"La Cena" della Galleria Sabauda di Torino alla Mostra del Veronese a Venezia

"La Cena" della Galleria Sabauda di Torino alla Mostra del Veronese a Venezia "La Cena" della Galleria Sabauda di Torino alla Mostra del Veronese a Venezia (g. o. g.). - Da ogni parte d'Eu-1sropa continuano ad affluire agli organizzalori della grande Mostra del Veronese a Palazzo Giustinia-!tili più calorosi consensi. Gli stessi tcollezionisti e direttori dei musei'americani hanno promesso di es- sere largamente presenti con i ca- polavori del maestro alla rasse-1 gna veneziana che chiude il ciclo ! che si era iniziato col Tiziano e!col Veronese. Il Governo del Reich ha autorizzato la nomina dei commissari: il prof. Hans Posse, direttore della Galleria di Stato di Dresda e il prof. Kriegbaum, di rettore dell'Istituto Tedesco "dilStoria. dell'Arte di Firenze sicchéila stessaf n^a di ! ttùheminenti studiosi d'arte antica èjindice del grande interesse col nnaip il onvprnn tedpscn cernie la ffi^a^SSmaT^^SltaP?P M t a fhft concesso alla ma- «traina riniiò -rii, Si^firitivp p to^S^^-^FuK^Si^]S ,°Pr'enoCn ra°'?rtiPSnn S „ * £n,Vi},i2S ,iiniT,« ™r Ti rPfP?tnro )i?i pnnvmfn rfi plrlIl refettorio del Convento di b. Nazzaro a Verona. La Cena, ven-|duta dai monaci nel 1646 agli Spi-1r'azlo'e » Pfu Sq'uistaUda \Re Carlo Felice insieme col Pa-j lazzo. Nel 1838 Carlo Alberto lai fece collocare nella Galleria di ro- rino ed ora essa è il prezioso or- ■namento della Galleria Sabauda. E' veramente una delle opere capitali di Paolo. Mentre il senso del monumentale e del grandioso può rendere frammentarie altre cene dipinte dopo, in queste la saldatura di ogni elemento stilistico è cosi coerente e la vena così di getto e spontanea da porla fra le più intime creazioni di Paolo. Già nel 156S a Verona nel refettorio di S. Nazzaro il Veronese aveva di pinto la Cena di Simon Lebbroso Ial Signore con molte figure e ri^ tratti al naturale e più sotto —I Illuni llllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllli secondo il Vasari — due cani tan to belli che paiono vivi e natu rali. — Indubbiamente questa è la prima delle celebri cene dipin te dal Veronese e risale al 1560. Le altre, date le loro dimensioni, non potranno essere rimosse. Que sta, di grande mole, espressione prodigiosa del genio del Veronese, inviata da Torino, avrà a Venezia !il suo posto d'onore. L i i D \ IJ

Luoghi citati: Dresda, Torino, Venezia, Verona