La sede del governo occupata dalle guardie di Hlinka

La sede del governo occupata dalle guardie di Hlinka La sede del governo occupata dalle guardie di Hlinka Bratislava (via Berlino) 11 marzo / capi della « Guardia di H/inka » Zianno ordinato oggi la mobilitazione generale di tutti i membri dell'intera Slovacchia. I militi sono stati invitati a comunicare immediatamente ai dirigenti se dei loro cainerati siano ancora dete- 0 za tuttavia darne alcun particolare o schiarimento. E' chiaro che Berlino vuole stare a vedere, e attende che, se mai, le sane forze della salute operino da se, nel fragile corpo statale il quale, sei mesi or sono, rimase per ventiquattro ore a Monaco sulla tavola operatoria di quattro grandi chirurghi europei, e ne riuscì rinnovellato: ovvero presumibilmente tale. G. P. Gli ungheresi auspicano il diritto d'autodecisione slovacco Budapest, 11 marzo. Tanto i giornali del mattino come quelli pomeridiani si occupano diffusamente della questione cekoslovacca. Per quanto in attesa di vedere chiaro in questa nuova crisi dello Stato vicino, per ora ci si ferma soltanto alle congetture ed alla pubblicazione di quelle notizie che da diverse fonti si possono avere. Ciò che questa stampa rileva sopratutto è il fatta che, spesso, queste informazioni sono contraddittorie e che per il momento è difficile formarsi una opinione corrispondente alla realtà dei fatti. Generalmente però ora si ritiene che detta crisi possa essere momentaneamente risolta. In sostanza, sia i titoli che i commenti dei giornali locali sono ispirati a quello che ormai si può definire l'atteggiamento tradizionale dell'Ungheria nei riguardi di Praga e alla convinzione che gli avvenimenti cekoslo vacchi non fanno che confermare la tesi magiara sulla necessità di assicurare agli slovacchi il diritto di autodecisione. Per quel che riguarda una diretta presa di posizione, il Pester Lloyd ad esempio si esprime esplicitamente, come del resto anche altri giornali, non solo attaccando le mire accentratrici di Praga, ma rimproverando anche agli slovacchi 1 molti errori commessi negli ultimi tempi. Lo stesso Pester Lloyd conclude il suo commento ricordando gli sforzi del governo ungherese per normalizzare i rapporti con la vicina repubblica. L'Vj Magyarsag non risparmia le sue rampogne agli slovacchi i quali, secondo questo foglio, non hanno saputo fare uso di quella libertà ottenuta di recente, e, con leggerezza, hanno creduto di poter contare su Praga, quando la situazione economica si è aggravata, facendo cosi il giuoco dei ceki i quali hanno trovata ottima l'occasione per compiere a Bratislava un colpo di forza. Per il Magyarsag Nemzet la soluzione non può essere che una e cioè l'unione per gli slovacchi all'Ungheria. Preoccupazioni in Romania Bucarest, 11 marzo. Gli avvenimenti di Cekoslovacchia tengono tesa l'attenzione della stampa romena che, stamane, si occupa largamente di tutto quanto si è verificato nelle varie regioni del paese confinante. Anche nei commenti i giornali di Bucarest fanno risaltare la grave situazione verificatasi in Cekoslovacchia e | l'ufficioso Timpul scrive che, pur .essendo sicura la vittoria del go¬ verno di Praga, l'assestamento dello Stato Cekoslovacco su basi sane tenendo conto delle aspirazioni di una larga e reale autonomia chiede una sollecitudine delle più attive ed una comprensione giudiziosa da parte di tutti Gli altri giornali si mostrano preoccupati delle conseguenze che può avere il separatismo slovacco e si augurano che nell'orbita dello Stato federale venga subito risolta ogni questione per il bene del paese e la pace europea. <if1111111111111j111iimim111 11111uil1111iilim11 Sivak, il Presidente del Consiglio designato da Praga, e che ha declinato l'incarico nitri e quali siano gli edifici occupati dalle truppe ceke. Le guardie di Hlinka e il servizio di sicurezza del partito tedesco in Slovacchia hanno occupato questa sera, con le armi in pugno, la sede del governo slovacco a Bratislava. Altri distaccamenti armati del servigio di sicurezza- del partito tedesco sono concentrati davanti alla sede del partito stesso. La polizia ha ordinato stasera il disarmo immediato dei tedeschi senza alcun successo. Fino alle ore 17 il nuovo governo slovacco non era ancora stato confermato da Praga e continuavano i negoziati per ottenere la evacuazione immediata delle truppe e delle forze di polizia ceke subito dopo la conferma del nuovo governo slovacco. La popolazione è in fermento e le vie sono animatissime. Davanti alla caserma Hurban forti gruppi di manifestanti slovacchi hanno organizzato una clamorosa dimostrazione reclamando la consegna dei carri armati ceki alla popolazione slovacca. In diverse altre città slovacche la situazione è assai tesa. Gravi incidenti si sarebbero prodotti in provincia fra slovacchi e ceki. Si conterebbero finora sedici morti. A Kqesjnark i ceki hanno occupato la « Casa dei tedeschi » arrestando diversi funzionari del partito dei tedeschi. La misura è stata giustificata col fatto che la popolazione si sarebbe opposta all'azione delle autorità militari ceke. Il bilancio degli incidenti di ieri nelle diverse parti della Slovac chia dà complessivamente tre morti: due guardie di Hlinka e nna donna tedesca. Nella serata la calma sembra tornata. Il vice presidente del Consiglio Slovacco Teplanski ha firmato un decreto che vieta le riunioni pubbliche e inibisce alla popolazione di Bratislava di uscire nelle vie dopo le ore Z1.S0. Le misure militari prese dai cechi sono progressivaìnente revocate. Il riserbodi Berlino L'illegalità costituzionale della destituzione del governo slovacco Berlino, 11 marzo. La stampa tedesca appoggia compatta la tesi di Presburgo della chiara illegalità costituzionale della pretesa destituzione del Governo da parte del Presidente Hacha, destituzione di cui soltanto le fiete sarebbero state competenti, raga risponde a tutto ciò con le baionette e con gli arresti: vecchi metodi — dice Berlino — buoni a molte cose certamente, ma non a stare in luogo delle vere e stabili soluzioni costituzionali e nazionali. Oltre a tutto questo i giornali, accentuando prima di tutto l'interesse naturale degli Stati vicini, attorno al Paese in crisi, si richiamano anche a Monaco e a Vienna; i cui principii di ordine e di rispetto nazionali — dicono — soli potranno favorire, se applicati, una feconda vita allo Stato centroeuropeo. Cosi l'Hamburger Fremdemblatt, il Lokal Anzeiger, la Deutsche Allgemeine Zeitung, il Westdeutscher Beobachter e molti altri. Infine, alla riservata obbiettività delle sfere ufficiali corrisponde il silenzio che si tiene sulla nota che il Governo * deposto », ma tuttavia per conto suo in carica, di Tiso, ha inviato a Berlino, nota di cui l'Agenzia ufficiosa del Reich D.N.B. conferma l'esistenza, sen-

Persone citate: Tiso