Liverpool ridotta ad un rogo da una notte di bombardamento

Liverpool ridotta ad un rogo da una notte di bombardamento Liverpool ridotta ad un rogo da una notte di bombardamento / "picchiatelli,, attaccano Harwich Berlino, 23 dicembre. Il Bollettino diramato ieri dal Comando supremo delle Forze Armate tedesche dice: « Nella notte del 21 dicembre si sono sviluppati, come si è già data notizia, forti attacchi aerei contro Liverpool con notevole successo. Inoltre l'arma aerea ha bombardato degli importanti obiettivsu Londra, Bristol, Southampton e alcuni aeroporti. Ha proseguito la posa delle mine davanti ai portbritannici. Durante il giorno l'aviazione ha limitato la sua attività alla ricognizione aerea sugli obiettivi di Londra che erano stati colpiti. Batterie costiere di lunga gittata dell'esercito e della Marina hanno colpito ieri sera, con successo, un convoglio scortato che navigava in prossimità delle coste inglesi, le stesse batterie hanno colpito II porto di Dover. « Nella notte sul 22 dicembre Liverpool è ancora stata fatta segno a forti attacchi da parte di rilevanti forze aeree. Poterono essere osservati vasti incendi suglobiettivi e soprattutto sui docks« Bombardieri del Corpo aereo italiano hanno attaccato con successo gli impianti portuali di Harwick. « Nella stessa notte l'avversario ha lasciato cadere bombe esplosive ed incendiarie su parecchie località del territorio del Reich. In due città della Germania occidentale lievi danni ad alcuni edificiImportanti obiettivi militari non sono stati colpiti. Si lamenta la perdita di alcune persone tra la popolazione civile: un morto e undici feriti. Due aerei nemici sono stati ieri abbattuti dalla nostra caccia. Un nostro apparecchio risulta perduto. « Secondo ulteriori informazionrisulta che il 20 dicembre tre navmercantili nemiche, per una stazza complessiva di 11 mila tonnellatesono state colpite dall'arma aerea in prossimità della costa orientale inglese. Sono stati affondati due vapori mercantili. Si ritiene probabile anche la perdita della terza nave ». A complemento del Bollettino il D.N.B. pubblica, anch'esso in data di ieri, il seguente rapporto sulla situazione: La Marina da guerra e l'Aviazione hanno continuato ieri le loro azioni contro l'Inghilterra, attaccando obiettivi d'importanza bellica in diverse parti dell'isola britannica e bersagliando con particolare successo dei campi d'aviazione. Come è annunciato dal Bollettino, anche nella notte sul 21 dicembre, grosse formazioni di aerei da combattimento hanno nuovamente bombardato efficacemente la zona portuale di Liverpool-BirkenheadDopo Londra, il cui porto e i cui docks hanno sofferto gravemente degli ininterrotti attacchi dell'aviazione germanica, Liverpool è la città più importante, non solo come porto, ma anche come centro di distribuzione dei rifornimenti inglesi. Come nella giornata precedente, sono stati attaccati insistentemente i grandi magazzini di cereali sulle due sponde del Mersey e parte di essi sono stati incendiati e distrutti. Inoltre sono pure stati efficacemente bombardati gli impianti portuali e altri obiettivi importanti per l'economia bellica a Southampton e nei dintorni, come pure a Bristol. Il 21 dicembre durante il giorno, aerei da ricognizione hanno lanciato bombe su Londra. Per il resto, l'attività dell'aviazione si è limitata a voli di esplorazione chenotoriamente, sono di grande importanza per lo sviluppo di azioni future. Le batterie a lunga portata dell'Esercito e della Marina hanno preso, con successo, sotto il loro fuoco un grosso convoglio di vapori nemici che navigava lungo la costa inglese ed 1,; Jino pure bombardato il porto ù Dover. Nella notte sui 22 dicembre, grosse formazioni di bombardieri pesanti hanno attaccato, una volta ancora, il centro portuale di Liverpool. In condizioni atmosferiche favorevoli, gli aerei hanno lanciato bombe che hanno provocati numerosi incendi, qualcuno dei quali di vaste dimensioni. Altre bombe sono state lanciate con efficacia dai bombardieri italiani sugli impianti del porto di Harwich, sulla costa meridionale dell'isola. Nella medesima notte, l'aviazione nemica ha lanciato bombe incendiarie ed esplosive in diverse località, due sole delle quali nel territorio del Reich, e precisamente nella Germania occidentale, dove sono stati causati solamente lievi danni ad edifici. Nessun obiettivo d'importanza militare è stato colpito. Si debbono tuttavia deplorare un morto e undici feriti fra la popolazione civile. Nel corso dei combattimenti aerei svoltisi durante la giornata di ieri, due aeroplani inglesi sono stati abbattuti dalla caccia. Un velivolo tedesco non ha fatto ritorno alla base. A complemento del Bollettino di ieri, si apprende che il 20 dicembre forze aeree germaniche hanno attaccato diversi convogli nemici in prossimità della costa orientale della Gran Bretagna. Di tre vapori stazzanti complessivamente 15.000 tonnellate, due sono stati affondati e il terzo è pure probabilmente perduto. Sui ripetuti bombardamenti di Liverpool si hanno ulteriori particolari raccolti dagli equipaggi degli aerei che hanno attaccato la città nonché altre città dell'Inghilterra meridionale e centrale nella notte sulla domenica. Da essi il quadro della distruzione di Liverpool appare più tremendo di quello di Coventry. Incendi giganteschi, di dimensioni e vastità mai viste, sono stati osservati. La notte era chiara, e, tanto da piccola che da grande altezza, erano chiaramente distinguibili i vasti incendi che di ora m ora si estendevano allargandosi in una gigantesca marea di fiamme. Nelle acque del fiume Mersey si specchiavano sinistramente i diversi colori e le luci delle fiammate provocate dalle esplosioni che si susseguivano runa all'altra nonché i fasci di fiamme dei depositi di petrolio che bruciavano a Birkenhead. Il bagliore degli incendi sugli obiettivi circondati dalle fiamme era visibile agli aerei già sulla via del ritorno fino alla distanza di 250 chilometri, il che è quanto dire fino quasi alla coi a meridionale inglese. In modo particolarmente violen-to sono stati colpiti i due porti di Vandon-Wellington e di Bramley Moore, con i loro numerosi magazzini situati nel centro delle in¬ stallazioni portuali e degli impianti dei docks. Anche i « docks Waterloo » situati più a sud hanno ricevuto dei colpi particolarmente violenti. Data la straordinaria facilità di prendere fuoco dei magazzini e depositi di tabacchi e di lana situati nelle vicinanze del porto di Stanley, come pure dei grandi depositi di granaglie nonché del mulino sul porto di Waterloo, gli incendi provocati dal lancio di bombe dirompenti ed incendiarie si sono propagati e dilatati con tremenda, spaventevole velocità, sicché si è avuta l'impressione che tutti quanti gli obiettivi fossero avvolti dalle fiamme. Lo stesso terrificante quadro si è riprodotto nel quartiere di Bir kenhead, situato sull'estuario del Mersey, che ospita, oltre ai grandi « docks » o bacini di carenaggio per la riparazione delle navi, anche e soprattutto le importanti cisterne di benzina. Spesse nuvole di fumo nero, rischiarate continuamente da lingue fiammeggianti di fuoco, coprivano tutto quanto il quartiere urbano e si dilatavano dalla parte del mare. Alcuni equipaggi, che soltanto nelle tarde ore della notte avevano raggiunto i loro obiettivi, hanno potuto scorgere al momento del loro arrivo otto grandi incendi, della lunghezza approssimativa di quattrocento metri, nonché numerosi altri incendi di proporzioni più ridotte. E quando gli stessi, più tardi, iniziavano il volo per rientrare alle loro basi, la regione non era più che un mare sterminato di fiamme. Malgrado questo violento attacco tedesco, condotto su vasta scala ed al quale hanno partecipato parecchie centinaia di aeroplani, e nonostante il fuoco disperato della difesa antiaerea inglese, che, diventata ormai nervosa, cercava di afferrare gli aerei tedeschi nella scia luminosa dei riflettori e sparava con violenza inaudita, tutti quanti gli aerei tedeschi, tranne uno, sono rientrati alle loro basi.

Persone citate: Bramley Moore, Coventry