Il castello dei tesori

Il castello dei tesori Il castello dei tesori Quadri, arazzi, gioielli rubati da rossi trovano rifugio in un misterioso immobile alla frontiera Parigi, 9 febbraio. L'inviato speciale del « Petit Journal » alla frontiera franco spagnola, messo in curiosità dalle offerte di vendita di un castello locale, il Castello di Aubiry, si è presentato al procuratore dell'ini mobile come un candidato alla compera ed ha ottenuto cosi di po ter visitare la vasta e confortevo le dimora. Ora, mentre egli si trovava su una terrazza, diciassette autocarri spagnoli, carichi di cassoni e di oggetti pesanti, entravano nel castello. Che cosa contenevano quei cassoni? Dei veri e propri tesori di inestimabile valore, formati da oggetti d'arte di altissimo pregio. Le voluminose casse vennero poi depositate in varie sale e con un abile stratagemma l'inviato speciale riusci a percorrere da un capo all'altro del ea: stello per osservare e rendersi esatto conto di quanto stava succedendo nell'antico immobile. « In un angolo — egli racconta — c'erano una cinquantina di arazzi; più in là, in venticinque casse, tutta l'argenteria e tutti pezzi cesellati cfell'Escuriale. Su un'altra cassa, alta quattro metro, si poteva leggere: « Botticelli e Tanagra - collezione Mateu » che è l'attuale sindaco nazionale di Barcellona. Ho visto anche il celebre bassorilievo di Donatello: « La Vergine del Bambino » stimata cinquanta milioni, a quanto mi è stato detto dal Vice direttore del Musei nazionali francesi. Questo capolavoro unico al mondo riposava malamente sul piano di un autocarro e quando venne deposto nelle sale del castello lasciava scorgere molti punti deteriorati. Ho circolato, in seguito, fra tonnellate e tonnellate di monete d'oro, fra le quali si trovavano le meraviglie della numismatica, dei tempi di Carlo V.

Persone citate: Botticelli, Mateu, Petit

Luoghi citati: Barcellona, Parigi