Il Genova in splendente giornata schiaccia il Bari bloccato dal fango : 8-0

Il Genova in splendente giornata schiaccia il Bari bloccato dal fango : 8-0 Il Genova in splendente giornata schiaccia il Bari bloccato dal fango : 8-0 RETI: Lazzaretti (C.) al 3', Cattaneo (C.) al 36' e Perazzolo (C.) al 43' dot primo tempo; Lazzaroni (C.) al 0', Soarabello (C.) all'è' e al 13', Cattaneo (C.) al 19' e al 28' della ripresa. GENOVA: Proposti fardelli e Borelli; Conta, Blgngno e Tori; Arcari, l'èl'uzzolo, Lazzaretti-, Sca-rabello o Cattaneo. BARI: Ricciardi; Del Bianco e Di Gennaro; Amlrighctlo, Mancini e Bon.ino; Costantino, Cappellini, Dugini, l'apoeasale e Due. ARBITRO: Saracini, di Aneonn. Genova, 16 gennaio, priBdmDinEProQl'dIl risultato esime da" lunghe o\Lsottili considerazioni su elli si sia\pmeglio comportalo in campo e Dchi abbia maggiormente meritato [pdella vittoria. Un Genova in gran de giornata, in stato di grazia, un Genova a cui tutto riusciva c che giuocava nel fango come raramente lo si è'visto giuocare su teiicno normale; ed un Bari che non ne azzeccava una, un Bari che, impacciato ed incerto, dava l'impressione di trovare nello stato del campo un ostacolo insormontabile, sov innaturale quasi. ■ un ostacolo piti difficile ancora di quello costituito dalle virtù lecni-\ che dell'avversario. E nessuno,, assolutamente nessun incidente! che abbia influito sull'andamento del giuoco, nulla, proprio nulla che abbia falsato il risultato. ucli, i a n R(zgC7ir„7j/, „«. «n« ;»> rnniìì-inni del'' Nulla, se non le conaizxoni ac» terreno. Due. giorni di pioggia ininterrotta ed un piccolo diluvio j uFattore dominante: il terreno scatenatosi un paio d'ore prima della partita avevano ridotto malamente il campo. Non pioveva più all'inizio dell'incontro, e l'acqua non doveva riprendere a cadere che alle sue battute finali, ma ve n'era già abbastanza: non i laghetti, nè le pozzanghere — che il drenaggio del fondo è buono — ma il vischio, la superficie cedevole, rotta e sfondante, il fallilo attaccaticcio: una vera tenaglia al jiiede del giuoc.alore. Il primo a commettere un errore in questo ambiente speciale, fu il Genova, il primo a pagare di tasca propria, il Bari. Genia, nel tentare di porgere indietro un pallone al proprio portiere, vedeva la misura del passaggio falsata dal fango: per fortuna sua, nessuno degli ospiti approfittava della occasione di segnare \ loro cosi gentilmente offerta. Subito dopo, il Genova non faceva complimenti, invece. Calcio d'angolo sulla sinistra, tira Cattaneo con bella parabola, Lazzaretti sfiora di testa e devia in rete fuori della portata del portiere. Questo al terzo minuto. pptolvde i i - a , ò . a , a e . n Tre colpi di testa Il Bari reagisce, ed il giuoco prende carattere aperto. Or l'ima or l'altra linea d'attacco interloquisce. Ma, fra l'operato dell'una e quello dell'altra, il contrasto, dapprima appena visibile come una tenue sfumatura, diventa ad ogni momento più chiaro, fino a prendere proporzioni marcate, marcatissime. come se di fronte agli ostacoli di madre natura gli ospiti retrocedano, ed i casalinghi|ingigantiscano. Illusione ottica,}che'tutto è questione di abitudi- ne, ititi per »i'««to il vantaggio è del. Genova. Tanto che al Zb quando Genia, ben da lontano, manda al centro un bel pallone,l'ala sinistra Cattaneo vi si aef-ta incontro a corpo perso, colpi- sce di testa ed il suo tocco co-glie di sorpresa, per la prectsio-ne, non per la forza, terzini e portiere e finisce in-rete. Sette minuti più tardi, su un tiro di puitisione di Tori, ben da' tonfa- no, Perazzolo, quasi con genlilez- za, sfiora di testa e devia nuova-mente in rete. Morale: tre reti uenovane, ottenute di testa, tutte fre, con azioni di forza in quanto ad approccio, di dolcezza, quasi, in quanto a conclusione. Il Bari non ha fatto altro che tirare alto od a lato, precipitevolmente, t palloni che ha avuto nell'area di rigore. Ripresa. Per qualche minuto il Ba7t dà l'impressione di riprendersi e di giuocare meglio. E domina. Ma è un fuoco di paglia. Dietro non v'è sostanza. Al pr'- ino contrattacco energico crolla. E questo contraMacco' lo inscena Perazzolo, che, fatto tutto il lavoro, in area, passa a Lazzaretti. Questi riceve, di destro, inganna l'avversario che lo marca, girando su se stesso e spara di sinistro. Ln palla finisce in rete a fil Ìi\palo, sulla destra del portiere. Due minuti appresso, Arcari ri-\prende vicino alla linea di fondo \un pallone che pare perduto, centra, Scarabello entra deciso, lira e, tramite il palo, spedisce in rete. Cinque minuti dopo, Sca- rabello ancora, sfonda da solo e depone la palla proprio nell'angolo dove il portiere non può arrivare. Cattaneo completa verso il ventesimo minuto c poco prima della mezz'ora con due altri tiri, di citi il portiere non fa che os¬ \Ì^SSre»éTa pSaaowTmHe^^vi' ] Eppure questo Bari non giuoca \vlale. Una difesa che sa l'affar \suo ia possiede; un attacco eh* servare la traiettoria. ' Pare che grandini, nella rete dei baresi. 1 quali, verso la fine, attaccano ed attaccano, ma conducono in modo così sventato e sconclusionato, che, malgrado le occasioni, nemmeno la soddisfazione di salvare , un impianto di giuoco lo ha, lo si vede. In quanto a palleggio, n tecnica, a disinvoltura di movimenti dei singoli elementi, le cose belle emèrgono. E', forse, il senso del mestiere quello chemanca, certamente l'esperienza, la capacità dì adattarsi aK circostanze ostiche, la forza più morale che materiale, dì mostrare alle avversila un viso tanto arcigno quanto quello delle avversila stesse. In altre condizioni, questo Bari, che ha debellato una settimana fa l'Ambrosiana, dev'essere tutt'allro. Per giuocare parte primaria in una lotta come quella del campionato italiano, occorre, però, con uguale sensibilità, itti riso più dico, ien temperamento più coriaceo. Nello sportivo, la sensibilità deve servire da molla, la tempra 'maschia da corazza. Il Genova, squadra da scudettoQuanto al Genova, non v'è eh' una cosa da dire: cioè esprimer^ la speranza di poterlo rivedevi spesso e sovente operare nell? condizioni di ieri. Hu giuocato finora di sfortuna, il Genova, ,n questo campionato: sfortuna in quanto a disponibilità di uomini, e sfortuna, eccettuata la gara di Torino, in quanto a risultati. Sulla forma di ieri, non c'è che far tanto di cappello. Un portiere che: fa bene quello che è chiamato i fare, un terzino come Sardelli ri"è tutto linea e decisione, per quanto la statura non lo favorisca, una mediana mobile e ca-a o e a o a a a o -lpare di servire il settore d'aitar-,ro spedendo, non portando la pal- un attacco che ha velocità e [varietà di temi e forte capacità-, penetrativa -j Una impressione si riportae|aa/ia .qara di ieri disputata in&l\condizioni difficili non per clinin-|„lfI per /erreno: quella clie il Gra! - - nova, la parola sua, in campi'-- |na(0i non rabbia detta ancora. F a chc sln ancora in grado di dirlaa con efficacia, nel prosismo avvee, ! nire. Nè il tempo, nè i mezzi ah ni i mancano a Vittorio Pozzo TORINO-JUVENTUS: Un attaccante « bianco nero », Busidoni, è arrivato a pochi passi da Maina, nel primo tempo, ma ha calciato a lato. Allasio, Ferrini, Gabetto, Caddoni, Baldi Defilippis e Tornasi osservano

Luoghi citati: Bari, Genova, Torino