La Giornata della Fede

La Giornata della Fede La Giornata della Fede La riunione del Consiglio nazionale dei Combattenti - // Segretario del Partito all'inaugurazione dell*anno dell'Istituto di Cultura Fascista Roma, 18 dicembre, igCinque anni or sono la Nazione Itmostrava al mondo l'esempio ma-1 gnifico del suo popolo che, strettoi nattorno al suo Duce, sfidava con ifermezza e fortezza romane l'ini- ' Gquo assedio economico di cinquan-1 ttadue Stati coalizzati, mentre in|gquesto giorno sull'altare della Pa- [ zendiecnBnrtria, dinanzi al Sacello del più puro e nobile sacrificio, le donne d'Italia, prima fra tutte la Maestà della Regina e Imperatrice, offrivano alla Patria ciò che rappresenta il simbolo più caro e più dolce della loro vita di Spose e di Madri: la Fede. La relazione E nel quadro imponente delle forze vive e operanti — forze mo-1 drali e materiali — l'Italia ha rie- ; svocato la data con austere mani-1 festazioni. E cosi stamane, nei ca- ! poluoghi di provincia, le dirigenti i provinciali delle organizzazioni] femminili del P.N.F. hanno depo sto corone lei F.N.F. hanno ciepo- di alloro alle lapidi ed nti ai Caduti in guerra., ai monumenti ai Caduti in guerra. ,A Roma, il rito di omaggio ha avuto luogo dove il 18 dicembre dell'Anno XIV si svolse il rito del- : la fede, sull'Altare della Patria. Dopo l'omaggio al Milite Igno-to, si è riunito in un salone della sede centrale dell'Associazione ! tCombattenti, a Palazzo Doria, il ; ^12.o Consiglio nazionale déll'As- Jsociazione flessa. aAperta la riunione col saluto al Re e Imperatore e al Duce, or-; dinato dal Ministro delle Comuni- fcazioni Host-Venturi, presidente | j della Federazione C"" Fiume, il presidente Combattenti di1rmine, u piesuiwite nazionale del-: l'Associazione, medaglia d'oro A-1 milcare Rossi, ha fatto un'ampia ! relazione sulla vita associativa, ffacendola precedere dalla lettura di telegrammi di devoto omaggio alla Maestà del Re e Imperatore, ; alla Maestà della Regina e Impe- ratrice, all'Altezza Reale il Prìn-j cipe di Piemonte, e di vibrante sa- luto alle eroiche Forze Armate d'Italia. Quindi fra il commosso e reverente omaggio dei convenuti, ; ha espresso il sentimento memore espresso il sentimento memore dei combattenti tutti per i carne- rati che col sacrificio eroico sonoi assurti alla gloria dell' immorta- ^"Sitavate parole di ricordo e di : esaltazione ha poi rivolto alla^e- jmoria di Costanzo Ciano e di Italo Balbo, rievocandone le insigni vir- t,-, nk„ n ,,„__, ..„: uniSi dm tu che li hanno resi tipici sim- boli della grandezza spirituale di nostra gente. Fatto cenno alle sanzioni e al- l'orientamento dell'Italia verso laLGermania nazionalsocialista, l'ora-1 tore, dopo aver rilevato che i com- battenti italiani considerano, co-'me ha insegnato il Duce, le glorie del passato non come un punto di ricorda che tutto ciò è dimostrato ampiamente dal fatto di avere 1 combattenti partecipato in gran numero alle guerre d Africa e di Spagna, consacrando questo loro atteggiamento ancora una volta oggi! nel più solenne dei modi: do- mandando in grandissimo numero Il'onore di partecipare in armi a i questa ultjma- fase della gigante- l'S^JSSÌLFS du?.inond!._e. .?-i'ap" |sca lotta tra uue monili cne rap- 'presentano il passato e l'avvenire. Il presidente affermava poi che il supremo atto di benevolenza, in grazia del quale il Duce consen- Uva potessero domandare l'onore della tessera quei commilitoni che per varie e in ogni caso non con- dannevoli ragioni non lo avesse- ro domandato tempestivamente per l'innanzi, ha trovato piena ri- spondenza nello statò di coscien- za e di spirito dei combattenti. !A questo proposito egli ha ri- cordato che in base a dati forniti dalle varie federazioni provinciali, risulta che i combattenti della grande guerra 1915-1918 che han-jno ripreso le armi successivamen-jte sono sessantaseimila seicento-'sei partecipanti alla campagna etiopica; diciannove mila quattro- ccntotrentasei alla guerra di Spa- gna; centoquarantatremila trecen-' tosettantatre alla guerra attuale, Dopo avere lumeggiata ampia- : niente la politica estera del Duce,: interpretata ed attuata dal conte Galeazzo Ciano valoroso commili tone della guerra d'Africa e della gUerra in atto, che con la Rivolu z;one ha portato l'Italia all'Impero e porterà alla creazione del definitivo ordine d'Europa e del mondo, il presidente ha ricordato che il precedente consiglio nazionale ebbe luogo nella stessa giornata che vide in Roma l'imponente adunata di più che 100 mila camerati Quindi il consigliere nazionale Biagì, presidente della Federazione combattenti di Bologna, ha riaffermato la devota solidarietà di tutti i combattenti d'Italia stretti con fedeltà assoluta intor no al Duce, in questa ora storica Che l'Italia Fascista vive col fiero valore dei suoi prodi soldati, jj presidente nazionale ha poi dato lettura fra vibrantissimi àn nfaSs de^mLàgei inviati » i mJSSSSSSrLi Sn ,buce al Segretario del Partito e 5 Ministrodegli Esteri conte' Sarto conte ! I All'lcfiflltn Hi Pnltnra Facnlota 1 loIMUIU Ul OUIIUId rdùblMd L'Istituto nazionale di Cultura tJH3£'%t ffiSSSSo oggt aUa ^senza del sS^^àfo K JK!*S£ima austera l'attìv tTden'ìnnS xix Alfa manlfeSioni ^IXpl ^tl Irandtoso salone del : fa mM"fm^ j cultura- So„Ìmà del Sverno * a',e pSn^'IL ™iiti„0 L ?' {t„t(fal "della cultura I Quando il Segretario dei' Parti fn'*",aila°Ht_Se5S55E =nM™„Ì" '°' Si,'Wt»^5 £ ^«SiaSS^ daid^™^i f?1 castellò di dat\iv° 1°,??%lc £ ha ?H?rfi.ntn f,e"'Y° de" 7-,'trhTp r»vl li f£^n ' '1.'sai05e " ti l?'à u„afQ a^="l 5S' fLe Sg1 ^ónVenùti ^Lcfèmli !S£B al num e ndklnS fift!^£Vf% nome del Duce ì gf«^*ntè scandito" ha echeg-l SSSrtSmJS™! ec"eg-j SBp^aiHmrimo'—— —"-e i B nono lf sSutn al Dure ordinato . °°K' "t|a£ de? ParUto i nre ^^Sta Fatto Sn'anfp'fa : KSSSn&^""Saj^S?la^-j1 Anno^ XVIII dall Istituto stesso J iff JK*mS P^?^1" 'aì-' J£ifexSS.iiì?l P£S5 pali centri della comunità impe- K . ... fifm .-ottospyioni P ol- tre 5OOO tra nuelei e -rSoni alien- Sui udi'- ri]ininni _ lp „„„.,„„_ioni L^-Stere nofitira daS^Ue a^- 1 d.òttXe d^ ^0"°obrA d0e, -e 30^ niiui Tale pe-'Sdi t.™» cldde con la 5u- 0 ™K ™rra ed in- [atta aam1,aalYin£i0 dellaguerra. il g»£ttl£Ur„à:fos¥rdemandara all'istituto N, tt0 delle pubblicazloni i>TStituto nazionale di cultura fa- scisla ha prodotto 24 volumi di „lt., ,,,,it,,ra nnlitica prl onuscoli 5 MSSòi»m ftai§TM nliia sofi dell'Anno XVIII l'Isti- £to oggi ne conta 125 mila; in aumentata la tira- proporzione è aumei tura dei quaderni di [ura dei quaderni di cu¬ tica cne vengono insieme itiivn min. ip • ,1 alti-p pubblicazioni inviati gratuitamen fe ai S0L.i; questa tiratura è pas 3ata a 128 mila copie ciascuno, ?on una circòìazionePquindi di 77Ò mlla quaderni dedicati alla Mu- =trazione dei niù attuali problemi nettici Nell'Anno XEC la tiratu- £ dei quaderna fra Inza confronti Installa, di ™ mil'.one e mezzo di copie. ! Ha quindi accennato al program- ma p% l'Anno XIX che prevede' un ulteriore potenziamento dell'ai- tività di studio e di pubblicazioni. Verrà costituito un apposito uffi-jdo che si occuperà dello studio dij problemi economico-sociali, con'particolare riguardo all'autarchia. all'economia di guerra, ai nroble mi del dopo-guerra, ai nio- i" orien tamenti della finanza, alia messa in valore del-lavoro nazionale,-aila legislazione sociale del Fascismo, mantenendosi in contatto con i Ministeri e gli organi interessati L'oratore ha concluso rilevando che l'Istituto, usando della sua organizzazione periferica, esaminerà per i fini del Partito la condizione effettiva di tutti i gruppi della popolazione di fronte ai problemi del Regime e che verrà anche potenziata la spontanea attività culturale delle varie sezioni provinciali. La prolusione di Formichi Cessati gli applausi cne nanno coronato la relazione del camerata Pellizzi, l'Accademico d'Italia Formichi, vice-presidente anziano della Reale Accademia d'Italia, ha svolto il tema « Verso un nuovo ordine mondiale ». L'oratore ha posto in rilievo efficacemente come le potenze demoplutocratiche, approfittando dell'esaltazione di "fi"".""?"^". ucu raaiuuiuire u pure sono vita ' Rer I». civiltà mondiale, abbiano 1" "'"""""e, auumiio "istaurato la loro egemonia con il conseguente sfruttamento delle nazionalità minori. L'Accademico dItalla Formichi ha proseguito ri levando che l'opera delle Potenze dell'Asse non s'impone per la for- Z?«d?,es?,e Poss<r.duta> bensi P« gli ^,ld^'S»1 s'inspira. L'Asse, ha aggiunto, è l'autore ideale della nuova E"">pa: per cluesto ne e alla testa, per realiz- Zar,e '„Postulati rivoluzionari, so- °" C!uindi Un cambio della guardia nella egemonia, ma una nuova Eur°.Pa' Più solÌdale' Più umana, unificata dall'idea che ai sePara^?mi sostituisca le feconde soliclaneta, ai privilegi della natu ™ e della fortuna il lavoro crea tore- Su,u'esit° «naie della lotta, ha conc:uso 1 oratore, non vi può essel'e dubbio, poiché il Duce ha detto fin dal lontano 1932: «La partita è cIecisa fin dall'inizio, polche ?4 1 Prineipi che sorgono e si affei'mano e 4uelli che declinano la vittoria è Per 1 Primi »' Anche la prolusione Anche la prolusione dell'eccellenza. Formichi ha ottenuto, da Parte dell'eletta assemblea che l'a ™teresse> nS S£^<KSJ>RSSSS:.]«.0». , ^ la manifestazione or« nuovamente il saluto al Duce. . * ■ ^ L'adunata di donne fasciste, ;massaie rurali- °Peraie e lavoran- « a domicilio a Roma si è svolta nel Teatro Quirino, adorno di ban- diere e drappi. Sono intervenuti Federale e le principali gerar- ichie del Fascismo dell'Urbe. Alla massa imponente di came- 'rate che gremivano il teatro, ha !ParIato'Jd?P° " saluto. al D«« or- | Razionale Famiglie Caduti ! guerra, Ricordando la giornata dell'of ta della fede ella ha detto che ; ^iniziativa è nata il 1° dicembre XIV nella sala regia di Palazzo Venata- dove erano riunite S0° madri e vedove dei Caduti, con la ^'c^!arfazione^he una di <5ueste d°nn„eJice a D.uce m nome e per concorde volontà delle donne dei Caduti, delle donne fasciste e del¬ le donne di tutta Italia. Così con , ''eQn1Jnee della resistenza interna c0?t*°.JS.S*" ffil?1^, ' \rd!,(-1 *eniminui danno un su1 P"bo esempio di abnegazione, di ma ! [aJe an"ra drl P»'' f™?™ « P!": nld?'le *S£8lptez» dei tóFiH^^^SS- PS- 1 co" JS?5lffffita NaSohè61°& g*^ vc'0ta ™}fe aonnetk^J ll~ toItoSS al loro comnlM « conta si idi esse Co sarà noi :che per compiere il Toro rióvf l^tono cno £ fiducia del Diir !]a ]0ro forza. sarà, poiere, Duce è L'adunata si 6 conclusa fra le vivissime prolungate ovazioni axl'indirizzo del Duce.