L'omaggio della Romania ai resti di Codreanu

L'omaggio della Romania ai resti di Codreanu L'omaggio della Romania ai resti di Codreanu Severe misure prese dal Governo L'uccisione del prof. Nicola Jorga Bucarest, 28 novembre. / resti mortali di Cornelio Codreanu e dei suoi luogotenenti riesumati nel recinto della fortezza di Jilava riposano da questa notte nelìa navata centrale della chiesalegionaria di San Ilio Gorgani oveun'interminabile teoria di «Popi» dalle barbe fluenti e dagli arabescati paramenti bizantini continua ad officiare le preghiere dei defunti, mentre una enorme folla di legionari c di popolo adduce alle salme del « capitano » e degli altri martiri caduti con lui l'omaggio commosso e reverente di tutta la nazione. L'atto di gravissima indisciplina commesso nella nottata di ieri da un manipolo di legionari che hanno voluto fare giustizia sommaria dei principali e piti diretti responsabili dell'assassinio del « capitano» e dell'odiosa cruentissima repressione che per circa due anni ha infierito in Romania contro le Camicie Verdi piombando nel lutto e nella desolazione migliaia e migliaia di famiglie, atto che assai difficilmente si può giustificare anche se si voglia tener conto che coloro che l'hanno compiuto sono stati vittime di tormenti torquemadeschi nei sotterranei delle prìijioni calineschiane e marinescliiane di orrenda memoria, ha dolorosamente colpito il cuore dei romeni — di tutti i romeni — i quali sono assetati di giustizia è vero, ma desiderano profondamente clic questa giustizia si effettui nell'ambito delle leggi. Lo stesso desiderio — è bene ripeterlo — anima anche il gen. Antonescu e la immensa maggioranza delle Guardie di Ferro; lo stanno a dimostrare e il comunicato ufficiale diramato nella nottata dal Presidente del Consìglio e l'appello, profondamente umano e patriottico del comandante della Legione Horia Sima e infine i decreti legge promulgati o(/gi, comminanti gravissime pene per tutti ì turbatori dell'ordine stabilito, anche e specialmente se facenti parte della Legione. I decreti straordinari prevedono pene da cinque a venti anni di lavori forzati per coloro che attentino alla incolumità personale delle persone ed a quella delle proprietà. In caso di assassinio premeditato è prevista la pena di morte. Al tempo stesso si inaspriscono le pene per truffe ed appropriazioni indebite. A seconda della somma truffata, se essa non supera il milione è prevista la pena da cinque a venticinque anni di lavori forzati; oltrepassando il milione, la pena dì morte. In dette circostanze il giudizio dei tribunali dev'essere emesso nello spazio di dieci giorni. In un movimento politico dì masse come quello delle Guardie di Ferro, che non ha avuto quasi il modo di sfogarsi sulle piazze, il cui condottiero è stato ucciso dalla reazione prima di assistere al trionfo dei propri ideali e manca per conseguenza della più alta autorità morale atta a frenarne la iiiitiiiiiiiiiniiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiii esuberanza, eccessi di indisciplina del genere possono facilmente m. rificarsi, tanto poi se a priori ho-V si voglia escludere il caso non improbabile, che agenti provocatoti *vi abbiano messo lo zampino. Oc 'iiiiiiiiiiiiiiiiiiii corre d'altra parte tener conto che certi caporioni della reazione carlista, e primo fra essi il Marincscitdi criminale memoria, avevano già cercato a più riprese di corrom-ì pere i loro guardiani a scopo di evasione, la qual cosa non aveva mancato di irritare gli animi, deii più ardenti fra i seguaci del mo'r vimento legionario, i quali non poterono ammettere che della ijcntk tipo Marinescu, Moruzof e 'com\pagni non dovesse scontare il fio dei propri misfatti per rendersi rnjgione pur riprovandolo di quanto è successo. Comunque sia, la cronaca deve oggi registrare altre uccisioni. Si conferma infatti l'esecuzione som-. Hiart'a dell'ex Ministro delle Finanze e segretario generale del diU sciolto partito dei nazionali contadini Virgilio Madgearu, cui i4 deve aggiungere quella del noto storico e letterato prof. Nicolia lorga, ritenuto a torto od a ragionc negli ambienti delle Guandie di Ferro come uno dei dirctÀi responsabili di tutti i guai passala dal « capitano » e dai suoi seguace e infine degli assassina clic ne scK guirono, avvenuti nei pressi della città di Ploesti. Il suo cadavere è stato 'rinvenuto ai margini di tilt campo petrolifero pressò Valcni aio Munti, dove il defunto possedevauna villa di campagna, e quello dety professor Magdeara in una anto>moblie a dieci chilometri a nord di Bucarest presso Raucabesti. Poche ore prima del rinvenimento del co? dovere il Magdeanu era stato visto nella capitale. Era professore di tecnica mercantile al Politecnico e autore di diverse opere di eco1noma politica. Fu anche Ministro delle finanze. lorga era staio il maestro à% Re Carol, aveva ricoperto, dopo léf sue dimissioni da capo del governo nel 19S2, la carica di membro) del Consiglio della Corona ed era considerato persona, influcntissima nel governo. Come tutte le altre personalità del regime di Re Ca« rol, anche lorga era stato costretìf to a restare prigioniero a domicili^ guardato dai legionari. Dopo di al» loia nulla di lui si era più saputol La notizia del rinvenimento det cadavere di lorga non è ancora stata aniHinciata ufficialmente. Ad ogni buon conto, il Governo e la Legione hanno preso delle severissime misure di ordine pubblico essendo fermamente decisi ad impedire con ogni mezzo il ripetersi di nuovi atti di indisciplina e di violenza. E' annunziato ufficialmente che Radu Mironovici direttore del giornale Buna Vestire, organo delle Guardie di Ferro, è stato nominato Prefetto di polizia di Bucarest. , L. Armelani 11 • 1111 ii 111 ti 1111 ■ 11 ii i ii it i ti 111 ia

Persone citate: Antonescu, Cornelio Codreanu, Gorgani, Horia, L. Armelani, Marinescu, Radu, Re Carol

Luoghi citati: Bucarest, Raucabesti, Romania