UN PRANZO A FUNK offerto da S. E. Guarneri

UN PRANZO A FUNK offerto da S. E. Guarneri UN PRANZO A FUNK offerto da S. E. Guarneri Ima /jor/a.a della -visita, nel caloroso brindisi dell'ospite Roma, Questa sera, al 9 gennaio. I pCircolo delle ; lForze Armate, il Ministro per gli Scambi e le Valute, on. Guarneri, ha offerto un pranzo in onore del Ministro dell'Economia del Reich, Funk. Sono intervenuti anche il Ministro delle Finanze, Tliaon di Revel, il Ministro delle Corporazioni Lantini, i Sottosegretari di Stato Tassinari e Host-Venturi, il, Governatore di Roma, il Prefetto, jralte cariche dello Stato e varie' autorità e gerarchie. lclgzcsdqIl brindisi di SE. Guarneri Allo spumante il Ministro Guarneri ha pronunziato il seguente brindisi: snoidnjn_ I tv. Signor Ministro del Reich In nnome del Governo fascista ho 1 o- eriore di porgervi il benvenuto nel- sp1ucv^^ voluto accettare il nostro invito. Sono scato veramente lieto di aver esaminato con voi il complesso quadro dei rapporti economici che legano ì nostri Paesi e avere riscontrato la nostra identità di vedute in ordine al loro progressivo sviluppo. Germania e Italia si trovano di fi onte agli stessi problemi e devono compiere ogni sforzo per valorizzare, in misura crescente, le risorse nazionali, onde assicurare 2K*?^!2£j^J^|tmrcgVmsvSi= ai rispettivi Paesi'7ljPniassimo di indipendenza economi- lea nremessa necessaria ner l'in-1 frca, premessa necessaria per l'in dipendenza politica e per il prò mgressivo miglioramento" delle con- bdizioni di vita dei due popoli. Ciòi3non significa che Germania e Ita- dlia intendano isolarsi sul terreno; neconomico e formare dei mercati chiusi. Che, se gli sforzi autarchici mirano essenzialmente ad assicurare la possibilità di produrre in casa i prodotti indispensabili alla vita e alla difesa del Paese, resta una massa di merci capace di alimentare correnti di scambi internazionali, le quali possono diventare tanto più ampie quanto maggiore sarà lo sbocco che i prodotti potranno trovare sui mercati dei Paesi fornitori. « Lo sviluppo degli scambi fra l'Italia e la Germania, due Paesi che hanno posto il principio autarchico a fondamento della loro politica economica, è la prova più eloquente di questa verità. « Le conversazioni che ho avuto con Voi mi hanno riconfermato neila convinzione che Germania e Italia, grazie alla piena comprensione dei rispettivi bisogni nel eli ma politico creato dall'Asse, potranno, con vantaggio comune, rendere sempre più strette e intense le relazioni fra le due economie. </. Con tale augurio, alzo il bicchiere al Ftihrer Fondatore del Terzo Reich, sotto la cui alta guida la Germania ha saputo raggiungere un cosi alto grado di sviluppo nell'ordine politico, economico e | ncrsfmsmvlsfisociale; a Voi, signor Ministro deli Reich. che ne siete il valido collaboratore nel campo economico; al Popolo germanico, tenace, forte, laborioso che sotto la guida del suo Capo sta forgiando il suo grande avvenire ». L'orchestra hr\ quindi suonato gli inni nazionali germanici. La risposta del ministro tedesco Il Ministro Funk ha cosi risposto : « Eccellenza. <r. Vi ringrazio per le parole stra- ordinariamente amichevoli e cor-diali che ci avete rivolto. Ringra-zio il Governo italiano per gli ono-ri e le accoglienze che ci sono sta-te offerte in questa grandiosa ca- pitale. Vi prego di credere che isentimenti da Voi espressi per il popolo tedesco, per il suo Fiihrer e per l'opera del Governo nazionalsocialista hanno suscitato nei camerati tedeschi qui presenti una profonda impressione e questi sentimenti io ricambio, con sincero ri spetto e amicizia, per il Popolo italiano, per il suo grande Capo, il Duce, e per il Governo ed il Partito Fascista. * Ogni qual volta io sono venuto in Italia, ho avuto sempre occasione di persuadermi del continua impulso che interessa tutte le manifestazioni della vita e tutte le forze in un possente ritmo di lavoro tendente alle più alte realizzazioni. La mia visita all'imponente Mostra dell'Autarchia mi ha prodotto la più profonda impressione e mi ha convinto come nell'Italia fascista vengano mobilitate tutte le forze e le energie economiche per ì srandi scopi politici e culturali, e come una buona propaganda sappia creare in tutte le classi sociali le premesse psico- re df.1 1°?°}° 411 vaIore eccezionale logiche necessarie a documentare che l'economia viene formata dalle correnti di energia politica e che gli stessi ideali e la stessa concezione mondiale nella politica nella cultura e nell'economia devono essere viventi, se l'economia vuole adempiere al suo altissimo scopo: quello, cioè, di servire alla sicuezza della Nazione ed al benesse- di questa esposizione non sta soltanto nel fatto che essa presenta agli occhi del popolo, e in un modo impressionante, i tesori naturali del Paese e le potenti realizzazio ni della sua economia, ma anche jnel fatto che essa rivela dapper I tutto l'idea dominatrice della con neasione indissoiubile tra politica economica e cultura. Questa Mo stra non è dunque, sJltanto una |ta e della potenza creatrice economica dell'Italia fascista, ma è pu re una manifestazione politica e culturale di primissimo ordine. « Ho accettato con particolare gioia e riconoscenza l'invito del Vostro Governo proprio in questo momento perchè — attualmente — sono in corso importanti trattative economiche fra i due Governi. Sono convinto che uno scambio di idee fra noi, in tale materia, sia P™prio ora de'la massima imper lanza, in quanto ci troviamo di fronte _ a una svolta nel quadro mondiale dell'economia che ci ob- bl?4,1 u.na nu°va unione dei no3.1" sforzi anche nella formazione dellP n,°stre , rispettive economie nazionali.così come una tale unio e | ne è in atto nel campo politico e culturale ». « Tale situazione esige che noi ricerchiamo i mezzi e i metodi possibili per toccare l'equilibrio delle forze e raggiungere, nel nostro comune progredire, un ulteriore rinsaldamento e un successo ancora maggiore. « Sono felice che le nostre conversazioni abbiano già portato alla constatazione che, in tale questione fondamentale, regna già fra noi la più completa intesa e che i due Governi sono decisi a marciare con tutta l'energia su tale cammino. In tal modo la parola del vostro Duce, nel Suo messaggio di Capodanno al nostro FUhrer ( noi marceremo insieme », ancne nella politica economica dei nostri due Paesi trova la sua pratica attuazione. L'inizio di questo anno segna anche l'inizio di una nuova epoca e noi possiamo essere fieramente felici, perchè siamo sicuri che le cose volgeranno a nostro favore. Questo dobbiamo all'in, comparabile arte di Stato dei no ntszersmftAGrslvXmzmdststri due Capi che hanno dato ai nostri popoli non soltanto nuovo ideale politico, ma che hanno dato anche all'economia dei nostri due Paesi « l'etica del dovere ». « Non vogliamo insegnare agli li altri, ma attraverso il successo del l , o e i o nostro lavoro, vogliamo convincer li della giustezza dei nostri principi e dei nostri metodi. Noi opponiamo alla potenza dell'oro, del credito e del capitale, la potenza della terra e del lavoro. Ogni giorno vediamo più chiaramente come le antiche forze di un mondo economico, incapace ormai di vivere si accorgono e vedono il pericolo della nuova forza giovane, crescia ta secondo le dottrine nazionali, animata da alti ideali e pronta fino I all'ultimo sacrificio, tesa in una - : sola volontà, verso un unico sco-jpo. Cosi quelli che erano ricchi di-, verranno poveri e i poveri di oggi -1 arricchiranno, -1 * In questo sviluppo Italia e - Germania hanno compiuto, nello il scorso anno, un grande passo al | vanti nei confronti di tutti gli al e a tri e il nuovo anno porterà certamente nuovi successi. « Con tali sentimenti alzo il bicchiere alla salute del vostro venerato Sovrano, S. M. il Re d'Italia Imperatore di Etiopia, al benesse- o Ire del Fondatore dell'Impero gran- de Capo dell'Ita'ia fascista e del suo Governo, e alla prosperità del Popolo italiano e alla salute di Vostra Eccellenza ». L'orchestra ha, quindi, intonato gli inni nazionali italiani. I convenuti si sono poi intrattenuti nelle sale dei Circolo. , a e