Finanza ed economia della Nazione nella relazione del Governatore della Banca d'Italia

Finanza ed economia della Nazione nella relazione del Governatore della Banca d'Italia Finanza ed economia della Nazione nella relazione del Governatore della Banca d'Italia / mezzi occorrenti alle iniziative autarchiche devono essere dati dal risparmio escludendo ogni creazione di credito che condurrebbe ad una inflazione - Stabilità • , . .i. i. ■ ti . I . i . n. - ... intOrnù ili /lì miliardi afilla rirmlannilfi hanrana - KltfiYDa anroa • A miliardi "twiHU Ut CV IIUUUIUl ULUU LirLUlUZlUlie UU.ILU11U - IUÒVTVU. UUrVU. t mUiarOl Sanità finanziaria La relazione fatta da Vincenzo Azzolini arili azionisti della Banca d'Italia contiene constatazioni e zsilztin: mmudisi degni di mediazione anche rnegli ambienti internazionali nei\toquali questi insigni documenti so-. no letti e vagliati. gNel fare il punto della situazio- sne il Gofenia<ore della Banca d'I-\l'1alin rileva anzitutto le ragioni economiche della presente precarietà politica: la distribuzione delle risorse economiche del mondo tra le Nazioni non corrisponde alla loro importanza attuale e potenziale. Non può essere contestata la necessità vitale della indipendenza economica che Vincenzo Azzolini illusila nelle sue realizzazioni e nelle sue condizioni, soprattutto per quanto riguarda il finanziamento. Fedele ai propri criteri già in altre occasioni manifestati ed in perfetta antitesi con lo spirito dell'avventura finanziaria, Vincenzo Azzolini riafferma che la soluzione del fondamentale problema della provvista dei mezzi finanziari occorrenti alle iniziative autarchiche appare soltanto quella del ricorso al risparmio di nuova formazione o proveniente da effettivi disinvestimenti o da autofinanziamenti, esclusa ogni creazione di credito che conduca, attraverso immobilizzi senza contropartita di nuova ricchezza, ad una immancabile inflazione. Il giudizio del Governatore dilla Banca d'Italia ci conforta a ritenere che il risparmio nazionale sia sufficiente alle esigenze dei piani autarchici purché l'organizzazione produttiva del Paese raggiunga la desiderata perfezione e il eredito sia opportunamente razionato ed erogato. Degni di considerazione sono la stabilità della nostra circolazione bancaria e il suo miglioramento qualitativo. Essa si è mantenuta sotto i venti miliardi, e cioè ad un livello che concorre ad assicurare l'equilibrio dei prezzi interni e, dei cambi con l'estero. La stabilità della nustru circolazione bancaria, malgrado la pressione degli avvenimenti e malgrado l'aumento della popolazione e degli scambi, e la quantità di biglietti resa necessaria dai servizi imperiali, è un dato che fa un grande onore alla politica e alla tecnica bancaria italiana. Vincenzo Azzolini, che, in esecuzione agli ordini del Once, ha avuto l'alto e difficile compito di dirigerla, deve considerare con legittima soddisfazione questo risultato che smentisce, anche in un settore così delicato e sensibile, le infauste previsioni dei nostri sistematici detrattori. Banca e finanza, nel periodo straordinario della nostra vita nazionale, hanno dato teindinei gtetzdqmlfrvscnttalvcevipdnpnrètr1mcdtnSnlstsclzsltcvL'esposizione di Azzolini Roma, 30 marzo. All'assemblea generale dei partecipanti al capitale della Banca d'Italia, riunitasi nel pomeriggio di oggi, il governatore dottor Vincenzo Azzolini ha letto la sua relazione della quale diamo il riassunto. Le vicende politiche dell' annata trascorsa, culminate nella crisi Ic■nrnM ili nmndr rPiivtrnzn e di nnPV ,Z~ ,i \ ™nnif£«^^ potensiale proporzionato alle /or-|smidabili necessita ai questo sto-lpriro periodo. | ti, s. |tpzdsimd| idl\ ì'andame^ noi"voi" ^L,mufv1."r^^H=Vi';del 1938 una marcata caratteristi ca di incertezza manifestatasi nel la stasi del commercio internazionale, nei disordinati movimenti di capitali, nell'irregolare andamento delle borse, nella persistente instabilità di alcune fra le principali monete. Ad accrescere l'incertezza ha concorso l'Instabilità di alcune fra le principali monete, segnatamente del franco francese e della sterlina, che, in definitiva, durante il 1938, si sono svalutati rispettivamente del 22 per cento e del 7 per cento. Le materie prime I prezzi interni si sono mantenuti tendenzialmente stabili nei paesi ad orientamento autarchico. Riassumendo, le vicende economiche del 1938 stanno a Indicare che, in generale, nessun progresso è stato fatto verso il regolamento della questione, di fondamentale importanza, di una più equa distribuzione delle materie prime. La necessità di una sistemazione appare, tuttavia, sempre più urgente, perchè se dovesse tardare molto, la profonda trasformazione in atto in tante economie nazionali potrebbe avere cosi progredito da renderla molto difficile, e forse, in ultimo, per la graduale scomparsa di molti importanti mercati di assorbimento, sarebòero proprio i paesi che producono e controllano le mate'rle prime ad essere maggiormente danneggiati dall'aver dovuto rimanere sulle posizioni di oggi. II nostro Paese ha compiuto, nel 1938, decisivi progressi sulla via di una indipendenza economi.-a mediante l'avvaloramento delle risorse economiche proprie, nelle direzioni che meglio assicurano lo sviluppo della potenza nazionale, e mediante il perseguimento di una più alta giustizia sociale nell'ordine distribuitivo. Il processo di trasformazione in atto, profondo se pure graduale, investe tutti i campi della produzione, degli scambi con l'estero, del credito, in una generale coordinazione di sforzi, sotto la guida del Comitato interministeriale e della Commissione Suprema per l'Autarchia. Le iniziative autarchiche Per la soluzione del fondamentale problema della provvista dei mezzi finanziari occorrenti alle iniziative autarchiche, si è riconosciuto che la sola via sicura appare quella, sin qui battuta, nel ricorso al risparmio di nuova formazione, o proveniente da effettivi disinvestimenti. L'esperienza dee'i ultimi anni farebbe ritenere il risparmio di nuova forma- zione dei prossimi anni sarà presumibilmente capace di assicurare il finanziamento delle spese eccezionali del bilancio. Né va dimenticato che la capacità di autofinanziamento dell'industria va di mostrandosi, in questo primo pe ri0[)o notevole fr*rse piu' di qllin. to non sembrasse lecito ritenere. Alla conclusione del problema gioverà la collaborazione, promos- sa dalla Commissione suprema per l'autarchia fra le Corporazioni in- teressate, la Confederazione degli industriali e l'Ispettorato del eredito, per il controllo delle varie iniziative. Nel 1938, gli scambi con i paesi esteri, esclusi quindi le colonie e i possedimenti italiani, hanno se- griato una ulteriore, se pur limi-! tata, ripresa nel valore delle !esportazioni e una sensibile con-!trazione in quello delle importa- zioni, con conseguente forte ri- duzione del disavanzo. ILa politica autarchica ha. dun- que, già determinato un ancia- mento del commercio estero ita-lliano migliore di quello di molti Ifra gli altri principali paesi. Tale risultato merita particolare rilie- vo, in quanto mostra come le no-;stre autorità competenti seguano, |così, una politica di valorizzazio- ne delle nostre esportazioni, at- traverso il miglioramento quali-itativo, per fare aumentare gli jLa campagna agricola acquisti" in Italia da parte del-!l'estero e, quindi, l'afflusso di di-|vise. |Torna qui acconcio riaffermare,che questa è la sola politica sanae capace di produrre effetti dure- voli. La relazione dà, quindi, notizie intorno all'andamento della cani- pagna agricola, che è stata sod-disfacente ad onta delle condiz.o- ni atmosferiche avverse per gran parte dell'annata. Riguardo all'attività industiialenonostante una forte contrazione registrata nei mesi estivi, essa si è mantenuta nell'insieme, duran- te il 1938, ad un livello non info- riore a quello, già elevato, del193<, come e confermato dal mi- mero medio degli operai occupati. che ha portato il più alto livello dal 1929. e delle ore di lavoro, I soddisfacenti risultati già ot tenuti sono stati posti in rilievo nelle riunioni che la Commissione Suprema per l'Autarchia ha te-nuto sotto la presidenza del Duce, la cui diretta azione personale è stata, come sempre, risolutiva intutti i complessi problemi che sisono presentati. L'attuazione dei piani autar-chici, già controllata attraversole norme che regolano le autoriz-zazioni per i nuovi impianti, è stata pienamente assicurata conla recente costituzione del Comi-tato interministeriale per l'autarchia, il quale potrà anche prescrivere alle imprese di adottare determinati processi di produzione.Dai prezzi alla circolazione La relazione prosegue rilevandoIche la tendenza all'aumento deiPlezzi «elle merci, manifestatasi |segnato ,)n arrest0 nej 193S Tlprezzi a, mjnuto dei generi di più | largo consumo hanno oscillato|tendenzialmente al ribasso, nelprimo semestre dell'anno, e al rial-zo nel secondo semestre, risultan-do nel dicembre a un livello pres-sochè pari a quello dello stesso imese del 1937. L'indice nazionaledel costo della vita è aumentato | in lieve misura. Tale andamentode! prezzi delle merci e del costodella vita è stato fortemente in-fluenzato dalla disciplina attuataleon accentuato carattere corpo-rativo. \ Peri salari è continuata la ten-denza ascendente, iniziatasi nellaseconda metà del 1935. Richiamata l'attività della Ban- regolamenti internazionali,';e fornite le cifre sul movimentogenerale delle casse della Bancad'Italia, viene comunicato che, al31 dicembre 1938-XVII, la circo-lazione dei biglietti ammontava a955,5 milioni, quella dei vagliacambiari e degli assegni a 90ó,2milioni, mentre la consistenza deidepositi in conto-corrente, allastessa data, ascendeva a 815.9 mi-lioni: cosi i| totale delle partiteda coprire era di 20.676,6 milionii o i a a Nel mese di marzo, l'ultima si Inazione definitiva dà una circo lazione di 17.967,2 milioni; vaglia cambiari ed assegni per 711,6 mi-1lioni; e depositi in conto-corrente per 947..1 milioni. [L'andamento della circolazione;dei biglietti della Banca durante ; i| 1938 è stato caratterizzato da una progressiva diminuzione nel primo semestre, e dopo aver toc cato in giugno il più basso livello dell'annata, ha seguito fino alla campagna agricola. metà di settembre il normale ciclo; di espansione stagionale, aumen-j tando, tuttavia, in misura alquan-ì to inferiore a quello del concorso'prestato dall'Istituto al finanzia- mento degli ammassi della nuova Nella terza decade di settem- ; bre la circolazione toccava il mas-jsimo, giungendo, con 19.625 mi lioni, ad un livello superiore del 12,6 per cento a quello di 17.420 milioni, raggiunto alla fine di ago- sto. Una parte di tale notevole aumento va attribuita alle ripercussioni che anche nel nostro Paese ebbero gli avvenimenti inter nazionali di quel periodo. Ma ove si consideri che, rie| mese di set-,tembre, proseguivano con intenso ritmo le operazioni di finanzia- mento degli ammassi, si può con- eludere che l'aumento da attribuì- re alle eccezionali circostanze po- litiche probabilmente non si disco-sta dal 6 per cento. | E' con legittimo orgoglio che va rilevata questa nuova lumino-sa prova della fiducia del nostroPopo'o nel Governo Fascista. Mentre ne'la maggior parte dei paesi interessati della crisi inter-nazionale si verificava una affan-uosa cursa al ritiro del depositi. gli Italiani offrivano uno spetta- colo di mirabile calma. : Nell'ultimo trimestre del 1938, l'aumento eccezionale della nostra circolazione è stato in parte rias- sorbito. Cosicché alla fine dell'an- .no, essa è scesa a 18,956 milioni circa, con un aumento, quindi, di 11,488 milioni rispetto al 31 dicem- bre 1937. Tale aumento, per quan- to notevole, è proporzionalmente iminore di quello, che alla stessa data si riscontra negli altri prin-Icipali stati: ciò mostra come la'tendenza alla espansione della cir-.colazione sia stata in Italia con- tenuta più efficacemente che altrove. Va d'altra parte notato che gli indici dei prezzi e del costo della vita mostrano che, sul mercato nazionale, la lira ha attualmente un potere d'acquisto pressapoco corrispondente a quello di dieci anni fa. Le riserve Permangono, pertanto, quelle condizioni di equilibrio il cui man tenimcnto è uno dei principali ob biettivi della politica del Regime, e che costituiscono per il Popolo italiano, risparmia tore per eccellenza, la più salda monetaria delle garanzie ed il migliore in coraggiamento a conservare in tatta questa sua grande virtù La riserva a garanzia dei biglietti in circolazione e degli altri impegni a vista della Banca risultava al 31 dicembre 1938 XVII, di 3.826 milioni, ed era costituita per 3.671 milioni da oro in cassa e per 102 milioni da crediti sull'estero. Nell'ultima situazione definiti- va del mese di marzo, i crediti sull' estero appaiono immutati, mentre l'oro in cassa è lievemente aumentato a 3.679.3 milioni, n conto « profitti e perdite » dà, per l'esercizio 1938, utili lordi accertati per 448 0 milioni di lire, liquidate per e spese e perdite 316,6 milioni, con un utile netto 1 da ripartire ammontante a 131,4 : milioni, ; Il Governatore così ha conclu so, dicendo che oggi, assai più che nel passato, l'attrezzatura banca- jria è strumento di potenza per la Nazione, e la disciplina che ne re gola l'attività, mentre ne rinfol' za le basi, assicura il proficuo im piego dei mezzi che essa può ofjfrire. Tale attrezzatura è in piena ^ efficienza e perfettamente consa pevole degli alti compiti che le so no affidati, specialmente nell'ora che viviamo. C'è nel discorso del jDuce di domenica ultima un co j mandamento che tutti sentiamo, ed al quale tutti vogliamo dare!— ciascuno nel campo che gli'spetta — decisa e pronta esecu-izione: come soldati sapremo es-; sere fedeli alla consegna con la[certezza nella vittoria.

Persone citate: Azzolini, Duce, Vincenzo Azzolini

Luoghi citati: Italia, Roma