Dietro lo schermo

Dietro lo schermo Dietro lo schermo Ultime di Shaw • Nuovi film italiani • Un accordo italospagnuolo - Una diagnosi • Un ex-divo è scomparso ■ Negli studi dell'Ufa Ultime confidenze di Shaw: ■—■ Di solilo i cosidetti uomini di cinematografo fanno di tutto, con le loro intrusioni, per rompere l'efficace sviluppo di un soggetto. Una scena, che per esempio si svolge in una trattoria, una scena, notate, che non dev'essere assolutamente interrotta, essi riescono a tagliarla ficcandovi un grosso primo piano d'un cameriere, e altre cose del genere. Io non potrò mai autorizzare tali signori e simili interventi nei miei film. Essi devono comprendere che l'arte di raccontare è un'arte, presuppone ed esige un talento che si ha o non si. ha. Pochissimo lo possiedono; e io sono tra quei pochissimi privilegiati. — Quando vogliono far riprendere una scena si rivolgono al miglior operatore che possono trovare; quando ne vogliono far registrare la colonna sonora, si rivolgono al miglior tecnico disponibile; e via dicendo. Ma quando si tratta del soggetto, il signor uno qualunque è il benvenuto. Questi s'impadronisce di ciò che voi con tanta fatica e con tanta arte avete raccontato, per maltrattarlo e triturarlo fin quando, del primitivo sapore, non rimanga più nulla. Non c'è nessuna differenza tra il modo di scrivere per il teatro e quello di scrivere per lo schermo; questo concederà allo scrittore una maggiore libertà di sviluppi, con la sconfinata agilità propria del cinematografo. Ma la questione fondamentale è sempre una: rac- contare, saper raccontare qualcosa, — Dicono, a Hollywood, che io . sono un autore drammatico, e che ' non so come una commedia, e tan to meno una delle mie commedie, debba essere ridotta perchè se ne possa trarre un film. Io lo so be- nissimo. E in ogni modo proprio non capirei come, dovendosi per quella riduzione aggiungere aleu ne scene o alcune battute alla mia commedia, ciò debba essere fatto da un conduttore di autobus, o da Un facchino d'albergo, dnì signor uno qualunque, e non da me. Chiunque è stato autore dramma fico sa come alle prove il dialogo possa e talvolta debba subire ri- tocchi, non sempre veniali. Quando\ s'allestiva Cesare e Cleopatra l'ut tore Forbes-Roberlson non si sen] t'iva a suo agio a un determinalo : passaggio. E mi spiegava che una recisione gli veniva suggerita trop- 1"? m'ef!"' °jV.?ar*V? di •»"'« che tutto ciò più non fosse «nella linea» del personaggio che aveva incominciato a capire, a sentire, a interpretare. Dovetti accontentarlo; e accontentando lui accontentai ine. — Trovo giustissimo che si desideri ridurre le mie commedie in film. Perchè se ne potranno avere risultati eccellenti, come già con Pigmalione, che sullo schermo più che mai continua ad essere il «mio» tó|^n7^^t j » ^ Giovanna d.ArC0. Ma r m h m rifiuterò ai , > „ concedere la mia firma, -ex(lllimtohl „,ju Qj „ , del chlEìmlto[lra,0> sia pure per grossesomme. ! _ vado al cinema quanto occor' re. Magari una volta all'anno, magari due volte la settimana. Ma so- ] no sicuro di esattamente conoscerne, tutti i mali e tutte le formidabili possibilità. * * Per le riprese di Traversata fnera è in questi giorni partito da r*^. per ™* gn!PP0 Kl* .cln.?u?-? "* frat,tecn'cl ^ attori; il film è tratto da un r^ UÌ £ChÌUe \C°rra' "" C"'aulmf 7°'t0 1avventurofso 11 f?"^. tr°Pieale: Tnc:.fi;a g" interpreti, per la regia di Dome- ! co Gambino, Germana Paolieri, Dria Paola, Lola Braccini. Pilot- to, Cialente, Ferrari. Sinaz. Lom- bartli e Prlm0 Camera. Ne verrà. dall'ex-campione, un nuovo Ma- ciste? _ Un a|tro film parecchio avventuroso sarà il Budda d'oro, tlel qua|e si sono in questi giorni -iniziate le riprese: regia di Giu seppe Guarino, fra gli attori G. C Rosnlino> Vasco Creti, Guglielmo - Barnaba. Renato Chiantoni. Tosca Sartoris, Amina Pirani Maggi, Ta-||a_ lx soggetto è di Torrado e Na i varro due commediografi madri ]\oni che hanno conosciuto lusin- lia Volpiana. — Tra i nuovi prò- getti di film allo studio o in pre- parazione, quello de / figli della notte si presenta con un suo par- ticolare interesse perchè seghe-rebbe l'inizio di una collaborazione cinematografica italo-spagnuo ; ghieri successi; regista sarà misrliore fra p-li snMprninli R migliore fra gli spagnuoli, Beni-I Lo Perojo, che recentemente ebbe la dirigere a Berlino, per una com-ibir""àone ispano-tedesca, un suo [Barbiere di S'viglia. La collabo- Irazione JtaUsca O'ire cagli studi di questo male, allora, è che non e dai tecnici di Cinecittà, e da un gruppo di nostri attori, sarà data da Aldo Vergano per la sceneggiatura. — Tra gli altri film in preparazione, ancora alla fase di progetto, sono infine da segnalare un film su Francesca da Rimini (ne sono previste due versioni, la italiana e la francese); da un soggetto di Angioletti, un Re del mure, che dovrebbe avere pure due versioni, l'italiana e la francese: e un film ambientato nel nuovissimo centro minerario di Carbonia. * * Un americano, Harold Salemson, scrive con parecchia franchezza del « male di cui soffre Hollywood »; e ne fa ima diagnosi. Il sintomo più evidente ne è il fatto che, in questi ultimi tempi, il numero dei film stranieri che vengono proiettati negli Stati Uniti è in continuo aumento. Perchè parecchi di quei film offrono accenti inediti, sapori nuovi, timbri interessanti; i quali sempre più vanamente si vanno cercando nella produzione di Culver City. Ora, '.'. male più vero è che a Hollywood — dice il Salemson — non si producono film assolutamente sbagliati, film assolutamente pessimi. La macchina tecnica, sempre più complessa, perfezionata e lubrificata, dà tutte le sue risorse a qualsiasi film che, in partenza, pareva predestinato a essere tutto un errore, dal primo all'ultimo metro. E l'altra faccia si producono film assolutamente riusciti, assolutamente ottimi; perchè la macchina tecnica, sempre più complessa, eccetera, prende tra i suoi sapientissimi ingranaggi anche il film che, in partenza, pareva predestinalo ad essere tutto uno scintillio d'umanità e d'intelligenza, dal primo all'ultimo metro. Il vero nemico con il quale devono lottare i pochi veri artisti che oggi Hollywood ancora abbia, è il tecnicismo. * * E' morto in questi giorni Mosjouskin, poche righe ne hanno dato l'annuncio. E' finito in una cllnica di Neuilly, dopo essere stato parecchi mesi in un sanatorio. Emigrato dalla Russia con sua moglie, Natalia Lissenko, si ritrovò con i suoi connazionali pure sfuggiti all'inferno rosso, Kamenka, Turianski, Kolin, Rimsky, Volkoff; e con qualcuno di loro fu l'animatore di una nuova casa editrice che doveva conoscere lu- singhieri successi, 1' r Albatros ». iD'una maschera levigata e melo drammaticamente candita, fu ben presto tra gli astri del film muto; si ricordano di quel periodo le sue interpretazioni de II figlio del carnevale, di Braciere ardente, de casa del mil"cro' dl 0mbre ^he\\p<'^>"°' "toli che bastano da soli; a rievocare tutta una breve epo-iIca cinematografica; ma !a sua af-j ì fermatone migliore doveva essere \\Kean. Chiamato a Hollywood, ri- j Riamato in Europa, partecipò al ! | Fll Mattia Pascal diretto da k'Herbier fu Casanova, fu AficAeUe Strogoff, Parve che il suo no me non dovesse mai essere eclis!sato; e proprio allora l'appariziolne del film parlato doveva, come parecchi altri, ricacciarlo nell'om :bra. Splendido come un nababbo , e imprevidente come un bambino, è morto nella più squallida mise- I ria, circondato "da pochissimi ami- ci, a lui legati soltanto più dalla|pietà. * * Ogni tanto questo o quel pro- dutiore, da questa o quella fucina di produzione, annuncia, con tutto1l'orgoglio possibile e doveroso, cheper il suo prossimo film i boz-setti dei curii ambienti sarannodisegnati da questo o da quel pìt-tore; e qui, un nome da far re-s?are un pochetto a labbra aper-te, e da far dire ancora una volta lene i( buon .ansio non è morto. tr/iiltiriia at'fen?nra del genere è iq«ef?a di Vertès, che ha acconsen rito a date i guazzi per il film a colori che sarà tratto dall'operet- ua II mikado di Giibcrf, regia dii Vicfor Schertzinger. Ma poi il produttore non rinuncia alla ben legittima soddisfazione di far pubblicare i guazzi originali e le prime realizzazioni sceniche di quei momenti (come già altre volte, per schizzi, acquerelli, eccetera); e il lettore, con la massima e migliore buona volontà, ha un bel paragonare il guazzo di sinistra con (a fotografia di destra, e poi l'altro e l'altra ancora: nemmeno lontani parenti. * * Negli studi dell'Ufa Cari Froleich inizia in questi giorni Era una splendida festa da ballo, un episodio della vita di Ciaicovski, con Sarah Leander e con un adeguato sfondo di musiche del celebre compositore; Lilian Harvey, tornata da Roma, comincerà Una donna al volante, diretto da Paul Martin per il gruppo di produzione Pfeiffer, e avrà per compagno Willy Fritsch; ed Erich Engel ha finito Hotel Sacher, ambientato a Vienna nel 1913, con Sybille Schmitz, Willy Birgel, Elsle Mayerhofer, Karl Gunther; mentre Karl Ritter ha finito Viaggio di nozze, con Frangoise Rosay, Angela Salloker, Mathias Wiemann, Alexander Engel, Otto Krone. Sono inoltre entrati in lavorazione in questi giorni II re del Portogallo, di Erich Waschneck; Gli uomini lo trovano facile, di Paul Mai» tin; Roberto e Beltramo, di Hans Zerlett; La donna senza passato, di Nunzio Ma'asomma: Sono Sebastiano Ott, di Willy Forst. * * VARIE. — Si dà a tre contro uno. a Hollywood e dintorni, la se- p^razioneG,irbo^s'tokowSkì.-La cnsi dei settembre sarà rievocata ,„ cinque -iorni d'angoscia regìa di Sfl *ffi£?.£2R John Leder e Erich Von Stroheim. _ Marlene Dietrich e Maurice cfcera/ier i /u??0 apparirebbero in una rivista in Broadway. — Pierre Chenal dirigerà una riduzione di Rosso e nero, di Stendhal. — Simone Simon sani Manon Lescaut, reyia di Allegret. — A Valparaiso la casa editrice « Pe;?a del Pacifico » è ora diretta da Eugenio De Lignoro, già attore alla vecchia Cines. — Il Dopolavoro tedesco («Kraft und Frende») si è produttore di una serie di !forti metraggi illustranti i princi p„/i musei tedeschi. — Peterson |e Bendel, l'ultimo film svedese, 'sta ottenendo lusinghieri siicccs si anche in Germania. — La Ter, ra-Fi?in di Berlino ha lanciato al\cnni' primi saggi di disegni ani- \ mali dipinti a mano. — Nella pas\sata stagione la censura cinemaìtografica di New York ha Visionato j9.5.5 film; di questi sono sfa'.ti bocciati integralmente 23; ta gl'iati '72. E queste amputazioni sono così suddivise: ?S.} per indecenza; 2$ per inumanità; 60 per incitamento a delinquere; 265 per immoralità; 55 per sacrilegio. Co- dice penale delle pellicole. i m i f Z 1 f g De Sica si discolpa: ne * I grandi magazzini », il nuovo film di Camerini. Bianco e nero per « Il cavaliere di S, Marco», di Righelli, IIse Endo, dell'Ufa.