Come è stato arrestato il feritore della tabaccaia

Come è stato arrestato il feritore della tabaccaia Come è stato arrestato il feritore della tabaccaia La fuga verso Susa • Due notti trascorse all'aperto, al gelo - Il tentativo di sparare sui carabinieri H feritore della tabaccaia di corso Galileo Ferraris è stato arrestato l'altra mattina dai carabinieri di Borgone. Il Vercelli, appena compiuto il folle gesto, si era allontanato in bicicletta dandosi alla campagna. Diretto alla volta di Susa, forse con l'intenzione di guadagnare il confine, aveva trascorso due notti all'aperto, sfidando il gelo, e la terza notte, sfinito dalla fame e dalla stanchezza, aveva cercato rifugio nell'albergo Giaconera di Borgone. Stava per lasciare l'albergo senza pagare quando i carabinieri lo fermarono. Lesto, il giovane cercò di estrarre di tasca la rivoltella — la stessa con cui aveva ferito la tabaccaia — e tentò di sparare ai militi. Questi l'immobilizzarono e lo tradussero in caserma. Qui giunto, vistosi ormai perduto, il Vercelli finì col dire chi era e che cosa aveva commesso a Torino. Confessò inoltre di essere fuggito su di una bicicletta che aveva rimato a Torino. Dopo il suo interrogatorio, fu inviato alle carceri di Susa in attesa di essere tradotto in quelle della nostra città. Le ultime sue parole, dopo la confessione, furono: « Fate ora di me quel che volete ».

Luoghi citati: Borgone, Susa, Torino