La politica romena in un discorso del Sovrano

La politica romena in un discorso del Sovrano La politica romena in un discorso del Sovrano Bucarest, 2 gennaio. In occasione del nuovo anno, nella cattedrale è stato celebrato un solenne « Te Deum * alla presenza di Re Carol, del Voivoda Michele, del Presidente del Consiglio, dei membri del Governo e di alte autorità civili e militari. Al termine della cerimonia religiosa, il Sovrano ha passato in rivista le truppe e per la prima volta i ministri e gli altri dignitari hanno salutato il Re levando la mano nel saluto romano, che è stato ufficialmente introdotto in Romania. Con l'occasione i membri non militari del governo hanno indossato, |per"ì_7prima volta, la nuova uni forme ministeriale, i Successivamente il Sovrano ed il Voivoda hanno ricevuto nella sala del trono a palazzo reale i membri del governo che hanno presentato al Re ed alla famiglia reale gli auguri del popolo rumeno ed il Presidente del Consiglio ha fatto il bilancio dell'attività del decorso anno. Il Re ha risposto esprimendo la sua gioia per la spontaneità dello slancio plebiscitario con cui la nazione ha risposto all'appello reale per il conseguimento della rinascita nazionale; ha rivolto un saluto al Paese sottolineando lo sforzo generale per il consolidamento nazionale su basi più razionali ed ha I rilevato la prosperità delle finan'ze pubbliche, ringraziando il Governo per il lavoro compiuto. Quindi ha tracciato il programma delle realizzazioni future in tutti i campi e particolarmente in quello della difesa nazionale. La pace sarà, tanto meglio assicurata, egli ha detto, quando noi sapremo meglio difendere i nostri diritti. Non è con scopi aggressivi che la Roma-' nia organizza la forza del suo esercito, ma soltanto al fine di poter difendere in ogni momento le sue ; frontiere ed i diritti della nazio 1 ne. Il rafforzamento dell'esercito ! assicura la posizione internaziona ] le ed il prestigio della Romania allo stesso tempo che l'indipendenza e la dignità della sua politica estera. « Conserveremo le nostre alleanze — ha aggiunto il Re — coltivetremo le nostre vecchie amicizie e ci sforzeremo di consolidare le nuove, difenderemo sempre energicamente ed appassionatamente i nostri diritti. Dal mio viaggio in Inghilterra, Francia e Germania ho potuto trarre la convinzione che questa è la politica più saggia per lil mio Paese, e sono felice di di- chiarare che considero, l'accoglien- |za fattami nei detti Paesi come un iomaggio al prestigio internaziona i|e de|ia Romania ». , | Il Sovrano ha terminato riaf« fermando la decisione incrollabile di condurre a buon fine l'opera di riassetto nazionale col concorso [dell'intero Paese | TJna entusiastica ovazione ha ;salutato n diaCOrso del Re Carol. |_i Re quindi, ha ricevuto il Corpo diplomatico che gli ha presentato gli auguri pel nuovo anno, presen1 te il Ministro degli Esteri Gafenco. Il decano, Mons. Cassulo, Nunzio Apostolico, ha presentato al Sovrano gli omaggi e gli auguri per il nuovo anno. Re Carol, ringraziando, ha dichiarato fra l'altro, che la politica romena, ben conosciuta, persegue il mantenimento della pace e della buona intesa nella dignità nazionale. Ha ! concluso esprimendo la speranza !cne il nuovo anno possa essere un Unno di pace, di prosperità e di | felicità.

Persone citate: Cassulo, Re Carol, Voivoda Michele

Luoghi citati: Bucarest, Francia, Germania, Inghilterra, Romania