Oro fra Dora e Cervo di Curio Mortari

Oro fra Dora e Cervo Xr*EImEORADO ITALIAiVO Oro fra Dora e Cervo Un monito documentario di Sella - Alluvioni saltuarie e alluvionicontinue - Leggende e realtà sull'Orco - Una macchina ideata da Krufifi piatti usati in Italia simili a que(Dal nostro inviato) BIELLA, febbraio. « Le alluvioni antiche e recenti di parecchi torrenti del Bwlleselsono aurifere, e le salvie ne sono tuttora lavate da pochi pescatori] doro, dando un prodotto annuo,sche giunge talvolta a lue dodici- mila. La Vxona, inno, l Uremo, Ul'Oropa e il Cervo danno sabb e\aurifere... La lavatura delle sabbie,SÌ f" C0Ì "le"' d6' waltcn°\d u aca1etta, Ma ben maggio-\^tf^ "^'{ £empl *• [| tempi ». Queste parole sono storiche. Fu-\ rono pronunciate, al Congresso dei Naturalisti in Biella il 3 settembre 186!/, da Quintino Sella, uomo i di stato ,a cui memoria non è leel,jata soìtanto al bnon figaro ita-o cui egU hn dnlo u nome... i] Non aottanto politico, ma studio-,so di problemi economici e scien-- lijicU Q,tintino SeUa fWspesso un, Ummonitoré e un precursore, ine\aueate materie. Non a torto il suoe,nome continua a circolare in qne-°\sta zona d'Italia, questo fattivo-\RÌKt{" m,.*tre ormai in tutto il'{tessitori, i suoi costruttori; in una [parola, i suoi pionieri. Non ho tro-\vato forse Biellesi ideatori e co- struttoli di strade e di ponti in Africa, in America, in Asiaf Ricordo i costruttori della ferrovia dal Caspio al Golfo Persico, da me visitati negli ormai brumosi giorni del 1935. Gente romana e romanamente addestrata, pratica e misteriosa insieme; voglio dire così semplice all'aspetto e tanto diffi| ci!c da interpretare! Ora se un problema dà nell'oc' chio ai Biellcsi è. ben segno chÀ l esso esiste ed ha radici reali. Pertanto i Biellesi sanno fermamente che l'oro, nei loro torrenti, c'e sempre; fluido via, non per questa, inafferrabile. Il Cervo non contiene soltanto le belle trote maculate d'oro, tanto deliziose e profumate a levar di forchetta! Le sue sabbie nascondono anche materiali auriferi. — Bisogna tuttavia distinguermi ammonisce un « esperto » men- I tre costeggiamo le rive boscose dot | Cen.0. L,oro esiste certamente, ]nella Vionu, neìl'Elvo, nell'Oremo, \nell'Oropa e nel Cervo. Ma si nota, iche in questi due ultimi torrenti \l'af flusso delle sabbie aurifere è pjB saltuario. Il maggior convoìqUatore di sabbie aurifere è piut- tosto l'Elio, specialmente presso Borriana, come Quintino Sella gii ammoniva... Era un uomo che sapeva quel che diceva. Egli riteneva che l'oro e le frasi si pesano del pari! La pesca dell'oro è effettuata su scala assai più targa di quanto comunemente si creda. Soltanto che il lavoro di lavaggio e d'estrazione non è sempre coordinato. D'altra parte c'è, in tutta la popolazione, dal Canavesano al Biellese, la tendenza ad avvolgere questo problema nel mistero. — E' una tendenza comune a tutte le epoche dell'oro... E' strano. I cercatori credono infatti d'avere, ciascuno, il proprio segreto, la propria carta topografica, la propria clandestina informazione. E vivono quindi di leggende; e alle vecchie ne aggiungono spesso di nuove. Ciò non esclude che l'oro esista realmente. Ma realtà e fantasia spesso si mescolano, rendendo il probleìna — anche dal punto di vista pittore- Iseo e. diciamo cos'i, letterario — l più attraente e suggestivo. Canurese, ad i sempio;è tutto Ipercorso da queste leggende, 'li!cune delle quali non sono soltanto ifumo; ma piuttosto deformazioni idi fatti realmente avvenuti. Un a egregio industriale metallurgico, è | originario di Ronco Cfinure.se — il signor Rigaldo — mi ha raccontato infatti come in frazione di Forzo, or è circa un secolo, i;b»iìssero per/ino scoperti fabbricatori di monete d'oro, che poi furono processati e condannati. Questi fabbricatori, che andavano contro la legge e la Zecca, si erano ser- i ¬ , a a al e! l'ili precisamente di oro pescato -' nell'Orco. Lo stesso in'erlocutore, -:c/ie conosce palmo a palmo la zo - na, e specialmente la Val Soana, - >ni afferma che non soltanto si pe [seri ancor oggi oro dall'Orco, ina o 'che tutt'intorno si trovano altri ai minerali ed elementi varissimi; co-!»ie l'amianto e la mica. Ed a pm-:1'" del suo usserto egli mi mostra -j"" nòcciolo di roccia, in cui sono -i cristallizzati elementi auriferi; e - 1 inoltre mi fa vedere un bellissimo - pezzo di minerale, dal quale la mi-™ s' stecca in foglie larghe e -1 uguali, trasparenti come vetro. ! Del resto il problema della ri1 cerca dell'oro nei fiumi e nei fore tenti piemontesi, specialmente - guelfi del Bìellese e del Canavese, -\ha già affaticato anche ne'l'ante-\giierra, studiosi, tecnici, industria- italiani e stranieri. Non ho che n," scorrere il corriere postale che e"'i viene rispedito qui. Fra le nue ; merose lettere che ricevo plauden,!'' '° m'a inchiesta, ne trovo una -!de' dott. P. de' Stefani di Padova, a! ex-professore di chimica al Poli- lecnico di Milano. Egli scrive testualmente: « Posso assicurarvi che il proble- -! ""J dell'estrazione dell'oro dalle - sabbie dei fiumi e del torrenti piei! "'olitesi i!en»ie già studiato a Mi-''»"o nell'immediato anteguerra, e e,'lo»i escluderei, per essermene al- - (ora io pure occupato, che il prn-: ble-ma stesso potesse venire allora a('0»<:'''e'""ienle ed elegantemente d,- • o ™o o, se non fosse sopravv^n,, ta -1 »' fineri a evi open « t ronca re ogni -1 iniziativa. Della cosa si occupava , : allora la famosa Ditta Krupp di o; Esseri... Il rappresentante di Mi. deUa Dìtt" Krupp aveva ideato e brevettato una piccola macchina azionabile a mano o con un motorino di piccola potenza... ». La lettera entra nei dettagli della macchina, dettagli che pos\sono piti particolarmente interesìsaiie i tecnici. Una cosa è certa: che questa macchina aveva lo scoi po di sceverare la sabbia dall'oro, sfruttando la differenza di peso specifico tra la sabbia e l'oro stessi. Coninnqi'e. anche questa docnmenlazione viene ad avvalorare la esistenza c l'entità dtt probleìna. La firma mondiale d' Essen non era tale di impegnai si in studi di poco con'o.. Ma contro il problema aurifero congiura, cmne seniprt, lo scetticismo insito nei meandri dell'anima umana. Semina stiano; ma l'oro fa nasce'?, cunitmporaneamenta i grandi fanatismi e. Ir grandi diffidenze. Ci eh; cicde fino all'esasperaz'o-ie i tairo'ta fino alla follia; e c'e chi ironizza fino allo scetticismo " sogghiuììti finn al cinismo, fitlt'i ciò fa parte del « Fato dell'oro v, i r.i jwnilt i alili suggestione, allucinazione millenaria. Ma noi Italiani, stirpe fondamentalmente equilibrata e realistica, dobbiamo scrutare il problema senza suggestioni e preconcetti. Sarebbe stolto cercare ciò che non esiste; ma sarebbe parimente stolto gettare quello che la natura ci offre, con le sue stesse mani gif riiie. Curio Mortari Sezioni di piatti tipici per la pesca dell'oro: in alto il « gold pan » usato in California, e il « batea » del Messico. Sotto: i piatti usati in Italia simili a quelli dell'epoca celtica e romana.

Persone citate: Krupp, P. De' Stefani, Quintino Sella, Rigaldo