L'UNIFICAZIONE BELLO STILE DE VOGA

L'UNIFICAZIONE BELLO STILE DE VOGA fiEL CANOTTAGGIO ITALIANO L'UNIFICAZIONE BELLO STILE DE VOGA Fino dal dicembre 1937 durante l'annuale adunata del Direttorio della Reale Federazione Italiana di canottaggio, il presidente ricordati i brillanti risultati raggiunti dai canottieri italiani nell'anno XV, aveva constatato che tali risultati avevano dato una non dubbia conferma sulla efficacia del programma di preparazione olimpica bandito fin dall'inizio dell'anno XV, programma che doveva pertanto essere nel futuro potenziato al massimo grado. Questo programma, che si basava su diversi capisaldi, conte- lippbclegtnnsvrsdneva pure la modificazione dello'ratile di voga mediante un razio-1 m■naie adattamento del metodo Fair-(pbairn alle speciali caratteristiche izdella razza italiana. | nOccorreva che la Federazione dIndicasse a tutti gli istruttori un liunico sistema di voga col quale iljsocanottaggio italiano potesse im-idpiegare al massimo le energie dei;cbuoì giovani atleti. L'indicazione gdi questo nuovo stile di voga ave- cva trovato non pochi oppositori in I quanti erano desiderosi soltanto di i terimanere fedeli alle loro vecchie i dtradizioni tecniche di stile anche isse queste non rispondevano più al-! hla prova dei fatti ai bisogni at- : btuali del canottaggio italiano, di-; emostrando cosi di non volere o di tunon sapere vedere i progressi ot-|tatenuti in altri Stati nella tecnica I e quindi nei risultati. Non molti|aavevano avuto l'occasione e la pos- ; tesibilltà di vedere applicato in pra-fatica il sistema di voga che la Fe- inderazione vuole sia adottato dai qcanottieri italiani. gI migliori interpreti di tale si- stema erano i vogatori del « quat-|Ytro> del «Fussbal Club» di Zu- drigo, che nel 1935 avevano otte-\^liuto alle regate di Berlino un suc-ledcesso spettacoloso, successo che i mnon avevano potuto ripetere nei ! mlOQC e,Ila am,,a riY.n^an i,-, r*rt_ ET1936 sulle acque di Grunau, in oc casione delle Olimpiadi, soltanto perchè avevano troppo fidato in loro stessi inscrivendosi e corren- diè do nella gara del « quattro » con ■'st» o»n,^, t!n,n*i.™ »HTiv"ntt«\l tae senza timoniere, e dell'* otto ». I risultati delle Olimpiadi, dove gli equipaggi tedeschi che aveva- deitaudilascno pure essi adottato ì principi del Fsistema Faibairn, dandovi peroldouna interpretazione diversa in ziqualche dettaglio, avevano stupì- poto aggiudicandosi cinque primi e|£udue secondi posti; confermarono.nola bontà di tale sistema. In queste! j-Olimpiadi anche qualche nostro equipaggio ed in particolare modo l'« otto » della « U. C. Livornesi » aveva già adottato un sistema di voga basato sui principi del Fairbairn e si ebbe allora l'epica lotta tra gli equipaggi americano, italiano e tedesco. Fu una regata che vide giungere sul traguardo i tre equipaggi sulla stessa linea. L'equipaggio americano precedette i nostri, per tre quinti di secondo, terzi furono 1 tedeschi a due quinti di secondo dai Livornesi. Altro giovane vogatore che basava la sua vogata su alcuni dei principi dettati dal Fairbairn, e cioè su una poderosa spinta di gambe unita ad una altrettanto robusta trazione di braccia, era il giovane singolista Riccardo Steinleitner della « S. C. Armida » di Torino, che aveva saputo di colpo balzare in un solo anno da esordiente a campione italiano assoluto e valoroso rappresentante dei nostri colori alle Olimpiadi. La bontà del sistema di voga ac cennato più sopra veniva riconfermata dai risultati dei Campionati d'Europa 1937 svoltisi nelle acque Il viCsc(iduSeco«nfan-itzin(t'di Amsterdam e di quelli del 1938 notenuti a Milano, dove gli equipaggi tedeschi sono riusciti a conquistare l'alloro in quattro gare nor. ostante la dura difesa dei nostri vogatori che conseguirono essi pure due primati. In seguito alla esperienza acquistata In queste ed in altre gare all'estero, a cui parteciparono i nostri equipaggi, la Reale Federazione, rendendosi ancora una volta perfettamente conto del bisogni del canottaggio ita¬ linItndds liano, convinta che dinnanzi alla pratica dimostrazione, tutte le prevenzioni ancora esistenti sarebbero cadute, decise di istituire un corso per istruttori di voga al quale dovevano partecipare, appunto, gli istruttori delle società inscritte alla Reale Federazione di Canottaggio. Tale corso è stato tenuto a Livorno, dal 22 al 29 dello scorso mese, presso l'« U. C. Livornesi », ed ebbe un successo veramente lusinghiero perchè si inscrissero ad esso ben 81 delegati delle varie società. Il presidente della Reale Fede- 'razione di Canottaggio ed il Corn1 missario tecnico illustrarono ai (partecipanti il metodo di prepara izione e di allenamento da seguire | nella formazione dei vogatori e ne dimostrarono praticamente l'uti lita a mezzo degli allievi dello stesjso Commissario tecnico, vogatori ideila Canottieri Livornesi e dei ;campioni Fioretti, Pittaluga, Ber gamo, Scherl Lazzati, colà convo cati. I E' stato cosi trattato a fondo il i tema della unificazione dello stile i di voga a cui dovranno scrupolo isamente attenersi tutti coloro che ! hanno l'incarico di impostare in : barca ì giovani vogatori. Regola ; essenziale di questo sistema è che tutta la forza deve essere applica |ta Istantaneamente, I L'estetica maggiore, che sfugge |al profano, dice il Commissario ; tecnico Gliozzi è quella di sapere fare lavorare molto bene la pala in acqua ed essere leggeri come queste massime di Fairbairn inse gnano: N°n trascurare per nessun moti|Y°11 lavoro delle gambe scattare dal poggiapiedi il più rapidamente ^ V" energicamente possibile ed aIlora 11 carrello ed il corpo si muoveranno sempre più armonica mente via via che 11 vogatore pio- ETeGll e. Non bisogna sacrificare il rendimento all'apparenza perchè stile è efficienza ■— coll'adozione del si sterna unico di voga si è fatto cer tamente un gran passo sulla via della perfezione che il canottaggio italiano deve raggiungere ed io mi auguro che gli sforzi che la Reale di tutti gli altri sport coltivati dalla nostra gagliarda gioventù fascista. R. O. Federazione Italiana sta compiendo in m campo della pre^ara. zione remiera possano finalmente portare nelle pr0ssime Olimpiadi, £u,onore del trfonfo i colorl dei ce. nottaggio italiano, insieme a quelli j- i-.jsP-.ii ____4. —j-i Il Consiglio generale del C.O.N.I. rinviato a data da fissarsi Roma, 8 febbraio. Il Segretario del P.N.F. ha rinviato il Consiglio generale del |C.O.N.I. a data da fissarsi, Il torneo nazionale schermistico delle « Tre Coppe » Ferrara, e febbrudo. Per onorare la memoria del cottoteli. (iì-ud Antonio M.azzotti Biancinelli, caduto in Afru-a e del maestro Aristide Sellili, che diirew-è per t-untii anni e con tanta pagatone la Sala d'Armi «Italo Ballilo» di Ferrara, la direzione dello stesso sodaUaio ba deciso di far disputare anche qruest'àniio con la n-artecipazione di tutti giù elementi ital'inui di Ili categoria, ij torneo nazionale delle «Tre coppe». Le gajre si svolgeranno in Ferrara nej giorni 17, 18 e 19 corr. Saranno 6eLg2l23I (t'imputati prima il torneo di fioretto, noi di sciabola ed infine di sipada. Ta li coppe sono intestate ai suddetti di! nomi ed a quello del quadrumviro Italo Ballxj. Il «Trofeo Rìv» a Sestriere 11 «Trofeo Rìv » pi disputerà per il terzo anno, al colle di Sestrierp domenica 12 c. su un percorro combinato di discesa e slalom, orpanizzato dal C.A.I; di Pinerolo e dui Circolo Sciatori Se st.riere,

Luoghi citati: Amsterdam, Berlino, Europa, Ferrara, Livorno, Milano, Pinerolo, Sestriere, Torino