Dov'è il cuore di Voltaire?

Dov'è il cuore di Voltaire? INTER VIS TE FUORI TEMIP O Dov'è il cuore di Voltaire? Lo statista britannico che inventò i vetturini milanesi Il sorger del sole in grande uniforme - L'antenata dello " scettico blu „ - Una chiesa donata dal " miscredente „ RK ombre si avviano di nuovo verso l'alba, tra i monti del Giura, come un secolo e mezzo fa. Ed è bizzarro che uno dei tre personaggi rechi In mano una lanterna, per andare a cercare il sole. Questa logica e curiosa osservazione è di Lord Brougham, il quai le garantisce che l'episodio è autentico. Erano le tre del mattino quan- ido si Incamminarono verso 1 mon h 1 tre personaggi: il signor di iVoltaire- 11 Biovane conte di La¬ tour ed un'anonima guida (l'uomo jche anche oggi porta la lanterna). * * ITra una dozzina e più di opere!che Lord Brougham — il baroneiEnrico di Brougham e Vaux — ha lasciate, particolarmente interes- sante è il suo libro sugli »: uomini di lettere e di scienza* (iMen of'Letters and Science ») edito nel 1845. Ma è anche interessante parentesi, per noi Italiani, ricordare che il nome del baione, scritto in modo abbastanza complesso, si pronunziava e si pronunzia tuttora semplicemente bnim. All'uomo politico, e insieme storico e letterato, si deve quel tipo di carrozza chiusa ch'egli stesso disegnò e fece costruire sui prin cipio dell'800 e che fu il veicolo]iiimwMimiiiuwiittiiiiuiimiimiiumuwin [capostipite persino delle vetturedi piazza che circolano ancor og-nei ritagligi a Milano. Se Lord Brougham. delle sue occupazioni politiche estorico-letterarie, non avesse avu- to quella strana idea, e se il suo nome di famiglia avesse avuto una pronunzia più regolare, i vetturini di Milano non si chiamerebbero « brumisti ». ma chi sa come. La Storia si serve di strani vel- coli per farci conoscere episodi cu-riosi. E s'è servita, perciò, dello stati- sta britannico per farci conoscere(anche l'episodio del signor di Voi- tairc che in un mattino di maggiovolle recarsi, vestito in pompa ma-ti sole chegna, ad ossequiare sorge. Quando II conte di Latour, che era stato invitato alla eccezionale gita, si recò nella stanza di studio del filosofo i campione di incredulità », lo trovò «vestito del suocostume da cerimonia, con giubba e panciotto in ro.sso lionato, pnn (aloni in yrigio chiaro », pronto a partire. — Man cher comte — disse Voltaire — je sors pour voir lelever du soleil: eette « Profession de foi d'un vicaire savoyard » m'ena donne envìe. seau a dit vrai. Vogons si Rous- jda Ferney (che allora non era an cora Ferney-Voltaire) alla sommi Ita donde, sul panorama grandio- !so del Lago Lemano, dello Cha- Ci sono due buone ore di ascesa iblais e delle Alpi alto-savoiarde, si può ammirare il più fantastico sorger del sole, Come in quel mattino di 163 'anni fa (Voltaire aveva allora 81 anni), il filosofo si appoggia al braccio dell'uomo che reca la lanterna: e il conte di Latour lo sostiene per l'altro gomito, sinché giungono alla vetta di un poggio, ove il piccolo gruppo si arresta. « Da lassù lo spettacolo è ma- unifico: le rocce del Giura, gli abe-ti verdi die sì stagliano sull'azzur— ro del cielo o sul giallo caldo edaspro del terreno; come sfondo iprati, i ruscelli, i mille particolari]* quel paesaggio soave che prece- ide In Svizzera e in annuncia co.sl'pi6e»ie; e, di più, In vista si perde '■ slin un orizzonte senza fine; e un li''1''"2"'"' cerchio di fuoco impor 'Pr»" " cielo». ; Il paesaggio è ancor oggi lo stes so quale lo descrive Lord Brou gham. Val la pena di aver seguito il .gruppo, per conoscere un Voltaire lassai diverso da quello che appa- re nelle sue opere, nelle sue let,tere, nelle biografie correnti di lui.l" che, quando il sole sorge radio so e dominatore, a colui che l'Eu nmmgrsssqr110pa ammira come filosofo dello P scetticismo e dell'incredulità, 16 c'splendore possente dell'astro mas- ^3mo parla il medesimo llnguag- u" " ! n!gio che ad un grande umile frate!c!tanto diverso da lui: .l« Lamlntu \ Il signor di Voltaire, il paladino dell'irriverenza, si inginocchia, I cmi Signore, cun iurte le .penalmente mNèr 1„ fr»!rSX:.,Ur*'- Xle Te, Altissimi!, porta significo.tiene*.|b' c« Dinanzi a tanta sublimità del-,rin Natura, Voltaire, è dominato dal \urispetto: si scopre, si prosterna e, " lottando può parlare, le sue paroled'lr,sono un inno: — Je crois, je crois en Toi! 'esclama con entusiasmo. Poi, descrìvendo con il suo ne- \ snio di poeta e la forza dell'animan j stia il quadro che stimola in lui tanta emozione, ripete ancora: Dieu puissant, je croisI ». * * Come allora, però; anche sta¬ rnAl|volta il signor di Voltaire si alzac. con vivacità, si scuote dal suo en- gtusiasmo spontaneo, toglie la poi- ! vere dai ginocchi, riprende la sua! t'<fisonomia rugosa •> e pronunzialaqualche frase contro la religione qrivclata. I pSi avvia verso la sua villa: sa; che gli sguardi dell'Europa con-je vergono su Ferney. ig * * p Una précieuse, Madame Cornuel, j V\condensò in un motto lo spirito : r antleroico del XVIII secolo: « Ili sln'y a pas de héros pour son valetì de chambre». \a] Questa banale pillola di filosofia! n1demolitrice ebbe — in proporzioni!.y più grandiose — lo stesso facile! successo che, più tardi, la canzo-1 ""^1netta dello '< scettico blu ». E' tipica tendenza delle anime meschine tentare sempre di immeschinire le grandi figure e le' grandi opere. In questo senso, parecchi antifascisti esteri e fuoru-j sciti — o che potrebbero fuoru-j scire — sono i diretti discendenti j spirituali della precìeuse — ahi! quanto ridic.ulc! — Madame Cor-■ \Grandi uomini e grandi opere i rimangono grandi da qualunque' Punto e in qualsiasi momento si\considerino. I Se a qualche vnìel de chambre un eroe non appar sempre eroe, ni A nnn /limlnuìana l'i fi rrur'j rìa\ _ ci0 non diminuisce la figura del-,'eroe: ciò serve a rivelare la psi-jcologia del cameriere. je molta letteratura, nel secolo XVnl e Periodi appendicolari eb-!be la psicologia di un vnlet de chambre. [E', invece, assai vero il contra- rìo: che' cioè- la Parte mi£liore tli un ?ran(le uomo aPPare Propriojsia pure per barlumi — quan-,d° eSu mcno sl preoccupi di quel- o che i Francesi chiamano tutto- ra la galene. La nostra lingua, con maggior saggezza, colloca il pubblico piati- ;nte a quota pili bassa: e dieta- -rno perciò « la platea ». La galcrie di Francois Marie Arouet, autodetto Voltaire, era 'Europa intera, anche poi ch'egli ci ritirò in questo paesello che si gloria del nome di lui. Ma il Voltaire di Ferney-Voltaire ò tutfaltro di quello, facile a! compromessi, il quale volle conquistare letterariamente i contemporanei. Qui si ricorda ben altro, di lui: e la maggioranza dei cittadini ne! gnora persino il titolo delle opere principali. Conosce piuttosto quel ' Voltaire anti-Voltaire che sol per rari barlumi traspare qua e là nei l suoi libri e nel suo epistolario. « Una fausse science fait desi athées: une vraie science proster-1 ne devant la divinile». (Dialo- I 'la divinile ». ', 10). yties. XXIV, 1(J). j ! ■ scriveva che «si Dieu n'nxi-sinit \pns, il fanti rait l'inventer»; e che. i ncH'Eloge funebre, affermava: ' « Z,u raison nous trompe plus son- E il Voltaire che, nella Epìlre]l'nuteur des Troia Impnslcnrs,\\vent qtiela Nature». I La rsatu_r_a, ir, quell alba d! mag- gio. del 1. „■>, gli diceva, senza in gannì di raziocinio, che Iddio esl- età fin 1 I ITI !71rì fi 111 1 ' OT Pf TI 11 ^ ; " ci10 isojrno di ,ste dall'inizio dell'eternità jnon vè dunque neppur bis j inventarlo, * * ! Dalla Rue de Chantepoulet a Ginevra, si viene a Fernoy-Vol- [taire con un franco svizzero di au- tobus, andata e ritorno. Un chilometro dopo la frontiejra, in terra francese, è il paese ,che ha poche case, la villa del fi-j | ! i | ' ci j | losofo e due monumenti di lui. , S'incontra dapprima, nella piaz-| za del crocevia, un busto che so- vrasta la modesta fontanella: fu! ; offerto da Claude Marie David - la persona viva è bonaria. Il monumento ! ' l i 1 « en mémoire dn centenaire dei Voltaire». L'altra statua, di bron-l zo, di fronte alla villa, è a figura intera, ossuta e magra quanto fu:l'espressione I dedicato a' - patriarca » che fu « il benefal -1tore di Ferney»; l'iscrizione sul j lato destro del .piedistallo ricorda] che Voltaire '(fece costruire più | di cento case, diede alla città una I chiesa, una scuola, un ospedale, il 'serbatoio e la fontana; prestò da- naro senza interesse ai comuni cir- convicini; fece prosciugare le pa-iludi del paese; nutrì gli abitanti! durante la carestia del 1771». iCompì, insomma, numerose opere di cristiana carità: e, tra queste, 11 dono di una chiesa. * * E' noto che la salma di Voltai- re, già affrettatamente sepolta| ]nell'abbazia di Scellière un'ora \prima che giungesse il divieto dal j Vescovo, fu nel 1791 trasferita al | Pantheon di Parigi: ebbe, durante i Cento Giorni, l'onta di essere dissepolta ancora, in modo meno ! onorevole, e gettata in uno scarico pubblico. Ma il cuore avrebbe dovuto sai» i varsi, poi che, alla morte del filosofo, era stato tolto dal corpo e consegnato a Madame Denis: in | una teca d'argento costei lo con' segnò a Madame de Villette. Però quando, nel 1864, si apri il sarcofago di Sainte-Geneviève nel i quale avrebbe dovuto essere, il j cuore era scomparso. | Dov'è dunque il cuore di Voltaire? Nessuno storico prenderebbe sul , |^™ Pace' se ne sia "tornato con io*. !ze Pr0Pne a Ferney. * * Intorno al monumento è Bilen¬ i l . Z10> tra,S'ì a be" che non hanno :ancora le foglioline primaverili: e ll Piazzale è quasi deserto I Sotto lo sguardo bonario de! fi losofo passa soltanto una mona1ca. dalla cuffia a larghe ali can j lde- ] La suora solleva gli occhi ver | so il signor di Voltaire. Forse mor¬ mora una preghiera riconoscente. La monacella ignora la letteratura e la storia della filosofia: sa soltanto che quel personaggio idallo sguardo mite donò al paese ! una bella chiesetta sulla quale è iscritto: « Deo erexit Voltaire». Dev'essere stato dunque un buon cristiano molto timorato di Dio, -uel signor di Voltaire, Toddi Ferne?/-Vo?f«tre, marzo. | [( La chiesetta fatta costruire e clonata da Voltaire a Ferney E il Vlti ]lbi di lè

Persone citate: Altissimi, Claude Marie David, Francois Marie Arouet, Latour, Madame Denis

Luoghi citati: Europa, Ginevra, Milano, Parigi, Svizzera