L'AUMENTO DEI SALARI PER ORDINE DEL DUCE

L'AUMENTO DEI SALARI PER ORDINE DEL DUCE L'AUMENTO DEI SALARI PER ORDINE DEL DUCE L'adeguamento delle paghe al costo della vita all'ordine del giorno - L'accordo è imminente ROMA, 28 febbraio. In seguito ad ordine del Duce, il Ministro delle Corporazioni ha posto aM'ordine del giorno delle rispettive organizzazioni sindacali il problema dell'adeguamento delle paghe operaie in base all'andamento delle medesime dal 1929 ad oggi ed in relazione ai costo della vita. I rappresentanti delle organizzazioni interessate si sono già riuniti ed a breve scadenza sarà realizzato un accordo. Come già la conquista e il primo annuale dell'Impero, cosi il Ventennale della Fondazione dei Fasci sarà ricordato dalle classi lavoratrici come un nuovo passo verso quell'alta giustizia sociale che è uno degli obbiettivi a cui il Regime tende con azione incessante. Per iniziativa del Duce, il Ministro delle Corporazioni ha, infatti, già posto all'ordine del giorno delle organizzazioni sindacali il problema dell'adeguamento dei salari: adeguamento alle condizioni delle aziende che appaiono nel clima dell'autarchia e per effetto delle provvidenze del Regime a favore dell'economia nazionale generalmente floride; adeguamento alle condizioni del costo della vita di cui i numeri indici hanno registrato in questi ultimi mesi la tendenza all'aumento. Senza agitazioni di piazza, senza sollecitazioni di uomini o di gruppi, il Regime fascista viene ancora una volta incontro ad un'aspirazione delle masse lavoratrici, intuita con finissima sensibilità dei fenomeni economici e sociali. Non appena si è avvertito che per un complesso di cause diverse, il preesistente equilibrio tra salari, profitti e costo della vita stava per rompersi, ecco il Duce mettere in moto, con atto tempestivo, il meccanismo riequilibratore. Già le organizzazioni professionali hanno iniziato e condotto innanzi le trattative. Grazie a quello spirito di comprensione e di collaborazione che impronta i rapporti fra le categorie, si può prevedere che i negoziati saranno rapidamente conclusi, e che alla data stessa del 23 Marzo — nella ricorrenza del Ventennale della fondazione dei Fasci — tutte le famiglie dei lavoratori italiani, che è quanto dire la totalità del popolo, possano godere dei concordati aumenti insieme con le altre provvidenze assistenziali e previdenziali che saranno state deliberate dal prossimo Consiglio dei Ministri per rendere più tranquilla e agiata l'esistenza delle masse. E' questo il terzo aumento di carattere generale — che si applichi cioè, secondo criteri uniformi alla totalità delle categorie — che i prestatori d'opera vengono a conseguire dopo la conquista dell'Impero. Il primo ebbe applicazione dal 1" ottobre 1936; il secondo entrò in vigore il 9 maggio 1937, coincidendo con il primo anniversario della Fondazione dell'Impero. Ma a questi miglioramenti di carattere generale vanno aggiunti quelli non meno sensibili che numerose vaste categorie hanno realizzato in occasione della rinnovazione dei contratti di lavoro. E' nota, infatti, la regola del Regime per la quale ogni nuova stipulazione contrattuale deve segnare immancabilmente un progresso nella condizione economica giuridica e morale dei lavoratori. E' stato dunque un notevole cammino che si è compiuto in questi ultimi due anni e mezzo; ma 1'« accorciamento delle distanze » verrà accelerato con il tempo a mano a mano che la Rivoluzione attingerà — in una con le mete politiche — i suoi grandi obbiettivi sociali, creando con la potenza della Nazione il benessere materiale del popolo italiano.

Persone citate: Duce

Luoghi citati: Roma