L'Ambrosiana vince sul Bologna per 2-1

L'Ambrosiana vince sul Bologna per 2-1 terreno ha tradito le squadre all'Arena L'Ambrosiana vince sul Bologna per 2-1 La partita non ha offerto gran giuoco - / "campioni,, si assicurano il vantaggio all'inizio e resistono disordinatamente alla forte ma non organica controffensiva dei "rosso-blu,, RETI: Candiani (A.) al 3' e al 12' del primo tempo; Sansone (B.) al 19' della ripresa. AMBROSIANA : Sain; Buonocoro. Poli; Locatelli, Olmi. Campateli!; Frossi, Dentaria, Barsanti, Candiani, i'erraris li. BOLOGNA: Ferrari; Fagotto, Ricci; Maini, Andreolo. Marchese; Riavuti, Sansone, Purieelli, Andreoli, Reguzzoni. ARBITRO: Barlassina. (DAL NOSTRO INVIATO) Milano, 16 dicembre. Non è stato il grandissimo incontro che tutti ci aspettavamo. Il terreno gelato e totalmente ricoperto dì trucioli ha tradito le due squadre sì che nel primo tempo è aiutato a rotoli il Bologna e nel secondo s'è disunita in modo impressionante l'Ambrosiana. E Barlassina, a sua volta, è incappato in mia giornata poco felice. Potete immaginarvi la delusione della folla che, dopo di aver pregustato una grande prova ed un facile successo dei suoi « nerazzurri », ha dovuto assistere al loro ripiegare ed ha visto il risultato in pericolo. E' rimasta male, anche se alla fine il punteggio ha dato la vittoria all'Ambrosiana. Il Bologna assiste Andiamo con ordine. Al « via » è la squadra campione che parte all'attacco. Il Bologna è fermo, assiste alla sfuriata degli avversari, pare non avvertire V immediato pericolo che lo minaccia. Le maglie nero azzurre sfrecciano attraverso i suoi restarti difensivi e Barsanti, mette subito a lato un pallone che, se fosse stato colpito meglio, avrebbe anche potuto finire in rete. Questo segnale di allarme non vale a richiamare il Bologna alla realtà. C'è evidente sconcerto nei mediani laterali che faticano a reggersi in piedi e nei due terzini, che giuocano entrambi su- di una stessa linea. La squadra rosso-blu ripete V errore che già le è costata la sconfitta allo Stadio Mussolini di fronte alla Juventus: lascia piena l'iniziativa agli avversari e non è in ordine per fronteggiarla. L'Ambrosiana non si lascia sfuggire l'occasione favorevole. La sua seconda linea ha completa libertà d'azione; Demaria, che è l'intelligenza operante dell'attacco, non è mateato e smista quanti palloni vuole ai suoi compagni. Al terzo minuto, in mischia, il Bologna capitola. L'avanzata ed il tiro sono del « vecchio capitano » e la palla, dopo di aver picchiato contro i difensori, schizza a Locatelli, che la rimette a Candiani. Di sinistro, il ragazzo tita così forte che Ferrari, uscito nettamente fuori dei pali, tocca senza poter trattenere la sfeìa, che ha ancora forza sufficiente per raggiungere la rete. Ed ecco che il Bologna, in apertura di gara, ha già un gravoso svantaggio da rimontare. Non Ila uno scatto, non un gesto di ribellione: pare che la cosa non lo ti- controllano la palla su quel terreno così insidioso e solo Andreolo legge; solo lui si oppone alle triangolazioni aversaric e si sforza di aiutare, di spingcie avanti l'attacco. Fatica sprecata, che nessun compagno risponde al suo invito. E' uno strano Bologna, quello che vediamo, un Bologna che non lotta, che non tira fuori le unghie; un Bologna mutino per subire un altro gol. L'incassa al 12', assistendo alla manovra avversaria. Ancora Demaiia, che continua ad essere libero, parte dalle retrovie e caracollando avanza sino a far piovete il passaggio giusto su Candiani. Ferrari,' che ha intuito il pericolo e che vede i teisini sitai indecisi, esce contro il nerazzurro che, però, lo precede, tocca la palla di lesta, sì da toglici la netta al pugno teso del portiere, la rincori e sulla destra e la fa rotolare oltre la linea bianca senza che nessun difensore intervenga. In poco più di dieci mimiti il Bologna sè dunque condannalo alla sconfitta e di questo passo chissà che proporzioni potiti prendere il successo dell'Ambrosiana. Il Bologna filialmente sì desta dal torpore clic per un quinto d'ola lo ha paralizzato. Si getta al Contrattacco, cerca di guadagnar terreno con sgroppate di Biavati e di Rcgtizzoni; Purieelli va a dar fustidió ai terzini milanesi, Andreolo azzecca un tiro, ancor fuori dall'alta, che manca il beisa glio ma fa scattate in piedi gli \ spettatori del Pulvinare. Che qli\. ex-campioni facciano ora sul se-i ,, Macché: la reazione si spe-qnc con un calcio d'amiolo c con'ga le mani a Sain ma è deviatoi 'fuori di fondo. Per il resto del I - i «» Huoco tiro di Andreolo che pie tempo comanda ancora l'Ambrosiana che, pur ginocando assai meno bene che all'inizio, conserra l'iniziativa. Un punto di Barsanti è annullato per grosso fuori giuoco. Le due squadre lottano a metà campo, senza dar vita ad azioni degne di nota. Ora vanno male in molti. Nell'« Inter » s'affloscia Olmi, che è l'ombra del bel giuocatore altre volte ammirato; si disunisce Locatelli, alle prese con quella vecchia volpe di Reguzzoni; s'annebbiano le idee di nulla delle azioni che i compagni abbozzano; è scentrato Frossi, che corre molto ma combina poco. A posto non restano che Campatela nella mediana e Ferraris, Candiani e Demalia in prima linea. Disgraziatamente, a quest'ultimo, che è il « regista » nerazzurro, tocca un brutto accidente giacché addosso il massiccio avversario,\resta a terra con una caviglia fuo-[ri uso. E' portato sui margini delj campo e curato con un bagno fuo-\ri pregiammo: il piede viene infatti immerso nel secchio dell'acqua fiedda... Dentaria, visto che la squadra sua si sbanda, rientra all'ala, ma poco dopo raggiunge gli spoglia-\tot. E' con soli dieci uomini che. l'Ambrosiana arriva alla fine del {tempo dopo che Purieelli ha sfio- \rato la traversa con un colpo di|tcsta. Vi arriva vacillante e malsicura e proprio non si diretibe che la vittoria è saldamente in sue mani. Tutto a catafascio Quando si riattacca, ricompare anche Demaria, ma zoppica e giuoca prudentemente, evitando, ogni contatto con l'avversario. Siiscende subito, in linea tecnica, adi un livello ancora inferiore a quel-] lo già non elevato del primo tem-\ po. Si feriscono, l'uno dopo l'al-ìtro, e per fortuna legga mente, i'due porticii. Due fughe di Fer-\laris, messosi di puntiglio a fqr\ da solo quanto non può fare in lcollaborazione con i compagni,] mettono in difficoltà il Bologna\ma via via la sidinciciic si capo- vohie. Un'impiegabile nervosismo]fa commettere grosse corbellerìe ai nerazzurri e guai se nel mai a-1 smà non si salvasse Bitonocoic che finisce con l'essere l'unico, nel icpaito difensivo, a ragionare ancora. Locatelli non fa che liberare a casaccio, Poli è passato con facilità, Olmi non lo si scorge più. I calci d'angolo al passivo si susseguono a brevi intervalli e sono il chiaro indice della brutta piega presa dalla pai tita per i campioni. Necessariamente, per contrasto, acquista rilievo l'azione del Bologna. Dall'apatia del primo tempo sì passa ad un'azione piena di vigore anche se non cristallina per chiarezza di giuoco. Almeno ora lotta, tenta tucminaccia. E segna. Al 19', uscita la palla da una confusa mischia sotto la porta di Sain. Marchese avanza e tira; la barriera dei difensori ai resta la sfera ma raccoglie Sansone che non ha difficoltà alcuna a realizzare. Cosi il Bologna, che pareva ir. ..nedlabilmente battuto, ìntrav\Vede la possibilità del pareggio e [preme con tutte le sue forze. La j occasione propizia si presenta sit\bit0 ad Andreoli che. maldestro \eit u Bologna non trae profitto di questo stato di cose solo perchè {tutti i suoi attaccanti, al momcn \to conclusivo, o sbagliano o man|C(„lo ai coraggio. Biavati, ad e- sempio, non punta deciso sul gol taqaspteteoAa s'incunea.] PdPsaeftragrrimotidtiia dì punta da ottima posizióne 'je manda alto. Trascorrono dh-\dci minuti e forse più di totale di-*?soiicntamento dei milanesi. Il pe-\Aricolo che coirono li ìnnervosisce\[ntoadedchsulomavinpprppp, i'» buon accordo il segnalinee e| i l'arbitro che gli infliggono «fuori. ] giuoco » ite» filiti giusti, \ Passa così, in mischia, il quar-ì1 ìto d'ora che avrebbe potuto dare', 'ii pareggio al Bologna; passa cotti- \una sterile supiem'azia territoria- \le. Alla fine l'Ambrosiana uri po' \c,ma si limita a centrare, sperando che qualche cosa di' utile si produca in area anche senza il suo diretto intervento; Purieelli si agita, ma non controlla la palla; Àmlicoli ha paura di tirare e quanto tenta, tira male. A nentralizzare Reguzzoni si mettono lui riprende e ricorrendo ai soliti I ,a] poco simpatici trucchetti che sci- \vono a perdere tempo, si tiene lai ,, vittoria. A risultato assicurato f'ci «] anche chi applaude e che in ori-i ,e dirittura baisi rft gioia quando\a1 l'altoparlante annuncia che il To- ~ clritto c in vantaggio sulla Juven-[ tus. Tutto si dimentica quando c'è il « tifo » rft mezzo... Non è stata bella A noi la partita non è piaciuta. Due squadie di primo rango quali l'Ambrosiana ed il Bologna avrebbero dovuto offrire ben altro spettacolo di giuoco anche se il terreno era brutto e tale da mettere in imbarazzo gli atleti ad ogni scatto. Non c'è piaciuta la Ambrosiana che domenica scorsa a Novara aveva mostrato, almeno Per tempo, ben altra cajmcità di manovra. Ieri ha difettato in Poli, in Olmi, in Fiossi ed in Barsanti, per non citare che i meno efficienti ed il problema del centro attacco è certo il più spinoso a giudicare dalla prestazione negativa del suo attuale condottiero. La polemica- su Barsanti si riapre... Alla squadra, una volta menomato Demaria, è scomparsa ogni capacità costruttiva e si è tirato avanti con i riusciti colpi di Buonocorc, con la calma azio- 'j6,* Campatelli, con le iniziative del oravo Ferraris e del puntiglio*? Candiani. Squadra estrosa, la An.l<?!'°SMna> e incappata i» una [n!el}ce giornata ed ha fatto molto, in tale frangente, a salviti <: almeno il risultato. Ha deluso anche il Bologna. Si dice che soffra il terreno licitilo ed infatti Biadati, Andreoli. Marchese, Sansone, uomini leggeri, hanno reso molto menu del previsto, ma nel primo tempo l'intera unità, eccezione fatto per Andreolo che s'è affermato in piena forma, ha inspiegabilmente assistito al concretarsi dilla vittoria avversaria, acrrttintitela quasi con indifferenza Li va dato merito per la vigorosa riscossa della tipi esa ma ancora nella fase favorevole s'è potuto vedere che la prima linea, debole in Andreoli, pavida in Biavati, non ha neppure in Purieelli lo stoccatore di E' da registrare an- 1 - lt • ,„„,„; ,; r's'' „ „ ,„,.„ c,,.eedd\ f,° l°° la- e fo'?e la doccla ,a\or'Lrla"' 1"esta partita persa gli n nàrn di Ttprnnnm i n ,,'.„{Z v„„„,„ 4»?~m^S_ jf »f" «• j r r* So n«r#i n ,dr ,' «Jii*2?ff,j ),,,;,?„0''* asiooO ■ 1mcns^o ~ Luigi Cavaliere Ambrosiana-Bologna: Barsanti solo contro i difensori boi agitesi. Il milanese balza più in alto degli avversari e tocca di testa.

Luoghi citati: Bologna, Milano, Novara, Poli