LE NOSTRE TRUPPE SUL FRONTE GRECO respingono e contrattaccano il nemico

LE NOSTRE TRUPPE SUL FRONTE GRECO respingono e contrattaccano il nemico LE NOSTRE TRUPPE SUL FRONTE GRECO respingono e contrattaccano il nemico Automezzi inglesi spezzonati e messi in fuga in Egitto - Vittorioso scontro a ovest del Lago Rodolfo Il Comunicato n. 177 Il Quartiere Generale delle Forze Armate ha diramato nel pomeriggio di ieri il seguente Bollettino numeio 177: Sul fronte greco, rinnovati attacchi del nemico sono stati respinti dalle nostre truppe che hanno vigorosamente contrattaccato. Si è particolarmente distinta la Divisione Alpina « Julia ». Nell'Africa Settentrionale, automezzi nemici sono stati spezzonati e posti in fuga da una nostra squadriglia in esplorazione offensiva nella zona di El Auenat. Due aerei nemici hanno lanciato bombe su Menelao (Cirenaica) senza causare danni nè vittime. Nell'Africa Orientale, un attacco nemico su Gallabat ò stato respinto. Uno scontro a noi favorevole si è svolto ad Iregri (ovest del Lago Rodolfo); dopo sei ore di combattimento il nemico è stato posto in fuga, lasciando sul terreno settantadue morti tra i quali un ufficiale, vari feriti, armi e tre autocarri carichi di materiali e munizioni. Da parte nostra le perdite sono minori. Una medaglia d'oro e due d'argento a valorosi Carabinieri albanesi Tirana, 2 dicembre. La Medaglia d'oro al Valor Militare concessa alla memoria del carabiniere albanese Rahmitn Isufi Ymer, caduto eroicamente in uno scontro, è stata consegnata ai familiari del valoroso milite, esempio di fedeltà e di abnegazione. Durante il rito sono stati decorati di Medaglia d'argento al Valor Militare altri due carabinieri che hanno partecipato allo stesso fatto d'armi; uno di essi recava ì segni delle ferite riportate. La solenne cerimonia si è svolta nella piazza principale di Scutari alla presenza del popolo. Su di un palco avevano preso posto le autorità, il Luogotenente generale, il vice-comandante dell'Arma dei Carabinieri comandante superiore dei Carabinieri in Albania che rappresentava anche il Comandante superiore delle Forze Armate in Albania, il Presidente del Consìglio dei Ministri con membri del Governo. Il Comandante dei Carabinieri ha, esaltato il fulgido atto di valore ed il Ministro della Pubblica Istruzione ha detto della fierezza del Popolo Albanese per questa nuova prova di attaccamento all'Impero di Roma. Subito dopo la consegna delle medaglie i rappresentanti delle Forze Armate e delle organizzazioni giovanili hanno sfilato marzialmente, mentre il popolo acclamava entusiasticamente al Re Imperatore e al Duce. cesa fantasia, la radio londinese ha annunciato che « gli apparecchi britannici da bombardamento, nella notte tra giovedì e venerdì, hanno lanciato su Brindisi ben 12 mila chili fra alto esplosivo e bombe incendiarie, colpendo obiettivi militari e la stazione ferroviaria principale ». Ha detto inoltre che « delle bom be sono scoppiate tra le banchine del porto, sull'arsenale e sul deposito di carburante della città, causando vasti incendi ed esplosioni ». Successivamente la radio delle menzogne ha strombazzato che « la stazione ferroviaria è stata distrutta ». Ha infine assicurato gli ascoltatori britannici che, malgrado il considerevole fuoco della difesa antiaerea, « l'attacco è stato ultimato senza perdite nè danni da parte degli apparecchi inglesi ». La realtà, come al solito, è ben diversa; è quella del Bollettino numero 175 che registra l'innocua incursione avvenuta solo nei pressi di Brindisi. I brindisini ben sanno che la loro stazione ferroviaria è intatta e che gli obiettivi militari colpiti sono la aperta campagna e le acque del mare.

Persone citate: Duce, Isufi, Ymer