Su tutto il fronte greco gli attacchi nemici sono stati respinti

Su tutto il fronte greco gli attacchi nemici sono stati respinti Su tutto il fronte greco gli attacchi nemici sono stati respinti Gravi perdite degli assalitori ributtati ovunque sulle posizioni di partenza - Reparti ellenici di cavalleria annientati dagli alpini Il Comunicato n. 178 Il Quartiere Generale dolio Forze Armate ha diramato, noi pomeriggio di ieri, il seguente comunicato numero 178: Sul fronte greco violenti attacchi nemici sono stati ovunque respinti. Il nemico, ributtato da nostri contrattacchi sulle posizioni di partenza, ha subito gravi perdite, specialmente sulla destra della Nona Armata, dove l'attacco, preceduto da intensa preparazione di artiglieria, è stato condotto da un intero corpo d'armata. Sul fronte dell'XI Armata si sono particolarmente distinti due battaglioni della Divisione « Pusteria » e la Divisione « Ferrara »; alla testa del 47.o Reggimento Fanteria è gloriosamente caduto il colonnello Trizio. Reparti di cavalleria, sorpresi da nostri esploratori alpini, sono stati annientati. Aerei nemici hanno lanciato bombe senza conseguenze su zone deserte di alcune isole del Dodecaneso. Nell'Africa Orientale la nostra caccia ha incendiato un velivolo di tipo « Vellesley» sul campo di Ghedaref. Aerei nemici hanno lanciato bombe nella zona di Cassala, causando due morti e 4 feriti fra la popolazione; un velivolo nemico è stato abbattuto dalla difesa controaerea. Altre incursioni aeree hanno avuto luogo su Burano dove due donne sono state ferite; su Assab e su Metemmà, dove si lamentano tre morti e 17 feriti. Il colonnello Trizio, di cui il comunicato annunzia la gloriosa morte, era entrato all'Accademia di Modena nel 1910 uscendone sottotenente nel 1912. Era stato decorato di una medaglia di bronzo al Valor militare durante la Grande Guerra ed era stato promosso da capitano a maggiore per meriti eccezionali. Aveva frequentato la Scuola di Guerra, era stato Capo di Stato Maggiore della Divisione « Perugia x> ed in seguito sottocapo di Stato Maggiore del Corpo di Armata di Firenze. Quindi aveva assunto il comando del 47" reggimento di fanteria alla testa del quale è eroicamente cadute. Era nato in Puglia nel 1889. «■iiiiimiii iin-Miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ini I Sovrani visitano a Roma i feriti del fronte greco Roma, 2 dicembre. Il Re e Imperatore e la Regina e Imperatrice hanno visitato in Roma l'ospedale « Sacro Cuore » della Croce Rossa Italiana, ove sono ricoverati i gloriosi feriti nei combattimenti di Albania. Gli Augusti Sovrani erano stati preceduti dall'Altezza Reale la Principessa di Piemonte, la quale aveva presenziato all'arrivo del treno ospedale alla stazione Ostiense. Ricevuti dal Presidente generale senatore Mormino ed accompagnati dal direttore professor Margarucci e dagli altri capi reparti, si sono soffermati al capezzale di ciascun ferito avendo per tutti, ufficiali e soldati, parole amorevoli e di elogio per il valore dimostrato nelle azioni alle quali hanno partecipato. Gli Augusti Sovrani, nella lunga visita, hanno preso vivo in¬ teressamento per la cura dei degenti, occupandosi anche di tutta l'organizzazione ospedaliera. Al termine della visita, nel lasciare l'ospedale della Croce Rossa, hanno espresso ai dirigenti il loro altissimo e vivo compiacimento. 1 danni prodotti in Egitto dai nostri recenti bombardamenti Roma, 2 dicembre. Ecco l'entità dei danni prodotti dai nostri recenti bombardamenti aerei in Egitto: 13 novembre - Alessandria: corazzata ex-« Lorraine » parzialmente distrutta; due piroscafi incendiati; depositi della dogana distrutti. 14 novembre - Aerodromo Abukir: due aviorimesse distrutte, stazione radio distrutta. 15 novembre - Alessandria: depositi società Kedivé Msri, parzialmente distrutti. 17 novembre - cacciatorpediniere « Hasty » parzialmente distrutto. 18 novembre - Alessandria: 200 morti tra gli operai e i soldati lavoranti nel porto militare. Sul fronte del Kenia La difficile situazione degli inglesi dopo l'ultimo insuccesso X X X, 2 dicembre. Il bollettino n. 177 diramato do menica dal nostro Quartier Gene rale ha tra l'altro dato notizia che un nuovo tentativo offensivo inglese sul fronte del Kenia, condotto in prossimità del lago Rodolfo, è stato respinto con notevoli perdite del nemico. Ancora una volta un conato offensivo britannico è stato frustrato dalla immediata, energica reazione delle nostre truppe di frontiera, che, dopo avere inflitto al nemico perdite, io ha costretto a ripercorrere precipitosamente la strada dalla quale era venuto. Di simili tentativi, gli inglesi ne hanno provati vanamente più di uno, in questi ultimi tempi. Uno di questi fu condotto recentemente, come riferisce il nostro Bollettino, contro Giubbo, a nord di El Dukana, in territorio del Kenia, pure vicino al lago Rodolfo, e la colonna nemica autocarrata, armata di mitragliatrici e di bombarde, fu impegnata in un duro combattimento. Attaccate all'arma bianca e con bombe a mano dai nostri ascari, le forze nemiche dovettero ripiegare, dopo avere cosparso il terreno di cadaveri sulla rovente pista (dato il caldo torrido) che conduce ai margini del deserto Koroli posto a distanza di oltre cento chilometri dalle nostre posizioni avanzate. Ora, dopo la serie di scacchi registrati su questo fronte, dove hanno subito perdite di territorio e di punti strategici importanti perchè costituenti posti d'acqua, gl'inglesi cominciano a valutare appieno le difficoltà che si presentano a chi — come loro — sia ricacciato su lontane basi da dove gli attacchi, anche se concomitanti, non possono eh; svolgersi,-date le distanze, in dipendentemente l'uno dall'altro. Sul fronte del Kenia gl'inglesi debbono insomma subire la situazione strategica imposta con le operazioni da noi svolte nei primi mesi di guerra, quando conquistammo Moiale, Debel, Buna, Namaraput, Todignac e posti minori. La situazione del nemico sul fronte del Kenia, nonostante concentramenti di notevoli forze e mezzi giunti anche dalla Rhodesia, si rivela dunque tutt'altro che brillante. Ad aggravarla è poi in tervenuta — secondo quanto ci ri-sulta — una forte tensione tra leautorità britanniche della Central Province e la popolazione prevalentemente indiana che vive e lavora in quella regione. Vari gravi incidenti si sono già manifestati ed in seguito ad essi le autorità britanniche hanno poibito l'uscita del giornale indiano che si pubblicava a Mombasa (che aveva carattere nettamente anti-britannico) e proceduto all'arresto di oltre un centinaio di nazionalisti indiani residenti in Nairobi e Mombasa. Questi provvedimenti non sembra però siano valsi a frenare la agitazione antibritannica che cova nella massa indiana do' Konta. V. s. iiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiii mini imi nifi Il colonnello Felice Trizio fotografato tempo fa in Albania col proprio ufficiale addetto e alcune bimbe in costume locale iiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Persone citate: Felice Trizio, Mormino, Trizio