fatto di dover proteggere lo sPazi° cirf 9ta"te'. Probabilmente-(1i comDarc)amento infernale provo-1 cat0 con miliardi di proiettili s-|svoio-erebbe nel cuore di un edi-ej gravissimo pericolo: il tremendoi ; bombardamento portato sopra sca-o . n e a , e ficio costruito in certo modo comeuna cipolla, con pareti concentriche di materiale impermeabile alleradiazioni interne: torrenti d'ac-qua e correnti di aria fredda do-vrebbero circolare continuamentetra le pareti come nel radiatore dun'automobile. Con tutto questo le ,di "ornando dovrebbero 1 troVara anCOra a dlstanza consl"-, derevole e rintero meccanismo- funzionerebbe attraverso disposi-e|Uvi eieUrici. come si potrebbe ara rlvare a trasformare l'energia aa tomlca in una forma utilizzabile?re U" ff* -sere questou polchè le particelle di disintegra. |z,one degU atomi sono dotate dsi vejocjta aitissime .senza dubbio ge- :nerano calore urtando contro uno! n a o a ostacolo, per esempio una piastraIdi tungsteno che ha un punto d]fusione molto elevato; per il calore accumulato, la piastra dtungsteno diventerebbe una speeie di forno e potrebbe servire ae; ' vapore; da questo puntoi la soluzione del problema entra nel campo della pura ingegneria. Per quanto fantastiche possano sembrare tutte queste conside- I razioni, non è però il caso di di'chiarare impossibili gli sviluppa tecnica In questo campo .Già- anticipazioni appa-1 urentemente più fantastiche sonoe ! superate dalla realtà e l'av. _^ _ . ., e n -1 venire ha dato sempre torto aglscettici. G. Castelfranchì

Persone citate: Fici

Luoghi citati: Europa, Potenza