Macabra fuga di "gangsters,, parigini

Macabra fuga di "gangsters,, parigini Macabra fuga di "gangsters,, parigini S'impadroniscono successivamente di tre auto; rompono tuttigli sbarramenti della Polizia; il capo ha il cranio spaccato daun proiettile; col cadavere addosso gli altri banditi si rove-sciano in un fosso, ma riescono tuttavia a darsi alla fuga Parigi, 11 gennaio. Tre banditi, dopo avere rubato un'automobile a Neuilly-sur-Soine, hanno intrapreso la scorsa notte una lunga, pazza corsa sulle strade dell'Ile de France, aggredendo tutti gli automobilisti che incontravano sul loro cammino. La prima vittima fu un automobilista fermo presso Pontoise, il signor Dusang, il quale, sotto la minaccia delle rivoltelle, dovette consegnare ai banditi il portafogli contenente 2800 franchi ed un libretto di assegni. Nei dintorni di Louviers i banditi attaccarono un altro viaggiatore, il signor Griffon, al quale sottrassero 3000' franchi prendendogli anche la vettura. Nel frattempo, però, veniva dato l'allarme alla polizia e questa provvedeva agli sbarramenti del caso agli incroci e ai passaggi obbligati ove la vettura inseguita avrebbe dovuto passare. Ma malfattori, fiutata la caccia che veniva loro data dai gendarmi, impadronendosi d'una terza automobile potevano impunemente, con questa, oltrepassare Bonnières e Meulan sotto gli occhi della polizia che ignorava la sostitu zione della vettura. Il numero dell'automobile dei banditi infatti non corrispondeva più a quello segnalato dalle autorità. Non andò bene, però, ai banditi allorché, passando il ponte di Poissy e non essendosi fermati alle intimazioni dei gendarmi, questi, insospettiti, spianavano i loro moschetti e cominciavano a sparare. I banditi risposero con le loro rivoltelle. Momento dram matico, nel quale ebbe la peggio il capo dei banditi raggiunto alla testa da uno dei proiettili pene trato dal finestrino posteriore all'automobile. Dal cranio spaccato prese a colare dapprima lentamente, poi più abbondantemente in seguito alle scosse della vettura che raggiungeva sempre maggior velocità per sfuggire agli inseguitori, la materia cerebrale imbrattando le spalle dei due compagni, i cuscini, tutto. Il colpito deve essersi anche accasciato di colpo sull'autista, poiché il sangue ha imbrattato anche il cuscino del conduttore. E' facile immaginare la macabra scena che si svolgeva nell'interno della vettura ove due uomini, consci che la loro vita era in pericolo, si sono trovati costretti a percorrere un buon tratto di strada con al fianco un cadavere sprizzante sangue e materia cerebrale. La polizìa, intanto, proseguiva nell'inseguimento, sempre spaiando, finché giunta la vettura dei banditi nella località denominata « Quarante Sous », il conduttore nello sterza/e bruscamente determinava il ribaltamento della macchina in un fosso, ponendo fine in tal modo all'avventura. I due banditi riuscivano ad uscire dall'automobile e a fuggire nella foresta di Saint Germain. Numerosi distaccamenti di gendarmi si sono recati sul luogo, ed hanno cominciato le battute nel bosco. Le ricerche effettuate per tutta la giornata dalle forze di polizia rinforzate anche da reparti di soldati, non hanno dato alcun risultato. Alla fine del pomeriggio è stata ritrovata a Nanterre una automobile dalla cui matricola è risultato che apparteneva a un abitante di Triel al quale era stata rubata. Non si è alieni dal credere che sia questa una nuova gesta dei due banditi in fuga che avrebbero approfittato del veicolo per scomparire di nuovo. La polizia non manca di rilevare che la audacia dei banditi di questa notte ricorda l'attacco effettuato il 23 dicembre scorso ad Aubervilliers a danno di due esattori del Credit Lyonnais ai quali i banditi sottrassero circa un milione. La tattica adoperata è la stessa: attacco a mano armata e fuga in automobile lanciata a tutta velo cita.

Persone citate: Quarante

Luoghi citati: Parigi, Saint Germain