Come un supremo diritto può diventare una suprema ingiuria di Giuseppe Piazza

Come un supremo diritto può diventare una suprema ingiuria GIml ARMAMENTI Come un supremo diritto può diventare una suprema ingiuria Il discorso di More Bclisha e i lividi cntusiasmi di Puff Cooper nei commenti tedeschi Berlino, 9 marzo. I particolari concreti che, come ministro tecnico il segretario di Stato alla guerra Hore Belisha ha dato alla Camera dei Comuni sull'armamento inglese già preannunciato dal Libro Bianco, con spe ciale riguardo al corpo di spedi- j zione che l'Inghilterra destinereb be per il continente, in caso di guerra, vengono accolti dall'opinione pubblica tedesca senz'alcuna sorpresa, dal punto di vista non solo tecnico, ma anche politico generale, essendo naturalmente più che nota e congniamente valutata negli ambienti militari del Reich la misura e proporzione dello sforzo militare che all'Inghilterra è possibile nel quadro programmatico delle sue nuove spese militari: e dal punto di vista politico, non meno nota essendo l'esatta portata della politica di intesa con la Francia. Oltre il segno Per questo ultimo riguardo anzi, anche questa manifesiazione, non meno che tutte le altre, che l'hanno in varie occasioni e si può dire a regolari intervalli da tempo preceduta, è messa sul punto delle note, continuate, ansiose insistenze della Francia di sentirsi dire, e soprattutto di far sentire agli altri, da bocca autorizzata britannica, che l'intesa ha un contenuto ed un equivalente militare, anche tecnicamente precisabile, disposto ad entrare in azione in certi dati casi. Pare infatti che, senza una verbale, periodica assicurazione in proposito, ripetuta attraverso la Manica e più o meno variata per quanto riguarda i particolari, non si possa vivere a Parigi più di un cerio tempo; si resiste qualche settimana, magari qualche mese, ma, poi, si ritorna alla carica per riudire ancora una volta le confortevoli parole, che a Londra per altro si accordano a seconda dei momenti, come variati contagocce. Si crede ingenuamente a Parigi, ma certamente anche a Londra, che ciò giova, diciamo meglio, che c.ò possa sortire effetti infimidatorii. Ci si sbaglia, così a Londra come a Parigi, ma, tant'è, si continua nella falua tattica. In ogni modo, per quel che riguarda la stampa tedesca la cosa è ormai talmente conosciuta ed abituale che essa non desta più alcuna sorpresa, e viene ogni volta accolta col tranquillo conteggio di un paese il quale, avendo la piena consapevolezza della propria forza, non ha alcuna, ragione "per lasciarsi unprcssionaro dallo spettacolo della forza altrui, e che, avendo preteso j>3r se stesso la piena libertà ed assoluto diritto di giudizio e di provvedimenti, in materia della propria difesa, non ha obbiezioni' da fare al legittimo uso altrui della medesima libertà e del medesimo diritto. Sorpresa, o tanto meno dispetto, dunque, assolutamente no, per quanto riguarda la cosa in sè. Sorpresa, semmai, la stampa tedesca esprime ogni volta, in tal caso — e non manca di esprimerla anche questa volta — per certi aspetti e lati concomitanti del fenomeno i quali, solitamente, lo accompagnano e non mancano in maniera significativa di illuminarlo. E, cioè, per esempio, per la disinvoltura con cui, per lo zelo di dare offa, evidentemente, alla parte sollecitante, si finisce per oltrepassare il sagno, nella designazione sottintesa del presente nemico, dimenticando bellamente, come si fa questa volta, che esiste per esempio una dichiarazione anglo-tedesca, come ne esiste del resto una franco-tedesca di non farsi reciprocamente, la guerra e di non risolvere per via delle armi le proprie contese. Queste semplici obbiezioni, o piuttosto richiami ed avvertimenti fanno oggi i giornali tedeschi a quelli britannici, e ai loro uomini di Stato, commentando le dichiarazioni di Hore Belisha. Sfondo aggressivo Ma non è, si badi, una osservazione puramente contenziosa o oziosa o formalistica, bensì, al contrario, ne costituisce e porta con sè una di contenuto importantissimo ed è questa, che queste periodiche assicurazioni per l'accentuazione che raggiungono, finiscono per conferire a tutta la materia trattata un carattere, alla fine, troppo evidentemente offensivo ed aggressivo, il quale contrasta grandemente con il carattere difensivo che a tutto il programma di armamento britannico si vuole dare; e allora non possono a meno di recar sorpresa, anzi recano meraviglia nell'opinione tedesca. Come infatti non conferire un evidente carattere offensivo a tutto questo parlare di corpo di spedizione, rivolto verso un paese, che ha dato, come nell'accordo navale anglo-tedesco, tante prove di com. prensione e di spirito di conciliazione e il cui Capo ha fatto tante e ripetute proposte di intesa e che ora stesso è delle due parti quella che richiama l'altra alle esistenti dichiarazioni di non aggressione dopo Monaco? Queste cose obbiettano i giornali, pur manifestando il più vivo interesse dal punto di vista tecnico, alle esposizioni tecniche di Hore Belisha. La Deutsche Allgevieinc Zeitnng per esempio, dopo avere esposto minutamente lo stato delle cose, cioè dei programmi quali risultano dal dati forniti dal Ministro della guerra, conclude di cendo che « la Germania sostiene la tesi che ogni paese è solo ar bitro della misura delle proprie forze armate, ed è libero di provvedere alle necessità della propria difesa. E cosi come la Germania ha voluto per sè questa libertà essa la lascia agli altri. Il compito della difesa è affare di ciascuno Piuttosto il giornale si domanda se, data la dichiarazione del 30 settembre '38 dal ministro Von Ribbentrop funata a Parigi e data l'analoga dichiarazione anglo-tedesca di Monaco, non si debba ritenere che tutto questo parlare di corpo di spedizione sia privo di senso. Per quanto riguarda la Gei mania essa non può a meno di seguire col più vivo interesse dal punto di vista tecnico tutto questo armeggio. I medesimi rilievi fa VAngriff, Meno misurate e composte accoglienze hanno naturalmente taluni interventi nulla discussione inglese, interventi i quali, per la natura dei loio autori, troppo caratterizzati come guerraioli e come antitedeschi, finiscono per conferire a tutta la faccenda, molto anzi, moltissimo di quella luce <"< gressiva di cui dicevamo sopra. In tale senso 6 commentato l'intervento di Duff Cooper del quale i giornali ricordano com'egli non abbia mai fatto mistero del suo delenda Cartógo della guerra contro la Germania, e come, perciò, sia il suo plauso al discorso di Hore Belisha, sia la sua rivelatrice proposta della legione straniera da'lui fatta, costituiscono un elemento capace di per se stesso di caratterizzare la situazione e lo spirito stesso delle dichiarazioni del ministro della guerra, a meno che quest'ultimo non provveda a distanziarsene ufficiosamente. Tonaci illusioni La Nachtausgabe nota come con uomini prevenuti della risma di un Duff Cooper non c'è nulla da f ,-e se non lasciarli a sè stessi. E' di quella gente, come ce n'è tanta, e anche più responsabile, in America, che ogni momento espettorano, la previsione di una imminente guerra mossa dalla Germania, mentre nel fatto sono essi che recano in petto la guerra contro la Germania. Del fallimento uelle catastrofiche previsioni, sì consolano per altro ogni volta fin-|agendo di credere e facendo credere agli altri che la guerra è stata evitata proprio dalle loro minacce. Vivono di questa illusione, e credono che la guerra si possa evitare per via di minacce. « Ma — conclude il giornale — verrà giorno che costoro dovran- csllddcmzgllndidlrt| zpdgnnssBLno convincersi che il mantenimen- * to della pace è soltanto una que-l stione di saggia direzione politica; ] di questa saggia direzione politi ca, per altro, la quale non sta di casa nè in Inghilterra nè in Francia, ma sta soltanto di casa nelle potenze dell'asse Roma-Berlino >. La Boersen Zeitang osserva come l'entusiasmo di Duff Cooper manifestato al discorso di Hore Belisha non possa a meno di gettare su quest'ultimo una luce sinistra. C'è una piena contraddizione fra le dichiarazioni difensive del ministro della guerra e le dichiarazioni di uomini come Duff Cooper che fanno consistere tutta la situazione nella necessità di un knock-out all'Italia ed alla Germania, a meno che il Ministro non se ne preservi con una dichiarazione. La proposta della legione stranieri bolscevico-spagnola fa il resto. Verrà una opportuna de- jsiderabile manifestazione, la qua- le distanzi le dichiarazioni del Mi-1 nistro responsabile da quello dell'irresponsabile ? Giuseppe Piazza ;