Lantschner e la Cranz vincono la gara di discesa di Guido Tonella
Lantschner e la Cranz vincono la gara di discesa Superiorità tedesca a Zakopane Lantschner e la Cranz vincono la gara di discesa (Dal nostro inviato) Zakopane, 13 febbraio. Il discesismo tedesco ha conquistato ogni nella prima prova dei campionati mondiali quella affermazione di carattere totalitario che era nelle previsioni generali dopo i successi di Megera, Wengen e Garmisch: il primo posto è appannaggio di Lantschner ed accanto a lui si piazzano compatti ai posti d'onore i suoi due compagni di squadra che, come lui, sono di crii/ine austriaca, Jeneivein al secondo posto, Walch al quarto. La sorpresa nordica è mancata; i norvegesi si sono dimostrati inferiori alla attesa; lo svedese Hansson, la grande rivelazione di Garmisch, é'l3.o a ben 19" dal vincitore. I soli che hanno saputo minacciare da presso i tedeschi e che sono riusciti a scompaginare la compattezza del loro formidabile quartetto sono stati, nell'ordine, lo svizzero Molitor, il francese Agncl ed il nostro Chierroni. L't azzurro », che si classifica al sesto posto a poco più di 6" rfn( vincitore, ha dato prova di possedere la più brillante classe internazionale, riuscendo a mantenere alto il prestigio dello sci italiano, in un momento in cui, per motivi che converrà un'altra volta esaminare in dettaglio, il nostro discesismo, preso nel suo insieme, è internazionalmente in nna situazione assai poco brillante. La pista di questa gara non era certo la migliore che si potesse immaginare per saggiare in modo completo e definitivo il valore degli « assi » in presenza: sia per la riduzione del dislivcllo a 700 metri appena, sia per il fatto che le difficolta, erano esclusivamente concentrate nel primo tratto (una. lunghissima «picchiata» di un chilometro circa su. di un banco compatto di ghiaccio, mentre sotto, nel facile tratto in bosco, il fondo della pista era già poltiglioso ed entrava, quindi, in giuoco il fattore della sciolina). Benché i distacchi siano relativamente minimi (dal I" al 10" intercorrono appena 12", il che significa che tutti hanno preso diritto per la linea della massima pendenza e che quei pochi secondi di ritardo sono unicamente imputabili ad un attimo di esitazione, al fatto di aver accennato un istante ad una frenata, oppure dì aver malamente abbordato una curva) si deve tuttavia riconoscere che i migliori si sono in definitiva imposti. E questo risulta evidente dal fatto che. a parte due nomi (quello dello svizzero Rominger e quelle del francese Couttet, rivelatisi ieri entrambi inferiori all'attesa che ne faceva i favoriti delle loro due squadre rispettive) tutti gli « assi » ;>it'< rinatati si ritrovano fra i primi dicci. Per completare questi rapidi cenni aggiungeremo che nei nostri, tolto Chierroni, il solo che abbia corso con decisione è stato Martellili. Purtroppo, sì ripeteva per il ragazzo del Sestriere l'incidente elle già ha ritardato Chierroni nella gara di Garmisch : un bastoncino strappato di mano nel primo tratto della discesa. Il tempo di 3' c J/6" stabilito da Marcellin, malgrado queste sue condizioni minorate, è veramente notevole; invece, mediocre è stato il rendimento di Nano (Nogler), e nettamente cattivo quello di Roberto Lacedelli. Guido Tonella Lantschner e la Cranz vincono la gara di discesa Superiorità tedesca a Zakopane Lantschner e la Cranz vincono la gara di discesa (Dal nostro inviato) Zakopane, 13 febbraio. Il discesismo tedesco ha conquistato ogni nella prima prova dei campionati mondiali quella affermazione di carattere totalitario che era nelle previsioni generali dopo i successi di Megera, Wengen e Garmisch: il primo posto è appannaggio di Lantschner ed accanto a lui si piazzano compatti ai posti d'onore i suoi due compagni di squadra che, come lui, sono di crii/ine austriaca, Jeneivein al secondo posto, Walch al quarto. La sorpresa nordica è mancata; i norvegesi si sono dimostrati inferiori alla attesa; lo svedese Hansson, la grande rivelazione di Garmisch, é'l3.o a ben 19" dal vincitore. I soli che hanno saputo minacciare da presso i tedeschi e che sono riusciti a scompaginare la compattezza del loro formidabile quartetto sono stati, nell'ordine, lo svizzero Molitor, il francese Agncl ed il nostro Chierroni. L't azzurro », che si classifica al sesto posto a poco più di 6" rfn( vincitore, ha dato prova di possedere la più brillante classe internazionale, riuscendo a mantenere alto il prestigio dello sci italiano, in un momento in cui, per motivi che converrà un'altra volta esaminare in dettaglio, il nostro discesismo, preso nel suo insieme, è internazionalmente in nna situazione assai poco brillante. La pista di questa gara non era certo la migliore che si potesse immaginare per saggiare in modo completo e definitivo il valore degli « assi » in presenza: sia per la riduzione del dislivcllo a 700 metri appena, sia per il fatto che le difficolta, erano esclusivamente concentrate nel primo tratto (una. lunghissima «picchiata» di un chilometro circa su. di un banco compatto di ghiaccio, mentre sotto, nel facile tratto in bosco, il fondo della pista era già poltiglioso ed entrava, quindi, in giuoco il fattore della sciolina). Benché i distacchi siano relativamente minimi (dal I" al 10" intercorrono appena 12", il che significa che tutti hanno preso diritto per la linea della massima pendenza e che quei pochi secondi di ritardo sono unicamente imputabili ad un attimo di esitazione, al fatto di aver accennato un istante ad una frenata, oppure dì aver malamente abbordato una curva) si deve tuttavia riconoscere che i migliori si sono in definitiva imposti. E questo risulta evidente dal fatto che. a parte due nomi (quello dello svizzero Rominger e quelle del francese Couttet, rivelatisi ieri entrambi inferiori all'attesa che ne faceva i favoriti delle loro due squadre rispettive) tutti gli « assi » ;>it'< rinatati si ritrovano fra i primi dicci. Per completare questi rapidi cenni aggiungeremo che nei nostri, tolto Chierroni, il solo che abbia corso con decisione è stato Martellili. Purtroppo, sì ripeteva per il ragazzo del Sestriere l'incidente elle già ha ritardato Chierroni nella gara di Garmisch : un bastoncino strappato di mano nel primo tratto della discesa. Il tempo di 3' c J/6" stabilito da Marcellin, malgrado queste sue condizioni minorate, è veramente notevole; invece, mediocre è stato il rendimento di Nano (Nogler), e nettamente cattivo quello di Roberto Lacedelli. Guido Tonella
Persone citate: Hansson, Lantschner, Marcellin, Nano, Nogler, Roberto Lacedelli, Rominger, Walch
Luoghi citati: Sestriere, Zakopane Lantschner
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