L'incoronazione del Papa avverrà sulla loggia esterna di San Pietro

L'incoronazione del Papa avverrà sulla loggia esterna di San Pietro L'incoronazione del Papa avverrà sulla loggia esterna di San Pietro La moltitudine potrà assistere dalla piazza alla spettacolosa cerimonia - Il Pontefice ha ripreso in mano le fila degli "affari,, politici ed ecclesiastici - Due ore di udienza ai sostituti - Nulla di deciso ancora per il nuovo Segretario di Stato Roma, 4 marzo. In Vaticano è tornata, oggi, la piena normalità. Al posto di guardia degli Svizzeri è stata tolta la bandiera del Maresciallo e Custode del Concia-. ve, cosicché sventolano soltanto Inella città le bandiere pontificie.!Sono inoltre scomparsi quasi to-'talmente i segni esteriori, cosic-chè il Conclave del 2 marzo '39 èdefinitivamente passato alla sto-ria. Pio XII è già al lavoro. Alle9 stamane ha ricevuto i due di- rigenti della Segreteria di Stato i monsignori Tardini e Montini, iquali tra l'altro gli hanno sotto-posto fasci di telegrammi di feli- citazione giunti da tutte le parti del mondo. L'udienza ha avuto termine alle 11; il Pontefice ha poi continuato da solo il suo in- tenso lavoro. Contrariamente a quanto si diceva ieri, stamane s'èiniziata la preparazione dell'ap-partamento nobile del secondo pia- no del Palazzo Pontificio, compre- so il magnifico studio. Martedì lo XH prenderà possesso dell'ap-partamento, e inizierà tosto leudienze così dette di tabella. Do-mani e lunedi il Papa continuerà Ia ricevere nel suo appartamento privato. i'Gli affari in corso Per domani è fissata l'udienza della Camera Apostolica e dei Religiosi Salesiani; ma molti Cardinali si sono recati oggi in Segreteria di Stato, e fra gli altri gli eminentissimi Seredi, Nasalli-Rocca, Iorio. I Cardinali esteri resteranno a Roma fin dopo l'incoronazione; gli americani s'imbarche- rTeiUSo0-dioggiiiPon-|tefice ha compiuto la sua consueta lunga passeggiata, prima in nel suo studio privato, dove ha preso in esame alcune delle più urgenti pratiche che la breve malattia di Pio XI, .la sua morte e il periodo di Sede Vacante avevano lasciato in sospeso. Pio XII, a differenza di quanto solitamente avviene all'aprirsi di un nuovo pontificato, essendo a conoscenza, come ex-Segretario dì Stato, di tutte le questioni che erano all'esame del Pontefice, salvo qualcuna che per 11 suo carattere speciale il defunto Pontefice aveva a se avocata, non ha dovuto affrontare il periodo di preparazione specifica che richiede sempre qualche settimana, .e per talune questioni più gravi anche un tempo maggiore prima di trovarsi in possesso di tutti gli elementi di giudizio, ollt „. r- „l<lrii _oi _inr automobue e poi a piedi, nei giar-t,,„f,•„.,„! <-!■■;-,£ oi & ^itfvni^n dim vaticani. Quindi si e rituato 1Questo è un grand* vantaggionon solo per il Papa ma anche perle Congregazioni e gli Uffici ec-cleslastici, tanto più rilevante inquanto la maggior parte delle pra-tiche sono state iniziate e trattate fin quasi alla conclusione perso nalmente dall'ex-Segretario. Sic che anche le udienze che nell'entrante settimana Pio XII comincerà a concedere al Cardinali Prefetti e Segretari delle Congregazioni, Dicasteri e Tribunali, non dovranno essere più lunghe e più laboriose del consueto, e non richiederanno quel lavoro di ricapitolazione che tali uffici solevano fare all'aprirsi di un nuovo Pontificato. , i .... . La solennità dell'incoronazione L'incoronazione di Pio XII, giàfissata per il 12 corrente, acqui-sterà una grandiosità non mairaggiunta. Si pensa, infatti, di procedere al solenne rito non nelchiuso del grande tempio, che non potrebbe ospitare più di qualche decina di migliala di persone, ma sulla maestosa Loggia del Bra- mante di dove Pio XII ha già impartito la benedizione « Urbi et Orbi *. Nell'imponenza della piazza di San Pietro, e per quanto è lunga la Via della Conciliazione, potrà cosi convenire l'immensa moltitudine dei fedeli italiani e stranieri. Si ritorna, in questo modo, dopo la Conciliazione, alle antiche tradizioni della Chiesa. In proposito si hanno questi . Iui due Parti distinte, la Messa che!'1 Pontefice celebra all'altare del-'la Confessione e l'incoronazione vera e propria. Questa seconda è ,la Palte Piu suggestiva. Dopo la1Messa, secondo l'antico cerimonia-|le 11 magnifico corteo che si for-particolari: la cerimonia consta - mera passerà in processione at o ! tarverso la Basilica, poi sotto il il portico, dom'e salirà per la Scala -j Regia del Vaticano fino alla Sala - | Regia e da qui entrerà nell'Aula i delle Benedizioni al di sopra deo portico di San Pietro. Sul balcone a che è nel mezzo della facciata e - da dove Pio XII ieri l'altro benea disse la folla ammassata sulla è'Piazza sarà eretto un trono, e co-sl il popolo potrà assistere dalla piazza all'imponente cerimonia, Il Pontefice, nel dare disposi zioni circa la cerimonia j coronazione, ha espresso .a "o.Ó^,tà di usare per essa la preziosa'tiara che i milanesi donarono al Isuo Predecessore, in occasione del- la Sua incoronazione. E' questo un inuovo gentile atto di pietà filiale 'verso il defunto Pontefice, e di nmae-e-in alla c,,a memoria che è Nulla ancora di preciso è dato sapere della presa di possesso che il Pontefice, come Vescovo di Ro-ma, dovrà fare della sua Catte- drale, la Basilica di S. Giovanni in Laterano; ma non è escluso cheessa abbia luogo domenica 19 marzo, festa di San Giuseppe. |«Uno di voi due sarà Papa» La notizia della nomina del 19 VCardinale Segretario di Stato saràt~ ,. . ** . , . nota soltanto tra qua che giorno. ** i 1 AUimportantissimo ufficio, si as-sicura, sarà chiamato un Porpo-rato che provenga dalla carrieradiplomatica. Continuano a farsi insistentemente i nomi dei cardi-nali Maglione e Tedeschini, que-sfultimo compagno di scuola diPio XII. Pio XII, infatti, frequentò perdue anni come alunno esterno, l'Apollinare e si laureò a pieni votiin sacra teologia e in « utroquejure»; con lui condusse gli stessistudi il card. Tedeschini. Dei suoi insegnanti di quel pe-riodo sopravvive il prof. EugenioCarusi, che per molti anni fu or-dinario in varie Università italia-ne e allo Studium Urbis. E' un e-minente cultore di diritto romanoe di diritto orientale, autore di|pregevoli pubblicazioni che hanno. bella fama nel campo degli studi. giuridici. Il prof. Carusi, che èiaico e ammogliato, ha 73 anni.1E. professore emerito e tuttora insegna alle Facoltà ecclesiasti che passate dall'Apollinare all'Ateneo Lateranense. «Mi pare di vedere ancora —egli ha detto a chi lo ha avvici-nato — sebbene siano trascorsitanti anni dinanzi alla mia catte-dra, assorto e attento, un giovanedi nobile aspetto, magro, figura ascetica, sempre pensoso,nitn ladlLU, ldcon "un attTggìamento cnerdenota-va la sua appassionata dedizioneallo studio dei problemi dello spi-.rito Conservo di Eue-enlo Pacelli, i , ■ , if™0 V ; ^^^^X^A!tàlrano i miei migliori allievi, quelli-icoi quali ero più a contatto e coni|l quali mi era gradito, anche dopo le lezioni, intrattenermi a discu-]tere diprobleml religiosi e scien-e a i fervore, a tifici. Eugenio Pacelli dimostravaun'alta intelligenza e una bontàeletta, e studiava con profondoMi ritorna nitidamentealla memoria un episodio, in cuirivolsi ai due alunni prediletti unafrase scherzosa che ha trovatoconferma nel Conclave del 2 mar-zo. Come sempre solevo, dopo lelezioni, un mattino mi soffermai e to lle sti nei corridoi presso un gruppo di studenti, tra i quali erano il Pacelli e il Tedeschini; si svolgeva un animato dibattito sopra un argomento religioso. Il futuro Sue hejcipe della chiesa erano el-jnisti della discussione ne cosi acutamente dimostrare la a è giustezza della loro tesi, e persua la dere gli astanti che ne rimasi enia- tusiasta e dissi loro sorridendo: or-]„Bravi| bravi; forse uno di voi due ta cessore di Pietro e il futuro Prin-ìprotago-j sepperoj at il ala ala ula del one a e neulla coalla , si diventerà Papa ». Il prof. Carusi ha ricordato i noltre come Eugenio Pacelli, du rante le discussioni sulla «que-stione romana » da Pio XI felice- mente risolta con i Patti Latera-nensì, abbia dimostrato sempre un pronfondo senso di italianità. « Oratore pentecostale » A proposito ancora di « profe- zie» e previsioni, a titolo di cu- Ó^ osa ; sunta da una espressione carat al teristica del padre del Papa il el- comm. Filippo Pacelli, il quale, ' un quando il figlio era giovane stu- i ale dente avrebhe detto senz'altro' di che con tanta serietà e dìmó*- è ,, canlasenela e a«posi i ato «lenuTaJafS^cJa^\he ; forse, anche Pontefice ». Coloro Ro-jcui il comm. Pacelli fece questa; te- ; confidenza hanno ricordato oggi, nni ; l'augurale episodio. : he! c,è , , «nrofpZÌa. d< mons 19 L„l-P-°, m.°_"SJa» del 19 Ìt CtP°l la «Profefa» di mons. Vacobacci. Era costui un santo |sacerdote, amico e frequentatore, ti casa Pacelli, ove per caso egli|iy?,™®,^™^ delIanascita di Eugenio. In un momento di ispirazione, come se parlas-j aràse vedendo chiaro un giorno lon-1 k r ■■ * \ \ no. ; tano. preso sulle braccia il fanto- ■ * , - a as-;lino in fascie, esclamo: « A 63 an-i po- ! ni da oggi, questo bimbo sarà ben era \ noto in San Pietro ». La visione rsi idei buon prete sarebbe stata dundi-ique ben esatta, ue-j Riprendiamo, ora, alcuni altri di episodi, fra quanti vengono in questi giorni narrati. Questo nar- per ra della prodigiosa memoria di no, i Pio XII. Egli doveva pronunciare, oti I a Lourdes, un grande discorso che ue j aveva in animo di leggere. Perssi | ciò se n'era portata una copia i stampata nitidamente. Ma comin- pe-'ciò poi a parlare senza guardare nio!il foglio. Ebbene, pronunciò il dior-'scorso intero e molto lungo, a meia- ■ moria, senza mutare nemmeno di e-; una virgola, di una pausa il testo :no | stampato. II j . ' ;!;di, si sa cne pj0 xil conosce una no diecina di lingue, ma sette tal-1 udi; mente alla perfezione che, in una è;recente adunanza della stampa; ni. ; cattolica, egli ebbe modo così di iora I pronunciare un discorso ai con-j sti Agressisti di tutto il mondo ripe-;tendolo sette volte per quante ierano le lingue di cui egli è prò-' —; fondo conoscitore. Lo scomparso :ci-i Pontefice Pio XI, quando gli fu ri-,rsi ' ferito l'episodio, definì il suo « ca-1te-1 riesimo Cardinale Pacelli» coniane! una frase di eloquente incisività:;so, la -i oratore pentecostale». Egrll cosi'ld . __.*?. 'lo chiamò come a volere rivedere ta-|in lui il ripetersi del miracolo della one;Pentecoste, che donò agli Aposto-pi-'", predicatori fra le genti, la fa- elli velia d ogni popolo, acciocché V ;o^nuno camsse nella sua linijua'!t ' «5 cristo e I«Rivelazioni» del barbiere elli; con; opo| cu- Luigi Evangelisti, il barbiere di en-| pio XII da anni ha un appalto nel aval l'interno del Vaticano, per gii Svizntà j zeri. Li serve, come si dice, di barndo ba e capelli nella botteguccia che nte]ha aperto a questo scopo in uno |cuiIdei cortili della Città del Vaticano.na Luigi Evangelisti ha anche unaato'bottega di barbiere nella vicina viaar- delle Mascherine In Borgo, e cosi, le Ida uno Stato all'altro, egli corremai^per servire l suoi clienti aiutato da quattro garzoni e dal figliolo. Egli è stato il barbiere che servi nel Conclave dal quale è uscito pontefice Pio XI. All'attuale Conclave aveva inviato il figliolo Eclio ma questa volta l'Evangelisti ju-i j nior ha avuto ben poco da fare, j j Luigi, il padre, è il barbiere del Cardinale Pacelli da sette anni e mezzo. L'ultima volta che ha servito l'attuale Pontefice è stato una quindicina di giorni addietro. E' con commozione che l'Evangelisti ricorda certi particolari: « Il card. Pacelli mi fece chiamare come al solito; mi precipito Sua Eminenza mi dice: — Mi se -!e sua eminenza mi - ! dispiace che ti sia disturbato -1 *veyj da fare, io avrei aspettato ». n li Figaro si affanna ad assicu-jrare il porporato che, in qualsiasi]caso, sarebbe egualmente accorso. \Ma il card. Pacelli insiste, non|rfvuole che il suo barbiere perda ! tempo e forse anche clienti per in-N trattenersi a discorrere con lui. \d K Era sempre cosi — ha aggiun-j qualvolta U ' ras, ,urari0 i ' va presso "/«forato circa tre i quarti d-ora Solo per j cape i pe- \^^^^^%^ SKSi di strusa ; , : me la barba può essere rasa senza saPone — ha soggiunto « «giro, J- Cosi, a secco, come si dice in andavo a servirlo. Si preoccupava;nsempre del mio lavoro, del mio!»tempo; min sapevo come fare a| su questo punto .>. Ogni volta, il barbiere, rimane- LSg: E' stato lui a farmi vedere co- ' _ così, a secco, come si dice termtae tecnico. Io non volevo , crederci e il card. Pacelli mostran|domi la guancla ben rasa: « Guarda, figliolo, se è possibile». volta che il Cardinale lo j Ogni 1 chiamava in vaticano, i n,vange- \ listi posava la sua giacchetta ". •« bianca da lavoro e ne infilava una i : unenti; Ma su una d'i queste nostre I magnifiche unità, sul Conte Gran t1dtpAMicc1rmss1aCome abbiamo già pubblicato, [BI nera di circostanza. Il Cardinale, a vederlo comparire così, in ghinj gheri, scuoteva amabilmente il . capo, e con un sorriso di dolce rim' provero: * Perchè fai sempre tanti complimenti, figliolo? Vieni da ; me cosi come lavori nel tuo sa! Ione. Non voglio tu perda tempo ; per i complimenti ». La notizia sul «Conte Grande» l'annuncio della elevazione al trono di San Pietro del cardinale Eugenio Pacelli, è stato portato dalla radio a bordo di tutte le navi italiane in viaggio verso tutti i con- de, la notizia ha suscitato un sen- 1 so di particolare commozione ed. esultanza, poiché tale nave ebbe, ; ptclctosml; nell'autunno del 1934, il privilegio idi portare il futuro Pontefice j Pio XII al Congresso eucaristico ; di Buenos Aires nel viaggio di an i data e in quello di ritorno dalla ' Capitale argentina. L'imbarco del : Legato pontificio sul Conte Gran, de ebbe luogo a Genova la matti1 na del 24 settembre. La nave sali pò recando all'albero maestro lo ; splendente stendardo pontificio, wpulsscaspt' tra tripudianti manifetazioni della | t' ,„p„f., „ Dn«f« ria.- ÌTI1_ folla ammassata a Ponte dei Mil le; il Cardmale mentre la nave al 1 staccava dalla banchina,_benedisse a lungc.il popolo.di Genova Si ricorda anche che durante il 'viaggio il Cardinale potè eguai- I m*S accudire ai suo altissimo uf. o tìcio di Segretario di Stato, valendosi della potente e perfetta stazione radiotelegrafica « Marconi ». | In quella occasione, la « Società Italiana Radio Marittima » aumentò il numero degli ufficiali marconisti, ed il lavoro di questi fu senza sosta durante tutta la traversata atlantica. Il traffico radiotelegrafico tra il Vaticano e il Conte Grande si svolse sempre in modo parfetto. suscitando il vivo compia- ovcslm! Grande si svolse sempre in modo) al parfetto. suscitando il vivo romplaMa'cimento del Legato Pontificio e , guadagnando ai marconisti l'ani-iei bitissimo elogio di colui che era Iaj destinato alla cattedra di Pietro.[

Luoghi citati: Bra, Buenos Aires, Città Del Vaticano, Genova, Roma