Quando videro spuntare a bella occasione dei Sudeti

Quando videro spuntare a bella occasione dei Sudeti I GIUDEI IL LA GUERRA Quando videro spuntare a bella occasione dei Sudeti .PARIGI, gennaio. Mentre, dopo l'Atischluss, in Inghilterra Chamberlain, allontanati- cnsdo dal Foreign Office il giovaneìREden, rappresentante del cosiddetto gruppo dell'Europa Nuova, riesce a rafforzare la propria posizione e liberare il Regno Unito dai pericoli di una politica troppo societaria e internazionalista; in Francia, come si è visto, ritorna al potere Leon Karfunkelstein, detto Leon B'.utn, rtipprcsentantc\ tipico di quel giudaismo che non esita a tentare, con volontà Incida e cosciente, di scatenare la più atroce delle guerre, purché la «grande opera» sia compiuta. La politica delle notizie false Sul finire del marzo 19S8, imo spi 'o per scatenare la guerra, lo fornisce la notizia dello sbarco di , 30 mila tedeschi a Bilbao. Subito Leon Karfunkelstein, detto Leon Blum, convoca una riunione straordinaria del Consiglio superiore della guerra. A riunione avvenuta, nei corridoi di Palazzo Borbone corre con insistenza la voce dell'invio in Catalogna di tre divisioni francesi. Sarà vero'.' No. Ma è vero che. davanti al Consiglio superiore della guerra, Leon Karfunkelstein. detto Leon Blum, sostiene con foga l'invio in Catalogna delle divisioni francesi, appoggiandolo con tutto un piano di «occultazioni precauzionali», come l'occupazione di Minorca e quella di alcuni punti strategici del Marocco spagnolo, fra cui Menila con le sue miniere di ferro, tanto agognate dalla Banqnc de Paris et des Pays Bus. Solo le obbiezioni dei militari, le esitazioni dell'esitante Daladier. ministro della difesa nazionale, e grinnm—rrSièqsscgtvzmfpcsNGinnlzPlbBgttfsnlsoprattutto, il rifililo déll'Inghil-\ltala di seguire la Francia in una avventura del genere, riescono a vincere le pressioni, i sofismi, le minacce del rappresentante del giudaismo bellicista. Il giorno appresso, si saprà che la notizia delio sbarco dei 30 mila tedeschi a Bilbao e falsa, come era falsa quella del gennaio 1937 sullo sbarco di altri 30 mila tedeschi a Menila. Essa è giunta a Parigi da Praga. Il Radio-Journal de France dove, sotto la direzione di Pierre Brossolctte, membro-fondatore della lega contro l'antisemitismo, operano i giudei Georges Boris e Georges Huismunn, l'ha raccolta e rilanciata. La presidenza del Consiglio e il Guai d'Orsay, malgrado il precedente, l'hanno accettata senza controllarla o farla controlla re. Dunque, per il momento, «il giudaismo non vendicherà l'Austria iìi Ispagna ». Ma il procedimento della falsa notizia si è dimostrato di un'efficacia tale, che, a cadenza sempre più intensa verrà adoperato fino alla conferenza di Monaco. Per intanto, Leon Karfunkelstein, detto Leon Blum, non rinuncia ad alimentare il fuoco nella vicina Spagna inaugurando quella cosidclta « non intervention relàchée » che, in poco più di un mese, fa passare attraverso la frontiera pirenaica oltre 25 mila tonnellate di materiale e municioni. Momento opportuno Tuttavia, il rischiò corso e un smPrgrqobgmcdnPtFrnflsrtdfcfmcccrtdsRnuovo sussulto della parte sana] sdel .paese cacciano per la seconda volta il giudeo da Palazzo Montignon e portano alla formazione di un « ministero di buona volontà », con Daladier alla presidenza e Bonnet al Qnai d'Orsay, ministero avente un duplice scopo: porrerimedio ai malanni interni provo-\*cati dalle brusche riforme sociali] ed allontanare, d'accordo coni Chamberlain, il temporale che va'addensandosi sull'Europa centro-\porientale. * Questo temporale è originato, lo\cdgdsapete, dalla questione si.detica. Ora, è i/ c'uso di precisare che, non appty.i le prime nubi spuntano dsull'orizzonte, il fronte giudaico\ndella guerra si mette a soffiatudentro, ad aumentarne artificiosa-] mente il potenziale elettrico, cer cando di fare della questione su detica, locale all'origine, facitmen te regolabile in modo pacifico e\comunque secondaria, il pretesto e il tranello per incendiare l'Europa ? Senza dubbio, si può obbiettare che, costituendo Praga l'asse mediano deliacistillazione europea organizzata dalia pace massonica . di Versaglia, il suo crollo porterebbe al crollo delle alleanze, cui la Francia è giunta in ventanni :di politica egemonica, e, di conseiguenza, si può concludere che lo ^spunto per scatenare la guerra 'fornito dalla questione sudetica ni •fronte giudaico è più che eccellente. È' vero, ed il fronte in pastoia non mancherà di sfruttarlo in stale senso. Ma, obbiettivamente si deve rispondere che, almeno in aprile, in maggio e giugno, nessuno pensa a fare crollare Praga te, se Praga crollerà, lo si dovrà appunto alla rabbiosa campagna giudaica in favor della guerra. In ogni modo, tutto questo e storia troppo recente per rinvangarne le vive polemiche e perchè sia necessario rifare gli avvenimenti: dagli otto punti di Carlsbad al rifiuto di Bcncs di ricc- vere Conrad Henlein, dalla forma-cione del fronte delle minoranze oppresse alla decisione del govcr-( no reko di mobilitare una classe c' ,,r,f.',,ilioH riniti, i », j/Ir n / ' rlnldegli specialisti, dagli incidenti del ti maggio all'affermazione elettorale dei partito sitdetico il giorno successivo. Molto meglio seguire, perchè assai meno note, le manovre del fronte giudaico dal giorno in cui esso comprende che Praga può costituire, per dirla alla francese, la pièce maitresse del suo gioco bellaiolo. Conseguenze di alcuni viaggi gii due successivi viaggi a Praga e a Mosca di Ernest Mcrcicrl'arrivatissima presso i Rothschildviaggi ufficialmente a carattere ,ciso, come di preciso non al sa nulla di un week-end a Parigi di sir Philipp Sassoon, cugino dei Rothschild r cupo del Gomitalo in- glese di vigilanza israelitica. Si registro soltanto, dopo i viaggi... industriali di Morder, una tregua nelle rivendicazioni sociali, un aumento di attività nelle officine e — come dire* —- un maggior spirito patriottico fra le classi lavorative. E, circa il week-end di Sassoon, si fa soltanto rilevare che il miliardario brittannico e giudeo è sceso all'Hotel Ritz, dove, da quando e ministro delle colonie, ha stabile dimora Geroboamo Rothschild. dello Georges Mandel. In aprile e fino al ZI viaggio, comunque, l'attività del fronte giudaico della guerra è, soprattutto, propagandistica e organizzativa: accentrare, cioè, le proprie forze, affidare ad ognuno le rispettive mansioni, assicurarsi alleati e diffondere sempre più nel pubblico la psicosi bellica in vista dell'evento che, ormai, esso considera sicuro. Particolarmente curata e orchestrata, la propaganda cartacea. Nessun attacco grossolano alla Germania come nel 'Hi. Bensì un indovinato miscuglio di invocazioni alla pace e affermazioni destinate a far accettare la guerra, di lodi alla pazienza delle democrazie e consigli di intransigenza a Praga, di commenti favorevoli alla politica moderatrice di Chamberlain e critiche a Daladier e a Bonnet che la vogliono seguire, di giuramenti sull'intangibilità dei trattati e prudenti sorvoli sul fatto che i trattati sulle minoranze il fratello Bcncs non li ha mai rispettati, di appelli equivoci all'onore francese e rilievi solenni che la firma di una nazione è sacra. ll tutto felpato, suadente, insidia¬ so, veramente di marca giudaica. Qualche volta, nella sua vis demagogica, il riformato Gabriel Péri eccede neiTHumanité, ma restano su queste linee generali il giudeo Paul Nizan su Ce Soir,. l'ariano Henri de Kérillis sull'Epoque diventata nell'aprile assai opulenta, la sibilla Geneviève Tabouis sull'Oeuvre che copre Parigi di manifesti all'americana, e il macchiavellico Bure snii'Ordre che anch'esso, per la prima volta da quando esiste, fa affiggere manifesti per avvertire il popolo di Parigi che « L'Ordre raiasonne de toutes choses par rapport à la France» e non, come taluno vorrebbe, « par rapport à la Russie » Le nozze di Cot / grandi giornali di informazione, Petit Pariaien e Paris Midi fra gli altri, nelle loro Revues de la presse raccolgono a bracciate sempre più grandi il « fior da fio re» dei prosatori predetti e lo portano a conoscenza dei loro milioni di lettori. Sarà troppo maligno far rilevare che simile aumento di citazioni corrisponde, nemmeno a farlo apposta, ad un notevole aumento delle colonne pubblicitarie concesso ««M'Havas? Fortuita concomitanza oppure relazione fra causa ed effetto? Lascio giudicare da voi. Per conto mio, mi limito a dire che la pecunia del « fondo di difesa del giudaismo » distribuita da André Mayer e da Robert Balback, mi sembra ben ] spesa e mi sembra perfetta la . \*e preferite, la difesa degli ] mortali principi dell'89. i La propaganda politica nell'in 'terno dei partiti e fra le masse e \pnre intensa. Essa è cartacea e verbaiola. Verso i primi di mag- \f)>o, numerosi manifestini scopert campagna per fare comprendere dolcemente ai francesi che la guerra « potrebbe essere inevitabile» e, comunque, essa è sacra perchè costituisce una crociata delle grandi democrazie contro gli Stati autoritari, il corollario o ini- dall'autorità militare, avvertono membri delle cellule comuniste dell'esercito e della marina di te \nersi pronti per l'imminente gnerura contro il fascismo. «Bisogna ] — dicono — essere per la guerra. La guerra è la liberazione del prò letario ». La C.G.T., la Confédé ration Generale du Travail, nelle \riunioni e dalle colonne dell'Huma. i n i n a à a e è c- nité e del Peuple, raccomanda alle organizzazioni dipendenti di « mobilitare tutte le forze per dimo strazioni potenti a favore delle democrazie minacciate ». In ubbidienza a tali direttive si registrano, perciò, scambi di visite fra rappresentanti sindacali di Praga e Parigi, manifestazioni di simpatia davanti alla sede della legazione cekoslovacca. E incomincia (a serie interminabile di ordini del giorno che, sull'esempio di quello del Comité d'entente socialiste et communiste assicurano il popolo rekoslovacco della « solidarietà effettiva dei lavoratori socialisti i unmnisti di Parigi e di tutta la trancia ». Cosa è la R.U.P.? Nel contempo, le associazioni al leatr, dipendenti, sostenute, mantenit'e o (Mattinate dal giudaismo accovono <■ si schierano: prima fra tutte, In Lega dei diritti dell'uomo e dd cittadino, presieduta dal giudeo ungherese Victor Basch, li quilc Lego, contraria per RCCllrlgndcptcMsdentmsgsnsfa-\anni ad ign> alleanza suscettibile e dj portai' alla guerra, si mette a la In r-i sostenere dir «l'alleanza fra ciprancia, li Cikoslovacchia e nl I i> .'_, ', ;,{. e* %, el oo e, oo a no ar. d. re Russia si l'ire difendere anche a • osto di un tiuuerra ». E poi, i\ R.U.P. Che cos'è il R.U.P..' E' \Rassemblement Unii-ersel pour la l'aix, un curioso organismo shnpro alla ricerca di imene per .àlvnre la povera pare. Nel 193l„ dilatti, il R.U.P. è partigiano oìll'intcrvento nell'affare itiopict; nel '36 e '37, contrario al n> i-intervento in Ispagnn; •■, nef '(8, si agiterà in tutti i srns- pi i- ri l'eieiinre la situazione o qùacolnre gli sforzi di quanti intlndonk salvare sul serio la pace. «1 t.nhtó, sia in Inghilterra, .,R.U.P. ha per capo il vecchio Bob Cccil; in Francia, il giovane Pierre Cot. Pare, però, che il venerabile lord brittannico come il promet-lente avvocato francese non sia-rio c7ie Nomini di paglia, poichèl'ulmanacco de/i"*Tumanité per il 193S indica il R.U.P. come un'or¬ ganizzazione del partito comunista. In ogni modo Cot, deputato radicale della Savoia, è consideralo come il delegato permanente del partito comunista in seno al partito radicale, una specie di « occhio di Mosca ». Non è giudeo. Ma, la primavera scorsa, ha sposato una giudea ginevrina. Un diamante del valore di un milione e mezzo, offerto come regalo di nozze alla promessa, suscitò a suo tempo le insinuazioni dei soliti maligni. Checché sia, agli sponsali partecipò un eletto stuolo di giudei, specialmente di giudei costruttori d'aeroplani e di giudei banchieri. Non sappiamo se Bcnes, che El socialista di Barcellona proclama giudeo di origine spagnola e, precisamente, di Torrevieja in quel di Alicante, si sia fatto rappresentare. Paolo Zappa