La Chiesa romana e la Chiesa anglicana

La Chiesa romana e la Chiesa anglicana La Chiesa romana e la Chiesa anglicana La visita dei ministri inglesi al Ponte fice e il problema della riconciliazione Bb—ns Londra, 11 gennaio. Il programma del viaggio in Italia intrapreso da Chamberlain e da lord Halifax comporta pure una visita al Vaticano nel corso della quale i due Uomini di Stato britannici saranno ricevuti in udienza particolare dal Papa. Ma se tutti sanno che la portata di questa visita sorpassa quella di una semplice formalità di cortesia, pochi sarebbero gli iniziati al corrente di tutta l'importanza che questa udienza potrebbe rivestire. Dell'argomento si occupa John Mac Halone. Egli afferma che non ci sarebbe da meravigliarsi se durante la conversazione che avrà luogo fra Sua Santità e il Premier britannico venisse evocato un problema che, per essere specificamente inglese, è troppo poco conosciuto sul continente, ma che appassiona da molti anni l'opinione britannica. Halifax padre e figlio John Mac Halone riassume cosi il problema in poche parole: « La Chiesa anglicana deve tornare in seno alla Chiesa cattolica riaccettando il primato e la disciplina della Chiesa romana ». « Pochi soltanto ■— continua l'articolo — conoscono il compito che lord Halifax potrebbe essere chiamato ad assolvere nel corso • di eventuali negoziati. Sarebbe tuttavia difficile trovare un uomo più adatto ad assolverlo. In realtà il padre dell'attuale lord Halifax aveva consacrato tutta la sua vita alla grande idea di riunire sotto una stessa autorità le due grandi Chiese. In tal modo il compagno di viaggio del Premier inglese, conoscendo a fondo tale ardua questione, è perfettamente 'designato per tale compito. « Il vecchio lord Halifax fu infatti durante lunghi anni presidente della English Church Union mantenendo con il defunto cardinale Mercicr una corrispondenza ininterrotta su questo problema. Quando il cardinale Mercier mori, legò il suo anello episcopale al suo amico Halifax, e attualmente è il figlio di questi, l'attuale capo del Foreign Office, che possiede il pio gioiello. Del resto il vecchio lord Halifax era uno di quei nobili tradizionalisti all'eccesso e a tale punto conservatore che aveva sostenuto un interminabile processo contro lo Stato perchè una linea ferroviaria — invenzione del diavolo — passava troppo vicino ad uno dei suoi posse- . dimenti! E si sa che l'attuale lord Halifax già deputato e membro della Camera dei Comuni, passava ancora tutte le domeniche presso il padre in interminabili discussioni teologiche. <r Alla sua morte, il vecchio Halifax legò al figlio non soltanto il titolo di lord, ma anche l'anello episcopale che aveva ricevuto dal cardinale Mercier, volendo con ciò significare che suo figlio avrebbe dovuto continuare il compito al quale egli aveva consacrato la sua vita: la riconciliazione delle Chiese anglicane delle quali fanno par ta tutte le personalità dirigenti della vita religiosa britannica. La mozione di 3000 Pastori Ecco la parte essenziale della mozione firmata da 1016 pastori an glicani, che ha avuto subito l'ade sione di oltre duemila altri pa stori: «... I pastori sottoscritti dichia rano di essere decisi a non trascu rare nulla che possa favorire la riunione della Chiesa anglicana a quella di Roma. I firmatari fanno voto di incorporare al culto quotidiano una fervida preghiera il cui oggetto è di chiedere al Cielo di accordare il prossimo ritorno della Chiesa anglicana nel gregge del Pastore di Roma... ». « Lo scorso anno, al momento della Church Assemblee, questa mozione aveva l'adesione di oltre tremila pastori rappresentanti le parrocchie più popolate delle Isole britanniche. Ma ci si farà una idea ancora più precisa dell'importanza di questo movimento che non ha fatto che guadagnare in forza degli ultimi avvenimenti mondiali, quando si saprà che la Church of England riunisce nel suo seno circa 25.000 pastori. Si può dire che attualmente quasi un quarto dei suoi membri sono favorevoli all'idea della pace con Roma. « Questi ultimi mesi hanno visto compiersi in seno alla Chiesa anglicana un evento che può essere considerato come un passo deci sivo verso la riconciliazione delle due Chiese. Fu ancora sotto la presidenza del vecchio lord Halifax che l'Engliah Church Union procedette alla costituzione di una dotta Commissione composta di alti dignitari della Chiesa angli cana e di parecchi teologhi, denominata la Christian Doctrine Conimission il cui compito era di tentare di trovare una piattaforma di unificazione favorevole ad una intesa definitiva fra le varie Chiese anglicane. La dotta Commissione lavorò durante sedici anni. E' un semplice caso se i risultati dei suoi lavori sono stati pubblicati appunto qualche settimana prima del viaggio a Roma del Premier britannico ? < Per farsi un'immagine più precisa della vita religiosa in Inghilterra bisogna sapere che la Church of England possiede circa 25 milioni di fedeli in Inghilterra. Vi sono inoltre a lato di questi più di due milioni di inglesi, di scos» zesi e di irlandesi rimasti cattolici romani, mentre il numero dei protestanti appartenenti alle varie Chiese non conformiste raggiunge la cifra di quasi 6 milioni. < D'altra parte, la gigantesca organizzazione della Church of England è lungi dall'essere assolutamente omogenea. Essa si divide in parecchie correnti spirituali di cui le più importanti sono la High Church incrollabile bastione dell'ortodossia, la Low Church i Beninteso, questa eterogeneitàinterna non è fatta per facilitare alla Church of England una presa di posizione. E'accaduto infatti in passato di vedere dei vescovi an- glicani lottare gli uni contro gli cui membri professano principi più liberali di varie sette modernizzanti. Dopo 16 anni di studi la mozione firmata da parecchie migliaia di pastori anglicani i quali chiedono a nome dei loro fedeli il ritorno della Chiesa anglicana in seno alla Chiesa Romana». altri minacciandosi scambievol mente di scomunica. Si comprende dunque come la notizia secondo la quale la Christian Doctrine Comtnission, riunita da sedici anni, stava per pubblicare i risultati dei suoi lavori, abbia suscitato nel Regno Unito enorme sensazione. Non citeremo del rapporto finale della Commissione che la frase decisiva: « Le personalità dirigenti della Chiesa anglicana sono riuscite a creare una piattaforma favorevole alla unificazione dei dogmi... *. « Non bisognerebbe — conclude Mac Halone — credere che in questo Paese conservatore fra tutti, sia possibile di fare tabula rasa dei risultati di una evoluzione secolare. Sarebbe una pericolosa illusione sperare che il movimento dell' Unità possa riuscire da un giorno all'altro e che le varie Chiese anglicane si fondano tra breve. No. Ma quello che è sicuro è che siamo in presenza di una serie di sintomi che premettono tutti di trarre conclusioni convergenti. Fatto si è che davanti a Sua Santità, lord Halifax sarà in grado di appoggiare le sue argomentazioni con due documenti di grandissima portata. Il primo, è la decisione della Christian DoctrineCommission, che rende ormai pos-sibile in principio l'unificazione delle Chiese anglicane; il secondo, Dopo la valanga del Grand Galibièr che ha travolto sette persone. La folla ai raccoglie davanti alla cappella del villaggio di Valloire dove si trovano le salme delle vittime.

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