"I ponti non sono tagliati,,

"I ponti non sono tagliati,, L'accoglienza francese "I ponti non sono tagliati,, Parigi, 27 marzo, Le parole di Mussolini, attesesempre con cosi grandi- interesse,lo erano ancora di pm questa voi-ta dato il rapido succedersi degli«?riI„2U2Ue^te»ulVme settimanenell'Europa Centrale e Orientale Dai primi commenti dei giornali l'impressione generale non è sfavorevole. Se vengono formulate delle riserve sulla vivacità, « sulla violenza » — dicono alcuni — del linguaggio del dai giornali delia sera è general mente considerato come moderato £rf de?™^ " *T Tstra del resto di comprendere fa-cendo osservare che Mussolini ave-va, come principale scopo per lacerimonia di ieri, di glorificare ven-ti anni di attività fascista, il di-scorso riprodotto- integralmenteCalma e moderazione di sostanza « Discorso calmo e moderato nel-la sostanza benché violento nellaforma, che non migliora nè ag-grava la situazione », scrive Parisr Soir; e VIntransigeant dice che ^ sete frebbe potuto temere ..mostrando- si soddisfatto che < il Capo del Go-verno italiano non abbia fatto suoi gli attacchi della stampa italianareclamanti rivendicazioni impossi bili. Mussolini non ha sorpassato di molto il tono e i termini impiegati dal Re d'Italia. E' questo un fatto che bisogna notare come segno che la pace non è impossi¬ bile ». Anche =1 JLTStt&SBè particolarmente inquietante poiché in esso è stato riconosciuto che viviamo in un momento serio della vita europea, ed anche per che il Duce ha affermato che Lui e il Suo popolo non si lascierannocogliere dalla psicosi di guerra. « Le aspirazioni italiane — os serva il corrispondente romano del Temps — prendono dunque definitivamente forma più chiara e più delimitata. Ma in qual modo verranno presentate le rivendicazioni dell'Italia su Gibuti, Suez e Tunisi? ». In mancanza di una voce autorizzata i giornali parigini si riferiscono all'intervista di Gayda pubblicata nel Sunday Dispatch. cui allude anche il Temps nel suo editoriale: « I tre punti indicata da Mussolini costituiscono un programma più modesto di quello esposto con grande violenza dalla stampa fa-scista e che comportava delle ri vendicazioni cosi stravaganti come quelle relative alla Corsica, a Nizza e alla Savoia. Ma bisognerà sapere come il Governo di Roma intende porre le questioni di Tunisia, di Gibuti e di Suez. Il discorso di Mussolini non lo precisa, ma bisognerà forse chiedere qualche luce al riguardo alle dichiaraz oni che il signor Gayda, che è talvol- ta interprete del pensiero del Du- ce, ha fatto ad un giornale inglese ed in cui sono sottolineati soprattutto i diritti dei sudditi italiani in Tunisia, il diritto dell'Italia di chiedere la revisione del regime amministrativo del canale di Suez poiché essa occupa ora il secondo posto nel traffico di quel canale, ed infine la necessità di una collaborazione franco-italiana a Gibuti, solo porto d'accesso all'Etiopia. Queste rivenc'iicazionì possono costituire una base utile di negoziati? Bisognerà aspettare di conoscere i termini delle domande dell'Italia per giudicarlo; ma certamente molte cose sarebbero state facilitate se tali domande non fossero state impostate sul tono veemente della campagna della stampa fascista ». « Paris Soir », al quale sembra che a Roma si voglia vedere nel discorso di ieri un invito a negoziare, ammette che i ponti non sono tagliati ed aggiunge che la Francia non ha mai rifiutato di ferma che essa ha sempre dettoconversare con nessuno, ma con- che non lascierebbe prendere un pollice della terra che le appartiene. - La solidità dell'Asse Altra constatazione, nella quale tutti i commentatori si trovano d'accordo, è il riconoscimento della solidità dell'Asse Roma-Berlino. Un commento spiccatamente ostile nella sua forma studiatamente moderata, lo troviamo nel Petit Parisien, il cui redattore diplo¬ patto <- compia i primi passi e i sacrosanti diritti dell'Italia *. ma.tico considera come «una pre-tesa esorbitante » l'invito netto a negoziare contenuto nel discorso del Duce, a patto che la Francia'ammettalQuesta pretesa e del resto per Lu- ciano Bourguès aggravata dalla frase sul Mediterraneo « spazio vi- tale per l'Italia». «Siccome un mare non può es- sere per se stesso uno spazio vi- tale, scrive il Bourguès, si tratta evidentemente delle sue rive Tut- ti i rivieraschi Francia, taglili- terra, Spagna, Jugoslavia, Grecia, Turchia, fgittp. possono prendere la loro parte di tale allusione trttt-|ta dal vocabolario italiano e che espiana alle ambizioni italiane un'campo illimitato ». • |Per contro il corrispondente ro-imano dello stesso giornale telefo- na che l'impressione dominante è che Mussolini, per quanto violen-'to nelle Sue espressioni verbali, si è mostrato estremamente modera-; to nelle Sue dichiarazioni politi-( .che e in particolar modo ha lae sciato la porta aperta ad ogni , sforzo di conciliazione per quanto - concerne i rapporti franco-italiailni, considerati a Roma come il e problema capitale del momento. i è l * E' indiscutibile che l'Italia di oggi ha teso un dito alla Francia e le ha offerto di negoziare. Non è meno certo che il popolo italia-no in blocco sarebbe dietro il suo Governo se la Francia non rispondesse a questo appello suscitando T&tlM2fe Sfo^crÉ - ta qui col discorso di oggi. E que-1 sto un risultato del quale biso^nea.rà forse tener conto al di fuori -1 dell'Italia nel corso delle settima-1ne clle vengono ». e] [3 VIS SOUpre aperta L'ufficioso Excelsìor commentajnel modo seguente il discorso dei a f con sfumature « spe. -1 ranza. Perplessità sulle intenzioa'11' di Roma la cui direzione rasta |un Poco oscura. Aspettativa prir va di ottimismo e di pessimismo '■■ n.el .^guardi degli sviluppi ulte- Ftasif - zionl pr,se dalla Francia per ! quanto concerne l'integrità ferri, ! toriale e la sovranità ael suo Im'pero. Via sempre aperta a dei negoziati nei riguardi dei quali il Governo italiano non ha' ancora formulato delle proposte concrete. Così possono riassumersi le prime reazioni francesi al discorso di-Mussolini, discorso differenteIdi tono da quello del R3 Vittorio Emanuele, ma che non lo con- BfT SU nCSSUn PUnt° eSSen>^ mo annunciato, Daladier prenderà!la parola alla radio per precisare la posizione del governo francese in presenza dell'attuale situazione.- questo j discorso, che non potrà in certo fo| Dopo quello di Mussolini e o e ! 1 terreno militare Intanto l'attività diplomatica e qui !più che mai intensa. Bonnet ha' conferito con l'ambasciatore degli Stati Uniti Bullitt, con l'ambasciatore sovietico Suritz e con l'ambasciatore di Romania Tatarescu. Il ministro degli esteri francese ha messo il rappresentante di Roosevelt al corrente dei risultati delle conversazioni di qual modo non essere di riposta rè attesdeonil rdTvlvc^inteVessep 'ILondra per la cooperazione della|Inghilterra e della Francia in tut. j ti i camp,, particolarmente su,