I nostri diritti riconosciuti a Praga

I nostri diritti riconosciuti a Praga L'Italia e la Tunisia I nostri diritti riconosciuti a Praga cLa stampa cekoslovacca in quesii giorni segue con un interesse rimarchevole la tensione italo-1 francese. Sui giornali della capita(e sl succer|0no ogni giorno ar-1 Micoli degli inviati speciali già in : « in Libia" ora tutti in Libia. La cosldetta sorella latina, dLa C0S.'?eUa sorel,a latlna' ,chc non na piu a praga corrisponden- t « 5» ^ornali dalle giornateide.rot-, ^^r.?;.,"1^^'^ri^.^J1^0^^' giudea Havas, che naturalmente i^ non vede ed ignora le corrispon- g denze di questi Inviati speciali, se|a scottata dagli ebreo-massoni, dai comunisti di Francia, non forse1 più da quelli locali, per i quali si Ln„. nr.„a.am|n ! ramni di ™.!, ^l°±"pa a"i?„ «TP„dL=™: i fcentramento, come siamo infor-; f mat1' dopo la decisione presa nel- u l'ultima riunione del Consiglio dei;s Ministri. n Tnrt,amir> alla Francia e non no- ? ta}?^n^a^^L^^^/'\ tendo Cltare' P?r ragioni di spa- P zio, queste corrispondenze da Tri-in poli e da Tunisi, diremo che l'atto d d'accusa contro l'esponente della q democrazia europea, visto da ex.",dernnr.ratlri sperimentati, è si elo- ™;quente che dovrebbe far pensare g aj mestatori sulla Senna. {eII Vecerni Ceske Slovn di sta-'cmano ni.hhiica un articolo di im tmane pubblica un articolo di un ex socialista, certo Stransky, da- tato da Tripoli. Ciò che ha visto £a Tunisi e in tutta la Tunisia èl una vera e propria requisitoria ! ndella Francia; è soltanto una par-,dte degli abitanti, si crede, che par-*stt,„P„n ,„ eva-pio inm-pip-izteggiano per la Francia, ìncoscien- gti, pagati o ideologicamente ma- tI lati o ebrei, contro cui sta la mas-1 pjsa compatta degl'italiani, lavora- itori onesti, che hanno trasformato ' da soli la colonia contro l'iridi- S d i francesi. , 1 gAlle frontiere, scrive il giorna- t ho sorpassato carovane diIarab'j tunisini* con le famiglie, che |si trasportavano clandestinamente; nella vicina Libia, richiamate da!- he voci che avevano sentite e che facevano sapere come nella Li- t bla vi fosse giustizia ordine, la- jvoro, pulizia e rispetto. [di domani, a pro-lscrive: . voro, pulizia e ns , n ^edelni List d !posjt0 cu Tunisi, ! non vi poss0no e? * Timi-i . ± uuLai, ; non vi possono essere dubbi, ap- partlene alla zona d'interessi ita- i nani. Si tratta della vecchia Car- jtagine, per la quale combattè;-1l'Impero di Roma per i propri fini - economici e militari. La Francia I ■ji b annrnnriata di Tunisi nerchp n poteva opporsi. Geograficamente .• Tunisi appartiene all'Italia. La;e1 Corsica? Fu presa a Genova con-1 i tro la volontà dei suoi abitanti, co- j-,me una pedina su di una scac-;-1 chiera. Le richieste dell'Italia sono o\quindi storiche e nazionali. Anche -Ct- • i j e.Nizza vi si deve comprendere in -,queste richieste. Ma vi sono anche noltre ragioni. L'Italia è effettiva-.» — - —o al ! mente una capace colonizzatrice, o- Aver trasformato in giardino ilti : deserto africano in molte zone, o sempre rispettando correttamente b-'i sentimenti religiosi degli abitan-Iti, è tutto a titolo d'onore del-l'Italia. Aggiungiamo la volontàì int'ma di questa nazione rinno- i vata e giovane e tutto ciò concor- re a far pensare che l'Italia non possa oltre tollerare il pugno blin- 'illtn npl'flanm rhP nnnrpwn'j '^urSm^'mW^SDS^f l per lei Tunisi in questo momento» -I ^ tj i; " "* ' • • "

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