FESTE E CHIASSATE della gioventù antica di Antonio Antonucci

FESTE E CHIASSATE della gioventù antica FESTE E CHIASSATE della gioventù antica Abati e badie poco raccomandabili — Com'era una volta la tassa di soggiorno -- Difficoltà delle prime e delle seconde nozze - Studenti incomodi Se il carnevale sta diventandoIgn ricordo, o si riaffaccia sbiadito guando non lo aiuta la clamoro- oVi * ., .* . •ltà tu,'Istica' non.è il caso d. pian-; dfrcl «opra: ogg. gì, scapestrai *»*> «K» tutto l'anno d, soddi- i,ar? la Propria Inquieta natura, j ru?erJìl taltriT„per ,ateT\H? lab°»osa e tranquilla — le fe- cte carnevalesche non erano sena-]are un divertimento. Ce lo rac-jzonta attraverso minute indagini;sGiuseppe Pola Falletti-Villafallet-; ro, il quale, in due poderosi volu-1 tmi, passa in rivista le antiche fe- mte e i gruppi organizzatori, fi), od l et • i eraZZI», «SlOllI», « DUttOflI »...i uLo spirito di questi grunpi è su-1 nito svelato dal nome. Qualche ra- da volta si chiamano dei Buoni sCoMipof/ni.dei Compagni o dei Gio- cponi ma. per lo più', s'intitolano fi Passi, agli Staiti, agli Asini, ai pBuffoni, ai Ribaldi, ai Crapuloni eSimili; e se in Francia Inrontria-amo gli Innocenti, diffidiamone su- cbito;' nasce da loro 11 verbo inno- sentare. coniugato con le donne ! Purante certi periodi allegri e che! dnon conserva nulla del significato: loriginario. Nè ci tragga in ingan-: sno il nome di Abate conferito al!papo dei suddetti gruppi, chiamati I cappunto Abbadie o Badie, perchè j co spirito religioso non c'entra qua-: vi affatto, tant'è vero che il 10 giù- tgno 1669 Emanuele Filiberto Ame-' zdeo di Savoia « proibisce l'esercì- {12Ìo » dell'Abbadia di Carignano; dper « diversi abusi e disordini co»i-Cniessi da alcuni giovani senza ti-. r»ior della giustizia divina et Tiii-cDiana ». Carattere estremamente [sprofano lo troviamo nei Ribaldi, bpresieduti pur essi da un abate e,I egiacché ci siamo, accenniamo pu-i re alle abbadie di prostitute, codi-| ficate in Francia 110 e grato 1347 ) ' dalla regina Giovanna Ino re bon- ^ne reme Jeanne). Se qualche ra- gazza aveva commossa una colpa. e lyoleva continuare», contrad- tdistinta da una freccia rossa sul- da spalla sinistra, era condotta a rsuon di tamburo In un apposito re- cinto dov'erano altre sciagurate sorvegliate da una presidentessa., Co-te, e un barbiere dovevano vi-|sitare periodicamente le ospiti per garantire ì clienti contro le malat-1 tie e la direttrice (ultimo capover- so dell'editto) doveva badare agli ebre, i quali se fossero entrati nel- a zona proibita - con astuzia rag-; giungendo lo scopo» dovevano su-, b,re la fustigazione per tutta la | città. 1 Jeib«/di erano composti di banditi, ladri, scomunicati e II loocapo esercitava un alto controllo,sulla loro condotta (forse per.im-Kpedire che esagerassero) ma si ar-Lbitravano anche di censurare quel-1 la delle persone ammodo, indotte dalle circostanze o dalla debolezza della carne a commettere qualche marachella; cosi in Francia, tra il 1214 e il 1422, essi esigevano cin¬ que soldi di tassa da ogni adultera (o supposta). Non è poco, ove . . h pinerolo essi ner- sl V i n aiitm-ità solo venti cePlvano ipcanitazione dieci 80 ! pe.r "na ' vociare dieci ner RfLIJ^S „o«i nH nrocchie elnoue „ „„"7^t„™ f,i„™ 4 jPeJ" marchio a fuoco. . I N.on era ce"° c°"'°™ 1 j^^téte fèaU"del1 carnevale ed: ""J^\\"^ u"'a"LC '<= v "V'Vi^lX, "Ài I altre; ma anche 1 alta direzione diiSente relativamente di buoni co-. ^L^tSS^ke^Z^W***** per ,a g stione s™fa,e. r, ' v . ■ 1,„„_„fil.„labbastanza costosa per 1 appetito ° . ., „. ^„i dei componenti che tenevano mol-i . '"T,,"' ìwinnali So trasru ' l? 31 pas" , ^ SaIassa da ; ógrTcùi membro si reclamava la : medico e chi-\«/«* antenna —v 7o lrurgo circa la robnstessa e prò- 6,tà del suo peto a[^ere «J- ('impeto di tutti ì blindisi » con re- lativa * generosità e gagliarda-, za nel bere e mangiare («fempe- stivamente », una chiara idea delumedio consumo la deduciamo da;una certa Badia che per ^^sere : autorizzata a costituirsi, s'.mpe- jgnò a organizzare 1 propri pranzi con cinque portate soltanto. ., , , „ , , L IMO PCP CCMO Odia 00\c Nel pel.iodi ordinari costituiva-< n0 fonti tnntroito i matrimoni. Gli 3posi novelli per superare una bar-i riera composta di feltuccie ma dai soci deUe badie. pagavano una tassa; la tassa sul- ja felicità; le seconde nozze, viste dj malocchio specialmente se uno. Q tutt-e dlle i contraenti non era- -—-- -- - no pm giovani, comportavano di- nlostrazioni chiassose irnaiirori. in francese; in piemontese, chia- ,,rnrivitr\ 1 a crii ìntcrpccnli npr x.rnmrlrjto) e gli interessati, per evitarle 0 attenuarle, pagavano: in genere n per cent0 de„a pr0. prìa dote ora dovllta da colei che si accasava fuori del paese natio. pena Come succedeva a Rivara ; Canavese d'essere accompagnate con il suono di campane a morto.l j forestieri correvano il rischio del; sequestro di persona, liberabile in;^^«^ 'orma barbarica dell'ai- tuale tassa di soggiorno che, .tra l'atro, va alla collettività e non a singoli. Infine la vita privata, se non rigava diritto, doveva pagare le spese. Tipico, in proposito, l'uso di impadronirsi di colui che ne bu- scava dalla moglie per metterlo * un asino con |a Anche qui. se il poveraccio pagava... Rcn- ^ ^ parecchio la minaccia ^ prendere in giro le famiglie allequali fosse successo qualche fatto *,,.„„„ ■'■""no... Ma il grosso degli introiti si ot-teneva appunto durante le feste ,.„i«„„u« «. ,i; carnevalesche con una questua di mangerie nei cascinali e tra i com-«Scianti. *» genere, legittime fa- cevan0 buon v>«> a cattivo gioco. non mancava tuttavia chi s irngi- dlss,e donde lit. P'oteste a"e a1U.t°ntf' ,seanda V 11 13 novembre "46 Agile spedisce una supplica a Carlo Emanueleperchè molti, poco, timorati diMi Associazioni cio\ani p fc-i.. nei- he. —■ loro origini. Ed. Coiiiltatn ,lifo-a dei ranriulli, Via de', l'armine. |n. 12 • Torino, giustizia... sotto colore di racco- gliere, esportano molte pollale, vi ed altre cose » e lo scongiurano > -, . provvedere. II Duca provvede con editti, ma, n mancanza di una polizia orgauzzata. .1 risultato è mimmo. NelH.'autorità civili e in quelle delta chiesa, c'è piuttosto la tendenza a provocare una lenta trasformazione dei suddetti gruppi perchè ervano all'ordine pubblico e alla eligione. Non di rado infatti, tratandosi degli unici cittadini armati, servivano contro 1 briganti o contro invasioni nemiche; per sempio, la Badia di Sambuco fu una specie di milizia comunale e nel 1744 a Cuneo, il campanaro di Sambuco, per aver fatto certi segnali ai Sabaudi, fu gettato dal campanile nel torrente. A Rivoli, in dal 1564 troviamo una Cornpagnia degli archibugieri, con un S^o paragonabile al nostro tiro a segno e i cui soci fornivano reclute all'esercito, una specie di servizio premilitare; la chiesa tnerveniva a benedire le tavolozze di tiro fLire 1,10 per ogni tavòozza) e i soci non dovevano bestémmiare. pena un soldo torinese per la prima volta; in caso di recidiva, si toglieva al colpevole il cappello che, gettato in aria, serviva di bersaglio sparatorio per tutti. In parecchi luoghi, la pazienza della chiesa fini per avere 1 sopravvento definitivo e le badie furono trasformate in confraCernite, destinate ad accompagnare processioni e funerali, salvo anche ad organizzare * cum grano salii » le feste carnevalesche e 1 balli popolari, di cui finivano per essere una specie di polizia, _ . . TreCeniO anni là Ne, far chiaas0 „ nello stllZ7/i. ^ ,a te tranquiUa, si BOsti. tuivano mtanto gli studenti e pareccnl autori lamentan0 « nrrltante petu,an2a goliardica degli studenti di Pavia specialmente durante „ carnevale e le lauree ben. cnè queste ultime si soiesSero dare in chie ]auree cne diventa. yanQ yeri baccanali neU'antiCO duomo se CQn intervent0 di maschere mostruose, grida, schiamazzi, buffoneschi discorsi... »; nè iu moderata doveva essere la fe £a delle matrìcole detta dello spupllIamento se, nel 1638 un decre. (Q m genat0 di Mi,ano ,a victft Hosamente fi ordina che ^ 60rn0 dedicat0 a Santa Caterina, avvocata e protettrice degli stu- (,e unQ (U essJ ce)ebri ^ santa festa CQn devozione, nè K ^ m modo a,cuno im,urre a L violenze, di30nestà, portar via roba e merci da botteghe e fondachi senza il dovuto pagamento ». Pare che allora sotto la scusa di solennizzare i nuovi giunti e di iniziarli alla vita dello studio, si estorcesse loro « somme grosse ed eccessive di denari e donativi ». sistema di immatricolazione tuttavia meno incomodo di quello in uso nelIa Germania meridionale e nel- la Svizzera dove, per esempio, l'apprendista tipografo entra nel la categoria tra canti funebri e licenziosi mentre, gettato a terra, riceve - pepe' riceve nel naso una certa dose di Eccessi di spirito festaiolo che ^ mente Q ,ft ,oro iustificazione nel. W natura umana e nell'ambiente f D'altronde, accanto alle sguaia- tezze e al rumore, s incontrano an- .' che usanze gentili come la aior- ° , . . n"ta del celebrata ogni anno in Inghilterra per San Valentino. I" ^"i^orgo. _alcuni_eletti_chia- maX}. Ti"'t■ ™nno da qucsta quella a chiedere un penny 0 un g questuanti sono ,u , iovan4 iu belli| ri_ ?.. fi„0„,io„:„ 1 ,,„ ' _„„ »u" ° J Wc7h.Br»t» * P°\ T, «1%inWc > ™J uso ma ,1 dwertimento è notex «■ nB„arn ln rivi,ta tant°ePbiZzarrie 1 Autore ne Hcer^6 0^^nee' ^"rduo Inche £ ^JJ^'^^g^SdSwwJ ^K°daUa faSXi a- mercanti, conquiste militari, • pp0si2i0ni dl popoli e di reni „iom- lgRn fatt0 perdere ogni no zione nrecisa delle sorbenti Ladaove. tra capodanno ed epi fania si bruciano i diavoli lecati r0n corde di paglia e il caponi casa mentre cuociono le frittelle, vestito da donna canta e balla', troviamo un allegro pasticcio di auen0 che poteva" essere il culto i|ui?liu uir ifuicvo. cnni- ic 11 iuilu del fuoco (o del Sole). insieme con i) ricordo dei governi matriarcali reminiscenze di paure prelstori- -, l'. n !_:«! «ntl«l « che per gli spiriti maligni', ma non riusciamo a identificare. E' certo (.he la religione cristiana imponen dosi aila collettività tollerò molte superstizioni pagane limitandosi a verniciarle con apparenze accet tabili; a sua volta la religione romana, ospitando gli dèi assogget tati giunse a un'abbondante confusione per l'eccesso del materiale importato. Caos, insomma. Ma che p0rigine di alcune usanze sia una oppUr l'altra, conta relativamente: ii signor Pola Falletti-Villafalletto, raccogliendole, ha messo insieme un.opel.a interessantissima, dilet- tevoie a seguire e fonte ricca di coltura. Antonio Antonucci

Persone citate: Abate, Badie, Bosti, Carlo Emanueleperchè, Emanuele Filiberto, Ribaldi