Jordana inflessibile con Bérard circa ogni concessione ai criminali rossi

Jordana inflessibile con Bérard circa ogni concessione ai criminali rossi Jordana inflessibile con Bérard circa ogni concessione ai criminali rossi La risposta di Franco: se Negrin vuole arrendersi mandi alla fronte dei parlamentari con la bandiera bianca Parigi, 20 febbraio. Arrivato verso la fine del pomeriggio a San Sebastiano, il senatore Bérard si è recato stasera a dormire a St. Jean de Luz. Ai giornalisti che lo interrogavano, egli ha tenuto a far presente che il suo ritorno in Francia non co¬ stituisce una partenza ma una semplice assenza momentanea, giustificata dal fatto che il mini stro Jordana ha dovuto recarsi a Barcellona e resterà fuori di Bur S03 fin0 a.,m*™°ledì' La pausa " verrà utilizzata dall'emissario francese per mettersi telefonicamente in rapporto con Bonnet e conferire seco, lontano da ogni orecchio indiscreto. 'difficile non accorgersi che le illu sioni del giorni scorsi hanno ce du.to U Passo ad ™ giudizio assaipm realistico della situazione. * L,ultim0 coiIoquio fra Bérard e Jordana si è svolto in un'atmo sfera leggermente migliore delLa questione dei profughi Commentando tali notizie, gli organi ministeriali parigini fanno del loro meglio per non provocare nel pubblico una ondata dl pessimismo. Sarebbe tuttavianrimo ma tinnin lontani dulie re- Enh^nln? H^f.ttll ciproche espansioni di.affe to che P.ar'gl,„Sl r'Pr°metteva dal viag. g 0 dell'accademico e che molti Sfamali francesi, con la solita leg gerezza, già sbandieravano come un bel tiro giocato all'Italia. Le conversazioni di Burgos si sonosvolte in gran parte fra funzionari in sott'ordine ed hanno avuto per oggetto soprattutto questioni tecniche di interesse immediato. Il problema più importante che sia stato trattato è quello dei profughi. Ad esso si è aggiunto quel- lo dei prigionieri di parte nazto- naie passati in Francia con 1 ros-si, tuttora trattenuti dai francesi in uno dei loro campi di concen-tramento. Burgos si aspettava che a i o, e ¬ a a, a ra o a e ni ueai e oeli gli nota ia la Francia facesse il bel gesto di riaccompagnare immediatamente a Irun questi infelici restituendoli all'amore delle loro famiglie. Le autorità francesi hanno creduto bene di consultare anche su questo punto Del Vayo, il quale naturalmente ha risposto loro che i prigionieri andavano adoperati più che mai come ostaggi e che, rimandarli a casa senza compenso, sarebbe stato, da parte della Francia, un gesto inamichevole verso la Repubblica. Le autorità nazionaliste si sono giustamente risentite di tale procedimento e l'hanno fatto capire all'inviato di Bonnet. E' al loro risentimento che si attribuisce qui la chiusura della frontiera dl Hendaye al passaggio del profughi che da varil giorni la Francia spediva a migliaia In direzione di San Sebastiano, come pure la negata ammissione sul territorio spagnolo di una dozzina di sudditi inglesi, giunti stamane a Irun in vagone letto col SudExpress e impazienti di recarsi a Burgos per affari. Dopo le spacconate franco-inglesi dei giorni scorsi, queste due fredde riesciranno Gli impiegati uhpiccole doccelT„S *^ferroviari francesi e- ,r"o--- . llche credevano di poter marciare e;trionfanti sulle caicagna di Leonhg. ti ge e o oo ni o. e o- e Bérard, si sono sentiti rispondere dalle autorità di frontiera che « non c'erano ordini » e sono rimasti male. Un negozialo irrealizzabile Ma non è il caso dl esagerare l'importanza di Incidenti di questo genere, e non è del resto impossibile che la momentanea chiusura di Irun sia motivata, come già al.tre volte, dalla semplice opportuo- nita dl garentirsi contro le indis-1 screzioni destinate a ostacolare la si | preparazione delle operazioni mi-: |ltarl contl.0 Madrid e il Levante, e|In qvlant0 al problema dell'amni- ii I stia, dato e non concesso che sia il caso di parlare di problema e di amnistia, l'impressione regnante è che il conte Jordana si sia cor- tesemente rifiutato a farne ogget- j to di discussione. Il senso di ma- : lessere spirante dalle parole e dal- ! l'aspetto del sen. Bérard dopo il : colloquio di sabato è probabilmen-! te da attribuire all'inflessibilità in- ! contrata su questo capitolo. Bur-|gos rivendica la propria intera ;libertà di apprezzamento e di azio-j ne per quanto concerne le deci-[sionl inerenti alla sicurezza dello |Stato e del Regime e respinge il tentativo francese di fare del- l'amnistia il corrispettivo del buo- \ ni nffir-i rii Parigii nWM i rnsii1 2 g P, i ri affinchè depongano le armi. La,tesi di Franco è che al punto infcui stanno le cose, per obbligare I 1 signori di Madrid e di Valenza i ad arrendersi la Spagna naziona- j le non ha bisogno dì nessuno: aecontrario, ogni Intervento di terzi ■ non potrebbe che riescire dannoso: agli svilupppl ulteriori della situa- \ zione. Se Negrin vuole arrendersi!mandi sulla frontiera dei parla-Imentari con bandiera bianca. | Abbiamo ragione di credere che|l'atteggiamento energico del go- i gemo di Burgos abbia già prodot-ì to a Parigi il suo effetto non ostan-; te gli urgenti motivi di politica in terna che indurrebbero Bonnet a desiderare di vedere accolta uni"esigenza atta a moderare in certa ; misura le ire dell'opposizione con-:tro la sua nuova politica filo-fran chista. Nessuno pretende essere nel segreto della conversazione telefonica in corso in questo momento fra il Quai d'Orsai St. Jean de Luz dove natore Bérard: ma è da presumete: che il Ministro degli esteri, premu-|„,,.,,u",." ; IJniSn il se kè sceso il se-In ni'PKl nipre to dalle impazienze inglesi, certoI nnnriin1>nuitP<l-illantiarantenaim-'^ » ir, n „ *n nomina ^a%aH|posta a Irun agli uomini di aftanposta a irun agii uomini cu | della City, stia alleggerendo le va-1 lige del proprio emissario di molta zavorra intempestiva e che Bérard ! ternerà mercoledì a Burgos P»ù : ; maneggevole di quando vi giunse. LGiovedì in tal caso, conforme- jmente alle voci che hanno corso1 stasera. Parigi e Londra potreb-l bero procedere al riconoscimento | e e i i a o a e l a e a i ufficiale del Governo nazionalista. Oltre tutto una circostanza che ha alquanto smontato i francesi è quella che il loro inviato straordinario non abbia ancora potuto parlare personalmente con Franco. La settimana scorsa i giornali parigini non avevano mancato di dare per certo che questa volta Bérard tratterebbe a tu per tu col Caudillo. L'avere dovuto invece accontentarsi di conferire nuovamente col conte Jordana o con i suoi immediati dipendenti è stato per l'amor proprio francese una mortificazione cocente. Ma il Governo di Burgos non avrebbe potuto agire con maggior senno in una circostanza in cui quello che più importa di ogni altra cosa è persuadere la Francia che Franco non ha bisogno dl nessuno e che il riconoscimento ufficiale del suo governo non può essere mercanteggiato. Altre spine nel cuore tsAlla fine dei conti il senatore Bèrard che era partito da Parigi dichiarando di voler dare una le-elzione di storia al Conte Jordana i^S°* "a Poi tanto da lamentarsi.!i Enrico IV rimase tre giorni, nellaj «""<■" ^» 6'"""» e nebbia, sotto le mura del castel- h0 della Contessa Matilde. La Ca- nossa dell'illustre accademico è rappresentata dal più beli' albergo di St. Jean de Luz e in questa stagione, come tutti sanno, quella estrema baia della costa dell'Atlantico francese è un soggiorno incantevole. Una notizia che ha aggravato stasera il malumore di questi ambienti è quella dei probabili mutamenti che avrebbero luogo quanto prima nel governo nazionalista. L'abbandono della direzione del governo da parte di Franco non avrebbe in se stesso dl che Impressionare i francesi il cui amor proprio potrebbe anzi trovarvi una scusa alla mancata udienza di Bérard. Ma diventa un fatto grave non appena il Caudillo, affidando ad altri le redini del governo, precisi la propria figura e le pro j prie funzioni di Capo dello Stato, : Sin qui la posizione esatta di ! Franco nel nuovo Stato spagnolo : gli ambienti ufficiosi Iranco-inglesi ! ostentavano di ignorarla o di non ! prenderla in considerazione. Su ta|le ignoranza erano fondate le ma ;novre dirette alla restaurazione j della monarchia ritenuta unica [arra sicura del ritorno della Spa-| |gna all'antico semivassaliaggio di! fronte a Londra e a Parigi. Pro- prio venerdì sera passeggiando aj \ braccetto dell'ex ambasciatore di ; 1 Alfonso XIII Ouinones de Leon in ■ ftf-iÌ ™vE™2Th..i nrnnrìo ,attesa della partenza del proptio,freno, Leon Bérard gli susurrava| I in un orecchio — un solo giorna i Usta sorprese la frase al volo: — j < Venite con me; noi che congiueriamo per il ristabilimento della ■ monarchia! ». Che cosa diventa la : monarchia se il Caudillo assume \ in Spagna una posizione analoga !a quella di Hitler in Germania o Idi Horthy in Ungheria? | Altra spina nel cuore dei franco |-inglesi è l'eventualità che la pre-1 i sidenza del consiglio tocchi a Ser-1 ì rano Suner attuale ministro del; l'interno. Chi sia Serrano Suner, questa nobile figura di martire e patriota lo sappiamo tutti. E' <" . "™ solo l'after ego di Franco, ma ; u.no ,?e?1.1. esPonenti PluLele,Ui,! Pl.u :1'1?'1:11 '1.ella,Fal,^"^'i.IL"°,.^!,?ìÌ "° ! : |-«— — ■rano con le mini più attaccati all'impronta ori- j ginale della rivoluzione, l'erede spirituale di José Primo De Rive-' ta, il governante abile prudente e coraggioso in cui la Spagna falan- k'staTe cattolica può riporre a oc- - £ ' * ... ,I noterei I mire 1 e 'Prosslme 0 remote di PariS' e «" > |Londra? Non dimentichiamo che „„„ c„„„„ j„„ rrat„m noi. | Serrano Suner, due fratelli del 1 ,e ca,Ider0 trucidati dal rossi, recQ durante . primi giorni de]. ! ,a rivoluzlone a chiedere asilo al : 1.ambasciata mgiese di Madrid, e L, vlde respinto in un momento jin cui essere reSpinti poteva voler 1 djre ja morte. l | Concetto Pettinato Colloquio telefonico di Bérard con Bonnet Burgos, 20 febbraio. Leon Bèrard e i suoi collaboratori hanno lasciato Burgos alle 12,30 in automobile per San Sebastiano. Nella mattinata i delegati f ran-1 tcesi avevano visitato dalle 11 aìomezzogiorno sir Robert Hodgson, agente britannico presso il Gover¬ npsdGbdfdino di Burgos, giunto a San Sebastiano ieri sera. Bèrard ha dichiarato prima di partire ai giornalisti: «Il nostro colloquio è stato crpestremamente cordiale. Durante questa visita di cortesia ho potuto! scambiare le mie impressioni con Hodgson, uomo ottimista e cauto». Parlando poi dei colloqui coi rappresentanti del Governo dl Franco, Bèrard ha dichiarato: « VI metto di nuovo in guardia contro la falsa interpretazione che potrebbe essere data alla mia partenza. Io non parto, mi assento I|soltanto, avendo dovuto Jordana ; recarsi a Barcellona. Egli farà ri-1, torno qui mercoledì e riprendere- j i mo allora le nostre conversazioni».'! Bèrard è giunto ad Hendaye al-{Jjle 19,30. Dopo essersi intrattenuto i ..raw.,. pochi istanti col prefetto dei Bas- si Pirenei egli si è recato in serata!a Saint Jean de Luz. ove si è mes so subito in collegamento telefo nico col ministero degli Esteri. Ultimatum di Azana ; a prerogative dategli dalla costilu- Bdi San Sebastiano sottolinea imo- S venti spirituali che hanno condot- cto Franco alla vittoria, moventi ini pantitesi col materialismo borghese,M e social comunista dominante la, g Parte avversa. Il Duino Vasco] «"«menta ironicamente il cosidet- fto umanitarismo francese dimo- tstrato verso t profughi snaenuolii mdscqrU-__:_ _„„li ■ „„__ i ■> ;eNSgrin perCnè SI arrenda? eParigi, 20 febbraio, irCorre voce che Azdna avrebbe smandato un ultimatum a Negrin™inaiunaendaali di dimettervi p di eingiungendogli ai annette,si e ai; barrendersi senza porre condizioni ^per finire così al più presto la guerra civile. (Ove Negrin non si attenesse a,squesta ingiunzione. Azana avrebbe fintenzione di approfittare delle dlzione per dichiarare Negrin dimes- sso dalle sue funzioni e per <iimef-|tlersi ti sua volta, lasciando la cosi- pdeità Repubblica spagnola senza ritti governo legale I lfs?tpfjinii 'r ' '• Id* || pi • | ACCUSft alLl f randa si Ittuac Olia 1 l aliala | prlpì m'ornali «nao-nnnli ! sUB1 giornali spagmiOU mSan Sebastiano, 20 febbraio. ! aIn una nota editoriale, VUnitad gto umanitarismo francese dimostrato verso i profughi spagnuoli in Francia e polemizza, a proposito delle pretese avanzate dai francesi per il risarcimento delle spese incontrate pel mantenimento di tali profughi. Il giornale afferma che la Spagna negherà qualsiasi risarcimento, anche sotto for-,. ma dell'abbandono delle armi por- brtate in Francia dai rossi in fuga, idpoichè tali armi costituiscono un j mbottino di guerra dell'esercito di g Franco. La nota prosegue ossei-1 g vando che esistono beni francesi ! c Bilbao, dopo aver i degno trattamento inflitto dalle autorità francesi ai prigionieri na zionali condotti in Francia dai ros si, respinge, a sua volta, le assur in territorio spagnolo. Afferma ginoltre, che la Francia continua a =costituire una retroguardia dei ros- ssi. Tale fatto non verrà dimenti- ccato dalla Spagna alla resa dei dconti. ; sAnche La Garetti del Norte di ur ' de pretese avanzate dalli "•ancese circa l'appropri* materiale da guerra pres fnmp fnninpnwn nnt- la un. iazione del eso ai rossi come compenso per lé spese soste mite pel mantenimento dei profughi ed afferma vivacemente che tale materiale da guerra è spagno lo, perchè è stato comprato con oro .n^nnin ^ „„Dfii„i„„„ .._ anzatè°da1iaVasmpalmdrbdnspagnolo e perchè costituisce un bottino di guerra. Il giornale conclude osservando ironicamente che non esiste un commerciante che pretenda ricevere il prezzo della vendita e conservare la mercanzia venduta. Sotto il titolo « I tirannizzati »,, El Correo Espanolo di Bilbao, rj.l ferendosi al manifesto di Negrin letto alla radio di Valenza ed inn 1 trià — conclude il giornale — sono ìora obbligati dai loro padroni a niti si afferma l'intenzione dello pseudo-Governo di Madrid di resistere per difendere l'indipendenza della Spagna, qualifica il cosidetto Governo repubblicano di miserabile masnada di esecutori degli ordini dell'Internazionale marxista e finanziaria e dei governi che desiderano vedere la Spagna divisa e impoverita. « I traditori della Pa- continuare la lotta, finché converrà ai loto inconfessabili interessi politici ».