Il Consiglio di Statistica

Il Consiglio di Statistica Il Consiglio di Statistica Un telegramma al Duce a chiusura dei lavori della sessione ordinaria Roma, 30 dicembre. Il 27 corrente si è riunito il Consiglio superiore di statistica in sessione ordinaria. Oltre al presidente prof. Francesco Sarvognan, al direttore generale dottor Alessandro Molinari e al direttore generale dei servizi amministrativi e del personale avvocato Giuseppe Adami erano presenti il prof. Luigi Amoroso, il prof. Marcello Boldrini dell'Accademia pontificia delle scienze, il dottor Gjangiacomo Bellozzi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il senatore prof. Amedeo Giannini, il prof. Livio Livi e il prof. Alfredo Niceforo. Segretario il direttore prof. Paolo Albertario. Nella seduta antimeridiana il Eresidente e l'eccellenza Boldrini anno ricordato con elevate e com. mosse parole l'opera del compianto prof. Francesco Coletti; la seduta è quindi stata tolta in segno di lutto. Nella sessione pomeridiana il prof. Sarvognan ha riferito sui numerosi compiti ordinari dell'Istituto centrale di statistica che si sono svolti normalmente malgrado 10 stato di guerra. Il presidente ha accennato alle principali pubblicazioni ai lavori del censimento industriale e commerciale e a quella del Catasto forestale. Ha riferito, inoltre, sull'organizzazione delle statistiche in Africa Orientale e in Albania e si è soffermato sulla recente istituzione dell'Ufficio centrale di statistica della alimentazione che ha svolto intensa ed apprezzata attività. Dopo aver parlato dei voti fatti dal Consiglio superiore di statistica nella precedente sessione, il prof. Sarvognan ha riferito su questioni di carattere amministrativo concernenti il personale e il bilancio dell'Istituto, soffermandosi in particolare sulla sistemazione in pianta stabile del personale avventizio voluto dal Duce e sul divieto di assumere in avvenire personale provvisorio anche in occasione dei censimenti. Ha infine ricordato che la sempre più apprezzata attività dell'Istituto è stata possibile per la costante benevolenza e per l'interessamento dei Duce, affermando che l'Istituto saprà eseguire anche tutti quei compiti ai quali sarà chiamato dalla vittoria delle nostre armi e dalla giusta pace che la coronerà. La relazione del presidente ha formato oggetto di ampia discussione. Il consiglio superiore ha formulato il voto seguente: « Udita la relazione del Presidente, constatato con viva soddisfazione come, nonostante lo stato eccezionale che attraversa la Patria ir. armi, l'Istituto, sotto l'alta guida del Duce e la fervida opera della Presidenza, ha continuato a sviluppare la sua attività, pubblicando anche regolarmente il compendio statistico che fornisce un quadro generale della vita della Nazione fino agli ultimi mesi; approva la relazione del Presidente e confida che con la vittoria si potrà condurre a termine l'accentramento dei servizi statistici nell'Istituto e attrezzarlo adeguatamente ai nuovi fini imperiali ». Al termine della seduta, il Consiglio superiore ha inviato al Duce 11 seguente telegramma: « Consiglio superiore di statistica, riunitosi nella sua ordinaria sessione mentre l'Italia sostiene una dura guerra rivolta ad assicurare alla Nazione il suo destino, Vi invia, Duce, il saluto di augurio che è certezza di vittoria, sotto la Vostra guida ».

Luoghi citati: Africa Orientale, Albania, Italia, Roma