CALEPINO

CALEPINO CALEPINO Le Novelle di Pirandello. — Ora, con la pubblicazione del secondo tomo, l'intero corpo delle Novella per un anno di Pirandello è pubblicato in due volumi nella bellissima collezione Omnibus di Mondadori. Chi si procuri i due volumi ha di che soddisfarsi in fatto di lettura varia, sorprendente, amena: centinaia e ceiiànaia ni pagine, e un tesoro di invenzioni, di trovate, di figure, un'intensità pittoresca, ingegnosa e sottile di psicologia e di casi, una piacevolezza narrativa che non lasciano cadere mai l'attenzione, l'acre curiosità, il diletto. A complemento di questa nuova edizione — avvertono gli editori — si stampano I ventun racconti, che l'A. non aveva incluso nella precedente raccolta: nove ripresi da antichi volumi anteriori al 1922, uno assolutamente inedito, e undici pubblicati in rassegne e giornali, e ritro- \ fò&gfò affine \a£?0 nobn avlfebbe certo ristampa to questi racconti senza rivederli. e che forse ne avrebbe soppresso alcuni. « Ma, considerata l'importanza storica di essi specie per lo studio della formazior.L" della prosa narrativa di tanto scrittore, nè d'altro canto potendo nessuno, dopo la Sua morte, arrogarsi il diritto di fare una scelta, si è ritenuto opportuno ripubblicarli tutti integralmente ». Il lettore troverà cosi tra l'altro l'intero volume Amori sema amore del 1894, I galletti del bottajo, unica novella scritta da Pirandello per bambini. La signora Speranza da cui furono tratte la novella Non è una cosa seria e la commedia Afa non è una cosa seria, Stefano Gioglì, I uno e due prima traccia del rol manzo Uno nessuno e centomila, , ed altri scritti interessanti e do cumcntari \ Commedie di Plauto. — Sono , uscite in due volumetti dell'Edi, trice Rispoii Anonima le versioni di due commedie plautine: L'Aulnlaria e / Menecmi; traduttore un illustre commediografo. Luigi Chiarelli. In questa versione la commedie furono rappresentate la scorsa estate con gran successo al Teatro Romano di Ostia, a Fiesole e Gubbio. Il traduttore ha voluto soprattutto ottenere sveltezza, immediatezza, rapidità: quel che si dice « rammodernare » un'opera. Con la sua grande esperienza i teatrale, egli è riuscito infatti a '. u" S,AS„tS0J?J!' rattenstiche strettamente lettera- i^ ritmiche dell'antico testo, ha |in compenso prodotto nei vari pub olici un'impressione viva, diretta, ili ha interessati e divertiti senza j che il diletto fosse in certo modo filtrato da scolastiche preoccupa .f1»]»1- ,teatr° tr,esc° e Popolare. 1 LAu lilla ria porta alla ribalta un ] ae carattere, l'avaro, / Me\necmi sono commedia d'intreccio [e di equivoci, derivata da modello greco, e modello di innumerevoli altre commedie: ricordiamo tra le famose, La commedia degli equivoci di Shakespeare, / due gemei! li veneziani di Goldoni. V'è chi ha paragonato / Menecmi per il brio iuel congegno teatrale, per lo scat to preciso dell'azione, per l'intrico e dei colpi di scena alla pochade; i . ; o d i a i a certo, alle recenti rappresentazioni, / Menecmi hanno suscitato irresistibili onde di ilarità. E far risentire con efficacia teatrale, con spigliatezza, opere che testimoniano un'antichissima civiltà, è pur un modo di diffondere la coltura. Epistolario leopardiano. — Con i volumi quarto ( 1826-1827) e quinto 11827-1830) la nuova edizione ampliata dell'Epislolario di Giacomo Leopardi (Felice Le Monnier Ed.) con lettere dei corrispondenti e con note illustrative a cura di Francesco Moroncini, è giunta a buon punto. Pubblicazione importantissima e interessantissima: ta bellezza, l'ardente commozione, l'umanità delle lettere del gran poeta non hanno bisogno di illustrazioni; ma sulla scorta delle lettere degli altri a lui, varie, ricche di notizie, rivelatrici di ambienti e di individui, è tutto un mondo che vediamo rivivere. E eì °.u* e 'à un tratto pittoresco, un :,* lettera di Giarr.nietro Visus atmocome . la lettera di Giampietro Vieusseux, da Firenze, del marzo 1828, per -dargli notizia del signor Pedeville, dell'età d'anni cinquanta, colla sua moglie di anni quaranta circa, che ln Plazza Santa Maria Novel- »£ftj£g J£?« ] pre dsLt0 a dozzina un bel salot tino ed una camera; e tutti quelli forestieri che ho loro diretti, ne , sono stati soddisfatissimi. Durante Inverno, epoca del gran passag Efo dei forestieri, si fanno pagare piuttosto caruccio, perche li trat- ^no all'inglese; mi nell'estate si ìadattano ». Ora le condizioni sa trebberò: « Quartiere, Tavola, Cola^zione, Lume, Biancheria ec. per I francesconi 20 al mese, due mesi anticipati...». Il Vieusseux s'era fatto premura d'informare il Pe deville: «che il vostro modo di vi- ^ non caglonando verun distur. bo. ed esigendo poco per il cibo, dovevate aspettarvi a una richiesta molto discreta Cosette da nulla; ma questa intimità, questa povertà e discrezione di vita, sono come un fondo di domestica malinconia su cui l'incanto di quell'animo divino e musicale di poeta risuona con anche più strana e dolente in- ltensità. Opaco grigiore di un pomeriggio di marzo, dischiuso d'un tratto al vento di primavera... Lessing drammaturgo. — Tra le pubblicazioni della Facoltà di Magistero della R. Università di Torino è comparsa un'ampia monografia di Lionello Vincenti: L'opera drammatica di Lessing. Dice il Vincenti che se la lirica giovanile, le poche novelle del primo periodo giornalistico di Berlino, le Favole nate sopra «un terreno intermedio tra la poesia e la morale » non ebbero seguito, furono frutto d'una stagione, il teatro invece « non cessò di attrarre, occupare, sedurre, confortare Lessing in ogni momento della sua vita Cosi i risultati più cospicui della sua attività poetica sono da cercare nell'opera drammatica. Ci si può tuttavia domandare se a quel suo amore, a quel costante sforzo, sia corrisposto un risultato adeguato. E il Vincenti traccia un rapido, succoso profilo del sua tipo intellettuale; Lessing è celebrato per la chiarezza della sua salda I ragione; ma era pur caratteristica I della sua attività * una perpetua tensione, che facilmente assumeva ! tono drammatico ». Era evidente ! in lui anche nell'opera filosofica la ■ predisposizione per dir così teatrale. Ma per sapere com'egli abbia poi saputo l'issare nella forma adeguata quella tensione costante dello spìrito è necessario esaminarne partitamente l'onera, ossia darne una rappresentazione critica, come il Vincenti fa con minuta indagine. alfa. LIBRI RICEVUTI |PINA BALLARIO: il di-rerati rifila fìuardia > uEd. La Prora - Milano) I, IO. RINA PSIOLTOi I! dottor Faust» i';. K. Paravia p 0. - Torino) L. *>. ISII.VIO MKuONts ti redivivo dell'Arti \nó - r,.,i|,. |-;.l, Paolo Uuleati . Imola) !.. 7.

Luoghi citati: Berlino, Fiesole, Firenze, Gubbio, Milano, Torino