II lottatore

II lottatore II lottatore Serrandosi fra le palme, le tempie canute, s'abbandonò al dolora. Nello sfogo tempestoso sussultavano le spalle, il petto; tutto il corpo ne era scosso. Quando si placò la furia, egli ebbe all'improvviso davanti la menie la visione d'una spiaggia. Due giorni e due notti erari durati i temporali: si raccoglievano minacciosi a ponente, neri come la pece, e percorrevano a galoppate il cielo, rovesciandosi in cateratte, schiantandosi in fulmini; e il gran mare si solle\ vava loro incontro, mischiava la sua verde bile ai nembi fuinoai, spumeggiava, s'increstava. si poi verizzava ; la sua battuta era tremenda, tanto fragorosa da stordire. K dopo due giorni un sereno, un sole, un'aria che sem- -\ brava il paradiso terrestre scam Pati0 daJ diluvio. Tutti erano sulla spiaggia a veder fumare la «abbia che s asciugava in un ba]leno> riprendendo il suo coloro \<ì'.)rato> a sciorinar tende vario: - pinte, a raddrizzar capanne, ad allungar sdraie per godersi como- e]?1 r',."'.llof spettacolo; mentre i ,] ?a?ì"m\ f.ra r:hl.a3S0 ! lo„SRam' - b,et.tar del. raga.7,7.1, rastrellavano 'alghe e rifiuti accumulati dalla mareggiata. C'era di tutto, fram- e o i o a mischiato al cumulo delle alghe, e secche e verdi, che s'allungava a serpente per l'infinita spiaggia, sotto lo splendore del sole ; c'erano paglioli, ceste sconquassate, sugheri di rete, doglie di barili, ogni oggetto strappato o buttato dalle vecchie barche pescherecce, pur che potesse galleggiare, era finito là: il museo dei rifiuti. '! Biancheggiavano anche ventrute - oarogne d'animali, di gatti por lo e] piu ma oerte erano indefinibili, a\e j ragazzi ]e movevano e le ri' j voltavano con degli stecchi. Quale che mozzicone d'alberatura con ,; pezzi di corda o stracci di vela i) ancora attaccati, poteva essere il - resto d'un naufragio; ma imitiai'gini di naufragi, in tutto quel -ì tripudio di sole e di colori, in - quell'esultanza d'animi liberati a! dalla paura, non sorgevano nella l', testa di«nessuno : se non forse nel o vecchia capitanò, ch'era uscito -\ anche lui col suo bastone e carn-j minando passo passo si fermava -! ogni tanto a_ guardar il mare e a a scrutar l'orizzonte. Il mare era - ancora tutto un rizzarsi di creste, a 1111 ribollire di spume, 1111 rime- scolamento di verdi e d'azzurri, - di candori e baleni e offuseamen- ti. Specie vicina alla spiaggiasi - sollevava in dighe compatte, in. , muraglioni paurosi, che rovina-Ivano e schiantavano uno sull'al- tro e dilagavano improvvisi sula] J« battigia, orlati di spuma, sol-\ levando le grida dei ragazzi e fae a i a r retrocedere rabbrivi- cendoli denti. A un tratto egli che si trovava in mezzo alla solita compagnia di giovanotti e giovanette, mentre stavano proponendo chi un modo d\\u.u altro per divertirsi quella i-] mattina, poiché al bagno, ai san e|dah e ai pattini era necessario d-ì rinunciare, butto li alcune paroì-\^ che ebbero 1 effetto d un peb- ta.rdo; Tuttigli si scostarono, lao, a' ? e i,, o, -1 o,■ ?"ra de affrontare la bar- argo « Perche no ? t'ènta- I sciandolo solo nel mezzo, e fra esclamazioni di stupore lo guari darono come se fosse diventato pazzo. Che fosse un buon nuotatore lo sapevano, ma fra di loro c'erano dei nuotatori migliori di lui, e a nessuno sarebbe passato u ; per la testa d'affrontare la barà] »«■ .<*?! cavalloni e di raggimi- [ gere il re, si può tentare ». Visto che il suo proposito era serio, avvenne » tiv0 gli occhi manifestavano -; spntimellti contrari. accettavano -j ,,B ^ ^ sfid -, [o aizzavall0i si ripromettevanÓ o, u„ godimento di quello spetta- e colo. Egli intese subito la freddezza d'animo di tutti coloro che in molte occasioni gli si erano protestati amici e che ora lo ab | bandouavano al suo destino, anoi z; dal suo destino, quasi certo, o j gia pensavano di trarsene un di-\ ritto per umiliarlo. Ebbe per un - momento l'idea di volgere tutta j la cosa in beffa: vincitore allora- ne usciva lui e la vittoria non gli a sarebbe costato nulla, ila gli salì -jsu dai precordi il disprezzo per ella viltà con cui comunemente si | prevale sugli altri. Andò .a spo- e gHarsi. La sola tristezza che gli i- pesava sul cuore, era d'aver noa tato anche in colei ch'egli aveva « creduto diversa dalle altre, gli n stessi sentimenti di tutti. Per er questo sarebbe stato contento di e] soccombere. Ma quando usci daler l'ombra umida della capanna al l-'sfavillante e gli si presentò al] nell imponente bellezza del suo e moto e delle sue schiume l'avvere sario.ch egli andava ad affrontao i'e- nebbs tutto il suo coraggio. o fu'""' a era sparsa intanto la di voce della sua sfida al mare. Si e]™0™1* via sbarrata dalle signo io. rlo¬ ie che levatesi apposta dalle loro comode sdraie cercavano, per l'amor di Dio, di dissuaderlo e chiamavano in aiuto i bagnini. Costoro le appoggiavano con gl'a¬e-i e- 5?erienza' ma avevano lana di n dlre: , «fasciatelo fare questo e scervellato, lo vedremo alle pric- m.e Pachiate del mostro ; ne saps-1 plam<» noi qualche cosa». Egli si svincolo, prese la rincorsa e fu ne' mare. Controllata l'elasticità dei pro-a[{i uulsc0,j, immagazzinato in o Uo „„ b,Km vol * d> • • ,;,a|1,iù ,ontl.0 n prJmo mu'ra_a-iS\\onv. Lo scroscio, la violenza o] di quella massa d'acqua lo stori- dirono ; gli mancò il fondo sotto e i piedi, ma l'energia dello slano ciò impedì ch'egli fosse scaravena tato indietro e sbattuto sulla sabe] bia. G uno; ma il secondo era ri'prossimo e più formidabile del e, primo. Un lampo di luce, un'alti: tra boccata d'aria: il maroso lo o travolse, si rinserrò su di lui, lo e-| respinse. Aveva perduto terreno ; e| in mezzo a un nembo di schiume o-, vide avanzarsi minaccioso il tero-lzo cavallone. Capì di non aver ».| più tempo per affroirtare i piedi e|sul fondo e riprender lo slancio; i- allora fece scattar l'energia dai piedi al petto e alle braccia p si trovò in cresta, pronto a lottare1 col quarto; ma piombò ncll'abis-