200 parole su le corazzate

200 parole su le corazzate 200 parole su le corazzate La nascita della nave corazzata è recente; soltanto nel '72 venne costruita la prima nave in cui al potere offensivo si accompagnava una piena capacità di difesa: la Duilio. Le prime corazze furono di ferro. Quelle di acciaio vennero più tardi, grazie ai forni che possono dare colate grandi quanto necessario per la forgiatura di qualsiasi pezzo, ed alle macchine che lavorano questi pezzi per trasformarli in piastre. Il nemico della corazza — il cannone — non è rimasto, però, fermo. Per questo successivamente si è dovuto ricorrere agli acciai speciali: al nichel, al cromo, al vanadio, e alla moderna tecnica dei trattamenti termici. La piastra di corazza ricavata oggi al laminatoio anche per grossi spessori (fino a 320 mm.) deriva da un solo lingotto. Dopo la laminazione, le piastre vengono sottoposte a ricottura e a un trattamento detto « cementazione ». Indi, la piastra passa alla tempera, in un bagno di olio ed acqua. Dato l'angolo di caduta dei proiettili provenienti da grandi distanze e il sorgere dell'offesa aerea, la corazzatura dei ponti è ormai considerata vitale al pari di quella delle murate. Non un palmo di superficie è ormai privo di protezione metallica. Di questo ultimo tipo è la Bismarck varata l'altro ieri ad Amburgo.

Luoghi citati: Amburgo