Le calorose accoglienze all'inviato del Duce di Alfio Russo

Le calorose accoglienze all'inviato del Duce Le calorose accoglienze all'inviato del Duce Stl 00P itftla nartìta di Carda»-»«SSCdlIl/tf fUrillC! Ut LULLIU Belje, 19 gennaio, .tL'incontro aei conte Ciano conil stojadinovic è avvenuto nella quie- {t ta ^ana di Belje splendente di so-'n;e e so)lante della lieta accoglien-ìuto gente adornò la piccola sta-\dione e lo stretto viale campestre ps(J rfj bandiere italiane e jugoslave e, vdi siepi d'erba buona; e l'adornò]dancora più gaiamente con una nmostra di costumi campagnoli in-\smp\ol'tanta chiarezza e seoipZiciftì e ini„lanfa schiettezza. Al conte Ciano\ dè stato offerto il pa'ie e il sale e\rla sciarpa dell'amicizia che una ragazza gli ha annodato sona: e il discorso ff'i è stato rivolto di poche e chiare parole dette cor-1 i(diamente, in confidenza; e Stoja-' dinovic gli è andato incontro vesfifo da cacciatore, con la mano aperta e un largo sorriso. Ciano «i è trovato così fra cari amici che l'hanno circondato d'affetto e di applausi. La lietissima accoglienza non si è espressa soltanto. a Belje; lungo il cammino, appe-\dna s'è fatto'giorno, la folla Cam-\Spagnola è accorsa alle stazionci-1 ^ne della Baranja, che è la regione' ™dove sorge Belje, gridando: givelil'odosso ti da floride ragazze. Semplicità e schiettezza icontro di uomini di Stuwam sia mai avvenuto in una\lain un luogo simili, cioè in BcodccpGrof Ciano, c'ie vuol dire viva il lconte Ciano, e giveli Mussolini, eI giveli Italia. Ciano dal finestrino'. risponderà con saltiti e sorrisi, e\ il ministro di Jugoslavia a Roma t ngli diceva i nomi dei paesi e delle\mcampagne che il treno attraver-' isava. Alle nove il treno giunse a vBelje. [cQui vi era Stojadinovic col mi ' p■ Cj u! t[vi c' cc'dc>' llcnistro d'Italia barone Mario Indetti, il ministro aggiunto agli esteri dott. Ivo Andric, il ministro Protic che è il capo di gabinetto di Stojadinovic: v'erano anche i giornalisti italiani e jugoslavi e i cinematografisti. E poi vi era la\ folla, qualche migliaio di persone, due o trecento ragazze in costume serbo, croato, montenegrino bosniaco, uno più sgargiante dell'altro; ve n'erano con cuffie di < antica foggia, ve n'erano coi ca-1 jpelli all'aria, più ardite e più sciol-, nte senio il peso della cuffia in-|agemmata; poi v'erano due squa-1[Adroni di contadini sui bei cavalli; ancora vi era una lunga fila di massaie che avevano finito appe-, /na di cuocere il pane. Una schiera ,di Sokoh, l'organizzazione nazio-,knale jugoslava, bella rappresen-1tanza della gioventù, una schiera Kdi Camicie verdi dell'unione radi- cale e un'altra di Camicie turchi-i ne in rappresentanza della Jugo- ■ nras che è l'organizzazione Sinda- cale jugoslava, completavano il ,,,,,,,).... 1 smcvdvmfltUna banda cominciò a suonare i nostri inni appena il treno entrò in stazione; un grido segui gli inni che tutti ascoltarono sull'attenti e a capo scoperto: viva Ciano! Incontro festoso Srojadinovic andò incontro al treno e salutò Ciano che era al finestrino, poi, quando discese gli strinse calorosamente la mano eìigli rivolse il benvenuto Poi Ciano andò incontro alla folla che in Vnsc .tanto acclamava; passò in rivistaile schiere delle Camicie verdi e {turchine che salutavano roma-'namente. poi si fermò in mezzo a ìun gran circolo di uomini e rf'\donne. Egli fu accollo da alti ap- plausi: viva il Duce, viva Ciano., viva l'Italia! Allora il deputato ]della Burunja dott. Andric pro nxnciò un breve discorso, parte in \serbo e parte in italiano. Egli pri- ma di tutto espresse la gioia del popolo jugoslavo di avere come \ospite il conle Ciano, salutò in lui l'uomo di Stato che ha dato inizio degli riaffermò i„aZjra del ,uj„,.„)0 \ dell'Italia fascista, \ruyloni sp„.jfl(„;j e politiche che1 i(Sa„;(I, u pane e j; saìe di Belje' . , \d0*1 /■»»•* ricevere un'acco\SHenza tanto calda e cordiale e 1 ^lutando infine » popolo jngosla' ™ a "°",e del r>°P«° fascista. Ail'om "n n."ovo rasto "W"'"180 sè verso- BatZi le aìla poUticu di amMtia e di col- \laboìazione Ualo-jugoslava, rese BH rii„.(1,lre omaqqio alla perso-che il sindaco personalmente gliofferse. Intanto una gentile /un-dulia annodava sulla persona delconte Ciano una sciurpa di seta colorata. Il conte Ciano ha risposto alleparole del deputato Andric dicen levato dalla folla. I I. nar»j4a j: '. La Mdlllld (Il bdbUd \ Poi. insieme a Stojadinovic, il t nostro Ministro si fi recato, m\mczzo alle sempre ardenti acela-' inazioni, in una casa colonica do- ve c stata servita una rapidissima [colazione; quindi è avvenuta la ' partenza per la caccia. Il conte Ciano è salito con Stojadinovic suj un trenino che fa il servizio della ! tenuta di Belje e dopo un'ora di [viaggio la partita fi incominciata i con la partecipazione di trenta ' cacciatori. La tenuta di Belje appartenne, come sapete, al principe Eugenio'di Savoia che l'ebbe in dono dal-compensa delle sue vittorie contro' l'imperatore d'Austria dopo la pulce di Sremski Karlowzi quale ri-\ < 1 j turchi. Come, il principe Eugenio , non aveva credi, la tenuta ritornò |aj{a sua morte alla casa di 1[Asburgo, , /<rftJ |(||a fcrrovm anricola chc e , fl J2f) chUomctri\ vj é Hn ,k s|(( D(mubm donde cengono ni..1^ . ;..fl0 mgoni „„„„• di M|c. K t lllilinne di cìlili dj cj Dnllubfa lllftl, ,„ „„,.„ „,.„,/,_i ■ njaJ coJ/c „ j /( c ^ J(( . d,,ecenlo cMlometri, _ J La prima qiarnuta di caccia è1 sfata riservata alle lepri. Questamattina si è svolta la cacciata acerchio, cioè i cacciatori occupavano un certo spazio al di dentro del quale si tirava alle lepri levate dai battitori che erano cento, mentre i cacciatori erano trenta, fra i quali Ciano. Slojadincvic. l'ambasciatore Bufi, il ministroPer andare in r/iio in una simileterra non basta il cavallo: vi è in-l l eìil console generale Salali Vitetii, il ministro Indolii, il mi-nisfro aggiunto agli esteri Andric.il con-sole Bellia. il consigliere Nonis, ilconsolc Lonza d'Ajeta, il ministro doncmqifiEsdi Jugoslavia a Roma Krislic, il ministro Protic. Il conte Ciano ha iniziato la serie dei colpi fortunati. Dopo una breve sosta, la parlila ha ripreso. Falli i conti, nella mattinala sono state uccise molto centinaia di lepri. Nel pomeriggio si è svolta un'altra battuta, questa colla in altro luogo, precisamente nel bosco di Bouziglza e in posizione; cioè i battitori mandavano avanti le lepri sulle quali i cacciatori tiravano da posizioni presi abili! e. Anche in quest'altra partita sono state uccise numerose lepri. Poi i cacciatori sono andati al castello. I colloqui politici E' appunto durante il viaggioI al castello nel trenino speciale cheì si sono iniziati i colloqui politici. La prima conversazione fra Ciano e Stojadinovic è durata novanta minuti e si è aggirata su varie questioni. Domani continuerà la caccia e continueranno i colloqui. La partita di domani fi dedicata al fagiano, quella di dopo domani ali cinghiale. Domenica mattina si' andrà a cacciare in un'altra fe-|anula, a Petroviciz; sarà presente: panche. il Principe. Renitente Poo'o (scol quale il conte Ciano si traÌ-\dterrà a colazione. LizLa grande e profonda cordialità !sìe.Wincontro e le calde, manifesta-]^cgioiti del popolo jugoslavo rivolle al conte Ciano, gli evviva al Duce j e all'Italia fascista, tutto ciò è posto in fortissimo rilievo dalla stampa iugoslava che dedica moltissime pagine all'avvenimento. I giornali del mattino, come Politika, che porta due lunghi articoli consacrati al Ministro degli Esteri d'Italia e ispirati al più vivo entusiasmo per la sua opera, stampano con grandissimo rilievo la crònaca dei viaggio sin dal momento che il conte Ciano è entra*'to in territorio jugoslavo. Gli arti- jcofi del giornale citato cominciano tca™" la dcscrtóo»e *««» vita d^U:co„(? ciiml)) i(1|,„ ,,„„ j,iow.ic3:«i rivoluzionaria e squadrista alla ri a' 9"gliosa giovinezza guerriera nel e, c'e'° d'Africa. -\ « Fra 1 uue periodi — scrive a i * ^UV^Vi— èi ma4ura 'a peJ* j'Hata scrittore rivoluzionarlo guerriero». ' |: ;„ „„ rammento nìù urecisa-.'' lrendendo e è mente politico, il giornale osserva] che la visita ha un più forte .vi- gniflcato perché avviene in un ino-! mento di complicazioni della L'ita Iinternazionale. it. Tutti gli jugoslavi, dei senti- .menti dei quali il ministro Ciano,potrà rendersi conto a ogni passo [ sii. aeirincom.ro uei -nmiaiiu ut- gli Esteri d'Italia col Presidente I del Consiglio jugoslavo perchè es-| \ che egli farà in Jugoslava-pro- j | segue" il giornale ~ sono entusia- , sti dell'incontro del Ministro de-! so riafferma la già esistente ami- della | „ ido onore al genio del Duce,'u OHale apprezzato l'impor- ,,„„..„ po/jfica della Jugoslavia: e' \voi rj/à la sforia dei rapporti fra i due paesi per conchiudere che j y popolo jugoslavo saluta col più e|vivo entusiasmo il conte Ciano la cui attività è ben nota come è ben nota la sua vita ardente e guerriera. Questa sera al castello di Belje ha avuto luogo un pranzo in onore del conte Ciano. Una folla di contadini e di contadine in costu- Ime nazionale hanno cantato can- ;;oni popolari e hanno ballato il l kolo che èia danza nazionale ser- mba, sul piazzale prospiciente «*L-,castello. La folla ha acclamato -\lungamente al ministro Ciano clic a è uscito dal castello e ha assisti- a to con grandissimo interesse alle e danze u\ a Alfio Russo