La morte di Ettore Pais

La morte di Ettore Pais La morte di Ettore Pais Roma, 28 marzo. Stamane alle 8 è morto in una |ni a città 11 sen Eu°,e J ****** la fiso agi ?1 tri membri della famiglia e dal suo più caro discepolo, dott. For- PocW minuti prima di morire, Ettore Pais ha ricanto al figlio le sue ultime volontà e, in special modo, di consegnare il suo testa mento politico al Duce; egli ha raccomandato di essere vestito con la camicia nera, e di pregare gli amici di non inviare fiori. I fu- neraii avranno luogo domani alle 36. ore -~ . Ettorc Pais, nato il 27 luglio 1856 a Borgo S. Dalmazzo, presso Cunco da genit0ri sardi, storico ed archeologo insigne, aveva in tegrato i propri studi in Germania, mantenendo però un modo spicca tamente italiano di intuire f fatti fìP^.ft"^,*1. «SJ* *f&""Sol sti limiti dl un arida ricerca do- cementarla. Fu professore di Storia Romana nelle università di Pa- iPrTr,o pi=q iMannH a Roma in eP7vJ?$lelYl&TrB& ;di Madison Wisconsin, negli Stati uniti. Le Università di Parigi, Oxiford e Clcago lo avevano preda mato dottore honoris causa Era 1 socio dell'Accademia dei Lincei, 1 dell'Accademia di S. Luca di Roma ;e di quelle di Bologna, Madrid, 1Barcellona, Bucarest, Monaco di i Baviera e Praga, e membro del\l'Inslìtut d-e France. Diresse i mulsei di belle arti di Cagliari, Sas sari, il Museo nazionale di Napoli e a lui furono affidati gli scavi di 1 Pompei e dell'Italia meridionale, 1 Nel 1922 fu nominato senatore | e. ne}. 19S8 la Reale Accademia d'Italia gli conferi il « Premio Mussolini ». Era Presidente ono1 rario della Società storica sarda e gran cordone dell'Ordine mauriziano. Esordi con la Storia delia Sardei/na preromana, seguita dalla Storia della Sicilia e della Magna Grecia, pubblicata nel 1894. Si accinse in seguito alla sua monumentale opera, la Storia di Roma antica durante i prime cinque secoli, corredata da poderosi volumi - documentari di Ricerche sulla sto!,.,-„. e ,s„/ diritto pubblico di Roma. 1 Tra le sue opere più illustri va anche ricordata una Storia dell'Italia antica. Ettore Pais, fin dai primi anni alla storia antica di Roma, e puf ticolarmente a quel periodo eroico in cui il popolo romano potè svol- gere le sue virtù più native, allar- : gare il predominio politico e spi rituale latino, costituire a compa ;gine sociale più poderosa dell'an- fichità, salila sempre più Ih alto 1 non solo in potenza ma nel diritto jstesso di questa forza, A Zama si decidono duecent'an ! ni avanti Cristo le sorti della ci i viltà mediterranea e quindi il pre | dominio del mondo- E con questa = S^SS*^^SÌ---3£^tSSSS3S*«^%>s^ la terra ed i mari. Coerentemente a questa visione il Pais combatte o e i sempre qualsiasi tentativo di Interrompere la continuità etnica e spirituale fra Roma antica e l'Italia di ieri e di oggi. Ben disse Salvatore Riccobono nella sua relazione accademica quando fu conferito al Pais il « Premio Mussolini • che « scrivendo la storia di Roma il Pais parla della sorgente viva della tradizione nazionale, della continuità della storia d'Itac lia per oltre venticinque secoli che è si svolge, pur tra le vicende più avverse, rigogliosa dal ceppo ro' mano-italico. Il Pais, per quanto nel pieno possesso di tutte le sottigliezze della critica moderna, è pertanto lo storico latino, di stile liviano. Il rilievo che ha, nella sua opera il sentimento nazionale risponde a questo carattere >. E' noto come l'opera del Pais non abbia potuto procedere senza vivi contrasti nel mondo dei giu' risti. Ma anche se accolta in principio con riserve, specie quando manifestava tendenze demolitrici della tradizione antica, non tardò ad imporsi alla cultura europea in un momento in cui simile vittoria era meno facile di oggi per uno studioso italiano. E' da quest'ope' ra che si originò in tutta Europa quel vasto movimento di ricerche onde il primo monumento legislativo del genio romano oggi appare in luce più chiara.