Le "nuove basi,, della giustizia e della parità di Giuseppe Piazza

Le "nuove basi,, della giustizia e della parità Mosca, •vinta, ti all' Europa Le "nuove basi,, della giustizia e della parità Berlino, 29 marzo. La -definitiva vittoria della Spa- S"a naz»°naIé sulla Spagna rossa, che è dall'opinione tedesca come dl 1uella italiana sublimata e scon tata come la definitiva vittoria dell'Europa su Mosca, fa dire a questa stampa che la vittoria stes sa rimarrebbe mozza e senz ah. cioè priva di ogni effetto per la vita politica e morale del continente se essa non fosse realizza ta, cioè resa vera e leale, per il continente intero, al di là dagli I stretti confini che furono per due anni e mezzo il teatro della guerra civile spagnola, a mezzo di una supplementare vittoria dell'Euro pa su se stessa. lqqucaqcctatsmttlabQuesta vittoria dell'Europa su |t Conseguenze da trarre Se stessa dovrebbe trarre le con-!dseguenze e far tesoro della espe-1 prienza spagnola, dell' esperienza,|ccioè, fatta dall'Europa con la guerra spagnola, per cercare dii" definitivamente redimersi dai vec ._ chi errori — che datano del resto non soltanto dalla guerra spagno]a ma molto plu in la e cioè ad_ dirjttura dai primi anni del dopo guerra. e che in Spagna non hanL0 fatto se non raggiungere il col mo, in un bagno di sangue per il pr0vatissimo popolo, bagno di san che ha rischiato una goc. |ia dl estendersi a tutto il continente —• e di ricostruire su nuove basi la convivenza delle Nazioni. Manco a dirlo ci si ricongiunge anche in ciò — come tutte le volte che ci si imbatte nella rivelazione di una verità fondamen- L ^i, da ProPa?are P« la salute S^?°?5 " ,T -^f! cosatlcne ]^ da Mussolini e stata antive- ^' e «f» 'a,Sua f*co*k d\su> i**1 confidata in una indiment.ca ,blle espressione di poche parole, Pronte a11 uso ed a»'azione, come , un idea-forza: si tratta, cioè m fatti> di nient altro che esattaimente di quelle « nuove basi » sul!leJluaU soltanto il rinnovamento d'Europa è possibile, per lo svi luppo e la salvaguardia della sua civiltà di cufc il Duce ha parlato nel Suo telegramma al Fiihrer. \ Inevitabilmente infatti il nome di Mussolini, insieme con quello di Franco, il nome dei legionari del l'Italia fascista insieme con quello delle truppe della Spagna na- vcpg!mspdtsncfdij zipnale, si trovane intimamente; lcommisti in queste cronache ed inle queste valutazioni della vittoria ; spagnola che è indistricabilmentei vittoria europea e che lo è soltanto in grazia dell'intuizione fascista, e dell'appoggio dato in genere dalle Potenze autoritarie senza di che l'incomprensione e l'ostilità dei Gabinetti occidentali l'avrebbe foise. anzi senza forse, soffocata in fasce. E' per questo | che a buon diritto oggi, nelle pagine intere di cronaca che i gior nali dedicano agli avveniment spagnoli, l'eco fragorosa della ;folla madrilena redenta si confon- 'de con la robusta voce corale del- la folla redentrice di piazza Ve-nezia in mezzo alla quale la trion-fale allocuzione di Mussolini ha lSuill»toS una rli»n» e^.q.U"lat°; com_e_ una diana. . o Europa — dicono i giornali — ; - ma si mostra, questa Europa, ma-a tura 0 p,.0nta e disposta a quella- vittoria su se stessa, che sola po-.' Un quesito perentorio r,. , /*. , „ Dlana senza dubbio della nuova -1 trebbe valorizzare, inverate per r . a tull0 n continente la vittoria del- i , c : , -, „- --,: — i la Spagna nazionale? Eccoli que- o sjt0 che la stampa tedesca si po- - ne e cile non può a meno di es-n sere il quesito di quanti hanno a - cuore le sorti dell'Europa e della- sua civiltà - , L'opinione tedesca trae occasioe ne dalla vittoria per far presentei Gabinetti di occidente la reci-- diva e costante loro tattica di ri-i chiamare la Russia bolscevica in e. Europa, in forme di più o menoiarvate alleanze per suoi malinte— si egoistici fini di potenza. Già nel1918 fu il bolscevismo nella sua ! Iorma spartachista che fu l'alleaa t0 deile potenze occidentali per intossicare e indebolire, per così meglio opprimere e dominare la Germania; fu poi, più tardi, con unadi l ipia.aperta 'alleanza col marxismo- £he si riusci a marciare sul Reno;o con ,.alba della rinascita nazional-- socialista si strinse ancora plù- apertamente l'alleanza dell'occi- £icnte con la Russia sovietica con- tro la Germania, alleanza variata e con mutevoli forme la quale rage giunse ^ masSim0 con la chiamata aena Russia sovietica a Ginevra ea Londra, per averne man fortecontro 1 autoritarismo nell ultimad crisi dell'Europa, da quella abissi-e-sere istruttiva. Ebbene, purtroppoo- non pare che l'occidente abbia im-va parato molto, a giudicare dai ten-s- tativl di accerchiamento della Ger-e.;mania e delle Potenze autoritarieia'in genere, che si fanno a Londrale \ tentativi che — parrebbe impossià,\bile — raggiungono il loro massia,]tno proprio nel momento in cur- [cade Madrid e l'Europa vince sur-, bolscevismo. Ciò vuol dire cheM.lmantra il hnlcnpuicmn Kpnnf itt fmentre il bolscevismo è sconfittonrue rojdi più col bolscevismo, chiamandoin Spagna e in Europa, l'occidente si attacca e si stringe sempre nlo a sè, contro l'autoritarismo; di'fiquesta recidiva che si direbbe dun-: pque inguaribile, i giornali vedono : duna conferma confessata nella di- j rachiarazione fatta da Chamberlain smalla Camera dei Comuni, con laìcoquale, rispondendo a domanda ri- sicevutane e<*li ha detto che la in- scce\uiane, egli na netto cne la in- sctenzione del Governo inglese negli dattuali tentativi di acccrchiamen- pto andrebbe molto più in là di una lesemplice consultazione. ... ! dti dilemma • nChe cosa ha inteso dire, si do- gmandano i giornali, i, Premier bri- Stannico. Egli non può avere in- teso altro — secondo ad esempio:sila Nachtausgabe — se non una.vialleanza militare, la quale dovreb- l'Abe avere come sfondo precisamen- Qte_lf Russja^sovietica ed _ esten-, diders» alla Francia, alla Polonia e^o possibilmente alla Romania. La "sccombinazione avrebbe come capo- F ■ ■ Pero sempre la Russia so-, " _ cavietica e come scopo unico chejicosa? Nient'altro che la guerra'anpreventiva. ca« Ora — scrive il sopracitato tegiornale — un Ministro inglese sir! domandate► si"a^vvTro Fn Ge";Amania si creda che l'Inghilterra Psia tanto decaduta da non osare gpiù di intervenire in continente e Sdi metter mano alle armi. Al con- l'trario —• ribatte il giornale tede- dsco - la nostra risposta è questa: d noi non riteniamo l'Inghilterra an- cora tanto decaduta da arrivare pfino al punto da concepire il folle pdisegno di trascinare l'Europa nel- mla catastrofe di una guerra pre- ! dventiva ». • siEd il giornale conclude ponendo ripiuttosto all'occidente il vero di- ziil^ e'' nè^o^ffrontare Pjgezza, e cioè, o affrontare una siguerra preventiva contro gli Stati mhpinsromrleautoritari che però (è bene tenerlo presente) non sono più quelli che erano nel primo periodo del dopoguerra; ovvero andare incontro ad essi, per il lungo periodo di pace che essi prospettano e offrono sulle i nuovi basi » della giustizia, della sicurezza e delia parità vera. Giuseppe Piazza

Persone citate: Chamberlain, Duce, Mussolini